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ISTITUZIONALISMO
Descrive come le organizzazioni sopravvivono e hanno successo attraverso
la ricerca della coerenza tra l’organizzazione stessa e le aspettative
provenienti dall’ambiente nei suoi confronti. L’ambiente istituzionale è composto
da norme e valori propri dei diversi stakeholder (clienti, investitori, governo,..) le
organizzazioni adottano strutture e processi per compiacere gli attori esterni
e queste attività finiscono con l’assumere natura di regole all’interno delle
organizzazioni. La teoria dell’istituzionalismo riguarda l’insieme intangibile di
norme e valori che determinano il comportamento, visto in contrapposizione
con gli elementi tangibili rappresentati dalla tecnologia e dalla struttura. Il
successo e la buona reputazione vanno di pari passo. Godere di una buona
reputazione ripaga in termini di profitto. Numerose organizzazioni plasmano e
gestiscono attivamente la propria reputazione per accrescere il proprio vantaggio
competitivo.
Una volta che un settore si è consolidato, tuttavia, un’invisibile forza spinge verso
l’omogeneità ISOMORFISMO (termine utilizzato per descrivere questo
spostamento verso l’omogeneità)
Molti aspetti della struttura e del comportamento possono essere indirizzati verso
l’accettazione da parte dell’ambiente piuttosto che verso l’efficacia tecnica interna.
La somiglianza istituzionale (isomorfismo istituzionale), consiste nell’emergere di
una struttura e di un approccio comuni tra le organizzazioni di uno stesso
campo (fatto che un’unità di una certa popolazione assomigli ad altre unità che sono
esposte allo stesso insieme di condizioni ambientali).
3 meccanismi che descrivono il processo di adattamento istituzionale:
1) forze mimetiche: pressione a copiare o conformarsi ad altre organizzazioni per
“paura”, fare qualcosa perché la concorrenza la fa, perché sembra in un primo
momento giusta da fare (lo fanno tutti)
2) forze coercitive: pressione formale o informale, da parte del governo e di altre
importanti organizzazioni all’interno dell’ambiente (legittimazione politica, miti,
cerimonie,..)
3) forze normative: pressioni al raggiungimento di standard professionali e
all’adozione di tecniche considerate aggiornate ed efficaci dalla comunità
professionale (professionalizzazione, formazione comune)
GLI APPROCCI EVOLUTIVI: LE FORME ORGANIZZATIVE SOLO IL RISULTATO DI
UN’EVOLUZIONE
Fasi:
- variazione: cambiamento nelle routines e nelle competenze con origine sia
intenzionale che spontanea
- selezione: si eliminano selettivamente routines e competenze per forze di origine
sia esterna (es. competizione) che interna (es. sostituzione di vecchie competenze con
nuove più aggiornate)
- ritenzione: alcune routine variate vengono “rinforzate”, duplicate e preservate ad
esempio attraverso la standardizzazione dei ruoli
- competizione verso la ricerca di risorse scarse, come il capitale o la
legittimazione
STRATEGIA, PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA ED
EFFICACIA - IL RAPPORTO TRA STRATEGIA E
STRUTTURA
Una delle responsabilità primarie dei manager è mettere la propria
organizzazione in condizione di avere successo stabilendo obiettivi e
strategie che possano aiutarla ad essere competitiva. Quando non vi sono
obiettivi chiari, o ve ne sono di conflittuali, l’organizzazione si trova in
difficoltà. I top manager danno all’organizzazione una direzione; essi stabiliscono
obiettivi e sviluppano piani affinchè le organizzazioni raggiungano quegli obiettivi.
stato desiderato che l’organizzazione cerca
Un obiettivo organizzativo è uno
di raggiungere. risultato o punto di arrivo verso il quale sono
Rappresenta il
diretti gli sforzi dell’organizzazione e la scelta di obiettivi e strategie
influisce sulla progettazione organizzativa. La principale responsabilità del top
management è di determinare gli obiettivi, la strategia e la struttura
dell’organizzazione, con ciò adattando l’organizzazione ai cambiamenti dell’ambiente.
I manager di livello intermedio fanno all’incirca le stesse cose con riferimento alle
unità organizzative, nell’ambito delle linee guida fornite dal top management. Il
processo di determinazione della direzione strategica ha inizio tipicamente con una
rilevazione delle opportunità e delle minacce nell’ambiente esterno e i punti di forza e
di debolezza interni per definire la competenza distintiva dell’azienda. Passo
successivo: definizione e articolazione dell’intento strategico
dell’organizzazione definizione della missione, obiettivi e strategie per
definire il modo in cui l’organizzazione deve soddisfare la missione generale.
La progettazione organizzativa rappresenta il modo in cui gli obiettivi e le
strategie vengono implementati, per far si che l’attenzione e le risorse
dell’organizzazione siano costantemente dedicate alla realizzazione della missione e
degli obiettivi.
La progettazione organizzativa è utilizzata per implementare obiettivi e
strategie ed è determinante per il successo dell’organizzazione.
IL FINE ORGANIZZATIVO - LA MISSIONE o OBIETTIVI UFFICIALI
Le organizzazioni vengono create e mantenute in esistenza al fine di raggiungere
qualcosa. Ogni organizzazione esiste per un fine. Diverse parti
dell’organizzazione stabiliscono i propri obiettivi per contribuire al
conseguimento del fine, della missione o dello scopo generale
dell’organizzazione.
In un organizzazione esistono molte tipologie di obiettivi, e ogni tipologia assolve a
una funzione diversa. Per avere successo, obiettivi e strategie organizzative vanno
messi a fuoco con un progetto strategico. Il progetto strategico implica che tutte
le energie e le risorse dell’organizzazione sono indirizzate verso un obiettivo
generale ben definito, unificante e convincente. Pag 50.
obiettivo generale di un’organizzazione
La missione: ; riassume la visione, i
valori condivisi e la ragion d’esistere. Talvolta indicata con l’espressione “obiettivi
ufficiali” in quanto dichiarazione formale sull’ambito di business e sui risultati che
l’organizzazione cerca di raggiungere. Spesso messa per iscritto.
Una missione comunica la legittimazione agli stakeholder interni ed esterni
(strumento di comunicazione).
OBIETTIVI OPERATIVI cosa l’organizzazione sta cercando di fare
La missione e gli obiettivi generali dell’organizzazione costituiscono la base per lo
sviluppo di obiettivi operativi più specifici. Gli obiettivi operativi designano i fini
perseguiti attraverso le procedure operative dell’organizzazione e spiegano
cosa l’organizzazione sta effettivamente cercando di fare obiettivi
operativi/obiettivi ufficiali | obiettivi effettivi/obiettivi dichiarati. Gli obiettivi
operativi riguardano tipicamente i compiti primari he un’organizzazione
deve svolgere
Obiettivi di performance generale: la performance generale delle organizzazioni a
scopo di lucro è rappresentata dalla redditività. Altri obiettivi generali sono la crescita
e il volume di output.
Obiettivi di risorse: riguardano l’acquisizione dall’ambiente delle risorse materiali e
finanziarie necessarie
Obiettivi di mercato: riguardano la quota o la posizione nel mercato desiderata
dall’organizzazione.
Obiettivi di sviluppo del personale: ha a che fare con la formazione, la
promozione, la sicurezza e la crescita dei dipendenti; riguarda sia dipendenti che
dirigenti
Obiettivi di produttività: riguardano l’ammontare di output ottenuto dalle risorse
disponibili
Obiettivi di innovazione e cambiamento: flessibilità interna e la prontezza
nell’adattarsi a cambiamenti inaspettati nell’ambiente in cui opera l’organizzazione
Le organizzazioni di successo utilizzano un insieme di obiettivi operativi
accuratamente bilanciato.
IMPORTANZA DELLA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Obiettivi ufficiali, missione legittimità
Danno un sistema di valori per l’organizzazione e stabiliscono un fine generale
Obiettivi operativi direzione e motivazione per i dipendenti; linee guida per le
decisioni; standard di performance
Sono diretti a molteplici finalità
COME REALIZZARE MISSIONE ED OBIETTIVI OPERATIVI?
Per realizzare quanto stabilito dal progetto strategico dell’organizzazione e mantenere
i dipendenti concentrati su quanto indicato dalla missione, dalla visione e dagli
obiettivi operativi, i manager devono selezionare determinate opzioni di
strategia e struttura che possono aiutare l’organizzazione a raggiungere il
suo fine e i suoi obiettivi all’interno dell’ambiente competitivo in cui essa
opera. piano per l’interazione con l’ambiente competitivo volto a
Strategia:
raggiungere gli obiettivi organizzativi .
Gli obiettivi definiscono dove l’organizzazione vuole andare, mentre le
strategie definiscono il modo con il quale ci arriverà. Le strategie possono
includere un qualsiasi numero di tecniche atte a raggiungere l’obiettivo.
Tra i modelli per la formulazione di strategie vi sono il modello delle strategie
competitive di Porter e la tipologia di Miles e Snow
STRATEGIE DI PORTER
I manager possono rendere l’organizzazione più redditizia e meno vulnerabile
adottando una strategia di leadership di costo (competere attraverso costi
inferiori) oppure una strategia di differenziazione (capacità di offrire prodotti
premium price)
e servizi unici e distintivi che possano meritare un
Differenziazione: le organizzazioni cercano di distinguere i propri prodotti o servizi
dagli altri competitori all’interno del medesimo settore (possono utilizzare pubblicità,
servizio fuori dalla norma, caratteristiche distintive di un prodotto,.. al fine di ottenere
la percezione del prodotto come unico). Si rivolge a una clientela che non dà
particolare importanza al prezzo (fedeli alla marca,..). Le strategie di differenziazione
di successo richiedono un certo numero di attività costose
Leadership di costo: si cerca di incrementare la quota di mercato mantenendo bassi
i costi rispetto i concorrenti. L’organizzazione cerca in maniera aggressiva l’efficienza
negli impianti, attua riduzione di costi e utilizza stretti controlli per realizzare prodotti
più efficientemente dei propri concorrenti. Es. Ryanair.
Porter trovò che le aziende che non adottavano coscientemente una strategia di
leadership di prezzo o di differenziazione, ottenevano profitti mediamente inferiori
rispetto alle aziende che adottavano una di queste strategie.
Entrambe le strategie individuate