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STILE LIBERO
(recupero – presa – trazione – spinta)
Regolamento tecnico nuoto:
– il nuotatore deve toccare la parete con una parte del corpo qualsiasi al completamento di
ogni vasca ed all'arrivo
– al concorrente è concesso di rimanere in completa immersione nel corso della virata e x una
distanza non superiore a 15mt dopo la partenza e dopo ogni virata
Distanze di gara:
– 50 mt
– 100 mt
– 200 mt
– 400 mt
– 800 mt (femminili) e 1500 mt (maschili)
– staffetta 4x100 stile libero
– staffetta 4x200 stile libero
Caratteristiche della nuotata:
si sviluppa con un'azione alternata e continua degli aa.ss e aa.ii garantendo la massima efficacia
propulsiva, la traiettoria subacquea usata dalle mani è molto vicina alla linea mediana del corpo
(garantendo una propulsione efficace), il movimento di rollio delle spalle permette di utilizzare in
tutta la sua estensione la fase utile x l'avanzamento riducendo notevolmente le resistenze presenti in
h2o, respirazione laterale.
Posizione del corpo:
decubito prono, corpo il + orizzontale possibile sull'acqua x garantire la massima idrodinamicità e x
limitare l'incidenza delle resistenze all'avanzamento, il capo funge da timone: viso immerso in h2o,
sguardo rivolto leggermente in avanti.
Movimento arti superiori:
contribuiscono all'avanzamento x l'80%, senza pausa x avere propulsione valida ed efficace, azione
alternata e ciclica, con fase aerea di recupero e fase subacquea propulsiva; a sua volta suddivisa in:
fase di appoggio, fase di presa, fase di trazione e fase di spinta.
– recupero → fuori dall'h2o, anke se inizia quando mano e avb sono ancora sott'acqua.
Il movimento viene effettuato di taglio, sfilando la mano dall'acqua con il palmo rivolto
verso l'interno x ridurre il grado di resistenza mentre il gomito, appena uscito dall'acqua,
inizia a salire x effetto della flessione dell'avb sul braccio.
Il movimento di massima flessione si ha quando il gomito si trova all'altezza della spalla
corrispondente: una volta oltrepassata la verticale della spalla il gomito comincia ad
estendersi e la mano va in avanti gradualmente alla ricerca dell'acqua.
– Appoggio → situazione in cui la mano prende contatto con l'acqua al termine del recupero,
l'appoggio della mano sull'acqua avviene in lieve extrarotazione con il mignolo leggermente
+ in alto rispetto al pollice.
– Presa → importante x iniziare la vera fase propulsiva delle braccia; mano in appoggio
sull'acqua in leggera extrarotazione k tende a scivolare verso avanti-basso x effetto
dell'estensione dell'avambraccio k completa il suo intervento quando il palmo è nella
condizione ideale x poter imprimere la forza sufficiente x iniziare la fase propulsiva vera e
propria. Più la velocità del nuotatore è elevata + tenderà ad accorciare la fase di presa, +
l'andatura è lenta + il tempo di scivolamento e successiva fase di presa si svolgerà in tempi
dilatati.
– Trazione → inizia la parte propulsiva della bracciata; la mano si flette all'altezza del polso
orientandosi verso l'interno, l'avb inizia a flettersi sul braccio ruotando anch'esso
medialmente con un progressivo aumento del livello di flessione k raggiunge il suo apice al
termine di questa fase: quando braccio, avb, mano si trovano all'altezza della spalla,
perpendicolarmente al corpo (grado di flessione ampio tra i 90/100°).
spalla e gomito fungono da fulcro x il lavoro k svolgono l'avb e la mano in modo da
permettere l'applicazione del + alto livello di forza: il gomito dovrà essere tenuto + in alto
rispetto alla mano x riuscire ad esprimere la massima potenza
– Spinta → ultima parte propulsiva della bracciata, si realizza attraverso l'estensione dell'avb
sul braccio. Il palmo della mano svolge un ruolo fondamentale: garantendo l'efficacia
propulsiva attraverso il suo orientamento in direzione della linea di avanzamento, fino al
successivo movimento di recupero. Una volta completata l'estensione a livello della coscia il
braccio è pronto x iniziare la fase di recupero.
Traiettoria subacquea:
della mano durante l'esecuzione della bracciata segue un percorso a S (ellittico) x garantire la
massima efficacia propulsiva.
Nuotata elementare:
movimenti semplici, caratterizzati da:
1. ampiezza → aa.ss allungati e ben distesi x garantire la massima efficacia propulsiva (no
tensioni e rigidità muscolari)
2. continuità
3. ritmo
Rollio:
movimento k compie il busto sulla linea longitudinale del corpo.
Viene facilitato dall'azione alternata e continua degli aa.ss e può raggiungere livelli di angolazione
tra i 35/45°, dalla parte del braccio ove si effettua la respirazione.
Azione alternata delle spalle: il corpo riesce a posizionarsi ad ogni bracciata in situazione +
affusolata ed idrodinamica, garantendo una minore resistenza all'avanzamento e creando una
propulsione efficace.
Movimento aa.ii:
% di rilevanza inferiore rispetto a aa.ss.
Azione continua di oscillazione sul piano sagittale dall'alto verso il basso a profondità di circa 30/40
cm. L'azione parte dall'articolazione dell'anca, piedi naturalmente distesi e intraruotati, il dorso del
piede spinge l'acqua verso il basso (zona anatomica determinante x la fase attiva del colpo di gambe
→ importanza mobilità articolazione tibio-tarsica).
Le gambe servono x evitare l'affondamento del bacino e x ridurre lo spostamento dell'assetto ben
allineato del copro durante il recupero degli aa.ss (funzione stabilizzante).
Respirazione:
si effettua lateralmente, mediante la rotazione del capo a dx e sx.
l'inspirazione si effettua durante il movimento di recupero del braccio.
Coordinazione:
6 battute di gambe ogni ciclo di bracciata = mentre le braccia eseguono una circonduzione
completa, le gambe eseguono 6 colpi consecutivamente.
Differenza operativa tra velocista e fondista:
– velocista → nuotata + alta sull'acqua x la maggior velocità espressa
– fondista → nuotata k tende a sfruttare maggiormente la fase di scivolamento x incrementare
l'ampiezza di nuotata
CAPITOLO 7
DORSO
Regolamento tecnico nuoto:
– prima del segnale di partenza, i nuotatori devono allinearsi nell'acqua, rivolti verso il bordo
di partenza, con entrambe le mani aggrappate alle maniglie di partenza
– al segnale di partenza e dopo l'esecuzione della virata, il concorrente dovrà spingersi e
nuotare sul dorso x tutta la durata della competizione, eccetto quando esegue una virata
– è permesso al concorrente di essere completamente immerso durante la virata, al termine
della competizione e x una distanza non superiore ai 15mt dopo la partenza e dopo ogni
virata
– al termine della competizione il concorrente deve toccare la parete rimanendo sul dorso
Distanze gara:
– 50 mt
– 100 mt
– 200 mt
Caratteristiche della nuotata:
decubito supino, visione periferica.
Posizione del corpo:
assetto del corpo leggermente inclinato, determinato da una lieve flessione del capo in avanti k
provoca l'affondamento del bacino e degli aa.ii = concretizza un'azione propulsiva proficua x le
gambe (una posizione perfettamente orizzontale del corpo sull'acqua farebbe uscire ginocchia e
piedi durante la loro azione propulsiva vanificandola).
Movimento aa.ss:
continuo, alternato, ciclico con una fase aerea di recupero e una fase subacquea propulsiva; a sua
volta suddivisa in fase di appoggi, di presa, trazione, spinta.
Recupero:
avviene fuori dall'acqua, l'inizio si realizza quando la mano è ancora sott'acqua.
La mano ruota verso l'esterno, palmo verso la coscia e pollice indirizzato verso l'alto x permettere di
uscire dall'acqua di taglio, riducendo al minimo la resistenza incontrata.
La traiettoria aerea del braccio fuori dall'acqua è verticale.
Il tempo di recupero di un braccio deve corrispondere alla fase subacquea dell'altro braccio x
consentire un'azione coordinata e fluida.
Appoggio:
momento in cui la mano torna a prendere contatto con l'acqua con il palmo rivolto verso l'esterno, il
braccio entra disteso ed allungato sopra la spalla con il mignolo k tocca x primo la superficie.
Presa:
la mano va in presa con il braccio disteso, affondando direttamente verso il basso sfruttando
l'inerzia accumulata durante la fase di recupero e aiutata dal rollio delle spalle
Trazione:
inizia dopo la presa; dal punto di massima profondità, fase propulsiva vera e propria.
Il palmo (partendo dall'esterno) ruota sempre + medialmente tendendo a rivolgersi
progressivamente verso dietro x applicare la propulsione x l'avanzamento fino a trovarsi, al termine
della flessione, perfettamente rivolto all'indietro.
Spinta:
estensione dell'avb sul braccio, il palmo mano ruota gradualmente verso l'interno avvicinandosi al
corpo e dopo aver indirizzato l'acqua verso dietro, termina spingendo verso il basso e scendendo in
profondità = movimento k permette alla mano di prepararsi x la successiva fuoriuscita dall'acqua
durante il recupero.
Traiettoria subacquea:
a forma di S o di punto interrogativo rovesciato.
Nuotata elementare:
ampiezza, continuità, ritmo (come nello stile libero).
Rollio:
estremamente importante nella nuotata a dorso il rollio delle spalle, benefici:
– ingresso in h2o e successiva fase di presa vengono effettuati con un maggiore allungamento
del braccio verso l'altro permettendo di partire da una posizione + vantaggiosa
– l'azione propulsiva delle mani si svolge molto + in prossimità della linea mediana del corpo
= + efficiente
– viene facilitato il recupero del braccio in uscita x la posizione già emersa della spalla
– con spalla fuori dall'acqua la resistenza frontale è minore
Movimento degli aa.ii:
alternata, ciclica, parte dall'anca, aa.ii distesi in massimo allungamento, piedi distesi e intraruotati:
la propulsione viene data dalla spinta k esercita il dorso del piede nel suo movimento di risalita
verso l'alto.
Ritmo esecutivo elevato x aiutare il nuotatore a mantenere il corpo in assetto corretto.
L'intensità del colpo di gambe deve essere elevata.
Respirazione:
inspirazione sul recupero di un braccio ed espirazione sul recupero dell'altro; oppure: inspirazione
sulla fase aerea ed espirazione sulla fase subacquea dello stesso braccio.
Coordinazione:
6 colpi di gambe x ogni ciclo di bracciata
CAPITOLO 8
RANA
Regolamento tecnico nuoto:
– dopo ogni virata il corpo deve esse