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La validità. Il TEC si è presentato di facile somministrazione e piacevole per i bambini, è
stata inoltre stata verificata la sua affidabilità e validità. Per verificare l’andamento
gerarchico degli item è stata utilizzata la scala di Mokken che stabilisce l’ordine di
difficoltà di una serie di item. Nelle ricerche italiane è stata confermata la correlazione tra
comprensione delle emozioni e Teoria della Mente, attraverso diversi strumenti di
valutazione della TOM. Più complessa è la relazione tra sviluppo cognitivo e linguistico, e
comprensione delle emozioni.
4. Manuale di somministrazione e codifica.
Descrizione dello strumento. Il TEC è composto da 23 tavole numerate di cartoncino,
allegate al volume in versione maschile e femminile. Le prime 5 tavole raffigurano quattro
diverse emozioni, e si chiede al bambino di indicare una precisa emozione; tutte le altre
tavole presentano una parte superiore con un racconto, e una inferiore con quattro
espressioni emotive. Il Foglio di risposta contiene il testo delle storie e delle domande da
porre al bambino; il Foglio di codifica permette di calcolare il punteggio grezzo del
bambino; il Foglio dei punteggi standardizzati consente di attribuire il relativo punteggio
standardizzato in relazione all’età (sia in percentili che in punti z).
Modalità di somministrazione. La somministrazione è individuale, occorre mettere a
proprio agio il bambino creando un clima sereno, sarà utile avere a disposizione una
superficie piana su cui collocare le tavole; la posizione migliore per chi somministra è a
fianco del bambino, o ad angolo retto rispetto a lui. Le tavole vanno presentate una ad una
con ritmo adeguato; se il bambino fornisce più di una risposta bisogna segnarlo nelle note
e poi fargliene scegliere una; le domande vanno fatte con tono neutro senza fornire indizi; i
vari personaggi e oggetti che compaiono nelle tavole vanno sempre mostrati indicandoli;
quando si da un nome ad un personaggio bisogna cercare di darlo diverso dal bambino
per far capire che sono storie indipendenti. La risposta va sempre riconosciuta evitando
valutazioni (es: bravo), si può ripetere la sua risposta o ringraziarlo per la collaborazione;
non bisogna chiedere al bambino di giustificare le risposte. Se il bambino ha difficoltà nel
dare una risposta bisogna rispiegare e rimostrare le immagini partendo da sinistra a
destra, dall’alto verso il basso; se sbaglia, bisogna correggerlo e segnare che è stato
aiutato.
La codifica e l’interpretazione dei risultati. In base alla risposta data dal bambino si
attribuiscono i punteggi relativi all’item, segnandoli nella colonna “Punteggi item”: si
attribuisce 1 se la risposta è corretta, 0 se è sbagliata o non risponde. Non tutti gli item
contribuiscono al punteggio finale, alcune sono domande di controllo o servono a
familiarizzare con il bambino. Nella colonna “Punteggio componente” vanno sommati i
punteggi degli item che concorrono alla valutazione di ciascuna componente, ad esempio:
la componente I viene valutata da 5 item, per ciascuno di essi si segna nella colonna
“Punteggio Item” (1 giusto, 0 sbagliato), la somma di ogni item si riporta nella colonna 7
“Punteggio componente”, mentre nella colonna “Punteggio Totale” va riportato il
punteggio per la componente (1 se il bambino ha risposto corretto ad almeno 4 su 5 item,
0 se erano corrette meno di 3). Quest’ultimo punteggio, è il punteggio grezzo che andrà
poi analizzato tarato sull’età per “pesare” la prestazione di ogni bambino sull’insieme. La
standardizzazione italiana è disponibile per bambini da 3 a 11 anni; i punteggi
standardizzati per l’età sono i punti z sul campione italiano dei bambini della stessa età:
un punto standard (o “z”) indica la distanza di ogni bambino dalla media aritmetica.
Precisazioni. Vanno prese delle cautele nell’interpretazione dei risultati: soprattutto i
bambini più piccoli a volte non completano la prova o hanno difficoltà nel comprendere la
consegna, e trovano strategie di risposta che soddisfano comunque l’esaminatore (Es:
scelgono sempre la prima faccina, oppure sempre “felice” ecc) dando per caso risposte
corrette. Aspettative: a 4 anni il punteggi modale è 3, a 5 anni è 4, a 6 anni è 6, a 7 non
meno di 4, a 8 non meno di 5, a 9-10-11 dovrebbero essere in grado di rispondere
correttamente a tutti gli item.
Parte seconda.
1. Implicazioni dell’intelligenza non-verbale sulla comprensione delle emozioni (età
prescolare e scolare).
Introduzione. Sembra utile un’indagine mirata alla comprensione delle implicazioni
dell’intelligenza non-verbale sulla comprensione delle emozioni. Qui l’obiettivo è
analizzare l’influenza dei fattori cognitivi e dell’età (maturazione, esperienza,
apprendimento) sul raggiungimento della fase esterna, mentale e riflessiva del TEC.
La ricerca. Hanno partecipato alla ricerca 280 bambini di età compresa tra 3 e 10 anni,
che provenivano da scuole dell’infanzia e elementari di Roma e non risultavano problemi
di apprendimento/comportamentali. Sono stati impiegati due test: il TEC e le Matrici
Progressive (di Raven, utilizzato per la misurazione dell'intelligenza non verbale),
somministrati individualmente per un tempo di 30 minuti in cui i bambini hanno completato
le SPM (matrici standard, misurano le capacità di comprendere figure che non hanno un
significato definitivo) e poi il TEC. Le Matrici Progressive sono composte da 36 items,
distinti in tre set da 12 con difficoltà crescente: ogni item contiene una serie di figure sulla
parte superiore del foglio che si conclude con una mancante, il punteggio si ottiene
sommando i punti assegnati a ciascuna risposta corretta (1 corretto, 0 errato).
Risultati. La ricerca si è incentrata sul contributo dell’età, del genere e degli aspetti
intellettivi non verbali sullo sviluppo della comprensione emotiva (età 3-10 anni); entrambi i
test utilizzati hanno permesso di valutare gli aspetti di comprensione emotiva e i fattori
cognitivi controllando l’effetto del linguaggio. Non vi sono state differenze di genere,
mentre l’età ha inciso sulla manifestazione delle componenti esterna e mentale: 8
all’aumentare dell’età vi è una sempre maggiore consapevolezza delle diverse componenti
dell’esperienza emotiva. Insieme all’età, gli aspetti cognitivi non-verbali hanno un ruolo
predittivo sulla manifestazione della fase riflessiva, fase in cui i bambini comprendono
che per regolare le emozioni si possono usare strategie più cognitive, comprendono
emozioni miste l’influenza di giudizi morali su di esse. Le Matrici Progressive rilevano la
cosiddetta intelligenza fluida e abilità di ragionamento astratto (si verifica l’abilità di
ragionare e risolvere problemi che coinvolgono nuove informazioni senza basarsi sulla
conoscenza personale). A fronte dei risultati ottenuti, bisogna tenere conto delle indicazioni
di Pons et al. incidenza di fattori diversi nelle diverse fasi di sviluppo della comprensione
delle emozioni (es: fattori di tipo relazionale, abilità cognitive).
2. Differenze individuali nella comprensione delle emozioni: aspetti linguistici e
comunicativi.
Introduzione. In questa ricerca verranno indagati i legami tra le abilità linguistiche e
comunicative di bambini tra i 4 e 7 anni e il loro livello di comprensione delle emozioni.
L’area del linguaggio può essere studiata centrando l’attenzione su singoli aspetti:
lessicali, sintattici e semantici, che risultano connesse allo sviluppo della comprensione
delle emozioni, invece le abilità pragmatiche sono molto meno studiate (es: capacità di
fare inferenze, ovvero interpretare il significato di una frase o di un discorso).
La ricerca. L’obiettivo principale di questa ricerca è di indagare i legami tra differenze
individuale nella comprensione delle emozioni e aspetti linguistici e comunicativi. L’ipotesi
è che le competenze pragmatiche abbiano maggior potere di predizione del livello di
comprensione delle emozioni rispetto alle altre abilità linguistiche. Hanno partecipato alla
ricerca 80 bambini divisi in quattro gruppi di età di 20 bambini ciascuno (4-5-6-7 anni): a
ciascun bambino sono state somministrate le Matrici progressive colorate (di Raven)
per misurare l’intelligenza non-verbale, poi il Test for reception of grammar (TROG) che
valuta la comprensione del linguaggio verbale, il Test of language competence expanded
(TLC) che valuta l’abilità di compiere inferenze plausibili, e infine il TEC, che valuta le 9
componenti di comprensione delle emozioni. Test individuale in 30 minuti.
Risultati. È stato confermato che con l’aumento dell’età cresce la comprensione delle
emozioni, sono emerse differenze individuali nelle 9 componenti del TEC legate alla
presenza di fratelli e sorelle. Dalla ricerca è emerso che esiste una relazione positiva
significativa tra le misure linguistiche e comunicative e la comprensione delle emozioni, ciò
che faceva variare il punteggio complessivo è dovuto soprattutto alle competenze lessicali
e sintattiche. Per quanto riguarda le abilità pragmatiche, più complesse sono le
componenti di comprensione delle emozioni, più diminuisce l’importanza della capacità di
comprendere le strutture, mentre aumenta il peso di altri fattori come la capacità di
compiere inferenze.
3. Sviluppo cognitivo e comprensione delle emozioni in età prescolare.
Introduzione. Questo lavoro affronta la relazione tra comprensione delle emozioni e
competenza cognitiva, lo studio riguarda bambini di 4-6 anni e come strumento di
valutazione delle competenze cruciali per affrontare poi la scuola elementare, è la Scala 9
KIDS (la cui standardizzazione è avvenuta solo negli USA) che valuta le competenze
cognitive. Il punteggio viene calcolato sia in punteggi grezzi che in punti stanini, sulla base
della standardizzazione. USA. Questa scala è comporta da 99 item, organizzati in 6
sottoscale:
• Concetti numerici: contiene item che richiedono la capacità di contare
(comprensione di “più, meno, primo ultimo”, ordinare dei circoli secondo le
dimensioni);
• Competenze uditive: item che richiedono capacità uditive (ricordo del contenuto di
una storia raccontata);
• Abilità con carta e matita: item che richiedono il copiare delle figure geometriche,
seguire un percorso con la matita, disegnare una figura umana;
• Concetti linguistici: item che consistono nell’uso del vocabolario, usare strutture
geometriche, sp