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Se la memoria semantica è compromessa, il paziente può identificare gli oggetti ma non gli esseri viventi.
Per Baddeley & Hitch (1974) la Working Memory è composta da quattro componenti:
a. un circuito fonologico (phonological loop) che mantiene l’informazione in forma fonologica nell’ordine di presentazione. Le
informazioni da altre modalità entrano nel magazzino fonologico solo attraverso la ricodifica in forma fonologica, un processo
eseguito dalla reiterazione sub-vocalica.
b. un taccuino visuo-spaziale (visuo-spatial sketchpad)
c. un buffer episodico
d. un sistema esecutivo centrale (central executive)
Sistema Limbico ruolo di primo piano nel consolidamento delle tracce mnestiche e nell’elaborazione degli stimoli emotigeni.
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Amnesia compromissione grave e selettiva della MLT. L’amnesia è associata a lesione delle strutture cerebrali che fanno parte del
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circuito-sottocorticale di Papez. I principali correlati anatomici dell’amnesia infatti sono: lesioni bilaterali nelle regioni temporali
mesiali e nell’ippocampo e lesioni nelle strutture diencefaliche.
Il paziente amnestico è in grado di apprendere: condizionamento, apprendimento motorio, priming.
Il paziente H.M. dall’età di 10 presenta crisi epilettiche con origine temporale mediale, All’eta’ di 27 anni gli viene asportato parte del
lobo temporale mediale di entrambi egli emisferi.
Danni alla memoria dichiarativa si osservano anche in seguito a lesioni diencefaliche (corpi mammillari, sindrome di Korsakoff)
L’amnesia di Korsakoff
Amnesia anterograda grave: incapacità di acquisire nuove informazioni.
• Amnesia retrograda estesa a quasi tutta la vita adulta;
• Confabulazione. Storie inventate per compensare il deficit di memoria;
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L’attenzione
Anne Treisman teoria riguardante l’integrazione di caratteristiche (feature integration theory) prima di essere in grado di prestare
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attenzione agli oggetti nell’ambiente, è necessario estrarre le loro caratteristiche (features) costituenti (Elaborazione preattentiva).
Correlati neuro-anatomici
Sistema Reticolare Attivatore (RAS) Allerta e vigilanza (arousal); ciclo sonno-veglia.
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• Il collicolo superiore importante per dirigere l’attenzione visiva su stimoli nuovi.
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• Talamo I nuclei mediali dorsali, intralaminari e reticolari sono coinvolti nell’arousal; il nucleo pulvinar nell’attenzione selettiva.
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• Lobi frontali Controllo esecutivo dell’attenzione può inibire entro certi limiti i riflessi attentivi. E sono coinvolti nel
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• mantenimento attivo dell’informazione.
Lobi parietali Importanti per gli aspetti visivi e spaziali dell’attenzione e per le risorse attenzionali generali.
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• Corteccia cingolata anteriore Importante per l’attenzione selettiva.
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Il neglect
Il neglect (o negligenza spaziale unilaterale, NSU) è caratterizzata dall’incapacità di riportare o rispondere a persone, oggetti o
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altri stimoli presentati nel lato contro-lesionale (frequentemente, alla sinistra del paziente).
Correlati anatomici:
- Lobo parietale inferiore - Aree frontali
- Giro temporale superiore - Aree sottocorticali (talamo, gangli della base)
E. Bisiach fece descrivere a memoria a un paziente con NSU piazza del duomo a Milano notando che ometteva gli edifici sulla
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sinistra dell’immagine mentale. 4
Posner teoria attenzionale del neglect: lo spostamento dell’attenzione avviene attraverso tre operazioni: sganciamento,
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spostamento e agganciamento. Lo sganciamento nel lobo pariatela definisce il neglect come l’incapacità di sganciare l’attenzione
dall’emispazio ipsilesionale per spostarla in quello controlesionale.
Gainotti riscontrò in pazienti con una lesione emisferica destra: scarsa consapevolezza delle difficoltà (anosognosia), tendenza a
minimizzare, indifferenza rispetto alla malattia o mancanza di reazione emotiva adeguata al deficit (anosodiaforia), Tali reazioni di
indifferenza risultarono correlate con la presenza di negligenza spaziale e personale.
Test Bisezione di linee viene chiesto di indicare con un tratto la metà del segmento, i pazienti con NSU segnano la metà verso destra
Neglect spaziale l’estrema difficoltà a riconoscere stimoli nell’emispazio controlaterale alla lesione.
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La percezione
V1= corteccia visiva primaria V2, V3 = come V1 (forma ogg. In movimento) V4 = colore, forma?
V5-MT = movimento V8 = colore?
Blind Sight area di cecità nel campo visivo detta scotoma. È provocato da lesioni nella corteccia visiva primaria.
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Cecità corticale perdita della vista totale o parziale.
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Via ventrale dorsale
Funzione what where/how
Aree cerebrali occipitali, temporali occipitali, parietali
Specializzazione/ specificità di orientamento, lunghezza, colore, forma, Localizzazione spaziale, direzione del
risposta identità degli oggetti. movimento degli stimoli visivi.
Emianopsia perdita di metà campo visivo. Una lesione del tratto ottico determinerà emianopsia omonima controlaterale.
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Il lobo occipitale contiene il centro principale per l’elaborazione delle informazioni visive, consente la creazione di ricordi visivi ed
integra le percezioni visive con le informazioni spaziali fornite dai lobi parietali vicini. Molti casi di perdita di immagine mentale visiva
riguardano lesioni occipitali.
La corteccia somatosensoriale è localizzata nel Giro post-centrale
Percezione risultato dell’elaborazione di quegli stimoli riconosciuti e collocati attivamente in un sistema di riferimento cognitivo.
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Propriocezione capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio.
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Spatial processing conoscere la posizione degli oggetti nello spazio (emisfero destro).
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Ridotta percezione delle emozioni ed esperienze extracorporee sono state riportate in seguito a lesioni di regioni parieto-temporali
I disturbi della percezione
Agnosia: difficoltà di riconoscimento limitate ad un canale sensoriale. L’agnosia può riguardare le modalità uditive, visive e tattili.
Agnosie visive: NON è nelle aree o vie visive primarie. Lesioni del sistema ventrale (what?)
Hermann Munk la cecità psichica: ablazione lobi occipitali nel cane produceva un disturbo del riconoscimento di stimoli visivi
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H. Lissauer classificò l’agnosia appercettiva e associativa:
Agnosia Appercettiva non è in grado di discriminare le qualità percettive elementari dell’oggetto (forma, dimensione...).
• Non è in grado di accoppiare un’immagine ad una copia o ad un modello di riferimento
I pazienti con agnosia appercettiva manifestano un deficit “più vicino” al processo percettivo
Agnosia Associativa I pazienti sono in grado di accoppiare gli oggetti ad una copia/modello anche se non possono riconoscerli
• I pazienti con agnosia associativa hanno un danno più elevato, “più vicino” alla rappresentazione mnestica di un oggetto
Acromatopsia o cecità corticale per i colori: disturbo percettivo con incapacità parziale o totale di distinguere i colori. Solitamente
• corrisponde ad una grave degenerazione dei coni rella retina.
Prosopoagnosia Joachim Bodamer fu il primo a utilizzare tale termine per descrivere l’incapacità di riconoscere i volti familiari. Si
• ritiene che esista una regione cerebrale specifica per il riconoscimento dei volti (lobo temporale inferiore destro).
Alessia pura o alessia senza agrafia o cecità per le parole. Perdita della capacità di leggere, in assenza di altri disturbi fasici.
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Le emozioni
Teoria centrale o talamica delle emozioni di Cannon-Bard “Sono spaventato, quindi il mio cuore batte forte”
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• (Appraisal Fisiologia)
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Teoria periferica delle emozioni di James-Lange “Il mio cuore sta battendo forte, quindi devo essere spaventato”
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• (Fisiologia Appraisal)
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Schachter Teoria dei due fattori: Contesto + Fisiologia Emozione e Azione
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Ovvero: uno stimolo scatenante (es. serpente) porta a un’attivazione dell’organismo (arousal): questo fa sì che a livello cerebrale si
cerchi una definizione di tale stato di arousal, e contestualmente si attivi un comportamento appropriato (es. Allontanamento).
Schachter & Singer in uno studio in cui iniettarono adrenalina (epinefrina) ai partecipanti, accertarono che le emozioni sono complesse
reazioni che coinvolgono sentimenti, aspetti fisiologici, e interpretazioni dell’ambiente circostante.
La generazione e l’esperienza dell’emozione è primariamente modulata attraverso l’interazione fra strutture cerebrali corticali e
sotto-corticali, incluse l’amigdala e diverse regioni della corteccia prefrontale.
L’amigdala è importante nell’apprendimento emozionale e nella generazione di risposte appropriate a stimoli emozionali,
nell’espressione della paura.
Sindrome di Klüver-Bucy Rimozione bilaterale della corteccia temporale nelle scimmie cambiamento di comportamento:
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Perdita di reattività emozionale; Iper-sessualita; Iper-oralità;
Studio delle emozioni attraverso:
Modelli animali (specialmente per quanto riguarda la paura)
• Studi su pazienti affetti da lesioni neurologiche e non; test specifici sulle Emozioni
• Paradigmi di psicofisiologia: Battito cardiaco; Conduttanza cutanea (arousal del Sistema Nervoso Autonomo)
• Metodiche di neuroimaging: Risonanza Magnetica funzionale (risposta emodinamica)
• Metodiche elettrofisiologiche: EEG; MEG; TMS; Registrazione di specifiche popolazioni neuronali/singole cellule.
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Reappraisal utilizzo di strategie cognitive per stimolare attivamente una nuova interpretazione di uno stimolo precedentemente
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connotato negativamente. Oltre a essere ancora coinvolta la VMPFC, è criticamente interessata anche la componente laterale
ventrale della corteccia prefrontale (VLPFC, ventrolateral prefrontal cortex).
La corteccia frontale funziona da “sistema esecutivo esperto” del cervello ed attraverso l’assimilazione e la fusione dei processi
percettivi, volitivi, cognitivi ed emotivi, modula e forma personalità e comportamento.
Il modello sperimentale di elezione per lo studio del decision-making, che fornisce i presupposti per l’ipotesi localizzatoria del
deficit di questa funzione, è rappresentata dall’indagine neuropsicologica dei pazienti neurologici con lesioni delle aree ventromediali
della corteccia orbitofrontale. Soggetti con queste lesioni sv