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6.3. INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO DEI DISTURBI DELLO SPAZIO
EXTRACORPOREO
L'eminegligenza spaziale può manifestarsi coinvolgendo diverse modalità sensoriali, come abilità
motorie e capacità immaginarie. Il fallimento delle diverse prove può derivare da meccanismi diversi:
ipocinesia direzionale [deficit nella programmazione motoria verso l'emispazio ignorato];
eminegligenza pre-motoria [difficoltà nell'oltrepassare la linea mediana pper eseguire l'azione
richiesta per una specifica prova; si riscontra in pazienti con danno frontale]; eminegligenza
percettiva [incapacità ad elaborare stimoli percepiti nella parte sinistra del corpo].
Test di Millner - indicare la parte più corta su linee già bisezionate.
Per esaminare le due capacità sono state utilizzate prove che permettono di rilevare la capacità di
eseguire compiti verso sinistra e la capacità di esplorare percettivamente la metà sinistra dello spazio
extracorporeo. Per farlo è stata apportata una variazione nel compito di bisezione di linee, chiedendo
di indicare la parte più corta dei segmenti già bisezionati. Il paziente tende ad indicare la
parte sinistra come la più corta se è affetto da deficit percettivo; indicherà la parte destra se affetto da
deficit pre-motorio.
Si parla di eminegligenza immaginativa quando il neglect colpisce il dominio immaginativo,
manifestando il disturbo nella descrizione di immagini mentali.
Alcuni pazienti mostrano difficoltà esplorative quando gli stimoli sono posti a breve distanza [spazio
peripersonale] e non evidenziano difficoltà quando devono svolgere compiti con stioli a maggiore
distanza [spazio extrapersonale]
C'è una dissociazione anche tra sistemi di riferimento, per cui poste due margherite da disegnare,
alcuni pazienti disegnano solo la margherita a destra [sistema di riferimento incentrato sul soggetto -
egocentrico], altri disegnano entrambe le margherite, ma tralasciando i petali della parte sinistra in
ciascun fiore [sistema di riferimento incentrato sull'oggetto - allocentrico].
I pazienti con neglect possono presentare una notevole capacità di elaborare in maniera inconsapevole
gli stimoli che negano di percepire. Nel caso di pazienti che presentano un'estinzione, essi sono in
realtà in grado di elaborare le caratteristiche fisiche e semantiche dello stimolo estinto. La
dissociazione tra apprendimento consapevole/inconsapevole è stata messa in evidenza da diversi
esperimenti, come quello di Marshall e Halligon, che hanno presentato ad una donna con neglect
alcune coppie di oggetti (due case) poste verticalmente una sopra l'altra. Le due case potevano essere
perfettamente uguali oppure una poteva presentare un incendio sulla sinistra o sulla destra. La
paziente non notò mai in maniera consapevole l'incendio, ma scelse 9 volte su 11 scelse la casa senza
incendio sostenendo che fosse più grande.
Il modello attenzionale-intenzionale è un modello interpretativo fondato sull'idea che l'eminegligenza
nasce come conseguenza di un fallimento nel prestare attenzione e nell'iniziare un movimento in
funzione di coordinate spaziali. Entrambi gli emisferi controllano gli spostamenti dell'attenzione
spaziale, con una specifica asimmetria funzionale: l'emisfero destro controlla lo spazio controlaterale
e quello ipsilaterale, mentre l'emisfero sinistro controlla solo lo spazio controlaterale.
Il modello vettoriale di Kinshbourne tiene presente della natura "direzionale" del disturbo
comportamentale. Nei soggetti normali esisterebbero due vettori attenzionali: uno che spinge
l'attenzione verso destra e l'altro verso sinistra. Una lesione cerebrale sbilancerebbe l'equilibrio tra i
due vettori.
Il modello pre-motorio di Rizzolatti e Berti hanno ipotizzato che l'attenzione spaziale sia una funzione
mediata da molti circuiti neurali che hanno lo scopo di programmare e preparare diversi tipi di azione
in risposta a stimoli diversi. L'eminegligenza è un disturbo pre-motorio (disturbo della
programmazione dei movimenti diretti verso uno specifico scopo).
Il modello rappresentazionale di Bisiak ipotizza che un danno emisferico può distruggere di alterare
la rappresentazione dello spazio controlaterale della lesione cerebrale. Il comportamento dei pazienti
sarebbe conseguenza della difficoltà a rappresentare il mondo esterno che viene ignorato.
Un neglect può essere causato da un danno al lobulo parietale inferiore di destra o da un dann al lobo
frontale o al talamo. Anche lesioni delle fibre bianche di connessioni che decorrono nel lobo parietale
sono determinanti per la genesi del neglect.
7. I disturbi dello spazio corporeo: emisomatoagnosia e somatotopoagnosia
L'emisomatoagnosia riguarda manifestazioni di mancato riconoscimento per quanto riguarda lo
spazio corporeo (eminegligenza personale o corporea). I pazienti ignorano la parte sinistra del proprio
corpo in tutte le comuni attività quotidiane (radersi, pettinarsi, vestirsi). Quando l'esaminatore chiede
di toccare il braccio sinistro, il paziente si ferma alla linea mediana con perplessità. Quando
l'esaminatore gli chiede di alzare il braccio sinistro, il paziente esita e poi alza il braccio destro. Se
l'esaminatore tocca il braccio sinistro, il paziente cerca lo stimolo a destra (allochiria).
Altre possibili manifestazioni sono: senso di estraneità [il paziente riferisce che la metà del corpo non
gli appartiene]; somatoparafrenia [formulano delle vere e proprie idee deliranti sulla metà corporea
che ignora; ad esempio, pensa che qualcuno gli abbia posto quell'arte nel letto]; anosodiaforia [il
paziente è in grado di riconoscere lo stato di malattia, ma nei suoi confronti ha un atteggiamento di
indifferenza]; eminegligenza motoria [tendenza a trascurare l'uso spontaneo degli arti di sinistra];
anosoagnosia [anche quando vi è una reale paralisi della parte sinistra i pazienti tendono a non
riconoscere il loro stato di malattia].
Si associa spesso a lesioni dell'emisfero destro e si passa alla sua identificazione quando è presente
l'eminegligenza spaziale; quando il comportamento del paziente fa sospettare di tale disturbo; quando
la sede lesionale ne fa presumere l'esistenza.
7.1 LE PROVE NEUROPSICOLOGICHE DI USO CLINICO PER I DISTURBI DELLA
CONSAPEVOLEZZA CORPOREA
Per valutare clinicamente il disturbo:
1. osservazioni cliniche;
2. chiedere di toccare con la mano destra parti dell'emisoma sinistro;
3. chiedere di battere le mani [emiplegia sinistra con neglect - il paziente muove la mano per battere
ma si ferma a mezz'aria lungo la linea mediana; emiplegia sinistra senza neglect - il paziente batterà
la mano sulla sinistra che giace immobile sul suo fianco];
4. esaminatore pone il suo arto sotto quello del paziente, chiedendogli poi di prendere con la mano
sana la propria mano sinistra, ma il paziente prenderà la mano dell'esaminatore rendendola propria;
5. batteria di prove ecologiche (radersi, pettinarsi, inforcare gli occhiali).
7.2 INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO DEI DISTURBI DELLA CONSAPEVOLEZZA
CORPOREA
L'emisomatoagnosia è molto spesso associata a emianestesia [mancanza di percezione tattile per un
emisoma]; tuttavia è stata riscontrata una doppia dissociazione, in quanto eminegligenza personale e
spaziale possono essere indipendenti l'una dall'altra.
Il quadro clinico può mostrarsi in corso di lesioni emisferiche destre, ma talvolta anche sinistre. Si
riscontra, in particolare, nelle prime fasi dopo una lesione cerebrale acuta (ictus) oppure si può
manifestare progressivamente per effetto di una lesione tumorale in sede parietale di destra.
7.3 OSSERVAZIONE CLINICA DEI DISTURBI DI LOCALIZZAZIONE CORPOREA
L'autotopagnosia è un disturbo che consiste nell'incapacità di identificare e localizzare parti del
proprio corpo su richiesta dell'esaminatore. La differenza con l'emisomatoagnosia è che il paziente
riesce ad esplorare ed ha chiara la propria estensione corporea e questo disturbo si verifica sia nelle
parti destre che sinistre del corpo.
7.4 LE PROVE NEUROPSICOLOGICHE DI USO CLINICO PER I DISTURBI DELLA
LOCALIZZAZIONE CORPOREA
Le prove neuropsicologiche richiedono di indicare le parti corporee su se stessi, sull'esaminatore e su
figure scomposte. Bisogna verificare se si tratta di un deficit di localizzazione è selettivo o dipende
da disturbi cognitivi di altra natura, per cui bisogna escludere che il paziente comprenda messaggi
verbali, che conosca le parti corporee e che non abbia problemi di programmazione del gesto.
I tipi di errori comunemente commessi sono: errori non correlati [viene indicata una parte del corpo
completamente diversa da quella richiesta : testa - mano]; errori di contiguità [parte del corpo vicina
a quella richiesta : mento - guancia]; errori funzionali [parte del corpo simile per funzione a quella
richiesta : ginocchio - gomito].
7.5 INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO DEI DISTURBI DELLA LOCALIZZAZIONE
CORPOREA
Altri disturbi che si rilevano, relativi ai disturbi di localizzazione corporea, sono: disorientament
destra - sinistra [difficoltà ad individuare la destra e la sinistra del proprio corpo]; agnosia digitale
[incapacità di identificare le dita della propria mano]. Questi deficit possono essere associati alla
Sindrome di Gerstmann, che si realizza in seguito a una lesione del giro angolare a sinistra.
Tre tipi di rappresentazione corporea:
1. Semantica - conoscenza generale delle parti corporee e della loro funzione;
2. Posturale on-line - informazioni continuamente aggiornate circa la posizione del corpo;
3. Strutturale - descrizione visuo spaziale strutturale del corpo.
8. I disturbi visuo-spaziali: aprassia costruttiva e disorientamento topografico
I principali disturbi visuo-spaziali sono i disturbi del disegno e disturbi del disorientamento
topografico.
I disturbi delle abilità di disegno sono frequenti dopo lesioni cerebrali o patologie degenerative.
L'incapacità di disegnare è il segno di una più generale incapacità a costruire strutture complesse
(aprassia costruttiva), i cui errori comuni sono: distorsioni spaziali [elementi vengono prodotti in una
disposizione spaziale che non corrisponde a quella del modello]; semplificazioni [le figure rispettano
la configurazione generale del modello ma presentano un numero minore di dettagli]; rotazioni [il
modello è riprodotto correttamente ma con diverso orientamento]; perseverazioni [singole parti del
modello vengono replicate più volte]; omissioni [parti del modello vengono trascurate]; trasposizioni
spaziali [o allochiria - gli elementi vengono riprodotti in due metà dello spazio opposto a quello
originale].
Semplificazioni - lesioni dell'emisfero sinistro;
Orien