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Riassunto esame neuropsichiatria infantile, prof. Catia Giaconi, libro consigliato "Conoscere per includere. Riflessioni e linee operative per professionisti in formazione" di S. Aparecida Capellini e Catia Giaconi Pag. 1 Riassunto esame neuropsichiatria infantile, prof. Catia Giaconi, libro consigliato "Conoscere per includere. Riflessioni e linee operative per professionisti in formazione" di S. Aparecida Capellini e Catia Giaconi Pag. 2
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Essi aggiungono anche il principio dell’astrazione ( ogni oggetto può essere

contato) e il principio dell’ irrilevanza dell’ ordine ( non importa la posizione

nell’ insieme posso partire a contare da sx, dx …)

Secondo la Lucangeli ci sono fasi di conteggio: 1) il bambino pronuncia le

parole numero come sequenza ma non corrispondono all’ ordine e alla

quantità. 2) pronuncia bene ma solo in ordine crescente. 3) individua ciò che

viene prima e ciò che viene dopo. 4) viene acquisita la corrispondenza parola

numero ad una quantità e consente al bambino di riconoscere maggiore di…

minore di. 5) il bambino giunge alla competenza di numerare in avanti e

indietro. I processi alla base della cognizione del numero attengono alla

semantica (la definizione della quantità), al lessico ovvero la traduzione della

quantità in cifra e in parola e la sintassi che definisce le regole di

composizione delle cifre e permette di comprendere il valore posizionale.

<---- Il triplo codice ( quantità, cifra araba/parola, valore posizionale).

Un altro aspetto indagato nel calcolo riguarda la risoluzione: i segni delle

operazioni (+ - ..), le procedure ( calcolo a mente e calcolo

scritto=incolonnamento, inizio dalle unita, riporto, prestito) e i fatti numerici

(tabelline).

LE DISLESSIE: Il DSA interessa la lettura, è un disturbo che riguarda l’ abilità

strumentale della lettura, la fluidità e la correttezza. Si ha difficoltà nello

scorrimento della lettura ( da sx a dx e nel cambio della riga) e nelle capacità

di decodifica che derivano da un disturbo della componente fonologica del

linguaggio, si ha una compromissione nel processo fonologico della parola e

poi in quello richiesto dalla lettura. Il profilo del dislessico: difficoltà a

riconoscere e analizzare i segni alfabetici di una parola; disorientamento

difronte ai segni orientati nello spazio (d-b p-q p-d) e a segni alfabetici

corrispondenti a suoni simili (f-v t-d p-b); omissione di grafemi ( palestra/

paleta) e di sillabe ( pipistrello/ pistrello); omissione di parole sul rigo che

devono leggere; inversioni di grafemi (il- li) e di sillabe (tartaruga/ tartagura);

aggiunta o ripetizione di sillabe (rocococò); difficoltà nell’ orientarsi sul rigo da

leggere e perdita del rigo nell’ andare a capo; invenzione di parole tendina-

tela; scarsa fluidità di lettura, difficoltà nel recuperare parole o frasi, nel capire

il discorso o la lettura, la grammatica, i numeri, le direzioni, nell’ organizzare i

compiti da eseguire; si ha anche una tendenza a stancarsi facilmente, bassa

autostima. 7

Segnali critici sono familiarità per il disturbo, ritardi nel linguaggio, difficoltà di

pronuncia, di organizzazione di un discorso, difficoltà motorie-prassiche e

visuo-spaziali.

LE DISGRAFIE E DISORTOGRAFIE: La disgrafia designa l’ alterazione della

grafia, l’ incapacità di copiare o di mettere in sequenza le lettere per formare

le parole, il disturbo consiste quando la scrittura è sotto il livello atteso x l’ età,

l’ intelligenza e la scolarità. Tale disturbo riguarda la parte motoria, quindi la

componente esecutiva in termini di leggibilità, fluidità e accuratezza. Secondo

Lofiego le disgrafie si possono classificare come: 1) ideomotoria= difficoltà

nel progettare e organizzare movimenti x scrivere. Essa presenta anche

cadute ed inciampi. 2) ideografica= che è specifica per la grafia, il bambino

dimentica immagini grafiche e ha difficoltà a scrivere le lettere. Si ha mancata

coordinazione dei movimenti, presenza di cancellature, alterazione nella

direzione delle lettere, errori nelle proporzioni delle lettere, scrittura

speculare e rovesciata di lettere e numeri 6-9, un tratto lieve e debole,

difficoltà a copiare dalla lavagna al quaderno ( piano orizzontale e verticale),

presa trigitale.

Caratteristiche con cui si manifesta la digrafia: scorretta impugnatura della

matita o penna; alterazione della grandezza della scrittura; variazione

pressione sul foglio (o debole o eccessiva); scarsa organizzazione nello

spazio del foglio; linea di scrittura con andamento irregolare; tendenza ad

attaccare le parole; parole riprese o ritoccate; accavallare tratti grafici o

lasciare aperte forme chiuse come la O; il tracciato della scrittura è irregolare

nella forma e nella dimensione; la scrittura è illeggibile e incomprensibile; l’

esecuzione è lenta e a fatica; alternanza carattere scrittura ( mpo maiuscolo

mpo minuscolo).

Quando l’ aspetto compromesso non riguarda la grafia quanto la correttezza

in termini di regole ortografiche e sintattiche, si parla di disortografia. L’ APA

(american psychiatric association) definisce la disortografia come un

alterazione della pianificazione della lingua scritta che causa disturbi nell’

apprendimento dell’ ortografia, della grammatica, indipendentemente dal

funzionamento intellettivo e dalla scolarità dell’ individuo in base all’ età. Gli

alunni con disortografia presentano errori come sostituzioni, omissioni,

inversioni di grafemi, alterazioni nelle parole, sostituzione di lettere,

imprecisioni nella conversione lettera suono, alterazione dell’ ordine delle

sillabe e lentezza nella percezione visiva. Spesso si presenta associata ad un

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quadro di dislessia. Maggiori dimostrazioni disortografiche: tralasciare le

doppie, gli accenti, omissione della consonante intermedia o della vocale

intermedia, confusione tra suoni simili, inversione di coppie di fonemi opposti

( babbo- pappo).

DISCALCULIA: La diagnosi di discalculia non avviene prima del terzo anno

di scuola primaria. La CC classifica due quadri di discalculia: il primo di tipo

profondo, il secondo procedurale. Nella profonda sono compromesse le parti

numeriche, si possono osservare errori nel riconoscimento immediato di

piccole quantità, nella scomposizione e ricomposizione di quantità, nella

seriazione (mettere in ordine) e comparazione. La discalculia procedurale si

manifesta attraverso errori nella lettura e scrittura di numeri, nel valore di

posizione delle cifre, nell’ incolonnamento, nella discriminazione del segno

dell’ operazione, nelle procedure del calcolo scritto, nel calcolo a mente, nel

prestito e nel riporto, nelle tabelline.

COMPRENSIONE DEL TESTO: Sanchez distingue le principali difficoltà di

comprensione: ignorare il significato di una parola, perdere la continuità e la

riflessione tra le idee, non capire ciò che il testo vuol dire, non percepire il

testo come un tutto, non comprendere e riconoscere ciò che sa dell’

argomento e connetterlo alla tematica sviluppata nel testo, presentare

incertezze nella comprensione. I lettori più abili sono competenti nelle

inferenze ( deduzioni) e nella comprensione. Circa un bambino su 10 ha

problemi di comprensione della lettura per questo è necessario valutare il

soggetto che ha difficoltà di comprensione della lettura attraverso programmi

specifici (SCHEDA 9 x comprendere il testo: biennio delle scuole superiori.

Prove MT. consiste nella lettura di due brani e somministrazione di 10 (20)

domande a risposta multipla x capire il livello di comprensione. Brani di tipo

informativo ( informazioni in ordine logico e consequenziale, con lessico

specialistico, struttura semplice, uso del presente, divisione in paragrafi) e

narrativo ( più complesso e viene indagato con 10 domande di comprensione

a scelta multipla). L’ insegnante ha brani con domande di comprensione. Un

punto ogni risposta, massimo 20 x i due brani.)

VALUTAZIONE E INTERVENTO, LINEE PROCEDURALI: per identificare

gruppi a rischio di DSA ci sono protocolli di osservazione e procedure di

valutazione per la diagnosi. Le prove di valutazione di 1° livello si hanno

quando gli strumenti permettono di effettuare una prima azione di

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identificazione e di ottenere un inziale quadro di insieme. Queste prove le

fanno gli insegnanti formati, sono una prima identificazione delle difficoltà.

Anche lo screening ovvero l’ individuazione precoce del gruppo di bambini a

rischio DSA, si basa su procedure validate a livello nazionale.

Valutazione di primo livello dell’ abilità di lettura SCHEDE 3-8. SCHEDA 3:

valutazione competenze metafonologiche CMF: per individuare

precocemente bambini a rischio DSA. Nell’ ultimo anno materne e primo anno

elementari. È una procedura di valutazione di primo livello. Sono prove

raccolte in fascicoli. A rischio le prestazioni inferiori al 5° percentile e

richiedono una particolare attenzione quelle comprese tra il 6° e il 10°

percentile. 1 punto a risposta corretta, 0 errata o mancata. È chiesto di

pronunciare correttamente le sillabe costituenti una parola, individuare le

rime, lupo senza PO diventa? Oppure x la prima sillaba. Si guarda la

fonologia del linguaggio. SCHEDA 8: prove di lettura MT: valutare le abilità di

lettura di brano e comprensione del testo scritto. Sia x elementari che medie

ma anche x il triennio delle superiori. Si basano sulla lettura di brani. Difficoltà

in base all’ anno e classe. Scheda x il bambino che legge e anche per l’

osservatore x annotare errori ( con punteggio x la velocità). Cronometro x i

tempi. Dura dai 5 agli 8 minuti. Il brano è seguito da domande a risposta

multipla. È possibile capire l’ accuratezza, la rapidità di lettura e la

comprensione.

Valutazione di primo livello di scrittura SCHEDA 6-7. SCHEDA 6: valutazione

scrittura e competenza ortografica: dalla prima elementare alla terza media.

Realizzata per valutare la componente grafica, ortografica e quella della

produzione del testo scritto (da un immagine inventare una storia). Prevede

prove di dettato, copiatura di un brano, scrittura spontanea e prove di

velocità. Critico sotto al 10° percentile. SCHEDA 7: valutazione delle dislessia

e della disortografia: si consiglia per approfondire eventuali aree di difficoltà

nel processo di letto-scrittura. Per alunni dai 7 ai 14 anni. Valuta il livello di

abilità acquisita sia nella lettura che nella scrittura nel rispetto di accuratezza

e rapidità. Si poggia sul modello a doppio percorso. Vengono valutate:

capacità di corrispondere il giusto fonema al giusto grafema, l’ accessibilità

alla parola, alla non parola e il recupero del significato della frase. Per la

scrittura: dettato parole, non parole e frasi con parole omofone ( l’ ago/lago).

Le prove danno il livello di sviluppo della via fonologica e lessicale. Fascicoli x

l’ alunno e protocolli di registrazione per il somministratore x annotare tempo

e errori. La scrittura è valutata con i dettati. Si valutano rapidità e

10

accurat

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A.A. 2016-2017
20 pagine
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SSD Scienze mediche MED/39 Neuropsichiatria infantile

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher robigio931 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuropsichiatria infantile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Giaconi Catia.