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Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL)
Questa contrattazione può esercitarsi soltanto sulle materie delegate dal CCNL. Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) è di diritto comune, ovvero un normale contratto di diritto privato che vale solo tra le parti.
Il problema si pone su come faccia il contratto, stipulato tra associazioni di lavoratori e datori, ad avere efficacia per i singoli lavoratori o datori. Per far fronte a questo problema si attinge ancora al diritto privato facendo valere il vincolo associativo come una sorta di mandato di rappresentanza. Sono stati così trovati degli espedienti per forzare ed estendere la validità del contratto collettivo oltre il vincolo associativo.
Espedienti di estensione
Il contratto collettivo è un contratto di diritto comune, quindi ha efficacia solo nei confronti delle parti che l'hanno sottoscritto. Per l'importanza del contratto collettivo si è voluto trovare delle ragioni per la sua estensione, per andare al
Di là delle parti che stipulano il contratto. Perché di fatto i contratti non valgono per i lavoratori non iscritti ai sindacati firmatari del Ccnl. Gli strumenti di estensione sono:
- Legge Vigorelli (del 1959): prevedeva il recepimento dei diversi CCNL in dei decreti legislativi in modo che avesse efficacia per tutti (e non solo per le parti). Questo tentativo purtroppo con il tempo è naufragato in quanto i decreti legislativi dovrebbero avere come presupposto l'urgenza: quando si cercò di reiterare tale legge il tutto venne bloccato dalla Corte costituzionale.
- Legge con cui si è provveduto ad estendere l'efficacia dei CC, fino all'attuazione della seconda parte dell'art.39, stipulati con legge delega.
- Oltre a questo esperimento la giurisprudenza, vista la rilevanza della funzione dei ccnl, ha cercato e trovato degli strumenti interpretativi che garantissero l'estensione dell'efficacia soggettiva nel contratto.
collettivoSuperamento della doppia affiliazione: al fine che un contratto collettivo sia applicabile ad un dato rapporto individuale è sufficiente che il datore sia affiliato ad un'associazione imprenditoriale che abbia sottoscritto un dato contratto collettivo
Clausola di richiamo esplicito (o espresso): viene inserita una clausola nei contratti individuali che sancisce di fare riferimento ad un dato contratto collettivo nazionale per tutto ciò che non viene regolato in questo contratto individuale
Giurisprudenza in merito all'articolo 36 della Costituzione: grazie alle varie sentenze si è riusciti a sopperire all'assenza di un salario minimo stabilito dalla legge. Le varie sentenze hanno consentito di estendere a tutti i lavoratori il salario minimo introdotto dai contratti nazionali con le tabelle salariali. In questi casi però si pone il problema di quale contratto nazionale scegliere: ad oggi si fa riferimento all'attività svolta dall'azienda.
Sempre attualmente vi è un disegno di legge per introdurre un salario minimo ma le associazioni sindacali e datoriali sono contro questa cosa poiché sia è una delle funzioni che il sindacato non vuole perdere sia perché il CCNL è più fluido e facilmente aggiornabile rispetto ad una legge (le tabelle salariali del CCNL vengono aggiornate costantemente per far fronte agli aumenti del costo della vita)Articolo 36 della Costituzione:
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Contratti collettivi separati
Contratti collettivi separati, ovvero stipulati solo da alcune associazioni sindacali e non da tutte, possono essere adottati solo se rispettano i principi fondamentali di tutela dei lavoratori stabiliti dalla legge.
altre.contratti firmati non da tutti i sindacati non rappresentativi di un dato settore produttivo. Questo è un sintomo di disgregazione tra i sindacati: ciò nasce dal fatto che i contratti collettivi iniziano ad aggredire le condizioni di grande beneficio di cui godevano i dipendenti di un dato settore, il tutto unito alla congiuntura economica negativa del momento
Nel 2013, nell'ambito di una grossa riorganizzazione aziendale, ad opera di Sergio Marchionne, FIAT decide di recedere da Confindustria perché non voleva più applicare il contratto nazionale firmato da Confindustria (e che era obbligata ad applicare per il vincolo associativo). FIAT inizia quindi a firmare contratti che non hanno più rilievo nazionale ma sono tarati sulle esigenze delle singole aziende: il più noto è il contratto di Pomigliano (che però non viene firmato dalla FIOM, è quindi un "Contratto Separato"), tali contratti hanno però dei
Gli accordi interconfederali 2011/2013/2014:
Regolano i profili maggiormente problematici del diritto sindacale, ovvero la rappresentatività e il contratto collettivo.
- ACCORDO 28 giugno 2011
Si occupa di rappresentatività delle organizzazioni sindacali per la CCNL e stabilisce che sia di un 5%. Ribadisce la funzione del CCNL cioè la certezza dei trattamenti come priorità. Individua i presupposti per una
efficacia generale per tutti i lavoratori del contratto aziendale. Stabilisce la possibilità per il contratto aziendale di attivare "strumenti di articolazione contrattuale" per aderire agli specifici contesti con la possibilità che rechino (anche temporanee) specifiche intese modificative dei CCNL.
Le novità introdotte riguardarono:
- misurazione della rappresentatività → sistema di misurazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali che tiene conto del dato associativo e di quello elettorale. La legittimazione a negoziare è subordinata al raggiungimento di un dato di rappresentatività superiore al 5% del totale dei lavoratori della categoria cui si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro
- efficacia dei contratti aziendali → se approvati dalla maggioranza dei componenti delle RSU, i contratti collettivi aziendali sono efficaci per tutto il personale e vincolano tutte le associazioni sindacali firmatarie
2) PROTOCOLLO 2013 - RAPPRESENTANZA
introduce il sistema di misurazione della rappresentanza sindacale finalizzata ad individuare l'ambito applicativo e l'efficacia dei contratti collettivi stipulati. Regola la procedura di elaborazione dei dati (sia associativi sia elettivi) delle RSU: se l'org. sind. firma/aderisce e si partecipa all'elezione della RSU -> rinuncia a costituire una RSA. Introduce le norme sull'elezione delle RSU cioè vengono elette con voto proporzionale. Stabilisce che vangano ammesse alla contrattazione collettiva nazionale le federazioni di org. sind. firmatarie del protocollo che abbiano almeno il 5% di rappresentanza nel settore di applicazione ed altri elementi. Le principali novità del
Protocollo del 2013 sono:
- meccanismo di verifica della rappresentatività
- misurazione della rappresentatività → la rappresentatività di ogni organizzazione sindacale, ossia il 5%, sarà determinata come media semplice fra la percentuale degli iscritti e la percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle RSU (sul totale dei votanti). Il numero delle deleghe viene acquisito e certificato dall'INPS e trasmesso al CNEL. Il CNEL determina la rappresentanza per ogni singola organizzazione sindacale e per ogni contratto collettivo nazionale di lavoro
- titolarità ed efficacia della contrattazione → sono ammesse alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al 5%. Si rinvia ai regolamenti delle Federazioni di categoria, per ogni CCNL, per la decisione delle modalità di definizione della piattaforma nella prospettiva di favorire la presentazione di piattaforme unitarie.
I CCNL sono efficaci qualora si verifichino 2 condizioni:
- Contratto sottoscritto da almeno il 50% + 1 delle organizzazioni sindacali deputate a trattare
- Contratto validato, tramite consultazione certificata, dalla maggioranza semplice dei lavoratori
3) TESTO UNICO SULLA RAPPRESENTANZA DEL 2014:
È un accordo firmato da CGIL CISL UIL e Confindustria, ma oggetto di successive adesioni negli altri settori. Riordina quanto pattuito negli accordi precedenti, si occupa di rappresentatività e contratto collettivo con l'obiettivo di estendere l'efficacia del CCNL perché consapevole del suo ruolo è determinante. Torna sulla media e spiega come viene raccolto il dato associativo ed elettivo. La MEDIA serve per
individuare il sindacato adatto a trattare, sottoscr