Anteprima
Vedrai una selezione di 19 pagine su 86
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 1 Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 2
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 6
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 11
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 16
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 21
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 26
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 31
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 36
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 41
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 46
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 51
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 56
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 61
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 66
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 71
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 76
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 81
Anteprima di 19 pagg. su 86.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto del lavoro, Prof. Giaconi Marta, libro consigliato Diritto del lavoro, Del Punta Pag. 86
1 su 86
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL)

Questa contrattazione può esercitarsi soltanto sulle materie delegate dal CCNL. Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) è di diritto comune, ovvero un normale contratto di diritto privato che vale solo tra le parti.

Il problema si pone su come faccia il contratto, stipulato tra associazioni di lavoratori e datori, ad avere efficacia per i singoli lavoratori o datori. Per far fronte a questo problema si attinge ancora al diritto privato facendo valere il vincolo associativo come una sorta di mandato di rappresentanza. Sono stati così trovati degli espedienti per forzare ed estendere la validità del contratto collettivo oltre il vincolo associativo.

Espedienti di estensione

Il contratto collettivo è un contratto di diritto comune, quindi ha efficacia solo nei confronti delle parti che l'hanno sottoscritto. Per l'importanza del contratto collettivo si è voluto trovare delle ragioni per la sua estensione, per andare al

Di là delle parti che stipulano il contratto. Perché di fatto i contratti non valgono per i lavoratori non iscritti ai sindacati firmatari del Ccnl. Gli strumenti di estensione sono:

  • Legge Vigorelli (del 1959): prevedeva il recepimento dei diversi CCNL in dei decreti legislativi in modo che avesse efficacia per tutti (e non solo per le parti). Questo tentativo purtroppo con il tempo è naufragato in quanto i decreti legislativi dovrebbero avere come presupposto l'urgenza: quando si cercò di reiterare tale legge il tutto venne bloccato dalla Corte costituzionale.
  • Legge con cui si è provveduto ad estendere l'efficacia dei CC, fino all'attuazione della seconda parte dell'art.39, stipulati con legge delega.
  • Oltre a questo esperimento la giurisprudenza, vista la rilevanza della funzione dei ccnl, ha cercato e trovato degli strumenti interpretativi che garantissero l'estensione dell'efficacia soggettiva nel contratto.

collettivoSuperamento della doppia affiliazione: al fine che un contratto collettivo sia applicabile ad un dato rapporto individuale è sufficiente che il datore sia affiliato ad un'associazione imprenditoriale che abbia sottoscritto un dato contratto collettivo

Clausola di richiamo esplicito (o espresso): viene inserita una clausola nei contratti individuali che sancisce di fare riferimento ad un dato contratto collettivo nazionale per tutto ciò che non viene regolato in questo contratto individuale

Giurisprudenza in merito all'articolo 36 della Costituzione: grazie alle varie sentenze si è riusciti a sopperire all'assenza di un salario minimo stabilito dalla legge. Le varie sentenze hanno consentito di estendere a tutti i lavoratori il salario minimo introdotto dai contratti nazionali con le tabelle salariali. In questi casi però si pone il problema di quale contratto nazionale scegliere: ad oggi si fa riferimento all'attività svolta dall'azienda.

Sempre attualmente vi è un disegno di legge per introdurre un salario minimo ma le associazioni sindacali e datoriali sono contro questa cosa poiché sia è una delle funzioni che il sindacato non vuole perdere sia perché il CCNL è più fluido e facilmente aggiornabile rispetto ad una legge (le tabelle salariali del CCNL vengono aggiornate costantemente per far fronte agli aumenti del costo della vita)

Articolo 36 della Costituzione:

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.

Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

Contratti collettivi separati

Contratti collettivi separati, ovvero stipulati solo da alcune associazioni sindacali e non da tutte, possono essere adottati solo se rispettano i principi fondamentali di tutela dei lavoratori stabiliti dalla legge.

altre.contratti firmati non da tutti i sindacati non rappresentativi di un dato settore produttivo. Questo è un sintomo di disgregazione tra i sindacati: ciò nasce dal fatto che i contratti collettivi iniziano ad aggredire le condizioni di grande beneficio di cui godevano i dipendenti di un dato settore, il tutto unito alla congiuntura economica negativa del momento

Nel 2013, nell'ambito di una grossa riorganizzazione aziendale, ad opera di Sergio Marchionne, FIAT decide di recedere da Confindustria perché non voleva più applicare il contratto nazionale firmato da Confindustria (e che era obbligata ad applicare per il vincolo associativo). FIAT inizia quindi a firmare contratti che non hanno più rilievo nazionale ma sono tarati sulle esigenze delle singole aziende: il più noto è il contratto di Pomigliano (che però non viene firmato dalla FIOM, è quindi un "Contratto Separato"), tali contratti hanno però dei

tratti che sono peggiorativi rispetto al contratto nazionale (es: il CCNL prevedeva che le pause fossero 2 da 20 minuti mentre il nuovo contratto, il nuovo contratto prevedeva 3 pause da 10 minuti monetizzando poi per i dipendenti i 10 minuti mancanti. Tutto ciò perché si riteneva che dividendo le pause si potesse aumentare la produttività). Questi contratti avevano anche l'alone di essere anche un ricatto in quanto al fine di non chiudere un dato stabilimento riuscivano ad imporre delle condizioni che andavano a vantaggio della FIAT.

Gli accordi interconfederali 2011/2013/2014:

Regolano i profili maggiormente problematici del diritto sindacale, ovvero la rappresentatività e il contratto collettivo.

  1. ACCORDO 28 giugno 2011

Si occupa di rappresentatività delle organizzazioni sindacali per la CCNL e stabilisce che sia di un 5%. Ribadisce la funzione del CCNL cioè la certezza dei trattamenti come priorità. Individua i presupposti per una

efficacia generale per tutti i lavoratori del contratto aziendale. Stabilisce la possibilità per il contratto aziendale di attivare "strumenti di articolazione contrattuale" per aderire agli specifici contesti con la possibilità che rechino (anche temporanee) specifiche intese modificative dei CCNL.

Le novità introdotte riguardarono:

  • misurazione della rappresentatività → sistema di misurazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali che tiene conto del dato associativo e di quello elettorale. La legittimazione a negoziare è subordinata al raggiungimento di un dato di rappresentatività superiore al 5% del totale dei lavoratori della categoria cui si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro
  • efficacia dei contratti aziendali → se approvati dalla maggioranza dei componenti delle RSU, i contratti collettivi aziendali sono efficaci per tutto il personale e vincolano tutte le associazioni sindacali firmatarie
dell'accordo interconfederale. In caso di presenza delle RSA, i contratti collettivi aziendali esplicano pari efficacia se approvati dalle RSA costituite nell'ambito delle associazioni sindacali che risultino destinarie della maggioranza delle deleghe relative ai contributi sindacali conferite dai lavoratori- esigibilità dei contratti collettivi aziendali -> limitare efficacia delle clausole di treuga sindacale stabilite a livello aziendale alle rappresentanze sindacali dei lavoratori ed associazioni sindacali operanti all'interno dell'azienda che siano firmatarie dell'accordo interconfederale- intese modificative -> possibilità che gli accordi aziendali possano definire intese modificative di istituti contrattuali del CCNL secondo le procedure regolate negli stessi contratti nazionali e anche attraverso il CA stipulato dalle rappresentanze sindacali in azienda d'intesa con le organizzazioni sindacali- misure fiscali e contributive disostegno alla contrattazione decentrata richiedere al Governo e al Parlamento che venga confermato il sostegno alla contrattazione collettiva decentrata rendendo strutturali la detassazione del 10% del salario di produttività

2) PROTOCOLLO 2013 - RAPPRESENTANZA
introduce il sistema di misurazione della rappresentanza sindacale finalizzata ad individuare l'ambito applicativo e l'efficacia dei contratti collettivi stipulati. Regola la procedura di elaborazione dei dati (sia associativi sia elettivi) delle RSU: se l'org. sind. firma/aderisce e si partecipa all'elezione della RSU -> rinuncia a costituire una RSA. Introduce le norme sull'elezione delle RSU cioè vengono elette con voto proporzionale. Stabilisce che vangano ammesse alla contrattazione collettiva nazionale le federazioni di org. sind. firmatarie del protocollo che abbiano almeno il 5% di rappresentanza nel settore di applicazione ed altri elementi. Le principali novità del

Protocollo del 2013 sono:

  • meccanismo di verifica della rappresentatività
  • misurazione della rappresentatività → la rappresentatività di ogni organizzazione sindacale, ossia il 5%, sarà determinata come media semplice fra la percentuale degli iscritti e la percentuale dei voti ottenuti nelle elezioni delle RSU (sul totale dei votanti). Il numero delle deleghe viene acquisito e certificato dall'INPS e trasmesso al CNEL. Il CNEL determina la rappresentanza per ogni singola organizzazione sindacale e per ogni contratto collettivo nazionale di lavoro
  • titolarità ed efficacia della contrattazione → sono ammesse alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano una rappresentatività non inferiore al 5%. Si rinvia ai regolamenti delle Federazioni di categoria, per ogni CCNL, per la decisione delle modalità di definizione della piattaforma nella prospettiva di favorire la presentazione di piattaforme unitarie.
Assenza di piattaforma unitaria, la parte datoriale favorirà che la negoziazione si avvii sulla base della piattaforma presentata da organizzazioni sindacali che abbiano un livello di rappresentatività nel settore pari almeno al 50% + 1.

I CCNL sono efficaci qualora si verifichino 2 condizioni:

  1. Contratto sottoscritto da almeno il 50% + 1 delle organizzazioni sindacali deputate a trattare
  2. Contratto validato, tramite consultazione certificata, dalla maggioranza semplice dei lavoratori

3) TESTO UNICO SULLA RAPPRESENTANZA DEL 2014:

È un accordo firmato da CGIL CISL UIL e Confindustria, ma oggetto di successive adesioni negli altri settori. Riordina quanto pattuito negli accordi precedenti, si occupa di rappresentatività e contratto collettivo con l'obiettivo di estendere l'efficacia del CCNL perché consapevole del suo ruolo è determinante. Torna sulla media e spiega come viene raccolto il dato associativo ed elettivo. La MEDIA serve per

individuare il sindacato adatto a trattare, sottoscr
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
86 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilacon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Giaconi Marta.