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C Pcozze e patate
In questo modo l'utilità marginale per euro speso in cozze e patate sarà: U / P e U / P. Il seguente grafico mostra l'andamento delle due funzioni.
In corrispondenza del paniere di consumo ottimo, l'utilità marginale per euro speso in cozze e in patate deve essere uguale, quindi U / P = U / P. Questo è ciò che viene definito come il principio dell'analisi marginalista per la massimizzazione dell'utilità.
Tutta questa analisi viene fatta per tradurre il comportamento dei consumatori in una curva di domanda. Poniamo ad esempio che il costo delle cozze aumenti; così facendo l'utilità marginale di un kilo di patate o cozze rimane invariata, mentre l'utilità marginale per euro speso diminuisce. L'aumento ovviamente incentiva il consumatore ad acquistare meno cozze. Se l'obiettivo, però,...
èavere un paniere di consumo ottimo, il consumatore acquisterà altri beni in sostituzione delle cozze che non vorrà più comprare; se il prezzo diminuisce accadrà il contrario. Proprio per questo motivo la curva di domanda avrà pendenza negativa. Stesso ragionamento si può fare con il costo-opportunità, se il prezzo delle cozze diminuisce, la quantità di altri beni a cui si deve rinunciare diminuisce.
GLI EFFETTI DI SOSTITUZIONE e DI REDDITO
Questo effetto della variazione del prezzo sulla quantità consumata è una caratteristica onnipresente ed è detto effetto di sostituzione: è la variazione della quantità consumata dovuta alla sostituzione del bene divenuto più costoso con un divenuto meno costoso. Questo serve, ancora, a spiegare l’andamento decrescente della curva di domanda di mercato; per i beni che assorbono una consistente parte del reddito si usa l’effetto di reddito:
È lavariazione della quantità consumata di un bene dovuta a un cambiamento delpotere di acquisto complessivo del consumatore causato dalla variazione delprezzo del bene stesso (esempio dell’aumento del canone di locazione); spessoquesto effetto è trascurabile in quanto, quando è rilevante rafforza l’effetto disostituzione. Tutto questo ragionamento vale per i beni normali (la cuidomanda diminuisce, se diminuisce il reddito), mentre per i beni inferiori(aumenta la domanda al diminuire del reddito) il risultato è opposto; seaumenta il prezzo di questo, aumenterà anche la sua domanda, questo ètotalmente opposto a quello che ci dice l’effetto di sostituzione.Esiste un caso limite nel quale l’effetto di sostituzione è minore di quello direddito, quindi la curva di domanda avrà pendenza positiva; questa situazioneè spiegata secondo l’effetto di Giffen. Questo effetto è stato teorizzato
per la situazione dell'Irlanda nel diciannovesimo secolo, dove i contadini si nutrivano essenzialmente di patate. L'aumento del prezzo del tubero si sarebbe dovuto tradurre in una diminuzione della domanda di esso; ma secondo Giffen, essendo la patata un bene inferiore, una diminuzione del potere di acquisto avrebbe aumentato la domanda di essa. Di conseguenza la curva di domanda avrebbe avuto pendenza positiva. Questa situazione è solo teorica.LA FUNZIONE DI UTILITÀ e LE CURVE DI INDIFFERENZA
Le diverse preferenze individuali apportano a diversi panieri di consumo i quali, però, possono portarci alla stessa utilità; questo dato di fatto è alla base del concetto di curva di indifferenza. Iniziamo con un esempio. Ivana acquista solo due beni: servizi abitativi, misurati dal numero di locali della sua casa, e pasti al ristorante; per rappresentare la funzione che tenga conto di entrambi i beni bisogna costruire un grafico tridimensionale. Questo
Un grafico tridimensionale può a sua volta essere tradotto in un grafico bidimensionale, con i pasti al ristorante sull'ordinata e la quantità dei locali sull'ascissa. La curva mostra tutti i panieri di consumo che offrono ad Ivana un'utilità di 450 util, ogni punto offre la stessa quantità di utilità, di conseguenza Ivana sarà indifferente per ogni punto. Proprio perché ogni punto genera la stessa quantità di utilità, la curva è detta di indifferenza. Un insieme di curve di indifferenza che rappresentano l'intera funzione di utilità del consumatore è detta mappa di curve di indifferenza. Non esistono due individui con la stessa curva di indifferenza, in quanto non esistono due persone con le stesse identiche preferenze, inoltre le curve hanno quattro proprietà: non si incrociano mai, quanto più una curva dista dall'origine, tanto maggiore è il livello di utilità a essa associato.
Le curve hanno pendenza negativa e le curve di indifferenza hanno forma convessa. I beni che soddisfano tutte e quattro le proprietà sono detti beni ordinari.
LA SCELTA DEL CONSUMATORE
Ora Ivana vorrà trovare il suo paniere di consumo ottimo, per far ciò bisogna utilizzare il principio dell'analisi marginalista per la massimizzazione dell'utilità, il quale afferma che: il paniere di consumo ottimo giace sulla retta di bilancio, e l'utilità marginale per euro è la stessa per ogni bene del paniere. Introduciamo un altro elemento: il saggio marginale di sostituzione. Notiamo infatti come Ivana, rinunciando ad una quantità differente di pasti, guadagni sempre la stessa quantità di locali (1), questo succede perché la funzione è una curva e non una retta; osserviamo inoltre che la quantità a cui rinuncia è sempre minore alla precedente (questo perché la pendenza della curva diminuisce con il suo avanzamento).
Tutto questo significa che per compensare la maggiore utilità che Ivana si aspetta di ottenere dal consumo di un locale addizionale è necessaria una riduzione della quantità di pasti al ristorante consumati. Questo movimento lungo la curva porta a due effetti contrapposti sull'utilità di Ivana: il minor consumo di pasti riduce l'utilità totale e il maggior consumo di pasti la accresce; trovandoci su una curva di indifferenza, i due effetti si devono annullare. Riutilizziamo le notazioni U e U per indicare rispettivamente l'utilità marginale dei locali e quella dei pasti, e ∆Q e ∆Q per indicare la variazione delle rispettive quantità domandate. In generale, la variazione dell'utilità totale causata da una piccola variazione del consumo è pari alla variazione della quantità moltiplicata per l'utilità marginale di quel bene. La variazione dell'utilità.causata da una variazione del consumo di pasti al ristorante è uguale a: U x ∆Q mentre la variazione dell'utilità totale generata da una variazione del consumo di locali è uguale a: U x ∆Q . Lungo la curva di indifferenza varrà l'equazione: - U x ∆Q = U x ∆Q ; il primo membro è preceduto dal segno negativo per indicare la perdita di utilità generata da un minor consumo di pasti. Per trovare la pendenza utilizziamo la seguente equazione: ∆Q /∆Q = - U / U . Il membro sinistro è la pendenza della curva, il membro destro è il rapporto dell'utilità marginale dei pasti e dei locali, ossia il rapporto tra l'utilità guadagnata dall'acquisto di un locale in più e da un pasto in più. Questo rapporto tra utilità è detto saggio marginale di sostituzione o SMS. Come avevamo notato nel capitolo precedente, lacurva si appiattisce andando verso destra, questo è dovuto alla decrescenza dell'utilità marginale ottenuta dai locali e all'aumentare di quella ottenuta dai pasti. Questo appiattimento è detto saggio marginale di sostituzione decrescente. In poche parole, se si consumano molti pasti e pochi locali, si è più disposti a rinunciare ad una grande quantità di pasti per ottenere una piccola quantità di locali, e viceversa. Questi sono beni ordinari; due beni sono ordinari se, nella funzione di utilità di un consumatore, possiedono le seguenti proprietà: il consumatore richiede una maggiore quantità di uno per compensare una minore quantità dell'altro; e il consumatore ha un saggio marginale di sostituzione decrescente nel sostituire l'uno con l'altro.
LE CONDIZIONI DI TANGENZA
Se tracciamo varie curve di indifferenza sappiamo che quella che ci indica il nostro paniere di consumo ottimo sarà
quella più lontana dall’origine. Ovviamente però avremo dei vincoli che non ci permetteranno di accedere a tale curva, un esempio è il vincolo di bilancio. Di conseguenza sceglieremo la curva che si avvicina di più a quella più lontana dall’origine e che allo stesso tempo potremo permetterci; di questa curva sceglieremo il punto A dove a 8 locali corrisponde un consumo di 40 pasti (paniere di consumo ottimo di questa curva). Per questo punto sappiamo che passa la retta di bilancio, la quale tocca la curva in quel singolo punto, di conseguenza la retta di bilancio sarà tangente alla curva. In altre parole, in corrispondenza del paniere di consumo ottimo, la retta di bilancio è tangente alla curva di indifferenza.
LA PENDENZA DELLA RETTA DI BILANCIO
Nel punto A, il paniere di consumo ottimo, la curva di indifferenza e la retta di bilancio hanno la medesima pendenza. La retta di bilancio può essere rappresentata tramite
L'equazione: (Q x P ) + (Q x P ) = N dove N è ilL L P Preddito; per trovare la pendenza bisogna prima individuare l'intercetta verticalee orizzontale. L'intercetta verticale corrisponde al punto dove vengonoconsumati solo pasti (Q = 0), quindi Q = N/P ; per l'intercetta orizzontale è ilL P Pcaso opposto ossia spendiamo tutto il nostro reddito in locali (Q = 0), quindi QP L= N/P . Sappiamo che la pendenza è il rapporta tra l'intercetta verticale eLorizzontale: Pendenza = (N/P )/(N/P ) = P /P . Questo rapporto è anche dettoP L L Pprezzo relativo dei locali in funzione dei pasti; e rappresenta il costo-opportunità di un bene in funzione di un altro.
I PREZZI e IL SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE
Nei paragrafi precedenti abbiamo calcolato la pendenza della curva diindifferenza: - U' /U'