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PREZZO DI EQUILIBRIO

Quando si sposta la curva di offerta (verso sinistra diminuisce la curva), vi è uno spostamento della curva di domanda che determina un aumento del prezzo di equilibrio e una riduzione della quantità del bene. Il prezzo aumenta, mentre la quantità di equilibrio diminuisce.

Con l'aumento dell'offerta, il ragionamento è speculare: la quantità aumenta e il prezzo di equilibrio diminuisce!

Ci sono delle situazioni in cui è utile pensare che le forze che agiscono sulle curve della domanda e dell'offerta sono simultanee. Ci sono quattro scenari possibili da analizzare:

  1. DOMANDA E OFFERTA SI SPOSTANO IN DIREZIONI OPPOSTE:
    1. domanda aumenta e offerta diminuisce (che varia in base a quanto si muovono)

Se l'aumento del prezzo di equilibrio è assodato, per la quantità di equilibrio ci possono essere due esiti possibili: se l'aumento della

domanda è maggiore rispetto alla diminuzione dell'offerta, allora aumenta; se l'aumento di domanda è minore rispetto alla diminuzione dell'offerta allora diminuisce

2. domanda diminuisce e offerta aumenta- DOMANDA E OFFERTA SI SPOSTANO NELLA STESSA DIREZIONE

  1. entrambe aumentano (prezzo e quantità aumentano)
  2. entrambe diminuiscono

Ma è ottimale organizzare la società attraverso un sistema economico dove gli scambi avvengono attraverso un mercato concorrenziale? Quello che è possibile notare è che, nello scambio di un prodotto tra me e un'altra persona, riuscirò sempre ad avere un beneficio che comunque deve essere quantificato. Per fare ciò usiamo un parametro chiamato SURPLUS e ce ne saranno tre tipologie:

  • il surplus del consumatore che misura i benefici dello scambio ottenuti dal consumatore
  • il surplus del produttore che misura i benefici dello scambio ottenuti dal produttore
  • il surplus sociale o
totale società in analisi. Il surplus del consumatore si utilizza sia per capire costi, benefici e variazioni di prezzo e poi per misurare l'efficienza economica del mercato.

IL SURPLUS DEL CONSUMATORE

Per parlare di Surplus del consumatore si può introdurre un esempio esplicativo: in un mercato la valutazione di acquisto di un bene è data dal prezzo del bene stesso (quindi grafico base della curva di domanda). Il surplus di un consumatore singolo si desume essere la differenza tra disponibilità a pagare e prezzo di mercato del bene.

SURPcons= Disponibilità-PAlessia= 59-30= 29Bruno= 45-30= 15Danilo= 25-30= -5

Se i primi due ottengono un beneficio positivo, mentre per l'ultimo vi è una perdita netta se si decide di acquistare il bene a quel prezzo di mercato.

È possibile poi CALCOLARE il benessere dei consumatori come piccolo gruppo che compone la totale società in analisi.

(il surplus totale del consumatore ossia la somma del surplus di tutti i consumatori che ottengono il beneficio positivo) Inoltre se il prezzo di mercato varia, esso impatta sul nuovo surplus del consumatore. Se vi è una riduzione di prezzo, il beneficio aumenta perché anche i consumatori con un "budget" più basso possono ottenerlo e i consumatori che già consumavano, otterrebbero un beneficio ancora maggiore. Se il prezzo aumenta, il beneficio diminuisce perché meno persone possono permetterselo. Analogamente anche i produttori possono ottenere dei benefici nella vendita dei beni. Questi hanno un PREZZO MINIMO dato dal mercato, e se i consumatori non sono disposti o vogliono pagare meno rispetto al prezzo di offerta, i produttori non vendono. Ancora, si ricava la curva di offerta di un ipotetico mercato Carlo= 30-25= 5 Betta= 30-15= 15 Daniela= 30-35= -5 Dal surplus individuale dei produttori,

Si può calcolare il surplus totale del produttore, specularmente a quanto avviene con il surplus del consumatore.

RICORDA: PER OGNI UNITÀ CHE SI VENDE SI OTTIENE UN BENEFICIO.

Se il prezzo aumenta, vi è un beneficio sia per i produttori che prima già vendevano, sia per coloro che prima non vendevano a causa di un prezzo troppo basso.

CALCOLARE L'AUMENTO DI SURPLUS

L'aumento di surplus (sia per la domanda che per l'offerta) è il rettangolo che si genera e si calcola come bxh (area del rettangolo).

SURPLUS TOTALE (O SOCIALE)

Il surplus totale ci permette di trarre delle conclusioni sull'impatto di un commercio in un mercato concorrenziale e misura il beneficio netto totale originato dal commercio tra venditori e consumatori che scambiano il bene al prezzo di mercato.

Si calcola sommando il surplus totale dei consumatori e il surplus totale del produttore.

Calcolare il surplus totale significa applicare la formula matematica del calcolo.

Dell'area del triangolo. I concetti di surplus ci aiutano a capire perché i mercati possono essere in grado di massimizzare l'efficienza economica del sistema: quindi il surplus sociale che si ottiene in un mercato a concorrenza perfetta è il più alto che si può raggiungere. Se si modifica il prezzo di equilibrio, in qualunque modo si cerchi di manipolare questo fattore, si ridurrà SEMPRE l'efficienza economica.

EFFICIENZA DEI MERCATI

Il mercato quindi è uno strumento UTILE e noi dovremmo delegargli gran parte delle nostre attività. Se posso commerciare un bene anziché produrlo da me, vi è un guadagno in termini di efficienza, sia dalla parte del consumatore che da quella del produttore. Se si lascia il mercato agire secondo le sue forze di mercato, alcuni consumatori e produttori avranno un beneficio, altri no. Si può verificare l'efficienza dei mercati, MODIFICANDO LE SCELTE DI CONSUMO E PRODUZIONE:

riallocando il consumo tra i consumatori2. riallocando il consumo tra i produttori3. modificando la quantità scambiata RIALLOCARE IL CONSUMO RIDUCE IL SURPLUS DEL CONSUMATORE (E DEL PRODUTTORE) Avendo questo esempio, è chiaro che per un prezzo di mercato di 30,Anna (che ha una disponibilità di 35) è disposta a pagare perchéotterrebbe un surplus di 5, mentre Pietro (che ha una disponibilità di 25)non è disposto a pagare perché otterrebbe una perdita di 5. Immaginiamo che SI OBBLIGHI Pietro e SI PROIBISCA ad Anna diacquistare.In questo modo si ha una perdita sociale di 10 (La somma tra la perdita diAnna che non può comprare e quella di Pietro che è già negativa). CON QUALUNQUE RIALLOCAZIONE DI CONSUMO (MA ANCHE DI PRODUZIONE) SI ORIGINAUNA PERDITA MODIFICARE LA QUANTITÀ SCAMBIATA L'aumento della quantità scambiataSe si impone alla coppia produttore-che non vuole vendere econsumatore-che non vuole acquistare,

Si ha una perdita. Quando si fa la somma del surplus totale bisognerebbe quindi sottrarre la perdita stessa. L'equilibrio di mercato è economicamente efficiente (ossia il surplus è il più alto che si può ottenere) e qualsiasi spostamento dal punto di equilibrio riduce il surplus totale. Questo esito è raggiunto perché il mercato adempie a determinate funzioni:

  • Comprano solo le persone che attribuiscono un determinato valore a quel bene. I consumatori che hanno maggiore disponibilità a pagare, comprano.
  • Coloro che vendono i beni sono quelli che riescono a fornire a un prezzo minore.
  • Tutte le transazioni sono mutualmente vantaggiose.
  • Non ci sono occasioni mancate, assicurando a chi non conclude l'acquisto di attribuire un valore minore a chi non è disposto a vendere.

L'equilibrio è anche Pareto efficiente (ossia che non esiste alcun modo per migliorare il benessere di alcun agente senza peggiorare quello di qualcun altro).

Se si lascia il mercato autogestirsi (la legge dellaissez-faire di Smith) si raggiunge il livello più alto della società. Ideologicamente il mercato è PERFETTO, ma nella realtà ciò non è sempre così perché ci sono situazioni in cui le imprese possono manipolare il prezzo di mercato. In questo caso vi è comunque un equilibrio di mercato ma non è quello massimo. L'EQUITÀ è difficile definire l'equità in una transazione economica ed è per questo che si parla più spesso di efficienza che equità quando i valori delle persone sono diversi e non vi sono effettivamente dei parametri oggettivi. Il filosofo John Rawls ha proposto un approccio su tre punti: 1. l'equità si applica a tutti e l'identità di avvantaggiato o svantaggiato non deve essere conosciuta. deve esserci anonimato 2. poiché l'ignoranza di applica a tutti, anche noi dobbiamoimmaginarci dietro a un velo di ignoranza che non ci permette di sapere la nostra posizione nella società. Esprimere il giudizio da dietro il "velo" ci permette di assumere una posizione imparziale, come spettatori.

LA REGOLAMENTAZIONE DEI PREZZI E DEI MERCATI

Ricordiamo che, se lasciato andare, il mercato sa autonomamente regolarsi, tuttavia un governo può intervenire per regolamentarli attraverso due strumenti:

  1. IL CONTROLLO DEI PREZZI
  2. IL CONTROLLO DELLE QUANTITÀ

E tutto ciò produce una rivendicazione da parte del mercato, che è una perdita secca.

CONTROLLO DEI PREZZI

Il PREZZO MASSIMO: la prima politica che può essere applicata è che il governo fissi un prezzo massimo inferiore a quello di mercato. A questo punto possiamo immaginare che si genera PENURIA perché abbassando il prezzo ci saranno più consumatori che chiederanno il bene, mentre i venditori sono restii a vendere il proprio bene. Nel grafico la penuria equivale

a un numero di unità pari a 2,2-1,8= 0,9..Cosa succede al surplus? A quello totale del consumatore (il triangolo blu), si deve togliere la quantità di bene che non è più disponibile (triangolo bianco). Si incorre in una PERDITA SECCA ossia il costo, in termini di efficienza. La quantità commerciata è inefficientemente bassa. Essendo in paretoefficienza non si può migliorare la condizione di uno senza danneggiare l'altro. Per questo c'è una differenza di surplus da alcuni produttori a favore di alcuni consumatori. La parte ceduta dal venditore al consumatore è un RETTANGOLO da cui comunque va tolto il quantitativo di affitti che non si verificheranno. Essendoci comunque dei consumatori che non trovano casa, bisogna sottrarre il surplus perso dal.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
13 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FNC.RZZ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Ghidoni Riccardo.