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Capitolo 3. L'inchiesta campionaria: parte prima

Per "inchiesta campionaria" si intende un modo di rilevare informazioni:

  1. Interrogando
  2. Gli stessi individui oggetto della ricerca
  3. Appartenenti a un campione rappresentativo
  4. Mediante una procedura standardizzata di interrogazione
  5. Allo scopo di studiare le relazioni esistenti tra le variabili

Comporta la formulazione di domande, più frequentemente in forma orale. Può trattarsi di una conversazione faccia-a-faccia, di interviste telefoniche, o anche richieste di compilazione di schede informative: resta il fatto qualificante dell'interrogazione.

Tali domande sono direttamente poste agli individui che costituiscono l'oggetto della ricerca. Da questo punto di vista l'approccio dell'inchiesta campionaria differisce dalla ricerca condotta tramite interviste a coloro che vengono definiti gli "osservatori privilegiati". Poiché normalmente la popolazione oggetto dello

studio è rappresentata da un insieme assai numeroso di soggetti, l'impossibilità di interrogarli tutti impone la scelta di un campione, sul quale raccogliere le informazioni. Il campione deve essere "rappresentativo", ovvero deve essere in grado di riprodurre, su scala ridotta, le caratteristiche dell'intera popolazione oggetto dello studio (onde permettere la generalizzazione dei risultati ottenuti sul campione all'intera popolazione); per cui i soggetti ad esso appartenenti devono essere scelti seguendo regole ben precise stabilite dalla statistica e il campione stesso deve essere di consistenti dimensioni. L'interrogazione dei soggetti campionati deve avvenire attraverso una procedura standardizzata, cioè a tutti i soggetti vengono poste le stesse domande nella stessa formulazione. La standardizzazione dello stimolo rappresenta un elemento fondamentale dell'inchiesta campionaria, ed è finalizzato a garantire lacomparabilità delle risposte e la possibilità di analizzarle con gli strumenti della statistica. Anche le risposte devono essere standardizzate, cioè organizzate sulla base di uno schema di classificazione comune a tutti i soggetti. Ciò significa produrre, a conclusione della rilevazione, la matrice-dati, che rappresenta la base di tutte le successive elaborazioni statistiche. Dal momento che per tutti i casi studiati sono state rilevate le stesse informazioni, è possibile organizzare tali informazioni nella forma di una matrice rettangolare di numeri, la "matrice casi per variabili" (CxV), in riga abbiamo i casi, in colonna le variabili, e in ogni cella (derivante dall'incrocio fra una riga e una colonna) un dato, e cioè il valore assunto da una particolare variabile su un particolare caso. L'inchiesta campionaria ha come fine quello di studiare relazioni tra variabili. Con ciò si pone una discriminante tra.

"inchiesta campionaria" e "sondaggio"

Il sondaggio può essere definito come un'indagine puramente esplorativa volta ad accertare l'esistenza e la consistenza di un fenomeno. Nell'inchiesta campionaria il ricercatore non si limita a rilevare l'esistenza e la consistenza di un determinato fatto sociale; ma va oltre interrogandosi sulle sue origini, sulle interrelazioni con altri fenomeni sociali, sui meccanismi causali a esso connessi. L'inchiesta campionaria non si limita a esplorare e descrivere, ma intende controllare empiricamente delle ipotesi.

L'inchiesta campionaria si distingue quindi dal sondaggio:

  1. Per l'esistenza di un'ampia problematica teorica che le sta alle spalle e che struttura l'impostazione stessa della rilevazione dei dati
  2. Per l'ampiezza dei temi toccati: nel sondaggio gli argomenti non sono trattati in profondità, ciò che interessa conoscere sono le opinioni che
emergono in superficie, non le motivazioni profonde; può essere costituito da poche domande, al limite anche da una sola, può durare pochi minuti, mentre l'inchiesta campionaria consiste sempre in una lunga e articolata intervista. Per il tipo di analisi che viene condotta successivamente sui dati rilevati: nel sondaggio l'analisi è puramente descrittiva, può consistere al limite unicamente di distribuzioni di frequenza, mentre l'inchiesta campionaria includerà correlazioni fra variabili, modelli causali, tecniche di analisi multivariata ecc. Un'altra distinzione è quella tra "inchiesta campionaria" e "intervista qualitativa". L'interrogazione di un individuo consta di due elementi: la domanda e la risposta. Entrambe possono essere formulate in maniera standardizzata oppure la loro formulazione può essere lasciata libera. Combinando fra loro le caratteristiche standardizzate/libere di

domanda e risposta, si hanno tre diversi strumenti di rilevazione:

  • Il questionario quando sia la domanda che la risposta sono standardizzate. L'intervistatore dispone di un testo scritto che riporta l'esatta formulazione delle domande e per ognuna di esse l'elenco delle possibili risposte.
  • L'intervista strutturata quando solo la domanda è standardizzata, mentre la risposta è libera. L'intervistatore dispone dei testi delle domande, ai quali è vincolato nella formulazione e nella sequenza.
  • L'intervista libera quando né domanda né risposta sono standardizzate. L'intervistatore dispone soltanto di una traccia per l'intervista, un elenco di punti e di temi che è tenuto a toccare, in una sequenza e secondo una formulazione decisa dall'intervistatore stesso. Ciò che varia è il grado di libertà. Qui si tratterà del questionario. L'inchiesta campionaria
(survey) è la procedura di rilevazione più diffusa e più nota della ricerca sociologica. Ha una storia antica nella ricerca sociale, che parte già da Marx e Weber. Nel 1880 Marx inviò 25.000 copie di un questionario ai lettori della "Révue socialiste", con domande aperte sulle loro condizioni di vita. Anche Weber, fra il 1890 e il 1910, fece ricorso diverse volte a questionari per studiare problemi sociali. Grandi inchieste che sulla spinta dei movimenti di riforma sociale vennero condotte a cavallo del secolo soprattutto in Inghilterra, allo scopo di raccogliere informazioni sulle condizioni di vita dei poveri, degli operai, degli emarginati. Questi primi studi muovevano dal presupposto che fino a quando la natura e l'estensione di questi problemi non fosse misurata, ben poco si potesse fare per affrontarli. Il vero salto di qualità nel campo delle tecniche di inchiesta si realizzò con l'affermarsi del concetto di

“rappresentatività” e l’introduzione delle procedure di campionamento. L’affermazione cioè del principio che, per conoscere la distribuzione di un certo numero di variabili in una determinata popolazione, non fosse necessario studiare tutta la popolazione, ma che uno studio condotto su un campione opportunamente prescelto fosse in grado di produrre risultati altrettanto accurati rispetto a quelli ottenibili da uno studio condotto sull’intera popolazione. Questo principio, sistematizzato teoricamente negli scritti dello statistico polacco Jerzy Neyman verso la metà degli anni ’30 del ‘900, si afferma rapidamente e apre la strada allo straordinario successo della tecnica dell’inchiesta campionaria.

Teatro di questo successo sono gli Stati Uniti: Affermazione in quegli anni in quel paese del pensiero neopositivista (del quale il metodo dell’inchiesta campionaria rappresenta la declinazione più coerente nel campo

della ricercasociale), affermazione dovuta alla felice consonanza fra lo spirito del nuovo movimentofilosofico e l'orientamento pragmatico della cultura americana.

Assenza quasi totale nella società americana di dati statistici sulla popolazione (a seguito dio una marcata tradizione individualistica che diffida di ogni forma di intrusione dello stato nelprivato del singolo cittadino) ha fatto dell'indagine campionaria l'unico strumento, sia per lostudioso come per l'amministratore e l'uomo politico, a disposizione per conoscere il realestato della popolazione.

Il repentino sviluppo delle tecniche di marketing, che in una situazione di ruggenteo capitalismo e di spietata concorrenza ha obbligato fin dagli anni '30 del '900 le imprese agrandi investimenti nell'esplorazione delle opinioni e dei comportamenti di mercato deicittadini, contribuendo in maniera decisiva alla crescita e all'affinamento delle tecniche diindagine

campionaria.Negli ultimi anni (a partire dagli anni '80 del secolo scorso) due sviluppi tecnologici hanno dato un forte impulso all'inchiesta campionaria.Il diffondersi dei personal computer ha messo ogni singolo ricercatore nella condizione di poter trattare ampie masse di dati in tempi rapidissimi e senza passaggi intermedi.Il diffondersi nella popolazione (delle nazioni occidentali) del telefono ha portato con sé l'affermazione dell'intervista telefonica, con una drastica riduzione dei costi di intervista, che da sempre hanno rappresentato uno dei principali ostacoli alla diffusione dell'inchiesta campionaria.Lo sviluppo di internet ha aperto la strada anche alle interviste telematiche, ancora meno costose.I problemi fondamentali di fronte ai quali si trova il ricercatore sono riconducibili alle distinzioni di fondo ("ontologiche", "epistemologiche" e "metodologiche") che separano e contrappongono i due.

Paradigmi basilari della ricerca sociale: la contrapposizione fra l'approccio che si riconduce alla tradizione positivista e l'approccio che si ispira all'atto del Verstehen e che chiamiamo "interpretativo".

Il primo dilemma è quello che contrappone chi ritiene che la realtà sociale esista all'esterno del ricercatore e sia da questi pienamente e oggettivamente conoscibile, e chi vede nell'atto stesso del conoscere un'alterazione della realtà che fa sì che la realtà conoscibile possa essere solo quella generata dal processo interattivo che intercorre tra soggetto studiante e soggetto studiato. Nelle due esplicitazioni estreme:

Posizione oggettivista, per la quale il dato sociale può essere rilevato con una procedura non molto dissimile da quella dell'"osservazione" nelle scienze naturali. Il rapporto intervistato-intervistatore deve essere completamente spersonalizzato.

ativo, in quanto potrebbe influenzare i risultati dell'intervista. Pertanto, l'intervistatore deve essere attento a non influenzare le risposte del soggetto e a mantenere un atteggiamento neutrale durante l'intervista. Inoltre, è importante che l'intervistatore segua un protocollo standardizzato per garantire la coerenza e l'affidabilità dei dati raccolti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
80 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GloriaG di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca psicosociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Bobbio Andrea.