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Precisione e accuratezza della misura
PRECISIONE: grado di consistenza di diverse misurazioni dello stesso costrutto
ACCURATEZZA: grado di corrispondenza tra il costrutto misurato e la realtà.
Capitolo 4: I problemi etici nella ricerca in psicologia
Ogni ricercatore è eticamente responsabile di come la sua attività porta a una maggiore conoscenza e migliora la qualità della vita delle persone. È importante garantire l'integrità di tutto il processo scientifico, come sottolineato da organizzazioni professionali come l'AIP, l'APA e l'APS. Sono stati creati codici etici per la ricerca in diversi ambiti. Negli Stati Uniti, l'APA ha stilato un codice etico che regolamenta i comportamenti dei psicologi. In Italia, l'AIP ha promosso un codice etico relativo all'attività di ricerca e insegnamento della psicologia.
Breve storia del pensiero etico nella ricerca
La riflessione è iniziata in seguito alle procedure di...
sperimentazioni furono condotte dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1946 si tenne il processo ai medici nazisti che avevano torturato e condotto esperimenti sui prigionieri nei campi di concentramento. In quel contesto, l'associazione medica americana fu chiamata a fornire consulenza ai giudici riguardo ai principi etici dell'esperimentazione medica. Il codice etico di Norimberga (1946) fu esteso e diventò un documento fondamentale anche per le riflessioni sulla ricerca in ambito psicologico. L'associazione americana di psicologia (APA) iniziò a preparare le linee guida del codice etico nel 1947, anche se il primo codice etico fu accettato solo nel 1953. Esso è composto da 5 principi generali e 10 standard etici specifici. I 5 principi generali sono: 1. Promozione del benessere e prevenzione del male 2. Fiducia e responsabilità 3. Integrità 4. Giustizia 5. Rispetto per i diritti e la dignità delle persone. Tali principi costituiscono la base etica per la condotta degli psicologi nella ricerca e nella pratica professionale.I principi sono stati in parte ripresi nel 1995 quando anche l'associazione italiana di psicologia (AIP) ha proposto il codice etico italiano per l'attività di ricerca e insegnamento della psicologia.
Il codice etico italiano è composto da 3 principi generali e 19 norme etiche.
3 principi generali (del codice italiano)
- Competenza
- Integrità
- Responsabilità sociale
Al contrario di quello americano, in quello italiano non sono prese in considerazione gli aspetti legati alla terapia psicologica.
PROBLEMI ETICI DA VALUTARE PRIMA DI INIZIARE UNA RICERCA
Il National Research Act americano (1974) ha creato la Commissione Nazionale per la protezione dei soggetti umani nella ricerca biomedica e comportamentale.
Quest'atto richiede che le istituzioni che fanno richiesta di fondi di ricerca presso specifici enti federali debbano istituire dei comitati che analizzano la ricerca sponsorizzata dalle istituzioni.
Questi comitati sono definiti IRBS (Insitutional Review Boards).
Review Boards).- L'esame del comitato etico dell'istituzione garantisce la protezione dei partecipanti da eventuali danni e la salvaguardia dei loro diritti. Da chi è composto un comitato etico? Cosa fa? - Da almeno 5 membri conformazione diversa e proveniente da diversi settori di competenza. - Devono essere rappresentati sia gli scienziati che non scienziati e almeno un membro non appartenente all'istituzione. - Il comitato ha l'autorità di approvare, non approvare o richiedere modifiche al piano di ricerca prima di autorizzare la ricerca. RAPPORTO COSTO/BENEFICIO - BENEFICIO: la società e i singoli individui beneficiano della ricerca quando si ottengono nuove conoscenze e quando si individuano dei trattamenti che migliorino la vita delle persone. - COSTI: se la ricerca non viene fatta si perde l'opportunità di ottenere nuove conoscenze e di migliorare le condizioni di vita. Un costo da considerare per i partecipanti è il RISCHIO.Quando i costi superano i potenziali benefici, allora i comitati etici non approvano la ricerca; in caso contrario, la approvano.
Un rischio maggiore può essere tollerato quando si intravedono benefici chiari e immediati e quando la ricerca è di evidente valore scientifico e sociale.
Nel determinare il rapporto costo-beneficio, i ricercatori considerano anche la qualità della ricerca, cioè se saranno prodotti risultati validi e interpretabili.
DEFINIRE IL RISCHIO
I ricercatori, quando determinano il rischio, devono anche considerare le caratteristiche dei partecipanti perché alcune attività potrebbero rappresentare rischi seri per alcune persone ma non per altre.
I partecipanti delle ricerche alle scienze sociali spesso rischiano danni sociali psicologici.
piuttosto che fisici. (Es. Alcune informazioni personali raccolte durante la ricerca psicologica ad esempio, informazioni sull'intelligenza, potrebbero essere divulgati. Il partecipante potrebbe non volere che queste informazioni vengono trasmesse; in questo caso vi sarebbe una mancata tutela della riservatezza delle risposte dei partecipanti che potrebbe aumentare la possibilità di un danno sociale)- Alcune ricerche possono rappresentare dei rischi psicologici se i partecipanti allo studio sperimentale un grave essere e mentale ed emotivo.- Alcuni studiosi sostengono che anche il "non chiedere" abbia un costo, nel senso di creare un ostacolo alla scienza, per cui il costo di non chiedere va su pesato con attenzione in qualsiasi analisi di costo/beneficio RISCHIO MINIMO- Fa distinzione tra un partecipante a rischio e un partecipante a rischio minimo.- RISCHIO MINIMO: il danno o il disagio che i partecipanti possono sperimentare nella ricerca non è più grande.di quello che potrebbero sperimentare nella vita quotidiana o durante dei test fisici e psicologici di routine. Quando la possibilità di danno è giudicata superiore al minimo, i soggetti sono considerati a rischio. AFFRONTARE IL RISCHIO Metodi alternativi per raccogliere dati con rischi inferiori: adottare approcci descrittivi (che utilizzano l'osservazione o i questionari) al posto di un approccio sperimentale. I ricercatori possono trarre vantaggio da situazioni sperimentali che avvengono naturalmente e non implicano un'induzione sperimentale dello stress. CODICE ETICO ITALIANO Nel 1995 è stato pubblicato il Codice etico italiano per la ricerca e l'insegnamento della psicologia. I principi generali sono:- Competenza: è necessario limitare la propria attività solo alle aree in cui si è ottenuta una preparazione scientifica e pratica adeguata. Un'altra competenza è essere in grado di tutelare le persone con cui si viene in contatto dai rischi derivanti dalla ricerca.
Vanno considerati per- Dener e Crandall hanno decidere se un'informazione sia da considerare pubblica o privata:
- Se l'informazione costituisce un dato sensibile
- Quale sia il suo contesto della ricerca
- In che modo i dati vengono divulgati
INGANNO NELLA RICERCA PSICOLOGICA
Il codice etico invita i ricercatori ad usare l'inganno nel caso in cui non ci siano altri metodi per raggiungere lo stesso obiettivo. È considerato inganno: sia l'omissione di informazioni; sia una comunicazione intenzionalmente fuorviante su un aspetto di una ricerca. L'inganno viene considerato moralmente ripugnante. Contraddice il principio del consenso informato.
Perché viene utilizzato l'inganno? Uno degli obiettivi della ricerca è osservare il comportamento normale delle persone. Un assunto di base sottoesteso all'uso dell'inganno è che a volte è necessario nascondere la vera natura di un esperimento in modo che i
Ecco il testo formattato con i tag HTML:Partecipanti si comportino naturalmente. - Kelman suggerisce che, prima di utilizzare l'inganno un ricercatore. Debba prestare attenzione all'importanza dello studio per la conoscenza scientifica, alle alternative all'inganno disponibili e alla nocività dell'inganno.
Nocività: potenziale danno che l'inganno può avere per i partecipanti.
DEBRIEFING - DEBRIEFING: Incontro in cui devono essere spiegati tutti gli aspetti della ricerca che prima erano stati nascosti o modificati e in cui occorre ripristinare lo stato di umore autostima del partecipante, dargli tutte le informazioni aggiuntive da lui richieste ed eliminare idee scorrette che si è eventualmente fatto.
È