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CAMPIONAMENTO CASUALE O PROBABILISTICO
Quando si parla di campionamento casuale o probabilistico non si intende "fatto a
caso", ma che ogni unità della popolazione ha la stessa probabilità di essere estratta.
Per creare il campione si usa una procedura random (es: estrazione di numeri casuale,
è
estrazione di ogni ennesimo caso, ecc.). Il problema del campionamento casuale che,
essendo l'estrazione completamente casuale, si rischia di ottenere delle proporzioni non
identiche a quelle della popolazione su variabili importanti per la ricerca (es: genere).
Per risolvere questo problema si può stratificare il campione (es: prima dividere maschi
e femmine e poi fare estrazione casuale da ogni gruppo).
Ci sono diversi tipi di campionamento casuale e casuale stratificato:
A. Campionamento casuale:
1. Casuale semplice -> estrazione in modo casuale dei partecipanti (es: da
una lista di nomi);
2. Sistematico -> estrazione di ogni ennesimo caso in una lista a partire da
un punto di partenza casuale;
3. A più stadi -> estrazione casuale, per esempio, delle università in una
prima fase e poi estrazione casuale degli studenti da ognuna di queste
università. stratificato
B. Campionamento casuale -> tiene conto delle proporzioni rispetto alla
popolazione:
➢ Proporzionale -> strutturato in modo tale che il campione casuale includa,
ad esempio, i due generi in modo proporzionale;
➢ Uniforme -> con sovracampionamento dei membri dei gruppi di interesse
che sono abbastanza rari;
➢ A grappoli -> selezione di aree geografiche e poi campionamento casuale
dei soggetti all’interno di queste aree (“grappoli”).
CAMPIONAMENTO NON CASUALE O NON PROBABILISTICO
Il campionamento non casuale, al contrario di quello casuale, non utilizza una
procedura random, perciò le varie unità della popolazione non hanno la stessa
È
probabilità di essere estratte. molto comune, soprattutto nella ricerca psicologica, il
campionamento di convenienza (ovvero si selezionano i partecipanti facili da reclutare,
come gli studenti). Si utilizza anche quando si ha bisogni di categorie specifiche di
persone (es: trial clinici) -> bisogna poter controllare più variabili possibili, perciò il
campionamento non può essere casuale.
Per quote -> reclutamento dei partecipanti in quanto essi rientrano in una delle
❖ varie categorie specificate dal ricercatore;
34
Di convenienza -> i partecipanti alla ricerca vengono selezionati perché sono facili
❖ da reclutare;
A palla di neve -> ai partecipanti viene richiesto di suggerire altre persone simili
❖ a loro che potrebbero partecipare alla ricerca.
Un campione può essere:
è
Rappresentativo -> rappresenta bene la popolazione. Solitamente esito di un
È
campionamento casuale stratificato. molto difficile avere un campione del tutto
è
rappresentativo perché difficile tenere sotto controllo tutte le variabili. I
campioni rappresentativi garantiscono la generalizzabilità dei risultati alla
è
popolazione di riferimento (alta validità esterna). N.B.: un campione non
è
rappresentativo solo perché molto numeroso!
è
Non rappresentativo -> non rappresenta bene la popolazione. Solitamente esito
di un campionamento non casuale, oppure di un campionamento casuale non
andato a buon fine, ad esempio a causa di un elevato numero di rinunce da parte
dei selezionati. I campioni non rappresentativi non garantiscono la
generalizzabilità dei risultati alla popolazione di riferimento (bassa validità
esterna). GENERALIZZABILITA’ DEI RISULTATI
La generalizzabilità riguarda la generalizzazione dei risultati ad altri gruppi di individui,
altri contesti geografici e altri momenti temporali. Le condizioni per la generalizzazione
sono: è
a. Universalismo -> molto difficile che ci sia. L'universalismo la tendenza a
sostenere che i principi della psicologa siano applicabili a tutti. Al polo opposto si
trova il relativismo, ovvero la tendenza a sostenere che i principi della psicologia
possano variare in base a: è
1. Circostanze -> es: quello che stato scoperto in un laboratorio vale anche
nella vita quotidiana (validità interna vs. esterna)?
è
2. Persone -> es: quello che stato scoperto con studenti di psicologia vale
anche per gli altri? è
3. Contesto -> es: quello che stato scoperto in USA vale anche per la Cina?
è
4. Tempo -> es: quello che stato scoperto durante la pandemia COVID
varrà anche domani?
Dobbiamo sempre chiederci quanto le circostanze, il contesto, il periodo storico e
le persone della nostra ricerca siano generalizzabili al di fuori della stessa.
L’universalismo in passato era molto diffuso (es: Pavlov, che ha generalizzato le
sue scoperte fatte con i cani agli umani, ma in generale la scuola
comportamentista). Oggi pochi ricercatori sono universalisti, in quanto
l'universalismo tende a incoraggiare l'eccessiva generalizzazione dei risultati di
è
ricerca. L'universalismo tuttavia più plausibile per certi temi di ricerca (es:
reazioni oculari) che per altri (es: opinioni).
b. Significatività statistica -> i dati che ricavo devono essere significativi, ovvero
devono avere la minore probabilità di errore possibile. Ci sono dei limiti che la
statistica impone alla generalizzazione, e questi limiti devono essere conosciuti
per poter essere gestiti in modo efficace.
35
c. Campionamento casuale/probabilistico -> i metodi di campionamento riducono la
è
possibilità che hanno i ricercatori di generalizzare. La generalizzazione più facile
è
quando si usa il campionamento causale. Quando il campione selezionato in
modo random dalla popolazione (campionamento casuale/probabilistico), infatti,
i risultati sono generalizzabili alla popolazione di riferimento. Quando invece il
è
campione non casuale, ad esempio con un campionamento di convenienza
(campione selezionato perché facile da reperire), i risultati sono considerati
generalizzabili solo a chi ha caratteristiche simili ai soggetti selezionati per
convenienza. CANALI DI RECLUTAMENTO
I canali di reclutamento possono essere:
Diretti;
Indiretti.
Esempio: il consenso informato con popolazioni diverse…
Dev’essere firmato da Dev’essere firmato dal Dev’essere
entrambi i genitori Dev’essere diretto interessato, tradotto da
(anche nella pratica firmato dal oppure, quando il un
è
clinica), se no il diretto decadimento cognitivo mediatore
bambino non può interessato grave, da un tutore culturale
partecipare alla ricerca legale
Bisogna tenere conto delle differenze anche per quanto riguarda:
Setting della ricerca;
❖ Strumenti;
❖ Campionamento.
❖ 36
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━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━━
N.B.: disegno sperimentale e disegno di ricerca non sono la stessa cosa! Il disegno
è
sperimentale un tipo di disegno di ricerca, particolarmente indicato per indagare la
relazione causa-effetto. Parole chiave e operatori booleani
Linguaggio naturale (not, and, or, xor)
Generativa e conversazionale Elenco di documenti accademici
(simile al linguaggio umano) pertinenti
Modello addestrato su un vasto Database di articoli scientifici, libri
corpus di testi fino ad una certa e testi pubblicati fino a quel
data momento
Non interattivo, richiede modifiche
Conversazionale con possibilità di manuali delle query (es:
affinare (specificare) a richiesta modificare le parole chiave,
utilizzare altri operatori)
Riferimenti a pubblicazioni
Spiegazioni, riassunti e risposte accademiche con abstract e
discorsive citazioni
Basato su dati di addestramento,
senza accesso diretto a fonti Fonti accademiche verificabili e
aggiornate (le fonti vanno sempre pubblicate
verificate in un secondo
momento)
Limitato alla data di Pubblicazioni aggiornate man
addestramento, salvo strumenti mano ce vengono indicizzate
online
Chiarimenti, brainstorming, Ricerca accademica, revisione della
riepiloghi letteratura, citazioni
37
Operazionalizzare un costrutto non significa:
Esplicitare ulteriormente gli aspetti del costrutto -> es: costrutto "ansia";
- operazionalizzazione: non "ruminazione mentale" ma, ad esempio, "frequenza in
cui l’individuo riporta ripensare agli stessi problemi senza trovare una
soluzione";
Immaginarsi la procedura/situazione sperimentale;
- è
L’operazionalizzazione un processo di traduzione del costrutto astratto in degli
indicatori osservabili.
N.B.: la definizione operativa (=risultato del processo di operazionalizzazione) deve
essere coerente con la definizione concettuale! Sulla base di come abbiamo definito il
costrutto dobbiamo trovare degli indicatori coerenti. Esempio: costrutto "desiderio di
prodotti di lusso" -> operazionalizzazione: "frequenza e tipo di esposizione ai contenuti
è
sui social media" (la domanda di ricerca "L’esposizione a post su Tiktok influenza il
desiderio di prodotti di lusso?")
è strategia
Il disegno di ricerca la complessiva che il ricercatore decide di usare per
integrare le diverse componenti dello studio in un modo logico e coerente. Questa
strategia dev’essere definita prima di iniziare lo studio, come quando si fa un progetto
prima di costruire un palazzo. Bisogna identificare e formalizzare a priori tutte le
componenti che ci serviranno per l’implementazione del progetto, seguendo una logica e
una coerenza. Le componenti sono tutti gli elementi che hanno a che fare con le scelte
che il ricercatore compie, ovvero:
• Approccio;
• Finalità;
• Variabili;
• Tipo di disegno e di ricerca;
• Metodo di campionamento;
• Strumenti;
• Procedura per condurre la ricerca;
• Le tecniche per analizzare i dati.
I disegni di ricerca utilizzati in psicologia sono:
1. Disegno cross-sectional;
2. Disegno longitudinale;
3. Disegno sperimentale.
Negli articoli scientifici, la descrizione della scelta del disegno di ricerca si trova nella
sezione “Metodo”. In alcuni casi, il tipo di disegno di ricerca viene esplicitata, mentre
altre volte no. Sulla base di una serie di caratteristiche, però, il disegno può essere
comunque dedotto. 38 quantitativo
In questo corso vedremo solo i metodi di ricerca relativi all’approccio ,
all’interno d