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B.
Le impronte riportano nomi di persone con varianti onomastiche: 8 o 9 nomi si persone libere, 30 di schiavi. Ciascun
nome poteva presentarsi per esteso o abbreviato (con variazioni testuali e fonetiche). Le varianti testuali sono indicate
con una lettera maiuscola mentre le varianti paleografiche o dimensionali con un numero arabo: il punzone ricostruito è
indicato dal nome del personaggio al nominativo seguito da una sigla alfanumerica (es Aenas A1). Le millimetriche
differenze nello stesso punzone sono dovute alle variabili condizioni di essiccazione e cottura dell’argilla (oppure all’uso
del surmoulage cioè la produzione di punzoni nuovi utilizzando come matrici i calchi delle impronte). Vennero ricostruite
86 matrici in base ai punzoni, i nomi delle persone sono in ordine alfabetico, una prima parte elenca i punzoni con i nomi
degli schiavi della prima fase e del dominus Visellio, poi i punzoni degli schiavi della seconda fase e infine quelli dei
domini e altri liberi della prima e seconda fase.
Ogni gruppo di schede riporta il numero di impronte e di punzoni (tipi), il caso grammaticale della variante e l’indicazione
della direzione della scrittura. Di ciascun tipo viene riportata una fotografia in scala 1:1 e se non vi sono esemplari integri
si utilizza un disegno ricostruttivo eseguito con la tecnica dello spolvero di più esemplari. I punzoni potevano essere di
metallo o di pietra, ma anche di legno duro (forse ulivo) oppure terracotta.
2. Catalogo dei punzoni
1) AENAS -> 29 bolli di 4 punzoni, al nominativo e al genitivo, tutti con grafia progressiva.
ANDRONICUS -> 12 bolli di 1 punzone, al genitivo, con grafia progressiva.
APELLA -> 62 bolli di 1 punzone, al genitivo, con grafia progressiva.
APELLES -> 17 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia retrograda.
APOLLONIDAS/ES -> 72 bolli di 4 punzoni, tutti con grafia progressiva.
APOLLONIDA -> 80 bolli di 1 punzone (un bollo impresso su un grumo di argilla), al nominativo, con grafia progressiva.
APOLLONIDES -> 41 bolli di 2 punzoni, al nominativo, con grafia progressiva.
APOLLONIUS -> 37 bolli di 4 punzoni (un bollo impresso su un supporto), al genitivo, tutti con grafia progressiva.
ARCHELA -> 126 bolli di 2 punzoni, al nominativo, tutti con grafia progressiva.
ARCHELAUS -> 6 bolli di 3 punzoni, due al nominativo e uno al genitivo, tutte con grafia progressiva.
BAHANO -> 8 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
CARITON -> 2 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
DAEDALUS -> 4 bolli di 1 punzone, al genitivo, con grafia progressiva.
DAMATRIUS -> 17 bolli di 2 punzoni, al genitivo, tutti con grafia progressiva.
DEMETRIUS I -> 51 bolli di 4 punzoni, al genitivo, due con grafia retrograda e due con grafia progressiva.
DIFILUS -> 2 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
DIOCLES -> 117 bolli di 3 punzoni, al nominativo e al genitivo, tutti con grafia progressiva.
HERMAISCUS -> 54 bolli di 1 punzone, al genitivo, con grafia progressiva.
LIBO -> 5 bolli di 2 punzoni, al nominativo, tutti con grafia progressiva.
LUCAON -> 155 bolli di 4 punzoni, al nominativo, tutti con grafia progressiva.
MANISA -> 3 bolli di 1 punzone, al nominativo, tutti con grafia progressiva.
MENOPHILUS -> 16 bolli di 1 punzone, al nominativo e al genitivo, tutti con grafia progressiva.
POLEMON -> 4 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
SCOPAS -> 163 bolli di 3 punzoni, al nominativo, tutti con grafia progressiva.
STABUAS -> 8 bolli di 3 punzoni, al nominativo, tutti con grafia progressiva.
THEARION -> 1 bollo di 1 punzone, al nominativo, con grafia discendente.
VISELLIUS -> 238 bolli di 11 punzoni, al genitivo, tutti con grafia progressiva. I punzoni sono distinti in base alle variazioni
della forma delle lettere, la loro dimensione, la loro maggiore o minore regolarità della disposizione, l’inquadramento del
testo.
2) CERDO -> 14 bolli di 3 punzoni, al nominativo, tutti con grafia progressiva.
DAZIO -> 22 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
DEMETRIUS II -> 5 bolli di 3 punzoni, 2 con grafia progressiva e 1 con grafia retrograda.
HERACLEO -> 2 bolli di 2 punzoni, al nominativo, con grafia progressiva.
PROTAGATHUS -> 15 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
P.AMPUDIUS COM(--) -> 7 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
C.AVIUS L.F. -> 4 bolli di 1 punzone, al genitivo, con grafia progressiva.
FAB(IUS) APR(ILIS?) -> 3 bolli di 1 punzone, al nominativo, con grafia progressiva.
L. MARCIUS SATURNINUS -> 41 bolli di 2 punzoni, al genitivo, con grafia progressiva, distinti in base a differenze
dimensionali e all’orientamento dei triangoli che fungono da segni di interpunzione.
OCT(AVIUS) -> 2 bolli di 1 punzone, con grafia progressiva.
CN. PE(TRONIUS) -> 8 bolli di 1 punzone, con grafia progressiva.
CN. PETRONIUS SOSTRATUS -> 48 bolli di 4 punzoni, al genitivo, tutti con grafia progressiva.
L. S() DIP(HILUS) -> 2 bolli di 1 punzone, con grafia progressiva.
3. Tipologia e lingua
3.1. Forma e dimensioni del cartiglio
Lo scavo non ha restituito esemplari di punzoni, così sono state analizzate le impronte e sono stati individuati 86 punzoni.
I cartigli sono rettangolari con angoli un po’ arrotondati, a volte le impronte assumono una forma irregolare (per una
mancata pressione delle estremità laterali del punzone, perché quest’ultimo troppo grande). Il punzone di Apollonides A2
è ovale. I punzoni di Demetrius hanno alle estremità una sorta di ansa, cosicché il cartiglio assomigli a una tabula ansata.
La lunghezza dei cartigli varia con la lunghezza del testo. Nella prima fase produttiva il bollo riporta il solo nome delle
persone (in nominativo o genitivo) e il dominus è indicato col genitivo del gentilizio (Viselli). Nella seconda fase produttiva
i due liberi L.Marcio Saturnino e Cn.Petronio Sostrato sono indicati con i tria nomina (prenome, nome e cognome). In altri
casi compaiono formule onomastiche più complete, come la filiazione (C.Avio L.f.) o il cognome (P.Ampudio Communis,
Fabio Aprilio, L.S() Dipilo). L’altezza del cartiglio varia col variare dell’altezza delle lettere.
3.2. Aspetti formali e linguistici
Grafia -> cioè la direzione della lettura del testo sull’impronta, quindi o progressivo (da sx a dx) o retrograda (da dx a sx).
tra i bolli con grafia progressiva potrebbero esserci una o più lettere inverse (Aenas, Polemon, Scopas), invece due
impronte (apollinides e stabuas) della prima fase produttiva presentano una lettura progressiva ma tutte le lettere
inverse).
Paleografia -> studia la dimensione, disposizione e forma delle lettere. La dimensione riguarda lettere più piccole o più
alte rispetto alle altre lettere del testo. La disposizione delle lettere riguarda se sono ravvicinate per adattare la
grandezza complessiva del testo a quella del cartiglio (ad esempio stringendo la parte finale) che talvolta presenta dei
nessi (nella prima fase produttiva 3 casi di nessi di due lettere: NE in Aeneas e HE in Archela; 5 casi di tre lettere: NID in
Apollonidas/es e HIL in Menophilus; nella seconda fase produttiva 7 casi di nessi di due lettere: MA in L.Marcius
Saturninus, TR in Cn. Petronius Sostratus, TH in Protagathus). La forma delle lettere si segnala nei casi di prima fase
(come la A senza trattino in P.Ampudius Com.; oppure l’alternanza C e K in Lucaon; oppure la P con occhiello aperto in
Apella, Apollonida, Apollonidas/es, Menophilus, Polemon, Scopas, Fa.Apr.; un uso differente di PH e F nei bolli di
Menophilus e Difilus; l’uso di V per Y attestato nei bolli di Lucaon. Per i bolli scritti in greco non si segnalano lettere
lunate, né il sigma di Apelles, né l’omega di Thearion. I segni di interpunzione compaiono solo nei bolli di persone libere e
possono essere di forma quadrata, rotonda o triangolare (rispettivamente C.Avius L.f.; L.S. Dip.; Fab.Apr., P.Ampudius
Com., L.Marcius Saturninus e Cn. Petronius Sostratus). A volte si compiono degli errori durante la preparazione del
punzone che comportano lettere inverse o capovolte (quest’ultime è solo un caso quello della seconda A di Aeneas) che
suggerisce l’utilizzo di lettere mobili per la realizzazione dei punzoni.
Lingua -> tra le particolarità linguistiche e testuali sono considerate le omissioni e sostituzioni di lettere. A differenza di
Apani il bilinguismo greco-latino a Giancola è un fenomeno marginale, non vi sono bolli latini attestati nella loro variante
greca e gli unici due bolli scritti in greco non sono attestati nella loro variante latina (Thearion è un unicum invece con
Apelles ci troviamo in una fase produttiva precoce).
Stile -> si sono verificati rapporti tra aspetto formale dell’impronta e dati epigrafici/tipologici/stratigrafici/archeometrici dei
supporti per vedere se esisteva un rapporto cronologico tra i personaggi e le fasi produttive degli impianti di Ginaocla (in
questo modo si potevano individuare quali personaggi avevano lavorato insieme). L’analisi stilistica osserva la resa delle
lettere (forma e grandezza), quella del testo (rapporto tra le lettere, distanza tra loro e il piano di posa) e il rapporto tra
testo e cartiglio (posizione testo e distanza dai margini). Sono stati individuati 12 gruppi stilistici:
Gruppo 1: Apollonidas/es, Archela, Diocles, Lucaon, Manisa.
Gruppo 2: Aeneas, Apella, Archela, Bahano, Daedalus, Libo, lucaon, Scopas, Fab.Apr.
Gruppo 3: Cariton, Damatrius, Hermaiscus, Stabuas, Visellius.
Gruppo 4: Apollonides, Difilus, Polemon.
Gruppo 5: Damatrius, Demetrius, Scopas, Stabuas, Visellius, C.Avius L.f.
Gruppo 6: Aeneas, Archelaus, Lucaon.
Gruppo 7: Oct().
Gruppo 8:Demetrius.
Gruppo 9: Apelles, Demetrius.
Gruppo 10: Apollonides, Archelaus, Diocles, Heracleo, Lucaon, Scopas, Thearion.
Gruppo 11: Demetrius, CnPe, L.S. Dip(), Cerdo.
Gruppo 12: Visellius, cerdo, Dazio, Heracleo, Protagathus, Cn. Petronius Sostratus, L.Marcius Saturninus.
I diversi gruppi si prestano ad alcune considerazioni in base alla loro comparsa nella sequenza stratigrafica: lo stile 8
(attestato solo dal punzone di Demetrius A1) compare nella fase iniziale della produzione (periodo IIC), gli stili 1 e 2 sono
la maggior parte nella prima fase produttiva (nel periodo IIC e poi IID) perché hanno delle soluzioni semplici e chiare, lo
stile 10 è presente nelle varianti secondarie dei bolli dei personaggi più attestati (che adottano gli stili 1 e 2).
4. La punzonatura: tecniche e tempi
La punzonatura delle anfore è un momento produttivo e si analizza: il verso della punzonatura, la sua qualità, la modalità
e le anomalie dell’impressione.
Verso della punzonatura -> vi sono due diverse modalità: impressione discendente e ascendente. Nell’impressione
discendente la lettura del testo del bollo procede dalla parte alta dell’ansa verso la sua attaccatura inferiore,
nell’impressione asc