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EUFAPA:

Organizzazione europea che si interessa di promuovere e diffondere le esperienze e i risultati delle ricerche riguardanti l'attività fisica adatta e la loro applicazione pratica, a vantaggio delle persone disabili per tutto l'arco della vita.

EUSAPA:

Progetto che mira alla creazione di standard per la formazione di professionisti per l'inclusione nei settori di attività fisiche secondo la raccomandazione dei ministri dell'istruzione dell'Unione Europea.

Operativamente:

  • PEI: piano educativo individualizzato (per soggetti H, ovvero con disabilità certificata).
  • PDP: piano didattico personalizzato (per DSA e altri BES).

Per gli alunni a sviluppo tipico è riconosciuta l'importanza di valutare le componenti dell'efficienza fisica per le loro condizioni di salute. Per gli alunni disabili, la reazione tipica degli insegnanti è quella di esonerare lo studente dal compito, escludendolo invece di adattare il testo.

Per valutare le sue capacità e di conseguenza le sue condizioni di salute, gli adattamenti dovrebbero essere il risultato di un'analisi critica del rapporto tra criteri ambientali e individuali, il cui fine rimane quello di permettere il miglioramento o l'acquisizione della capacità di movimento anche all'interno di un'attività di gruppo, nonostante le condizioni limitanti.

Universal Design for Learning

Il termine Universal Design for Learning è stato coniato dall'architetto Ronald Mace per definire un metodo progettuale innovativo destinato a realizzare contesti inclusivi per le diverse attività umane (dall'abitazione, agli oggetti d'uso, ai contesti di studio, di tempo libero, all'urbanistica e all'arredo urbano e alla strutturazione dei luoghi di cultura.)

Capire cosa sono le UDL non è difficile ma applicarle è molto difficile. Attenzione agli elementi che facilitano e creano difficoltà.

A tutti. Le UDL, sono un quadro progettuale che ci permette di superare le barriere. I curricoli didattici sono orientati alla massa e non sono declinati per specificità, per particolarità. I curriculi sono pensati per il NORMODOTATO. Quanto deve essere alta la seduta di una sedia? = 60 cm. Perché 60 cm? Pensando all'altezza media di 8 anni, la media non comprende però chi è molto più alto o molto più basso. Proprio su questa linea si basano i CURRICOLA RIGIDI. Anche gli obiettivi sono declinati considerando lo sviluppo medio. In una classe di 20 bambini? Quanti sono i bambini che aderiscono perfettamente al modello del bambino medio? PROBABILMENTE NESSUNO, nessuno aderisce perfettamente. Però dato che è più sostenibile e facile, noi progettiamo sul soggetto medio. (con "noi" si fa riferimento alle I.N). Non c'è uno scivolo e non ci sono scalini ma c'è qualcosa di pensato in modo tale

che possa essere interpretato da scalini per chi ama gli scalini e scivolo da chi ama o necessità dello scivolo. Bisogna riprogettare in modo tale che con il minimo implemento di nuovi elementi si possa massimizzare l'accessibilità e l'usabilità. ANALISI COSTI/BENEFICI -> sorta di compromesso progettuale. TRASLARE IN AMBITO EDUCATIVO/FORMATIVO: progettualità che sia flessibile. Flessibile tanto quanto riteniamo opportuno per catturare la massima quota di soggetti in termini inclusivi. TRADIZIONALE: progetto unico basato su soggetto tipico. UDL: la progettazione è elastica. L'UDL diventa un modo progettuale che si sposa molto bene con il concetto di ambiente didattico inclusivo. Le UDL affrontano non solo le specificità degli studenti ma anche le limitazioni che ha l'apprendimento, in pratica va a considerare l'idea che non vi sia un destinatario specifico del progetto didattico e nemmeno una persona tipo a cui.

è destinato il progetto ma il progetto didatticoè pensato per eliminare varie tipologie di barriere, prima che diventino problemi di accessibilità. Accessibile significa che non dovrebbero essere necessari ulteriori interventi nei confronti disoggetti con problematiche.

  1. USO EQUO DELL’AMBIENTE
  2. USO FLESSIBILE (si sposa con i conetti di accessibilità), flessibile, l’ambiente offre la possibilità dipiegare gli elementi ad usi per soggetti che possono avere problematiche.
  3. USABILITA’, uso semplice e intuitivo.
  4. ACCESSO SEMPRE GARANTITO ALLE INFORMAZIONI relative all’ambiente di apprendimento.
  5. ELEMETI DI VALUTAZIONE FLESSIBILE che siano imposti in modo tale da garantire una sorta diflessibilità e tolleranza all’errore.
  6. RIDUZIONE RISORSE IMPIEGATE. Si tratta di progettare interventi didattici in una logica diefficacia, efficienza ed economicità. Interventi didattici che garantiscano il minor sforzo possibile.

Laminor fatica possibile al discente. Elemento controverso: molti pensano che l'impegno e la fatica profusi nell'apprendere facciano parte della quota educativa che c'è nei processi di apprendimento.

7) DIMENSIONE E SPAZI ADEGUATI. Apertura progettuale, accettazione delle dimensioni e degli spazi differenti da quelli che si sono pensati originariamente.

Per applicare questi principi l'UDL ci propone quattro elementi da analizzare in termini progettuali: (quando andiamo a scrivere un progetto basato sulle UDL, dovremmo scrivere di queste cose):

Gli obiettivi sono quelli didattici. Dobbiamo distinguere gli obiettivi educativi e formativi e all'interno di quelli formativi dobbiamo distinguere quali sono gli obiettivi in termini di conoscenze, abilità e competenze. Dobbiamo far riferimento ai riferimenti normativi: i TRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE e gli OBIETTIVI PER L'APPRENDIMENTO previsti dalle Indicazioni Nazionali.

Nella tabelle UDL,

gli obiettivi sono scritti così da contenere gli elementi di variabilità dello studente. Posso progettare io, quindi sarà io a scegliere le attività, possono basarmi sulle sulle APA o sulle UDL. Metodi: le tecniche didattiche che noi andremo a mettere in atto. Progettare con le UDL significa basare tutti sull'"evidence based". I docenti dovrebbero privilegiare i metodi didattici basati sull'evidenza. Quali sono? À In inglese li chiameremo "EVIDENCE BASED LEARNING". Un metodo che garantisce al discente di sapere sempre dove si trova. FLIPPED CLASSROOM à se parlassimo nella logica: "i ragazzi possono autovalutarsi, possono comprendere ciò che hanno compreso e viceversa = questo è basato sull'evidenza. MA molti insegnanti interpretano la Flipped Classroom come "studia questo come vuoi, poi verifichiamo" = è la logica dell'apprendimento riflessivo e non è basatosull'evidenza. Nella lezione le evidenza dell'apprendimento non c'è. Nell'evidenziare l'ambiente di apprendimento, grosso significato, indicato nelle UDL è dato dal contesto, alla possibilità di avere non solo risorse tradizionali ma anche sociali ed emotive che legano anche ai concetti di motivazioni e a elementi educativi. Quali mezzi dobbiamo progettare? Spesso e volentieri nella nostra progettazione noi forniamo un elenco degli strumenti che intendiamo utilizzare nell'intervento didattico. Inseriamo i materiali utili all'attività. Dobbiamo inserire anche quei materiali che potrebbero essere utilizzati. Secondo le UDL, diamo dei format, creiamo accessibilità, dobbiamo pensare a situazioni ipotetiche. Ad esempio se ci fosse un bambino non vedente possono essere utilizzati dei campanelli. Quindi nei materiali inserire "campanelli". Dobbiamo inserire elementi accessori, a prescindere se abbiamo o non abbiamo.bambini ciechi,sordi. Anche per un bambino che non presenta difficoltà potrebbe essere importante la campanella,nel caso in cui si fosse distratto . Questo è la prospettiva dell’ACCESSIBILITA’.Considerare soprattutto la valutazione initinere. L’errore riguarda il principio di percettibilitàdell’informazione. Non è importante il voto è più importante capire se c’è un miglioramento rispettoa livello iniziale (l’impegno ). Mentre le nostre valutazioni anche se prevedono un’autovalutazione,alla fine un voto dobbiamo darglielo, non nella prospettiva di miglioramento ma sul livello stesso,sugli obiettivi, sui traguardi. Non siamo chiamati ad esprimere quanto è migliorato.Ora andiamo a vedere come, cosa e perché dobbiamo progettare!Noi quando apprendiamoabbiamo bisogno di mettere in campo in maniera estremamente chiara tre elementi neurali:RECOGNITION NETWORK = le reti di riconoscono di

consapevolezza di apprendimento, capire che cosa stiamo apprendendo - espresse dalla corteccia celebrare.

STRATEGIE NETWORKS = come organizzare il nostro apprendimento - nel lobo frontale.

AFFECTIVE NETWORKS = elementi affettivi/ motivazionali, che riguardano il perché apprendiamo. Andando a stimolare queste parti del nostro cervello, come noi dobbiamo progettare le attività.

Le stesse informazioni dobbiamo presentarle con strumenti differenti, forme che possono arrivare anche in maniera multipla ai discenti: sotto forma di testo scritto, sotto forma di immagini, sotto forma di suoni e tattile.

Far riferimento elementi locali è importante per l'identità culturale ma diventa elemento di separazione rispetto a quei soggetti che non padroneggiano quelle particolari. ESEMPIO -> CALCIO, per i bambini indiani sarà difficile.

Il terzo punto sta nel capire ma in didattica è molto controverso, pochissimo lo prendono in considerazione in ambito

progettuale = IMPARARE AD IMPARARE = acquisire quei elementi che mi permettono di apprendere nel modo più efficiente, efficace ed economico possibile = acquisire un metodo di studio. Ora non si parla più di metodo perché il metodo in passato era imposto. Per favorire l'imparare ad imparare dobbiamo mettere i discenti nella posizione di far apprendere. Presentare la stessa informazione attraverso strumenti differenti = PLURIMEDIALE. Dove è l'evidenza scientifica che un informazione espressa in modo plurimediale contemporaneamente sia più efficace, chi lo dice? EDGAR DALE, ha fatto molte ricerche per capire quali fossero i modi più efficaci per far apprendere i contenuti. Alla fine di questa ricerca trentennale, Dale ha tirato fuori questo tipo di conclusione espressa graficamente nella slide successiva. IL CONO O PIRAMIDE DELL'APPRENDIMENTO = Dopo due settimane che siamo stati coinvolti in un intervento didattico tendiamo

A ricordare il 10% di quello che leggiamo e che ascoltiamo e il 30% di ciò che vediamo. Se io sento parlare degli etruschi...

Dettagli
A.A. 2020-2021
40 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eleonora-Bolzani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e Tecniche delle Attività Motorie e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Pattoia Maurizio.