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DIAGNOSI FUNZIONALE, PROFILO DINAMICO FUNZIONALE E PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO IN PROSPETTIVA LONGITUDINALE
La legge quadro 104/1992 ha definito e regolamentato una specifica metodologia di lavoro di grande importanza per l'integrazione scolastica. Nella programmazione educativa e curriculare sono previsti tre momenti:
- La diagnosi funzionale (DF) fornisce una descrizione analitica delle difficoltà e delle potenzialità dell'allievo. Costituisce l'atto di partenza nel processo di inserimento dell'allievo nella scuola. In essa devono essere descritte le compromissioni derivanti dal deficit, e anche le potenzialità. L'attenzione viene focalizzata su ciò che il bambino non sa fare; in questa ottica, la diagnosi funzionale non assume la valenza predittiva.
- Il profilo dinamico funzionale (PDF) permette di individuare i prevedibili livelli di sviluppo che il bambino può raggiungere a seguito di specifici interventi educativi. Fornisce
Propone di sostituire i termini disabilità e handicap con attività e partecipazione sociale. L'ICF non è un sistema sostitutivo degli altri, questo strumento verifica la funzionalità di una struttura corporea, mentre ICD-10 favorisce una diagnosi delle malattie e dei disturbi.
ICD-10 rappresenta la decima revisione delle classificazioni internazionali delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali, per ciascun disturbo questo strumento riporta la delineazione delle principali caratteristiche cliniche. Qui viene adottato uno schema alfanumerico su codici a tre elementi: lettera seguita da numeri.
DSM-IV è il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, utilizza una classificazione di tipo categoriale, cioè suddivide i disturbi in classi distinte utilizzando set di criteri di tipo descrittivo.
ICF, come già detto, in questo sistema di classificazione non viene considerata la menomazione ma la salute e le potenzialità dell'individuo.
È organizzato in due parti:
- Parte: funzioni corporee e strutture corporee, attività e partecipazione.
- Parte: fattori ambientali, fattori personali.
Inoltre è da specificare che l'ICF non riguarda solo persone con disabilità ma è applicabile a qualsiasi persona che si trovi in qualsiasi condizione di salute. I codici ICF richiedono l'uso di qualificatori, i quali denotano l'entità del livello di salute o la gravità dei problemi.
CAP 3 LA DETERMINAZIONE DELLE POTENZIALITÀ E LA VALUTAZIONE ORIENTATIVA DELLE COMPETENZE.
Dopo aver affrontato il discorso delle abilità e delle difficoltà dell'allievo, ci soffermiamo sulle potenzialità di sviluppo di quest'ultimo, e vediamo anche l'importanza della valutazione con connotazione orientativa. Quando affrontiamo temi attinenti lo sviluppo potenziale il riferimento principale è rappresentato dagli studi di Vygotskij sulla zona di sviluppo prossimale.
Mentre per la valutazione confunzione orientativa facciamo riferimento al portfolio delle competenze. Il CONTRIBUTO DI VYGOTSKIJ ALLA DIDATTICA La tesi dell'autore sostiene che le funzioni mentali superiori hanno un'origine sociale per poi interiorizzarsi. Ogni funzione psichica si presenta due volte nell'uomo nel corso dello sviluppo culturale e si può osservare ne bambino prima sul piano sociale poi su quello individuale. Lo sviluppo cognitivo della persona quindi deve essere ricondotto alle sue interazioni con l'ambiente. Infatti la trasformazione da forme di comportamento di base ai livelli superiori procede dall'esterno all'interno (interiorizzazione), quindi il comportamento deve esistere prima socialmente e poi diventare parte del comportamento interno del soggetto. Le forme superiori delle funzioni mentali come la memoria strategica, la comprensione del linguaggio sono prodotti dall'attività di mediazione semiotica, cioèdella possibilità di utilizzare segniche conferiscono il potere di regolare forme naturali di comportamento e cognizione. Per effettuare queste operazioni di interiorizzazione e mediazione semiotica è fondamentale il linguaggio nell'interazione tra le persone. Secondo l'autore inoltre lo sviluppo delle forme superiori nei bambini avviene attraverso la loro acculturazione nella società attraverso l'educazione. Quindi l'approccio dell'autore è basato sulla pedagogia. La pratica educativa deve enfatizzare l'aspetto interattivo allievo-educatore. IL CONCETTO DI ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE La zona di sviluppo prossimale si riferisce all'area che si trova tra le competenze del soggetto, e quindi ciò che sa fare, e il suo livello di prestazione potenziale, quindi il livello che riesce a raggiungere con alcune forme di aiuto. Quindi è una sorta di distanza che c'è tra l'attuale livello di sviluppo del soggetto e il suo livello di sviluppo potenziale.Il bambino e il livello di sviluppo potenziale. Secondo l'autore le funzioni mentali che si stanno sviluppando nel bambino devono essere osservate proprio là dove si costruiscono. Sulla scia di questo principio è stato elaborato un metodo funzionale della doppia stimolazione per studiare le funzioni cognitive. Quindi si presenta agli allievi, nel normale ambiente di vita (famiglia, casa) un compito che sia al di sopra delle loro competenze del momento. A questo punto vengono offerti agli allievi nuovi stimoli (suggerimenti parziali, strumenti) e si osserva in che modo questi vengono utilizzati. In questo modo gli educatori possono rendersi conto di come gli allievi si approcciano ai compiti e quali sono le potenzialità di sviluppo. La valutazione della zona di sviluppo prossimale è fondamentale negli allievi con handicap. Con questi allievi non si deve solo verificare la possibilità o meno di manifestare certe performance, ma si deve appurare se questilivelli possono essere raggiunti con l'aiuto. Quindi si utilizzano i termini di abilità emergenti e in corso di maturazione. I compiti dell'educatore dovrebbero collocarsi in tale zona per motivare l'allievo a favorire l'apprendimento. Perché si possa dire che un bambino sta operando all'interno della sua area di sviluppo prossimale deve essere coinvolto in compiti complessi per poter essere effettuati individualmente, ma allo stesso tempo non impossibili anche se l'alunno viene aiutato dall'educatore o da un compagno. L'insegnamento all'interno della zona di sviluppo prossimale porta per l'educatore tre elementi metodologici chiave: - l'educatore deve mediare e aiutare l'apprendimento del bambino - il suo ruolo deve essere flessibile - deve concentrarsi sulla qualità di sostegno necessaria. Inoltre, per quanto riguarda gli strumenti per l'insegnamento nella zona di sviluppo prossimale ilruolo chiave viene assegnato al linguaggio nel rapporto interattivo. Adesso vediamo due metodi di valutazione riferiti rispettivamente all'analisi dello sviluppo nella'area psicomotoria e alla delineazione del profilo funzionale di bambini autistici: Metodo: le prove MOVIT per la valutazione dello sviluppo psicomotorio 1. Queste prove consentono di condurre un'osservazione sistematica dell'area psicomotoria attraverso 7 scale riferite alle seguenti componenti: - Tono e rilassamento - Equilibrio e coordinazione dinamica generale - Coordinazione segmentaria e intersegmentaria - Coordinazione delle mani, oculo-manuale, e abilità grafo-motoria - Strutturazione della nozione di spazio - Strutturazione della nozione di tempo - Lateralità Per ognuna delle capacità appena descritte sono stati rilevati sei indicatori comportamentali di progressiva complessità, questi item descrivono il grado di avvicinamento dell'allievo alla conquista.della capacità oggetto di osservazione. Questi item sono stati riassunti in una scheda sulla quale nella parte destra ci sono degli spazi dove vengono riportati i risultati delle valutazioni. La scheda consente di confrontare 5 valutazioni condotte in periodi diversi. Ogni item viene valutato con 5 prove le quali rappresentano di fatto delle normali attività che vengono condotte durante le lezioni di educazione motoria. Le schede che descrivono le prove di valutazione riferite ai vari item riportano anche la chiara definizione del livello di performance accettabile e degli aiuti applicabili. Tuttavia per ottenere dei riscontri confrontabili è necessario che l'educatore si attenga in maniera precisa alle consegne. È fondamentale che l'aiuto presentato nelle schede sia fornito dopo che si è appurata l'incapacità dell'allievo di manifestare un livello di performance corretta. Alle