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PROPENSIONE AL RISCHIO AVVERSIONE AL RISCHIO
Effetto Rifiuto di accordo favorevole Accettazione di accordo
possibilità sfavorevole
Tre delle quattro celle sono ovvie, eccetto quella in alto a destra:
1. In alto a sinistra → le persone sono avverse al rischio quando considerano delle
opzioni con una notevole probabilità di vincere un’ingente somma;
2. In basso a sinistra → l’effetto possibilità qui è il motivo per cui le persone giocano
alla lotteria, la vincita è talmente grossa che le persone non si preoccupano della
bassa probabilità;
3. In basso a destra → motivo per cui si compra l’assicurazione, la gente è disposta a
pagare l’assicurazione molto più del valore atteso;
4. In alto a destra → le persone sono favorevoli al rischio nel settore delle perdite non
meno di quanto non siano avverse al rischio nel settore dei guadagni. Quando si
considera la scelta una perdita e un azzardo con elevata probabilità di una perdita
ancora maggiore, la sensibilità decrescente rende la perdita sicura più avversiva, e
l’effetto certezza riduce l’avversità dell’azzardo. Gli stessi due fattori rafforzano
l’attrattiva dell’opzione sicura e riducono l’attrattiva dell’azzardo quando i risultati
sono positivi. L’idea di accettare una grande perdita sicura è troppo dolorosa, e la
speranza di un totale salvataggio troppo allettante, perché si prenda la ragionevole
decisione di ridurre le perdite.
30 - Eventi rari
Il terrorismo è così efficace perché induce una cascata di disponibilità. Un’immagine
estremamente vivida di morte e distruzione, rafforzata di continuo dall’attenzione dei
media e dalle frequenti conversazioni, diventa altamente accessibile, specie se è
associata con una situazione specifica. L’eccitazione emozionale è associativa,
automatica e incontrollata, e produce un impulso all’azione difensiva: il sistema 2
magari sa che la probabilità è bassa, ma questa consapevolezza non elimina il disagio
auto-indotto e il desiderio di evitarlo, perché non si può spegnere il sistema 1.
Emozione e vivezza delle immagini mentali influenzano la fluidità, la disponibilità e i
giudizi di probabilità, e spiegano così la nostra risposta eccessiva ai pochi eventi rari
che non ignoriamo. Le persone sovrastimano le probabilità di eventi improbabili e
sovraponderano eventi improbabili, nelle loro decisioni. Benché la sovrastima e la
sovraponderazione siano fenomeni distinti, in entrambe sono all’opera gli stessi
meccanismi psicologici: attenzione focalizzata, bias di conferma e fluidità cognitiva. Le
descrizioni specifiche innescano meccanismi associativi del sistema 1. Il tuo giudizio
sulla probabilità verrà ala fine determinato dalla fluidità cognitiva con l quale ti è
venuto in mente uno scenario plausibile. In modalità confermativa, vi sono buone
probabilità che la tua stima della frequenza dei problemi sia troppo alta. È molto
probabile che sia sovrastimata la probabilità di un evento raro quando l’alternativa
non è del tutto specificata. L’esecuzione efficiente di un piano è specifica e facile da
immaginare quando si cerca di prevedere il risultato di un progetto, l’alternativa
dell’insuccesso è invece diffusa, perché vi sono innumerevoli modi in cui le cose
possono andare male.
La prospect theory differisce dalla teoria dell’utilità attesa nella relazione che ipotizza
tra probabilità e peso decisionale, nella teoria dell’utilità attesa questi due non si
distinguono, mentre nella prospect sì. In entrambe le teorie, i pesi decisionali
dipendono solo dalla probabilità, non dal risultato. La valutazione degli azzardi era
molto meno sensibile dalla probabilità quando i risultati (fittizi) erano emozionali che
quando i risultati erano guadagni o perdite di somme di denaro. Anche la fluidità
cognitiva contribuisce all’effetto certezza: quando hai in mente un’immagine vivida di
un evento, la possibilità che esso non accada è rappresentata a sua volta vividamente,
e sovraponderata. Per studiare le probabilità vivide si può considerare un esempio: il
vaso A contiene dieci biglie, una sola delle quali è rossa; il vaso B contiene cento
biglie, otto delle quali sono rosse. Nel primo caso il 10% sono rosse, mentre nel
secondo solo l’8%, ma considerando otto biglie contro una sola, le persone tengono a
preferire il secondo vaso, questo si chiama disattenzione per il denominatore. Ciò
significa che se la tu attenzione è attratta dalle biglie vincenti, non valuti con la
medesima cura il numero di biglie non vincenti.
L’attenzione focale e la salienza contribuiscano sia a sovrastare eventi improbabili sia
a sovraponderare risultati improbabili; la salienza è rafforzata dal mero menzionare un
evento, dalla sua vivezza e dal format con cui è descritta la probabilità. Il bias verso
la sovrastima e la sovraponderazione di eventi salienti non è una regola
universale, ma ampia e robusta. L’interpretazione della scelta in base all’esperienza
non è ancora definitiva, ma si è generalmente d’accordo su una delle cause principali
che inducono a sottoponderare un evento raro, sia negli esperimenti sia nel mondo
reali: molti soggetti non sperimentano mai l’evento raro. La probabilità di un evento
raro sarà (spesso, ma non sempre) sovrastimata, a causa de bias confermativo della
memoria. Riflettendo su quell’evento, cerchiamo di renderlo vero nella nostra mente,
un evento raro viene sovraponderato se attira specificatamente l’attenzione.
31 - Politiche di rischio
La valutazione emozionale del guadagno sicuro e della perdita sicura è una
reazione automatica del sistema 1, che si verifica senza alcun dubbio prima del più
faticoso (e opzionale) calcolo dei valori attesi dagli azzardi. La gente tende ad essere
avversa al rischio nella sfera dei guadagni e favorevole al rischio nella sfera delle
perdite. Quando un’opzione domina un’altra, significa che una delle due opzioni è
inequivocabilmente migliore dell’altra. Quella che chiamiamo coerenza logica delle
preferenze degli Umani è solo un disperato miraggio. Ogni scelta semplice formulata in
termini di guadagni e perdite si può decostruire, in innumerevoli modi, in una
combinazione di scelte che danno preferenze tendenzialmente incoerenti. È costoso
essere avversi al rischio riguardo ai guadagni e favorevoli al rischio riguardo alle
perdite; a causa di tale atteggiamento, si è disposti a pagare un premio per ottenere
un guadagno sicuro anziché affrontare un’opzione di rischio, e anche pagare un
premio (in valore atteso).
• Framing ristretto: una sequenza di due decisioni semplici, considerate
separatamente;
• Framing ampio: una singola decisione generale, con quattro opzioni.
Il franino ampio è superiore (o almeno uguale) in tutti i casi in cui bisogna prendere in
considerazione parecchie decisioni insieme. Un agente razionale si impegnerebbe
naturalmente in un franino ampio, ma gli Umani preferiscono per natura il framing
ristretto. Poiché siamo soggetti al WYSIATI e avversi allo sforzo mentale, tendiamo a
prendere decisioni a mano a mano che insorgono i problemi anche quando ci viene
specificatamente detto di considerarli tutti insieme. Non abbiamo né l’inclinazione né
le risorse mentali per imporre la coerenza alle nostre preferenze, e le nostre
preferenze non sono magicamente destinate ad essere coerenti come lo sono nel
modello dell’agente razionale.
Politiche di rischio
I decisori sono sempre inclini ad adottare un framing ristretto quando si trovano
davanti ad una scelta rischiosa e impegnativa. Farebbero meglio ad avere una politica
di rischio da attuare regolarmente ogni qualvolta insorga un problema importante. Una
politica di rischio è un framing ampio, ed è analoga alla visione esterna, sposta il
punto focale. La visione esterna è un framing mio che inserisce una data scelta
rischiosa in una serie di scelte analoga. La visione esterna e le politiche di rischio sono
rimedi contro due distinti bias che influenzano molto decisioni: l’ottimismo esagerato
della fallacia della pianificazione, e la prudenza esagerata indotta da avversione alla
perdita. I due bias si contrappongono: l’ottimismo esagerato protegge gli individui e le
organizzazioni dagli effetti paralizzanti dell’avversione alla perdita; l’avversione alla
perdita li protegge dalle follie dell’ottimismo sconsiderato. Gli ottimisti credono che le
decisioni che prendono siano più prudenti di tanto esse non siano realmente, e i
decisori avversi alla perdita rifiutano giustamente opzioni marginali che avrebbero
altrimenti accettato. Non vi è naturalmente alcuna garanzia che i bias si annullino in
ogni situazione.
32 - Segnare i punti
Tranne che per i poverissimi, cioè per chi ha un reddito che gli permette appena di
sopravvivere, i principali fattori che inducono alla ricerca del denaro non sono
necessariamente economici. Ci rifiutiamo di ridurre le perdite quando farlo sarebbe
un’ammissione di fallimento, abbiamo un bias nei confronti delle azioni che potrebbero
condurre al rammarico e operiamo una distinzione illusoria ma netta tra omissione e
commissione, non fare e fare, perché il senso di responsabilità è maggiore per l’una
cosa che per l’altra. Alla fine la vera moneta che ricompensa o punisce è spesso
emozionale, una forma di autogestione mentale che produce inevitabilmente conflitti
di interesse quando l’individuo agisce in rappresentanza di un’organizzazione. Gli Econ
del modello dell’agente razionale non ricorrono alla contabilità mentale: essi hanno
una visione ampia dei risultati e sono spinti da incentivi esterni. Per gli Umani, i conti
mentali sono una forma di framing ristretto: mantengono le cose controllabili e
gestibili da una mente finita. Le emozioni che le persone associano alla loro contabilità
mentale non sono riconosciute dalla teoria economica standard. Dalle ricerche nel
settore finanziario risulta che c’è una preferenza massiccia per le vendita di vincenti
rispetto alla vendita di perdenti, un bias cui è stato dato il nome di effetto
inclinazione, che è un esempio di framing ristretto. L’effetto inclinazione è un bias
costoso, perché il problema se sia il caso di vendere titoli vincenti o perdenti ha una
risposta chiara, una risposta tutt’altro che irrilevante. Se si tiene alla propria ricchezza
anziché alle proprie e