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LA PROMOZIONE DELLE VENDITE
lo scopo delle promozioni è quello di indurre una temporanea crescita delle vendite
anticipando la decisione d’acquisto attraverso un’accelerazione del processo decisionale.
Le promozioni delle vendite hanno 4 caratteristiche principali:
1) ATTRATIVA: è il grado di desiderabilità della promozione nella percezione del
cliente;
2) COERENZA CON LA CATEGORIA DI PRODOTTO: una promozione priva di connessioni
con il prodotto
difficilmente riuscirà a catturare l’interesse dei clienti;
3) TEMPO DI RECEZIONE: un omaggio o uno sconto promozionale non
immediatamente ricevibile perde parte della sua attrattiva;
4) VALORE: le promozioni ad alto valore sono più efficaci, ma è il valore percepito dal
cliente quello che conta.
Tecniche di promozione delle vendite:
– Campioni di prova gratuiti nei supermercati: Sistema efficace ma costoso;
– Buoni sconto inseriti in comunicati pubblicitari su stampa: Svantaggio: provoca
passaggi di marca temporanei, perché quando l’offerta si chiude, i consumatori
sono inclini a tornare alla loro marca abituale;
– Due al prezzo di uno: può favorire un passaggio di marca a breve termine. Attrae i
consumatori più sensibili al prezzo;
– Vendita abbinata con un altro prodotto (piggy backing): efficace per favorire la
penetrazione della marca. Non stimola il passaggio di marca tra quella che offre
l’omaggio e i concorrenti;
– Lotteria istantanea o cartoline gratta e vinci: tecniche adottate comunemente in
stazioni di servizio. L’intendimento è favorire tra gli automobilisti l’abitudine a
sostare in quella particolare stazione di servizio;
– Regali o omaggi per ogni acquisto: spesso utilizzata per promuovere prodotti per
bambini. Utile per favorire il passaggio di marca e offre più probabilità di portare a
un’adozione permanente della nuova marca, perché i consumatori tendono a non
cambiare marca quando acquistano prodotti per i figli.
EFFETTO DELLA RUOTA DENTATA: grazie alle promozioni, le vendite subiscono una forte
accelerazione, continuando a crescere gradualmente durante lo svolgimento della
campagna pubblicitaria.
Le promozioni delle vendite esigono qualche cautela:
– Una promozione ripetuta con troppa frequenza può entrare a far parte delle
aspettative del consumatore;
– Il più delle volte il cambio di marca indotto da questo tipo di attività promozionale è
temporaneo, quindi non si può costituire un business duraturo da una promozione
temporanea;
– La promozione delle vendite avvantaggia anche i consumatori che avrebbero
comunque acquistato il prodotto, per cui parte del suo costo andrà sprecata;
– Lo sconto sul prezzo può danneggiare il valore della marca, giacché l’operazione può
essere percepita come un ribasso del prezzo del prodotto.
Le promozioni delle vendite possono essere:
– PROMOZIONI COMMERCIALI: destinate dal produttore all’intermediario;
– PROMOZIONI AL DETTAGLIO: dal rivenditore al consumatore;
– PROMOZIONI DEL PRODUTTORE: dal produttore al consumatore.
Obiettivi delle promozioni commerciali:
– Incrementare i livelli delle scorte: quante più scorte l’intermediario accumula, più
sarà incentivato a venderle;
– Conquistare più spazio, o una posizione appariscente sugli scaffali;
– Lanciare un nuovo prodotto;
– Attenuare la funzione delle vendite;
– Contrastare la concorrenza.
Le promozioni al dettaglio sono impiegate ai seguenti fini:
– Intensificare il traffico del negozio: tutte le tipologie di promozione delle vendite
tendono a far crescere il numero di persone che visitano il negozio anche se i
dettaglianti privilegiano singoli eventi speciali o vendite stagionali;
– Aumentare la frequenza e il valore dell’acquisto;
– Rafforzare la fedeltà verso il negozio: carte di fedeltà: esempio principale;
– Aumentare le vendite dei prodotti con marchio proprio: la maggior parte delle azienda
della grande distribuzione commercializza prodotti con il proprio marchio, che
spesso raggiungono profitti più grossi di quelli delle marche note;
– Equilibrare i picchi di vendita: esempio: vendite stagionali.
Le promozioni dei prodotti vengono effettuate per le seguenti ragioni:
– Spingere i clienti a provare il prodotto inviandoli gratuitamente;
– Ampliare il campo d’impiego: le promozioni possono essere utilizzate per favorire
l’utilizzo del prodotto per altri impieghi;
– Attirare nuovi clienti;
– Aumentare il valore degli acquisti: promozioni inducono acquisti multipli di un
prodotto
– Rifornirsi in eccesso: indurre i clienti a rifornirsi di un prodotto anche se non ne
hanno un immediato bisogno. Ostacola la concorrenza;
– Generare una mailing list per la vendita diretta: lanciando un concorso on pack, cioè
con un tagliando sull’etichetta del prodotto;
– Migliorare il valore della marca: effettuando un’offerta auto liquidante, vale a dire
offerte in cui i costi sono interamente coperti dalle vendite indotte.
LA VENDITA PERSONALE
La vendita diretta è il più potente strumento di marketing a disposizione dell’impresa, ma
anche il più costoso. Viene svolta solo per prodotti ad alto valore per ordine o molto
complessi, che devono seguire un lungo iter decisionale. La vendita è una capacità che si
acquisisce: non esiste il “venditore nato”. I venditori hanno una cattiva reputazione: quella
di essere assillanti e manipolatori. Per loro assistere il cliente è importante quanto far sì
che l’azienda raggiunga i propri obiettivi, deve scoprire e analizzare i bisogni del cliente,
valuta quale dei prodotti della sua impresa risponde meglio a quelle esigenze; illustra al
cliente i benefici che può ricavare dal prodotto e conclude la trattativa sollecitando
l’ordine.
Esistono quattro tipi di venditori:
1) RACCOGLITORI DI ORDINI (ORDER TAKERS): raccolgono ordini da clienti già decisi ad
acquistare;
2) SOLLECITATORI DI ORDINI (ORDER GETTERS): cercano soluzioni per i clienti e li
convincono ad acquistare;
3) SVILUPPATORI: vanno alla ricerca di nuovi clienti e li predispongono all'acquisto;
4) PERSONALE DI SUPPORTO: effettuano dimostrazioni pratiche per convincere gli
utenti all'acquisto.
LA GESTIONE DELLE PUBBLICHE RELAZIONI
Compito delle pubbliche relazioni (PR) è creare un’immagine positiva dell’impresa o
organizzazione nella mente dei consumatori. Questa attività si realizza con la creazione di
eventi o notizie di cronaca che pongono il prodotto o l’azienda all’attenzione del pubblico.
La pubbliche relazioni si differenziano dalla pubblicità in quanto il messaggio non
trasmesso direttamente a pagamento: il quotidiano o la rivista pubblicano la notizia sotto
è
forma di articolo e sono liberi di darle il taglio che preferiscono, inoltre favoriscono la
formazione di un’immagine positiva dell’azienda presso tutti coloro che hanno nulla a che
fare con l’organizzazione. Gli addetti al marketing si occupano di clienti e consumatori. Lo
sforzo di stabilire e mantenere favore e reciproca comprensione tra un’organizzazione e il
suo pubblico
pianificato e continuo: clienti, dipendenti, azionisti, enti commerciali, fornitori, funzionari
è governativi e le società.
Attività dei direttori delle PR:
– Organizzare conferenze stampa;
– Curare i workshop di formazione del personale;
– Allestire eventi come le cene annuali;
– Gestire le critiche e le lamentele in arrivo;
– Preparare l’alta dirigenza per gli incontri stampa o le partecipazioni a trasmissioni
televisive;
– Promuovere il marketing interno e orientare verso il cliente la cultura
dell’organizzazione.
I canali attraverso cui operano le pubbliche relazioni sono il passaparola, gli articoli per la
stampa, trasmissioni tv di cronaca e le segnalazioni personali. Obiettivo: portare l’azienda
e i suoi prodotti all’attenzione del pubblico. La pubblicità è persuasiva o informativa,
mentre le PR trasmettono esclusivamente informazioni.
Esempi efficaci di attività di pubbliche relazioni:
– Un comunicato stampa;
– L’azienda sponsorizza un importante evento benefico o sportivo;
– L’annuncio che uno degli alti dirigenti dell’impresa è stato incaricato di partecipare a
un importante programma governativo per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Se l’attività di pubbliche relazioni è condotta correttamente, è più efficace perché:
– La copertura giornalistica è gratuita;
– Il messaggio diventa più credibile, perché compare sotto forme di articolo di
giornale;
– È più probabile che il messaggio venga letto, perché le persone comprano il giornale
proprio per leggere le notizie di cronaca, mentre tendono a ignorare i comunicati
commerciali.
Pubbliche relazioni e personale
Obiettivo: creare un’impressione favorevole nella mente delle persone. Questa funzione è
responsabilità di tutti coloro che vengono a contatto con persone esterne
all’organizzazione. Importanti sono i dipendenti che svolgono quotidianamente mansioni
di front line, cioè compiti che li pongono a contatto con l’esterno.
Esempio:
– Addetti alla ricezione;
– Telefonisti;
– Conducenti di automezzi;
– Addetti ai magazzini
Un approccio sbagliato è quello reattivo, ad esempio, assumere una persona con voce
suadente per gestire telefonicamente le lamentele.
Un approccio efficace è invece quello cercare di alimentare nel personale una disposizione
mentale positiva verso l’azienda. Per ottenere questo risultato, tutti i dipendenti devono
sapere quali sono gli obiettivi che l’azienda vuole perseguire.
PUBBLICHE RELAZIONI E STAMPA
La stampa è il mezzo di comunicazione più utilizzato dalle PR.
Comunicati stampa
Il direttore o l’agente delle PR è un ex giornalista che sa distinguere ciò che fa notizia da ciò
che non la fa e è in grado di creare comunicati stampa che attirino l’attenzione.
Criteri per preparare un comunicato stampa pubblicabile:
– L' argomento deve fare notizia, cioè essere in grado di attirare l’attenzione del
lettore;
– Gli articoli non devono sembrare annunci pubblicitari camuffati;
– Gli articoli devono essere coerenti con la linea editoriale della rivista o giornale cui
vengono proposti.
I Media si riservano il diritto di mo