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ETIMOLOGIA INDOEUROPEA ED ETIMOLOGIA ROMANZA

L’oggetto di indagine ha un’incidenza sull’ metodo adottato per l’analisi etimologica. Ogni

→ l’analisi deve confrontarsi con impegni diversi

lingua possiede caratteristiche specifiche

in funzione delle differenze lingue bisogna determinare quanto ampia è questa diversità di

analisi in funzione delle varie lingue e da quali ragioni profonde sia determinata.

Per “etimologia si intende quel tipo di analisi che, operando

indoeuropea”

comparativamente sulla base delle più antiche attestazioni disponibili nei diversi gruppi

linguistici indoeuropei, consente di ricostruire una radice, che rappresenta convenzionalmente

l’archetipo indoeuropeo preistorico di una determinata serie lessicale attestata.

Pur nella continuità del materiale del segno linguistico (e del significante), nel passaggio dal

latino alle lingue romanze si determina un mutamento strutturale di notevole rilevanza: da

una struttura a segno internamente articolato (che il latino arcaico condivideva con

l’archetipo indoeuropeo) a una struttura, nelle lingue romanze, a segno tendenzialmente

formale e costituisce un’etichetta non

fisso, in cui la parola ha perduto la trasparenza

ulteriormente scomponibile rilevanza decisiva nello sviluppo fonologico: nel passaggio

alle lingue storiche più entica l’evoluzione dei singoli

dalla fase indoeuropea preistorica

fonemi è sistematica e regolare, al contrario nello sviluppo dal latino volgare alle lingue

romanze la regolarità e sistematicità dello sviluppo interessa soltanto il vocalismo tonico

e in parte il consonantismo intervocalico, per il resto è pesantemente condizionata dagli

effetti dell’accento espiratorio e da fenomeni di assimilazione e dissimilazione → se

un’etimologia indoeuropea in linea di principio non può risultare accettabile ove disattenda

leggi fonetiche, nel caso di un’etimologia

le romanza si può dare benissimo un vocabolo che

presenti, sul piano formale, “irregolarità” di sviluppo notevoli, spiegabili con una serie di

accidenti specifici (analogie, sviluppi colti etc)

→ del significante sia nell’etimologia indoeuropea che nell’etimologia

continuità materiale

romanza, MA

- Etimologia indoeuropea in un quadro molto diverso, e necessariamente più rigoroso e

schematico, sul versante formale almeno.

- Etimologia romanza in un quadro più articolato e ricco.

La diversità è determinata essenzialmente dalla differenza strutturale delle realtà

→ nella selezione del materiale da usare ai fini di un’analisi

linguistiche indagate

etimologica è assolutamente indispensabile operare una valutazione preliminare delle

affinità genealogiche, oltretutto nella scelta del metodo è preminente una

considerazione tipologica, relativa alla struttura del segno nella lingua cui appartiene

l’elemento etimologizzato.

NB i due metodi possono però cooperare, sottolineando aspetti diversi da tenere in

considerazione. 52

Riassunti Pozza linguistica storica

Non possiamo legittimamente ipotizzare l’esistenza di una concreta lingua protoindoeuropea,

dotata di parole assemblate e funzionanti la ricostruzione è limitata alle radici, al massimo

→ dell’analisi etimologica. Mentre

con affissi importanti riflessi dal punto di vista semantico

si può riportare più facilmente un termine di una lingua storica indoeuropea a una radice

preistorica, dal punto di vista semantico la congruità difficilmente sarà perfetta, perché le

entità ai due estremi della trafila poste a raffronto sono eterogenee:

▪ la radice (perlopiù verbale veicola normalmente un valore generale,

▪ le numerose formazioni nominali ad essa riconducibili nell’ambito delle lingue

indoeuropee storiche presentano un significato di base circoscritto, ricavabile con

precisione dalla documentazione testuale.

Da questa discrasia strutturale sul versante semantico è stata fatta spesso discendere una

ridotta attenzione alla valenza degli elementi posti a confronto nelle etimologie

indoeuropee, con i1 conseguente fiorire di analisi, specie nel campo delle lingue di

frammentaria attestazione, formalmente corrette, ma nondimeno poco affidabili.

Nei limiti del possibile, anche un’etimologia indoeuropea dovrebbe presentare una

ricognizione completa dei dati disponibili sul versante semantico-culturale, oltre che

Talvolta l’analisi semantica può essere la chiave

preliminarmente sul versante formale.

decisiva per chiarire problemi della ricostruzione formale (fa stesso esempio del nettare). 53

Riassunti Pozza linguistica storica

PER L’ETIMOLOGIA DI LAT. PERPETUUS/PERPES

I.

L’etimologia del lat. perpetuus sembra un dato acquisito in modo incontrovertibile, MA, a

nostro parere, la questione merita di essere ripresa e rianalizzata a fondo.

piano formale l’analogia con

Sul una serie di aggettivi latini in -uo- (nom. -uus), in cui il

suffisso è aggiunto a radici verbali, spesso prefissate, induce ad analizzare perpetuus in

perpet- + -uo la base perpet- si lascia a sua volta analizzare in per- (prefìsso) e -pet-

(elemento verbale, eventualmente radice) Il problema etimologico verte essenzialmente

sulla definizione di questo pet-. che ha l’aspetto di un

Accanto a perpetuus esiste la forma senza fìsso perpes (tema perpet-)

composto radicale (tipo in-cus, in-dex, prae-cox) primo problema da affrontare: il

rapporto perpetuus e perpes.

È noto che nel corso dello sviluppo delle diverse lingue indoeuropee si assiste a una graduale

eliminazione delle formazioni radicali, sostituite da quelle con suffisso si potrebbe essere

tentati di vedere in perpes (composto radicale) la forma originaria e in perpetuus (formazione

suffissale) quella secondaria, derivata rispetto alla precedente. Ma un esame più attento induce

a una diversa valutazione di perpes, voce rara, fortemente caratterizzata sul piano

stilistico, che sembra essere una creazione artificiale della poesia, poi ripresa da autori

tardi come arcaismo, sulla base di:

- natura delle attestazioni: Le attestazioni antiche di perpes sono in due brani di Pacuvio

e in pochi passi plautini (più frequente in Plauto è perpetuus). Perpes compare poi molto

più tardi in Apuleio, Tertulliano, Minucio Felice.

- mancanza totale di derivati: tutti i derivati hanno alla base perpetuus, non perpes:

perpetuatis, perpetuare, perpetuarius, perpetuitas

Perpetuus, la variante «normale» e già antica sarebbe la forma originaria, il punto di

partenza perpes avremmo in perpes un esempio di formazione radicale nata per

«sottrazione» di un suffisso. ‘impeto’, voce poetica e artificiale creata

Il caso non è isolato in latino, come mostrano impes

e l’aggettivo tardo ‘innocente’, retroformazione di

su impetus, innox innocuus. Il caso di

innox: innocuus risulta proprio parallelo a perpes: perpetuus.

può aver contribuito anche l’esistenza di un altro composto in

Alla creazione di perpes -pet-

‘ che vola avanti ‘ (riferito agli uccelli i1 cui volo è di buon

con prefisso, cioè praepes

‘fausto, propizio”

auspicio), quindi (prae + *pet- di petere), voce religiosa e poetica. 54

Riassunti Pozza linguistica storica

indica un’estensione continua, ininterrotta nel tempo e nello

Sul piano semantico perpetuus

spazio (cfr. Il frequente uso di perpetuus in connessione con sostantivi che indicano un

determinato periodo di tempo).

Perpetuus si associa spesso a espressioni che indicano saldezza, stabilità, costanza, eternità;

d’altra parte ciò che è perpetuus si oppone a ciò che è soggetto a cambiamento → L’idea

centrale in perpetuus è quella di continuità, di mancanza di interruzione questo non

implica necessariamente (ma neppure esclude) un concetto di eternità, di durata infinita, come

mostra l’uso dell’aggettivo tanto in riferimento a entità che hanno un’estensione delimitata

quanto in riferimento a fenomeni che non hanno un limite fissato nel tempo.

II.

L’etimologia tradizionale riconosce in perpetuus la radice *pet(ə)- (ant. ind. pàtati



‘volare’, gr. ‘ idem’ ecc.) di lat. ‘ dirigersi, cercare di raggiungere’ →

petere gli

pongono un significato di base come ‘ che vola

studiosi che riconducono perpetuus a petere

avanza) attraverso, fino alla fine ‘ o simili.

(o Per quanto plausibile dal punto di vista formale,

ci sembra, un po’ troppo frettolosamente.

una tale analisi è stata accettata,

In particolare, non ci si è interrogati a fondo sulle probabilità di esistenza di un verbo per +

un’argomentazione decisiva; l’assenza di

petere. MA questo non fornisce perpetere per tutta

e classica può essere dovuta a una sua precoce scomparsa dall’uso o a lacune

la latinità arcaica

nella nostra documentazione. Significativo è, tuttavia, il fatto che tale perpetere non avrebbe

lasciato alcun derivato, a differenza di tutti gli altri composti di petere.

semantico l’ipotesi appare

Sul piano sostenibile, dal un punto di vista astratto, anche se

dovrebbe essere verificata l’esistenza di l’idea di

paralleli. Si noti comunque che

del moto, di attraversamento dello spazio da un capo all’altro

compimento che è propria

dei verbi di moto prefissati con per- non si adatta ai numerosi casi in cui perpetuus si

applica a fenomeni dì estensione indefinita, indeterminata o addirittura infinita.

III.

Non appare quindi ingiustificata, alla luce di questi dati, la ricerca di un’etimologia

(per ‘+ potior) resistere,

alternativa, che ci sembra da individuare nel verbo perpeti

strenuamente’ →

perdurare tenacemente, sopportare di uso molto frequente perpetuus

28

sarebbe propriamente ciò che resiste, che tiene duro, che non cede .

l’idea di

Come parallelo si possono menzionare altri casi in cui, in latino, sopportazione e

quella di durata nel tempo appaiono strettamente associate, tanto da essere espresse in

29

termini analoghi o da apparire compresenti in modo inscindibile in una stessa espressione ).

Il nesso tra le nozioni di resistenza, sopportazione e di continuità, durata nel tempo è

evidente: ciò che dura lo fa superando gli eventuali ostacoli e pericoli a cui si trova

esposto nel corso tempo.

28

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
88 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Bacchae2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ruggiero Christian.