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La doppia articolazione
La doppia articolazione invece ci dice che le parole sono componibili su due ulteriori livelli: la prima articolazione prevede la scomposizione di una parola in due pezzi più piccoli che recano ciascuno un proprio significato (es. gatto = gàtt/o), chiamati morfemi. La seconda articolazione prevede la scomposizione in altre due unità che non sono portatrici di significato proprio (es. g, a, t, t, o): chiamiamo queste piccole unità fonemi. Questa della doppia articolazione è una delle proprietà fondamentali della lingua, in quanto permette una grande combinatorietà: con un numero limitato di unità di seconda articolazione si possono creare tantissime parole. Una proprietà del solo significante è quella della trasponibilità di mezzo, cioè la possibilità di comunicare il significante sia oralmente tramite il canale fonico-acustico sia sotto forma di segni tracciati su carta. Tuttavia il carattere orale
è prioritario sul canale visivo: lo è antropologicamente (rispetto al tempo) e ontologicamente (si impara prima a parlare e poi a scrivere). L’oralità del linguaggio è notevolmente preferita alla scrittura, per diversi motivi:
- il canale fonico-acustico ha sempre la possibilità di esprimere il linguaggio in presenza d’aria, e permette di comunicare ad ampie distanze (di conseguenza di identificare la sorgente), producendo un messaggio che non permane nel tempo;
- non vengono ostacolate altre attività motorie, si può rispondere durante l’ascolto e l’energia utilizzata per formulare una frase e comunicarla è minima;
Un’ulteriore proprietà del significante è la linearità: con essa si intende affermare che la frase è interpretabile solo in seguito ad una sua completa lettura. Con la discretezza, invece, si intende affermare che la parola non costituisce un blocco unico, ma è
La lingua è formata dall'unione di varie parti distinte (le lettere) che insieme rendono un determinato significato. Proprietà generale dell'linguaggio è l'onnipotenza semantica, ovvero la possibilità di poter dare un'espressione a qualsiasi contenuto. Secondo la plurifunzionalità con la lingua si possono mettere in atto tante funzioni diverse, descritte dallo schema Jakobson: la lingua ha funzione emotiva (per esprimere sentimenti), funzione metalinguistica (parlare della lingua), funzione referenziale (parlare della realtà), funzione conativa (per spingere qualcuno a fare qualcosa), funzione fàtica (per sottolineare le conversazioni e aprire il canale comunicativo) e funzione poetica (per sfruttare le potenzialità della lingua). La lingua ha anche produttività, cioè fornisce una vasta gamma di parole da creare e messaggi da comunicare combinando le lettere. La ricorsività, invece, afferma che da una
parolal’essere umano può crearne infinite modificando piccole parti. Sono proprietà della lingua anche ildistanziamento e la libertà da stimoli, in quanto si può parlato di un evento a distanza di tempo esenza farsi condizionare da stimoli esterni. Di rilievo è la trasmissibilità culturale, cioè lapossibilità di imparare la lingua in base alla nostra età ed all’ambiente in cui si cresce. Importante èla complessità sintattica, cioè i criteri di formazione delle frasi, basati su: l’ordine degli elementicontigui, le relazioni strutturali, le incassature (frasi incastrate tra loro), ecc. La lingua è inoltreequivoca, perché spesso ad un significante possono corrispondere più significati: per questo, si puòincorrere in malintesi. Questo non è un punto a svantaggio della lingua, anzi, sottolinea la suaflessibilità. I sistemi di comunicazione non
appartengono esclusivamente all'essere umano, tuttavia solo gli esseri umani hanno la capacità di utilizzare parti del cervello e del canale fonico-acustico per poter memorizzare e produrre suoni e parole diverse. Particolarmente coinvolta nel linguaggio umano è l'area di Broca, una zona dell'emisfero sinistro del cervello.
In definitiva, la lingua è un codice basato su un sistema di segni che permettono di esprimere ogni esperienza esprimibile. La lingua può essere valutata in due aspetti: la sincronia e la diacronia. La sincronia studia la lingua in un determinato momento storico e la sua relazione statica con le altre lingue, mentre la diacronia si occupa di analizzare il cambiamento progressivo della lingua, mettendo in evidenza l'etimologia delle parole. Un'ulteriore distinzione si ha tra il sistema astratto e la realizzazione: nel sistema astratto si contengono le parole e le regole della lingua, mentre nella realizzazione si mette.
In pratica l'atto produttivo del suono. L'intermediaria tra la "langue" e le parole è la norma. L'asse paradigmatico e l'asse sintagmatico ci riferiscono la scelta di una parola piuttosto che un'altra e la sua collocazione all'interno di una frase: l'asse paradigmatico è un "serbatoio" da cui vengono prese le parole e l'asse sintagmatico le colloca nella posizione corretta. Fondamentalmente nella lingua esistono 4 livelli di analisi:
- la fonetica, la branca della che studia la produzione e la percezione di suoni linguistici, e le loro caratteristiche;
- la fonologia, che è lo studio esclusivo dei fonemi (per es. fama, dal punto di vista della fonologia è parola composta di quattro elementi o fonemi);
- la morfologia, cioè lo studio della flessione, della composizione e derivazione delle parole, della determinazione delle categorie e delle funzioni grammaticali, e quindi degli elementi formativi;
desinenze, affissi e alternanze qualitative e quantitative;
4. la sintassi, ovvero l'insieme delle relazioni grammaticali tra le parole che costituiscono una frase o, in generale, un'espressione linguistica di più elementi.
Capitolo 2
La fonetica è quella parte della linguistica che studia le onde, cioè la componente fisica della comunicazione verbale. Essa si divide in:
- fonetica articolatoria, che studia il modo in cui vengono prodotti i suoni nell'apparato fonatorio;
- fonetica acustica, che studia i suoni dal punto di vista fisico e le sue modalità di trasmissione;
- fonetica uditiva, che studia i vari tipi di percezione dei suoni.
Analizziamo la fonetica articolatoria: innanzitutto, i suoni negli essere umani vengono prodotti tramite emissione d'aria, quindi tramite l'espirazione. Il tratto vocale inizia nella laringe, dove l'aria incontra le corde vocali: esse possono contrarsi o tendersi avvicinandosi o allontanandosi tra loro,
producendo rapidi cicli di aperture e chiusure che definiscono il meccanismo laringeo. Il flusso d'aria passa poi nella faringe, e di là nella cavità orale: qui c'è la lingua (radice, dorso e apice), il palato (velo o palato molle, alveoli), i denti e le labbra. Spesso per produrre certi tipi di suoni utilizziamo anche il naso. I tipi di suoni prodotti differiscono tra loro per il loro luogo di articolazione e dal modo di articolazione. La prima differenza si ha tra i suoni senza frapposizione di un ostacolo, e si parla di vocali, e quelli in cui ci sono diversi tipi di sovrapposizioni, cioè le consonanti. Inoltre, i suoni prodotti facendo vibrare le corde vocali sono sonori, mentre quelli in cui non c'è una vibrazione di corde vocali sono sordi. Tra i vari tipi di modi di articolazione si riconoscono due grandi classi di consonanti: le occlusive (esplosive) e le fricative (frizione). Ci sono inoltre le approssimanti, che producono un suono di
sono suoni prodotti senza alcun ostacolo all'aria che passa attraverso le corde vocali. Le vocali possono essere classificate in base alla posizione della lingua e delle labbra durante la loro produzione. Ci sono le vocali anteriori, in cui la lingua si avvicina alla parte anteriore della bocca, le vocali centrali, in cui la lingua è posizionata nel centro della bocca, e le vocali posteriori, in cui la lingua si avvicina alla parte posteriore della bocca. Inoltre, le vocali possono essere classificate in base all'apertura della bocca durante la loro produzione. Ci sono le vocali chiuse, in cui la bocca è quasi completamente chiusa, le vocali medie, in cui la bocca è parzialmente aperta, e le vocali aperte, in cui la bocca è completamente aperta.davanti alla grafia tradizionale, tra parentesi quadre. Ad esempio, la parola "casa" sarebbe trascritta come [ˈkaːza]. Questo permette di rappresentare in modo preciso e univoco i suoni delle lingue, senza ambiguità. La trascrizione fonetica è molto utile per gli studi linguistici e per la pronuncia corretta delle parole.tra parentesi quadre [], l'accento viene posto prima della sillaba contenente la lettera su cui cade e le doppie sono indicate con due punti triangolari posti dopo il simbolo fonetico. Ogni suono riproducibile dal corpo umano ha un potenziale suono del linguaggio, cioè un fono. Tramite la prova della commutazione si può verificare se un determinato fono è anche fonema: in pratica si sostituisce un fono con un altro al fine di produrre una parola diversa che abbia significato. La fonologia studia l'organizzazione e il funzionamento dei suoni. La parola intrascrizione fonematica si scrive convenzionalmente tra barre oblique //. Quando si hanno due parole in cui si sostituisce un fono, ma il significato della parola rimane lo stesso, si parla di allofoni. Quando si hanno due parole che differiscono per due foni, si parla di coppie minime. In fonologia è stata sviluppata la teoria dei tratti distintivi, che consente di rappresentare un fonema basandosi.Il tratto articolatorio è responsabile della produzione dei suoni. Ci sono tre tratti che differenziano ampie classi di fonemi:
- I foni coronali sono prodotti con una parte della lingua sollevata rispetto alla posizione di riposo.