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LINEARITÀ

Il significante del segno linguistico viene prodotto e si realizza in successione nel

tempo e nello spazio. Anche la decodifica avviene in maniera lineare. Tuttavia questa

proprietà concede la possibilità di mettere in atto il cosiddetto stand by che permette

di realizzare all’interno della frase delle sequenze sospese (Luca / prima di dormire /

ha mangiato della cioccolata).

DISCRETEZZA

Se aumento il significante di un segno linguistico non aumenta anche il significato. La

differenza fra gli elementi della lingua è assoluta e non quantitativa o relativa: le unità

della lingua non costituiscono una materia continua ma c’è un confine preciso tra un

elemento e l’altro. Ci sono delle eccezioni alla discretezza in alcune lingue che

utilizzano la reduplicazione per formare il plurale.

ONNIPOTENZA SEMANTICA

Con la lingua è possibile esprimere ogni contenuto. I limiti dell’onnipotenza semantica

sono da individuare non nel linguaggio ma nella mente dell’individuo che lo utilizza.

PLURIFUNZIONALITA’

Con la lingua si possono adempiere varie funzioni

RIFLESSIVITÀ

Con la lingua si può studiare la lingua stessa (metalingua).

PRODUTTIVITÀ

È sempre possibile creare nuovi messaggi mai realizzati prima tramite la lingua. È

sempre possibile utilizzare in situazioni nuove messaggi già prodotti.

RICORSIVITÀ

Uno stesso procedimento linguistico è riapplicabile in maniera illimitata come nel caso

della formazione di nuove parole tramite l’aggiunta di suffissi e prefissi.

DISTANZIAMENTO

Si può trasmettere qualcosa di distante nel tempo e nello spazio.

LIBERTÀ DA STIMOLI

Il linguaggio umano a differenza di quello animale può essere utilizzato anche se non

c’è presenza di stimoli.

COMPLESSITÀ SINTATTICA

Tramite la lingua si possono creare costrutti linguistici anche molto complicati. Tra gli

aspetti che hanno rilevanza per quanto riguarda la complessità linguistica vi sono

l’ordine, le dipendenze tra elementi non contigui della frase, e le incassature.

EQUIVOCITÀ

Non c’è rapporto biunivoco tra significante e significato di un segno linguistico. Questa

proprietà si esemplifica nel fenomeno della polisemia che si ha quando ad uno stesso

significante (parola) sono associati più significati (mano in quanto estremità del corpo

umano oppure mano intesa come strato di pittura).

La lingua

La lingua è un codice che serve ad organizzare un sistema di segni arbitrari e

doppiamente articolati veicolati principalmente attraverso il sistema fonico – acustico

e posseduti come conoscenza interiorizzata che permette di trasmettere infiniti

messaggi a partire da un numero finito di elementi.

I principi generali per l’analisi delle lingue sono 3:

- la distinzione tra sincronia e diacronia: per diacronia (asse delle successioni) si

intende lo studio delle lingue e della loro evoluzione nel corso del tempo mentre

per sincronia (asse della simultaeità) si intende lo studio delle lingue

effettuando come un taglio nella storia, le si studia in un preciso momento nel

tempo.

- La distinzione tra sistema astratto e realizzazione concreta che si articola in 3

diverse distinzioni individuate dai linguisti:

SAUSSURE langue/parole. La langue è astratta e sociale ed indica la

 

lingua in quanto sistema astratto presente in ogni individuo. Parole invece

è concreta e individuale e fa riferimento all’effettiva realizzazione

dell’atto linguistico.

HJELMSLEV sistema/uso

 

CHOMSKY competenza ed esecuzione

 

Con il primo termine di ciascuna coppia si fa riferimento all’insieme delle

conoscenza mentali che sono alla base della creazione del messaggio

(sistema astratto, potenziale), mentre con il secondo termine si fa

riferimento alla effettiva produzione di un messaggio linguistico

(realizzazione concreta, lingua messa in atto). La competenza di Chomsky è

però astratta e individuale ed indica l’insieme delle conoscenze implicite che

il parlante di una certa lingua possiede e che sta alla base di ogni sua

produzione linguistica. L’esecuzione è invece concreta ma individuale poiché

riguarda l’effettiva realizzazione dell’atto linguistico che viene portata a

termine dal singolo individuo. Quindi langue non è del tutto sinonimo di

competenza perché la prima è sociale mentre la seconda è individuale.

Alla competenza linguistica di Chomsky con cui si intende la conoscenza interiorizzata

che un parlante ha della propria lingua materna viene associato il concetto di

grammaticalità, cioè la capacità del parlante di produrre frasi grammaticalmente

corrette. La competenza linguistica di Chomsky si contrappone però al concetto di

competenza comunicativa di Hymes che indica con questo termine la padronanza del

repertorio linguistico cioè l’insieme delle varietà di una lingua tra cui il parlante è in

grado di scegliere in base alle situazioni comunicative. Alla competenza comunicativa

sono associati i concetti di appropriatezza ed utilizzabilità.

- La distinzione tra asse paradigmatico e asse sintagmatico: quando un individuo

sceglie di utilizzare una determinata parola all’interno della frase sceglie quella

determinata parola tra tante altre che potevano ricoprire la medesima posizione

nella frase e che costituiscono un paradigma. La parola scelta ha con le altre

parole del paradigma rapporti sul piano paradigmatico (piano delle scelte). La

parola scelta deve inoltre coordinarsi con le altre parole che lo precedono o le

seguono con cui ha rapporti sul piano sintagmatico (piano delle combinazioni).

L’analisi della lingua

Una lingua è una struttura molto complessa e per questo motivo esistono 4 livelli di

analisi, tre per il significante e uno per il significato. Il significante viene studiato sia

sul piano del significante come mero significante, sia sul piano del significante in

quanto portatore di significato. Il primo livello di analisi riguarda lo studio delle unità di

seconda articolazione che si concretizza nella fonetica e nella fonologia. Il secondo e il

terzo livello di analisi riguardano invece lo studio dell’unità di prima articolazione e si

concretizzano rispettivamente nelle discipline di morfologia e sintassi. Il piano del

significato è infine studiato dal quarto livello di analisi della lingua che è rappresentato

dalla semantica.

Capitolo 2: fonetica e fonologia (primo livello d’analisi)

La fonetica

La fonetica si occupa di spiegare come sono fatti fisicamente i suoni. Essa si divide in

3 branche:

- Fonetica articolatoria studia i suoni e come sono articolati (processo di

produzione del suono)

- Fonetica acustica studia la consistenza fisica dei suoni e al loro propagazione

- Fonetica uditiva i suoni in base a come vengono ricevuti (percezione

studia

dei suoni)

La fonetica articolatoria studia quindi la configurazione articolatoria, cioè la posizione

degli organi mobili rispetto a quelli fissi durante la fonazione. Essa si compone di tre

fasi:

- Impostazione gli organi mobili abbandonano la precedente posizione per

adottare quella necessaria per produrre un nuovo suono

- Tenuta la posizione necessaria per produrre un determinato suono viene

mantenuta per un breve arco di tempo

- Soluzione gli organi articolatori mobili abbandonano la posizione e

cominciano ad adottare la posizione per produrre il suono seguente

Durante la configurazione articolatoria entra in atto anche i fenomeno della

coarticolazione per il quale la realizzazione di un suono dipende dalle caratteristiche

articolatorie dei foni che lo precedono e lo seguono.

La produzione del suono avviene grazie ad una forza in grado di produrre

un’oscillazione di un meccanismo vibrante. Il suono verrà poi amplificato attraverso un

apparato di risonanza.il suono linguistico non è altro che un prodotto secondario della

respirazione costituita da due fasi, inspirazione ed espirazione che concorrono alla

produzione del suono.

L’apparato fonico acustico:

Fonazione – capacità di produrre suoni linguistici

Meccanismo laringeo – vibrazione delle corde vocali

Se c’è vibrazione nella produzione di suono il fonema è sonoro, mentre se nonc’è

produzione di suono allora è sordo. La fonazione è prevalentemente egressiva poiché

agisce sull’aria che esce. A volte può essere anche ingressiva come nel caso in cui si

continui a parlare mentre si prende fiato.

La classificazione dei fonemi

I fonemi si dividono in due categorie:

- Contoidi si realizzano attraverso la creazione di un ostacolo durante la

fonazione

- Vocoidi non c’è ostacolo durante la fonazione

I contoidi possono essere classificati sia in base al luogo di articolazione oppure in

base al modo di articolazione.

In base al modo:

- Occlusive occlusione totale

- Fricative occlusione parziale chiamata frizione

- Approssimanti frizione parziale

- Affricate iniziano occlusive e terminano fricative

- Laterali l’aria passa lateralmente alla lingua

- Vibranti prodotte tramite rapidi contatti tra la lingua e un altro organo

- Nasali passaggio di aria nella cavità nasale

In base al luogo:

- Bilabiali dalle o tra le labbra

- Labiodentali tra arcata dentale superiore e labbra inferiori

- Dentali a livello dei denti

- Alveolari lingua vicino o contro gli alveoli

- Palatali Lingua contro o vicino al palato

- Velari lingua contro o vicino al velo

- Uvulari lingua contro o vicino all’ugola

- Faringali tra la radice della lingua e la parte posteriore della faringe

- Glottidali nella glottide a livello delle corde vocali

I vocoidi sono così classificati:

Tra le vocali viene poi fatta un’ulteriore distinzione tra vocali procheile o arrotondate (o

aperta, o chiusa ed u) e aprocheile o no arrotondate (a, e aperta, e chiusa ed i ). I

vocoidi possono inoltre essere o orali oppure nasali nel caso in cui sia passaggio di aria

attraverso le cavità nasali.

Il più importante e diffuso sistema di trascrizione fonetica è l’IPA (international

phonetic alphabet).

Fonologia

Quando i suoni hanno valore distintivo in una determinata lingua sono chiamati fonemi

e in questo caso vengono studiati dalla fonologia. Essa studia in particolare il loro

funzionamento e la loro organizzazione. Ciascun fonema viene identificato per

opposizione

Dettagli
A.A. 2017-2018
18 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentinaorbacchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Gagliardi Gloria.