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Estratto del documento

Formattazione del testo

NOTA BENE:

  • Non scrivere in modo sciatto, ma nemmeno come i burocrati; tenere una via di mezzo.
  • Usare le parole straniere solo se non esistono equivalenti italiane.
  • Nel manoscritto, usare una grafia leggibile.
  • Nella firma, scrivere prima il nome e poi il cognome.
  • Più varietà stilistiche si è capaci di praticare, più precisa sarà la scelta e più efficace la scrittura.

LO SCOPO DI UN TESTO: le tipologie (modello di Egon Werlich)

  1. Regolativa: dettare norme di comportamenti, regole, divieti (manuali, istruzioni, circolari, norme, regolamenti, leggi).
  2. Informativa: riferire notizie, fornire informazioni attraverso spiegazioni (relazioni, articoli di cronaca, schede bibliografiche e filmografiche, annunci, avvisi, corrispondenza, verbali).
  3. Narrativa: raccontare lo svolgimento di fatti reali o immaginari (romanzi, novelle, racconti, articoli, cronaca, interviste, resoconti, parti narrative all'interno di altre tipologie).
  4. Descrittiva: descrivere,

Cioè presentare le caratteristiche dell'oggetto del messaggio (relazioni, parti descrittive all'interno di altri testi).

5) Argomentativa: sostenere un'opinione con argomentazioni, convincere il destinatario delle proprie tesi, influire sul comportamento altrui (saggi, articoli d'opinione, messaggi pubblicitari, discorsi politici).

QUALE STILE ADOTTARE?

  • Adottare uno stile personale che rispetti il proprio gusto, le opinioni culturali ed estetiche.
  • Adattare lo stile alla particolare situazione comunicativa.
  • Adotta un registro stilistico omogeneo.

IL PUNTO

Indica una pausa forte del discorso. Viene utilizzato per concludere un periodo ed è seguito dalla lettera maiuscola. Si usa il punto e si va a capo quando è finito il paragrafo, ovvero quando si cambia l'unità logico-argomentativa. In particolare, si usa:

  1. Quando si finisce un argomento e se ne inizia uno nuovo.
  2. È bene non eccedere con l'uso del punto per
evitare un'eccessiva frammentazione dell'argomentazione.

LA VIRGOLA

Indica una pausa breve del discorso; viene usata per separare elementi del discorso. In particolare, si usa:

  1. Negli elenchi in cui gli elementi sono coordinati senza congiunzione.
  2. Per isolare un inciso (una parola o una frase che possono essere tolte senza che il senso della frase venga a mancare) o per isolare una apposizione (precisazione di una persona o luogo).
  3. Per separare proposizioni subordinate ("questa sedia è brutta, ma è comoda").
  4. Per separare proposizioni subordinate, in particolare con gerundio e participio ("uscendo da qui, sulla destra troverai l'edicola").
  5. Per separare proposizioni subordinate temporali, concessive, ipotetiche ("quando arrivò Carlo, Lisa era già andata via" / "Non sono riuscita a prendere il metrò, benché avessi corso").
  6. Quando ci possono essere fraintendimenti se non ci sono pause.

fosse la virgola (tutti gli studenti, seduti nei loro banchi, diedero il benvenuto al professore). Non si usa:

  1. Tra soggetto e verbo, anche se il soggetto è ampliato da aggettivi o avverbi (la riunione che tutti aspettavano, iniziò alle tre).
  2. Tra un nome e il suo aggettivo (Mario ha seguito una lezione, interessante).

IL PUNTO E VIRGOLA

Indica una pausa intermedia tra il punto e virgola. Si usa:

  1. Per separare due proposizioni coordinate (queste indicazioni possono esser utili per scrivere; si consiglia di seguirle con attenzione).

I DUE PUNTI

Indicano che quanto li segue costituisce una spiegazione o una causa di quanto li precede. Si usano:

  1. Per introdurre una enumerazione (questo manuale insegna a: leggere criticamente, scrivere testi, usare correttamente la punteggiatura).
  2. Per introdurre una spiegazione (sono stata a un meeting: una riunione in cui si è parlato di…).
  1. Per introdurre il discorso diretto (allora gli chiesi: Cosa ne pensi? virgolette base oa sergente).
  2. Per introdurre proposizioni causali che sostituiscono poiché, esplicative che sostituiscono infatti (aveva preferito non rispondere: aveva già fatto presente le sue idee).

Non si usano:

  1. All'interno di una frase in cui si sono già usati.

PARAGRAFATURA

Per scandire la progressione argomentativa di un brano. Si usa:

  1. Quando si cambia argomento.
  2. Quando il periodo è nuovo.
  3. Quando si vuole segnalare che è finito un discorso e se ne apre un altro, a volta parallelo ma diverso.
  4. NON si va a capo a ogni punto.
Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
8 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mlaulm di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua e cultura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Zangrandi Silvia.