vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CAPITOLO 3 –SOTTO MENTITE SPOGLIE-
LA MALATTIA DELL’ANIMA: Goethe nel 1770 si trasferì a Strasburgo per
terminare i suoi studi e allo stesso tempo, dopo aver frequentato il circolo
pietistico di Susanne von Klettenberg e aver compiuto studi scientifici-
teoosofici, l’autore iniziò a concentrarsi su una nuova ricerca letteraria e alla
definizione di un nuovo modello di donna ideale. Durante il suo soggiorno la
malinconia persistette, ma le sue esperienze passate (l’amore per la Schonkopf
e la sua depressione) divennero materiale poetico.
A Strasburgo Goethe conobbe Herder che lo iniziò ad Ossian e lo aiutò in uno
studio sistematico su Shakespeare; la poetica di Herder ricca di parole chiave
è
dell’Empfindamkeit per invitare gli autori a non lasciarsi trasportare dalle
passioni, a mitigare la compassione. Goethe, nel Werther, abbandona il tema
della ‘compassione’, ma sfrutta un linguaggio melanconico al fine di
evidenziare il tema della ‘passione’ misto al linguaggio ‘dolce’, per evidenziare
l’elemento patologico alla base della cultura pietistica.
Il periodo a Sesenheim: quando giunse a Sesenheim conobbe la famiglia Brion,
alla quale leggeva passi di Ossian e delle sue commedie; questo ‘recitare’ a un
fine esterno, si ha una situazione simile a quella di Lipsia, ma qui il contesto è
ricco di religiosità e sentimentalità, lontano dalla cultura francese. Qui Goethe
conobbe e si innamorò di Friederike Brion, ma non solo la sua esperienza
sentimentale quanto tutta l’esperienza a Sesenheim servì per il suo progetto
poetico. Goethe lasciò Sesenheim di punto in bianco senza giustificazione,
distruggendo tutte le prove e gli scambi epistolari tra lui e Friederike.
IL TRAVESTIMENTO: Goethe in ‘Poesia e Verità’ (la sua autobiografia) inserisce
una serie di vicende che sono allo stesso tempo biografiche e letterarie: ogni
suo racconto finalizzato ad una finzione letteraria ( si esprime in maniera
è
figurata e metaforica). Il testo letterario strutturato in modo che ci sia una
è
collaborazione tra lettore e autore; il lettore deve, con la sua fantasia, colmare
le lacune e i salti della narrazione, usando le conoscenze letterarie e le loro
esperienze. Molti aspetti della sua vita sono caratterizzati dal ‘travestimento’
(in Italia si presenta alla sua amata come un pittore, Philipp Miller) in modo da
proteggere la sua sfera privata. Ovviamente il travestimento anche un modo
è
di soddisfare la sua vena narcisista: essere in grado di recitare altri ruoli. Due
aspetti sono molto importanti:
Il travestimento una forma di ricerca di sé.
è
Ha come funzione la difesa della propria identità, che comporta la
sperimentazione e anche un aspetto ludico.
Attraverso il travestimento, Goethe porta coloro che lo circondano a provare
sentimenti ed emozioni che verranno poi usate come materiale letterario;
questi sentimenti però sono allo stesso tempo veri e falsi, poiché generati in un
ambito fittizio. Inoltre, ‘Poesia e Verità’ un’opera composta 40 anni dopo gli
è
eventi accaduti e proprio questi vengono ripresi e ‘aggiustati’ in relazione ad
una rielaborazione dei sentimenti e del complesso di colpa (il travestimento è
sbagliato, ma necessario ad un fine letterario). Goethe si presentò dal parroco
Brion sotto le spoglie di uno studente di teologia, al fine di conquistare la
simpatia della famiglia, ma allo stesso tempo si travestì (doppio) da giovane di
Drusenheim (amico delle Brion) e portò nella casa del parroco una torta offerta
da George (il figlio del padrone della locanda di Drusenheim). Quando gli altri
riconobbero il travestimento la presero sullo scherzo, ma qui Goethe mostra il
suo ‘senso di colpa’ (dovuto principalmente all’abbandono di Friederike).
Teoria di Reik: secondo lo studioso il travestimento rappresenterebbe una
maschera, la torta per il battesimo simboleggerebbe il bambino che Goethe
avrebbe voluto avere dalla Brion. Il doppio travestimento rivela il complesso di
castrazione dell’artista.
La fuga: le cause dell’abbandono sono sconosciute, ma, in alcune lettere,
Goethe rivelò di volersi allontanare dalla giovane. I germanisti hanno avanzato
diverse ipotesi come un’opposizione da parte dei genitori al fidanzamento, una
paura da parte di Goethe di compromettere la sua carriera letteraria e infine la
sua ipocondria come causa della rottura del fidanzamento (si temeva che
Friederike fosse malata ai polmoni e Goethe temeva il contagio). Goethe sfruttò
la figura di Friederike per delineare una figura di donna secondo il modello
pietistico, che presentava però tratti negativi e positivi (figura popolana e
sensuale che costretto ad abbandonare). La paura del fallimento e il
è
complesso di castrazione fanno sì che l’oggetto del desiderio non sia ritenuto
degno. Goethe conobbe Friederike durante una visita ai parenti: in ambito
mondano una popolana stonava e qui emerge la differenza sociale e
l’inadeguatezza (scena del Werther durante il ballo, quando il protagonista
viene allontanato perché non adeguato all’evento).
COMPLESSO DI CASTRAZIONE: Goethe a Strasburgo prese lezioni di danza da
un maestro che usava le sue due figlie come ballerine e Goethe lascia capire
che ebbe una relazione con la più giovane, mentre la più grande era
segretamente innamorata di lui (Lucinde). La più grande cadde in uno stato di
depressione e di invidia nei confronti della sorella, sostenendo che le rubasse
‘tutti’ i pretendenti. Goethe racconta di una vicenda: mentre la più giovane
aveva baciato l’uomo, Lucinde sarebbe arrivata e avrebbe anch’ella baciato
l’uomo per poi maledire tutte le donne che lo avrebbero baciato per prima.
Goethe sviluppò un sentimento ambivalente nei confronti delle sue amanti: da
una parte le amava ma desiderava che morissero. Egli aveva paura del bacio
sostenendo che potesse recare danno all’amata, ma in realtà dietro c’era la
paura della contaminazione; quando Goethe decise di baciare Friederike fu un
modo per liberarsi da questa fobia e di aver libero accesso al mondo del bacio.
La figura di Lucinde anticipa il modello di vittima, e proprio questa viene
contrapposta a quella di Friederike. Ciò dimostra come il tema fondamentale sia
l’erotismo. Quando l’autore riuscito ad abbandonare il dramma interiore della
è
donna pietista per concentrarsi su quello dell’uomo, riuscito a dar vita ad un
è
capolavoro.
CONTAMINAZIONE: l’autobiografia di Goethe contiene 3 livelli narrativi:
a) Il primo quello degli avvenimenti realmente accaduti nel 1770.
è
b) Il secondo consiste nella chiave narrativa per spiegare e giustificare
gli eventi.
c) Il terzo consiste nella struttura fittizia della narrazione.
Goethe, nella sua autobiografia, afferma che Strasburgo sia un luogo
‘contaminato’, in cui presente vecchio e nuovo, antico e moderno, che erano
è
rappresentati rispettivamente da Francoforte e da Lipsia. Proprio nel Werther
viene ripresa questa contaminazione che determina il crollo
dell’Empfindsamkeit. Per quanto riguarda il ‘senso di colpa’ di cui parla l’autore,
possiamo affermare con certezza che egli, a causa della sua vena narcisista,
sacrifica tutto e tutti per i suoi fini letterari e per questo si sente in colpa.
Questo comportamento gli impedisce di essere ‘normale’ e proprio questa sua
‘eccezionalità’ comporta una ‘malattia’: che diventa dapprima malinconia e poi
si trasforma in paura e nel complesso di castrazione. Quest’ultimo viene
superato da Goethe durante il suo soggiorno romano, grazie a Faustina, la sua
amante, che lo ha iniziato ai piaceri della sessualità. Il complesso deriva da
desideri incestuosi repressi verso Cornelia e da sensi di colpa che portano ad
un conflitto con il padre.
DIRITTO DI OSPITALITA’: Goethe, in una lettera a Salzmann scritta a Sesenheim,
dell’abbandono,
si riferisce a Friederike e parla dei temi della seduzione e ma in
particolare del tema dell’ospitalità, citando un passo dell’Eneide, in cui c’erano
Enea e Didone. Tutto ciò una metafora che si riferisce al fatto che Goethe, a
è
Sesenheim, ha infranto il ‘diritto dell’ospitalità’. Egli fa poi ricorso ad Ulisse, che
definisce come ospite che inganna e che non svela mai la sua vera identità.
Nell’antica Grecia l’ospitalità prevedeva un ‘compenso’; lo straniera contamina
sia sul piano materiale sia su quello intellettuale il luogo in cui si reca, e per
questo ha l’obbligo di offrire un compenso (o sacrificio) per purificare.
L’infrazione del diritto di ospitalità rappresentata da Ifigenia che era incaricata
è
di sacrificare gli stranieri che entravano in Tauride e allo stesso tempo dal dio
dell’ospitalità: Apollo. Apollo (come Dioniso) ha un carattere ambivalente: il
è
dio dell’ospitalità, ma allo stesso tempo pretende il sacrificio dello straniero. A
sua volta Dioniso uno straniero che quando giunge in un luogo lo sconvolge e
è
pretende dei sacrifici, infine, quando lascia quel territorio, lascia dietro si sé
furor
caos e (pazzia). Nella descrizione dell’Idillio di Sesenheim sono presenti il
tema dell’ospitalità e del sacrificio e, ancora, il motivo della contaminazione. La
contaminazione rimanda alla paura di Goethe di essere contagiato e al
complesso di castrazione; il tema del sacrificio si riferisce a Friederike, la
vittima pura e innocente. Lo scopo di Goethe unire antico e moderno, proprio
è
per non perdere la grande cultura dei classici, inoltre egli vuole far notare che
temi presenti nel passato sono validi anche ai nostri tempi.
IL DOPPIO: nel 1771 l’idillio di Sesenheim finì; tutto questo periodo era stato
caratterizzato da un umore nero e da una dolce melanconia che erano
spleen (atteggiamento
affiancati da uno sentimentale caratterizzato da umore
tetro) che cozzavano con la bellezza della natura. Quando Goethe descrive
l’abbandono dalla Brion sfrutta un linguaggio letterario e esagerato: in questa
descrizione presente l’uomo a cavallo, quando ha una visione e vede se
è
stesso venirgli incontro in un abito diverso; egli tornò a trovare la famiglia nel
1779 e indossò proprio gli abiti della visione, volendo chiudere con una visione
premonitrice un episodio iniziato con una maledizione. In questa visione è
presente il ‘doppio’, si ha dunque una conferma