Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
GOETHE
Johann Wolfgang von Goethe nacque a Francoforte sul Meno il 28 agosto 1749, un anno prima della nascita della
seconda figlia, Cornelia Friederike Christiana, la sua compagna di giochi dell'infanzia (gli altri cinque successivi
figli moriranno infatti in tenera età).
L'infanzia di Goethe fu felice ed armoniosa e caratterizzata dallo stesso temperamento sereno e lieto della madre.
Componeva graziosi dialoghi latini, imparò diverse lingue, dedicava tutto il tempo libero alle marionette,
compose drammi e libretti di opera ed era frequentatore assiduo del teatro francese.
Goethe si staccò lentamente dalla religiosità pietistica della madre conservando però il culto religioso della natura
e dell'alba. Anche il padre ebbe una forte influenza: la ricostruzione della casa nello Hirschgraben fu
un'esperienza decisiva poiché il poeta e i suoi eroi sarebbero sempre stati poi appassionati costruttori, ingranditori
ed amministratori di edifici materiali e spirituali.
A 15 anni, nel 1764, subì una prima crisi morale poiché implicato in un processo per truffa a causa di
frequentazioni sbagliate.
1- LIPSIA
Sedicenne, vorrebbe seguire i corsi di lettere classiche e retorica a Gottinga ma il padre sceglie per lui gli studi di
diritto a Lipsia e così, il 30 settembre 1765, Johann parte da Francoforte.
A Lipsia Johann s'inserisce senza difficoltà nella frivola vita di società, così diversa da quella conservatrice e
patriarcale di Francoforte; ha una relazione con Kätchen Schönkopf (1746-1810), scrive il "Die Laune des
Verliebten" (Il capriccio dell'innamorato), 1767, una commedia arcadica che offre un'analisi dell'ipocondria che
torturava Goethe, e i "Die Mitschuldigen" (I correi), che contengono una critica della società corrotta, e varie
poesie musicate. Nelle commedie i principali colpevoli sono i giovani e ricchi libertini da cui Goethe scruta la
bassezza morale.
Il distacco da Kätchen Schönkopf fu forse la causa principale di una grave malattia.
A Lipsia sperimentò lo stile del rococò e conobbe l'ambiente teatrale e intellettuale della città, abbandonando gli
studi. Nei suoi scritti cominciò a svilupparsi una nuova poetica, un nuovo stile in reazione al rococò, che si
consoliderà solo più tardi nella corrente dello Sturm und Drang.
Delle poesie lipsiensi si sono conservate la collezione "Das Buck Annette" e i "Neue Lieder" e dichiarò più tardi
che le sue opere erano "frammenti di una confessione generale composti per liberarsi da un sentimento gioioso o
doloroso".
I primi svolgono il tradizionale tema della lotta fra la sensibilità e la virtù o la saggezza. Si può già parlare di quel
"Goethe saggio" degli anni dell'infanzia, nel quale passione e saggezza si conciliano, e che verrà poi contrastato
da un "Goethe irrazionale" che rappresenterà figure demoniache.
Nel breve ciclo "Neue Lieder" la poesia è uno "Schwarmen", un abbandonarsi ad un vago, irreale fantasticare, e
uno "Schmelzen", un dolce ed armonioso sciogliersi e fondersi dei più contrastanti affetti.
Le 3 odi scritte a Lipsia per la partenza dell'amico Behrisch, composte in brevi versi irregolari uniti senza rima,
aderiscono al flusso dei sentimenti e alle immagini realistiche dove sorprende la densità e la pregnanza delle
molte immagini visive.
Relativamente a questo periodo, egli commenterà di avere allora cominciato a seguire la tendenza a «trasformare
in un'immagine, in una poesia e a portare a compimento in me quel che mi dava gioia o tormento o che comunque
occupava il mio spirito», e che «tutto ciò che si è conosciuto di me sono solo frammenti di una grande
confessione». Fra il febbraio e il marzo del 1768 si reca a Dresda, visitando le collezioni d'arte raccolte nella città
e in giugno viene a conoscenza della tragica morte di Winckelmann, che egli apprezzava molto.
Tuttavia, i componimenti di Johann non vengono apprezzati ed egli stesso si convince che è meglio consegnare al
fuoco la maggior parte di quella prima produzione così il 28 agosto 1768 ritorna a Francoforte senza aver
concluso nulla.
2- FRANCOFORTE
A Francoforte Johann soffre di coliche, vomita sangue e deve subire anche un intervento chirurgico al collo; il
giovane Goethe non pensa di poter vivere a lungo e si apre all'influsso religioso pietistico della madre e della sua
amica Susanna Katharina von Klettenberg (1723-1774), una signora quarantacinquenne che egli ricorderà
affettuosamente in "Poesia e verità", e nelle "Confessioni di un'anima bella".
Goethe sarà sempre anticonfessionale pur guardando con simpatia e interesse alla ricerca spirituale e si definirà
un eretico che i cristiani avrebbero volentieri messo al rogo.
3- STRASBURGO
Con il ritorno della buona salute, nel 1770 si reca a Strasburgo, dove potrà imparare bene il francese e studiare in
un'Università di cultura tedesca. Qui si fa molti amici, come Stilling, che scriverà "La giovinezza di Heinrich
Stilling" e il futuro drammaturgo Lenz e all'inizio dell'estate visita con due amici l'Alsazia e la Lorena.
Conosce e subisce l'influenza di Herder, letterato e filosofo già noto il quale, al termine di un suo viaggio in
Francia, era stato costretto a soffermarsi in settembre a Strasburgo per un'operazione agli occhi. Per un
ammiratore della poesia popolare come Herder, Goethe compone "Rosellina della landa".
Legge con interesse i romanzi inglesi di Goldsmith, Fielding e Sterne e s'interessa a un personaggio storico, Götz
von Berlichingen, e a un personaggio di fantasia destinato a fama immortale, Faust. Nella primavera del 1771, nel
vicino paese di Sessenheim, ha un'impegnativa relazione amorosa con Friederike Brion (1752-1813), figlia di un
pastore protestante. La relazione gli ispirerà diverse liriche, come "Willkommen und Abschied" (Benvenuto e
addio), "Maifest" (Festa di maggio), "Ob ich dich liebe, weiß ich nicht" (Non so se t'amo) e "Jetzt fühlt der Engel"
(Ora l'angelo sente).
Sarà proprio in questo ambiente impregnato del culto del Medioevo e della pura germanità contrapposta
all'imitazione ostinata dei francesi del secolo che si svilupparono i primi germi dello Sturm und Drang.
Esperienza importante per Goethe è un primo profondo contatto con una nuova natura, il paesaggio alsaziano
ampio, maestoso e dolce, sfondo dell'amore per Friederike Brion, figlia diciottenne del parroco di Sesenheim.
L'idillio vissuto da Goethe aveva un duplice aspetto costruttivo e distruttivo: partecipò con gioia alla vita della
fattoria del parroco conquistando la sua simpatia, ma distrusse la felicità di Friederike e di tutto l'ambiente
idilliaco della parrocchia (in cui era entrato per la prima volta travestito da studente di teologia). In questa
stagione tra 70 e 71 scaturì la nuova poesia tedesca rivoluzionaria, scandita sui ritmi della natura e dei sentimenti
e sostanziata da quel linguaggio semplice e immediato che Goethe aveva saputo accogliere dal folclore tedesco e
che sarà il segno della sua grandiosa e inesauribile creatività poetica.
Friederike fu lentamente consunta dal dolore e Goethe non riuscirà a liberarsi del rimorso: tutte le sue opere sono
"confessioni" e dolorosi atti di penitenza per purificarsi della sua colpa che aveva semi volontariamente
commessa a Sesenheim.
4- FRANCOFORTE
Tornato a Francoforte, la città nido, continua a scrivere, in quegli anni che annunciano lo Sturm und Drang, la
nuova poetica preromantica della Tempesta e Assalto, dal dramma omonimo di Friedrich Maximilian Klinger.
I 4 anni fra il ritorno a Francoforte (1771) e la partenza per Weimar (1775) sono gli anni sturmeriani per
eccellenza, più intensi e drammatici della sua vita e caratterizzati da una produzione poetica ricca, multiforme ed
ininterrotta. Iniziò anche la carriera di avvocato e a Wetzlar, dove si recò per studiare, conobbe un nuovo amore,
Charlotte Buff, allora fidanzata con Kestner, educatrice di 10 fratellini orfani di madre.
Tornato a Francoforte s'impose, quasi come penitenza, un lavoro poetico giornaliero intenso e metodico
imparando i segreti della tecnica compositiva e stilistica e impossessandosi più saldamente degli strumenti della
propria arte: nasce così dal "Goethe viandante" quel Goethe più sicuro di se, il "Goethe titano".
Compone il Werther, atto di autoanalisi e autopurificazione, rifacendosi alla storia drammatizzata di Götz e
sfrondandola dagli eccessi e gli errori tecnici-teatrali.
Il successo dell'opera ne fece il poeta più ammirato dai giovani tedeschi e la letteratura tedesca da seguace di
modelli stranieri si trasforma in quella cui si ispirarono le altre letterature per decenni: influenzò Leopardi,
Foscolo, Constant e Chateaubrian.
L'opera è ispirata dal panteismo spinoziano e dalla poetica del genio del preromanticismo inglese e Werther è un
eroe del suo tempo, un giovane sensibile e geniale vittima di un ordinamento sociale rigido e di un'esasperazione
soggettivistica che tende a porsi come unica totalità possibile scontrandosi con la realtà oggettiva.
La scrittura è rivoluzionaria per la sua immediatezza coinvolgente e appassionata infatti fino ad allora non si era
mai scritto in quel modo in Germania: Goethe trae linfa vitale del suo linguaggio potentemente emotivo da una
consolidata acquisizione della tradizione luterana e pietistica e in tal modo la lingua del Werther è duplicemente
originale perché innovativa e perché torna alle origini del principale documento culturale della Germania.
L'amore per Lili Schonemann rischiò di legarlo definitivamente a Francoforte, come anche il padre sperava, ma
gli amici del poeta erano concordi nel ritenere che egli fosse destinato a "regnare", che avesse cioè la capacità di
affermarsi anche nella vita sociale e politica.
Durante i dolorosi alti e bassi con Lili, Goethe non osava legarsi a lei per non tradire la propria missione poetica
ma senza trovare comunque la forza di staccarsi da lei.
Si definì "Goethe da carnevale", un uomo che faceva con sincera convinzione il passo per nascondere la propria
infelicità derivata da una tragica irrisolutezza, dovuta soprattutto al contrasto fra la sua missione poetica ed una
possibile missione politico-sociale.
La grande crisi goethiana del 1775 rivela un tragico conflitto tedesco del 700 ossia l'inconciliabilità della cultura e
della politica. In questo periodo Goethe intraprese un viaggio in Svizzera per dimenticare Lili, ma ritornò presto a
<