Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Qua Duman ha un problema : non può esaurire le possibilità, e così insite nelle figura del
cavaliere lavorando con un personaggio solo, nonostante le forti differenze tra cavalieri del
nord e del sud.
1. Porthos, il cavaliere-combattente: cavaliere predone del Nord ma ingentilito dal Sud. Ha
un'amante matura, che poi si sposerà. E' il più forte di tutti i cavalieri.
"vent'anni dopo"
In quello che era un simulato del personaggio in questione ha però uno
sviluppo diverso perché sposa l'amante matura e finisce per avere una dimensione
irresistibilmente borghese (Duman fa notare come la figura del cavaliere viene svuotata
e completamente riutilizzata.
2. Aramis, cavaliere-intellettuale: il Trovatore, l'intellettuale-cortigiano-cavaliere. Studia,
prepara tesi, filosofeggia, intende prendere i voti. Cavaliere che si è fatto cortigiano, ha
deposto la spada e ha iniziato a vivere all'interno di un contesto della corte. Personaggio
estremamente delicato : senza essere un vero aristocratico è quello che intrattiene con
più facilità rapporti all'interno della corte, è il cortigiano perfetto. Infatti egli studia e si
muove a suo agio all'interno del sapere ma non coglie l'aspetto problematico del sapere
(dotto senza essere veramente colto).
Quando scopre che la donna di cui è innamorato ha di nuovo un interesse verso di lui
abbandona tutto e corre da lei.
3. Athos, cavaliere aristocratico (malattia incurabile dell'eroe) : ferito a tradimento dalle
guardie del cardinale, che vogliono nascondere tutto ciò al loro superiore. Convergono
tutti gli elementi dell'archetipo precedente alla creazione del cavaliere medievale,
ovvero ritorna il cavaliere eroe : come un eroe classico non è un personaggio
completamente positivo. Athos viene descritto come un
personaggio perennemente malato di malinconia, di un amore che non può più
recuperare, nei confronti del figlio a cui non confesserà mai di essere suo padre fino alla
("il visconte di Bragellone").
fine del terzo romanzo
Duman usa queste quattro caratteristica per descrivere l'idea di cavaliere ed il suo
declino. Egli vuole arrivare a dimostrare che queste figure sono vuote.
Da dove ispirarsi?
"Promessi Sposi" (Manzoni,1827) tradotto in francese
Due vicende ambientate migliaia di chilometri, ma a distanza di pochi mesi (tre mesi e due
giorni prima della passeggiata di Don Abbondio).
Duman da narratore ha capito che Manzoni, oltre ad aver scritto un romanzo sulla
provvidenza, gioca anche con la morte della figura del cavaliere.
Durante il pranzo a casa di Don Rodrigo convergono tutte le inquietudini relative alla
Tre moschettieri"
figura del cavaliere che poi saranno esplicitate sia all'interno dei " sia
"Promessi sposi".
all'interno dei
Personaggi in questione : Gerusalemme liberata".
Attilio, il Podestà e Don Rodrigo hanno letto almeno una parte della "
- Don Rodrigo è un Don Giovanni immiserito, ma è un cavaliere.
Ombra di Orlando divenuto al termine di una complessa parabola "l'iniquo".
Viene riutilizzato in una versione nera, ovvero quella del personaggio di Don Giovanni:
negazione di tutti quello che dovrebbe essere un cavaliere, in quanto è un seduttore ateo e
assassino che subisce una sorta di assunzione in cielo al contrario (finisce all’Inferno)
- L'Innominato : presenza di un personaggio che è la perfetta negazione del cavaliere pur
avendo
tutte le caratteristiche del cavaliere negazione della religione.
- Fra Cristoforo : al pranzo di Don Rodrigo gli impongono di bere del vino, non volendo
indispettire Don Rodrigo poiché deve chiedergli un favore, accetta questo bicchiere di vino
sdoppiamento della figura negativa del cavaliere.
Quando Don Rodrigo ha l'incubo che gli annuncia che si è ammalato di peste, la prima
immagine che vede è di Fra Cristoforo con il dito alzato cioè il commendatore che lo
trascina all'inferno. Duman dice che nella figura di Fra Cristoforo c'è un altro personaggio, il
personaggio di Don Chisciotte, perché, essendo un cavaliere autentico dei promessi sposi,
è un personaggio che è costretto a sancire il fallimento di questa figura.
! 1605, anno in cui Servantes attesta la fine del modello cavalleresco, capacità quindi da parte
di Manzoni di utilizzare la parodia.
! Perché la figura di Don Giovanni? Don Giovanni è rappresentato dalla statua del
commendatore (uomo che ha ucciso) -> Don Giovanni cerca di far transitare l'eroe dal mondo
dei morti al mondo dei vivi sotto forma d figura negativa (contrariamente alla situazione
classica).
Modelli alla modernità (per opporsi alla richiesta divino/religiosa del pentimento)
⁃ Don Giovanni
⁃ Faust
⁃ Amleto
Cavaliere Simbolo: Personaggio che può essere riempito e svuotato con altri contenuti senza
che quelli che sono i suoi elementi costitutivi vengano alterati. (Es : metà dell'800, costruzione
di un personaggio che corrisponde alla caratteristiche del patriota)
Letteratura per ragazzi (ed Emilio Salgari):
1. All'estero (dal 1800 in poi)
2. In Italia (dal 1800 ai primi autori famosi per questo genere, si traducono le opere)
Pubblico : del ceto borghese alto, in quanto l'acquisto dei libri è caro (le illustrazioni dei libri
hanno un alto costo di produzione).
[Non sono mai i ragazzi a scegliere cosa legger, ma i genitori, che devono dare la loro
approvazione morale.]
Autori esteri:
1. Walter Scott (1771/1832,UK) :
Iniziatore del romanzo storico, ovvero colui che rielabora la figura del cavaliere.
! Essendo molto letto questo genere (anche da molti adulti italiani), verrà spesso tradotto
(anche se si tradurrà solo sempre un libro, mai gli interi cicli), ma addirittura trasformato in un
romanzo ridotto per ragazzi (dove vengono eliminate le parti più cruente).
2. Thomas Mayne Reid (1818/1883, UK)
3. Alexandre Dumas (1802/1870 Francia, estremamente amato dagli stranieri) :
⁃ Conte di Montecristo
⁃ I tre Moschettieri
si concentra sull'analisi della figura del padre (scrivendo proprio un opera dove immagina di
intervistare suo figlio)
4. Jules Verne (1828/1905 Francia, ovvero l'unico vero autore nato per fare letteratura per
ragazzi) :
sarà lui il primo ad avvicinarsi ad una descrizione della realtà estremamente realistica
(eliminando l'avventura e la fantascienza dal testo). Questo fatto sarà però molto criticato, in
quanto allontana i bambini dal l'immaginazione e, autori come Salgari, non contengono più un
messaggio educativo.
In Italia : nuovo modello moderno creato da Salgari (1862/1911,Torino):
L'eroe, l'uomo che ama il viaggio, l'avventura e la scoperta di luoghi immaginari (ispirato ad
Ulisse ed agli antichi classici)
Da dove prendere ispirazione :
1. Sanbrabdano (famoso nel Medioevo) : personaggio modello che si riadegua al desiderio
divino (infatti arriva sul monte del Purgatorio, scoprendo che i dannati dell'inferno il giorno di
Pasqua hanno un giorno di pausa). Egli non sfida però il Divino come Ulisse, bensì realizza il
Divino (lui è un Antiulisse, un credente e non solo un uomo, un po' come Dante nella Divina
Commedia) attraverso il suo viaggio.
2. Marco Polo : modello, che ha però realmente vissuto ciò che racconta (si passa dunque
dall'immaginario al realistico, anche se ciò che racconta resta "fantastico ed inimmaginabile" in
quanto nuovo e distante dalle abitudini dell'epoca)
3. Daniel Defoe (1660/1731, Londra - Robinson Crusoe, 1709) : la sua opera sembrerebbe
essere una anticipazione del Romanzo di Formazione, che seguirà in Europa.
4. Jonathan Swift (1667/1745, Dublino - I viaggi di Gulliver, 1726, 1735) : il quale attraverso
la sua opera vuole fare satira contro la società ma, essendo i libri letti da bambini, questo
messaggio non passa (e ancora oggi si evita di affrontare il vero motivo per cui l'opera è stata
scritta)
5. James Fenimore Couper (1789/1851, USA) : arriva in Italia dopo rispetto agli altri (verso il
1881, quando Verga scrive "I Malavoglia" che però poco c'entra con questo genere, ma anche
quando vengono scritti le "Ultime lettere di Jacopo Ortis" e le "Memorie di un italiano").
! All'epoca infatti si pensa che gli scrittori italiano non abbiamo alcun interesse per la
letteratura per ragazzi, anche se in realtà non è così e lo dimostra Salgari (anche se lo farà più
avanti)
Ma quando allora Salgari diventa importante ?
⁃ Prima : era considerato uno scribacchino sottopagato che copiava le vecchie opere straniere
⁃ Dopo : A partire dal 1980, quando a Torino si un convegno con 36 studiosi (Magris,
Guglielminetti, Rak, Piromalli) si comprende che lui è in realtà un autore italiano di letteratura
per ragazzi (quindi il primo a scrivere nella nostra lingua), che si ispira alla letteratura a livello
europeo (Degas). Le sue opere devono dunque essere lette in maniera totalmente differente.
1. Claudio Magris : descrive la sua opera come un "elementare educazione all'epica", che
introduce ad un mondo ingenuo, un mondo di tipi (e non di personaggi) che però adattano
l'educazione scolastica dei bambini alla loro età infantile.
2. Pavese : descrive la sua opera come un mondo a se, una realtà nuova (sull'isola di
Mombracen il tempo è sospeso)
⁃ Oggi : 2011/2012 (a cento anni dalla sua morte), nuovo convegno con 22 studiosi (7 sono
studiosi della storia del cinema) , per analizzare come le sue opere abbiano influenzato
l'immaginario collettivo a livello mondiale (basti pensare all'impatto avuto sul cinema, dove
l'autore di "Indiana Jones" ammette di essersi ispirato a lui). Viene poi effettuato un nuovo
ultimo convegno all' accademia delle scienze di Torino)
Chi era dunque Salgari?
1. Un giornalista
2. Scrittore di Romanzi (pubblicati sui quotidiani per i quali lavorava), come "La tigre della
Malesia", pubblicato nel 1883 sulla "Nuova Arena" di Firenze, la quale riceverà grande
pubblicità.
[autore anticoloniale, dunque politicamente scomodo, ma fortemente patriottico in quanto,
Guglielminetti spiega, egli si ispira ai romanzi di Garibaldi]
Egli visse nei suoi libri, in quanto in realtà non aveva mai viaggiato (se non due giorni al di fuori
dell'Italia) e dunque il suo nome di "Capitano" non è che un soprannome d'onore.
Salgari morirà nel 1911 per suicidio, poiché il suo editore rifiuterà di prestargli del denaro.
"Tigre della M