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Spesso è il tema del rifiuto parentale e dell’abbandono a risultare angosciante e fonte
di inquietudini. Hansel e Gretel
Ecco perché storie come non andrebbero rese con immagini cupe e
tenebrose, oltre che i contenuti andrebbero preventivamente vagliati dall’adulto
attraverso un’attenta lettura.
Oggi la realtà familiare presenta una eterogeneità di modelli e pluralità di forme che si
riscontrano anche nella scrittura per ragazzi: nei libri per la prima infanzia troviamo
un’immagine positiva della famiglia, spesso rappresentata da animali
antropomorfizzati, mentre in molti romanzi per l’adolescenza si assiste ad una
rappresentazione spesso conflittuale di questa realtà, non più un porto sicuro, ma
luogo di incomprensioni e divisioni, oltre ad una raffigurazione dell’adulto negativa,
visto come inadeguato e bisognoso.
E’ vero che molte di queste raffigurazioni riflettono l’odierna realtà, ma non è
condivisibile sommergere il ragazzo con narrazioni cupe e pessimistiche che rischiano
di minare la sua fiducia nelle figure affettive.
Il tema della sessualità, dell’omosessualità e dell’omogenitorialità è sempre in crescita
nei libri. Vari poi i romanzi di formazione che descrivono il disagio e le sofferenze
psichiche del ragazzo che scopre le sue diversità sessuali, magari in contrasto con le
sue convinzioni religiose e il rifiuto della famiglia pe questa realtà, provocando
isolamento e solitudine.
Fino all’inizio del Novecento, l’omosessualità era presentata come condizione anomala
e vista in negativo, tale che sul finale dei romanzi il protagonista gay moriva o gli
aspettava una vita in solitudine. Progressivamente si è subito un capovolgimento di
prospettiva, in cui la famiglia omosessuale viene presentata come normale.
Il termine “censura” evoca oppressione e limitazione delle libertà individuali.
Storicamente la censura nel libro per ragazzi si è abbattuta soprattutto su quelle parti
del testo dove si fa riferimento al corpo e alla sessualità; oggi si affacciano invece
nuove e insignificanti forme di censura.
Una censura giustificabile in letture giovanili è ammissibile soltanto in presenza di
racconti eccessivamente violenti, o pornografici, che potrebbero turbare il bambino, o
che si facciano banditori di messaggi di odio e razzismo. Per il resto, è sufficiente la
vigilanza e l’eventuale mediazione di un adulto che selezioni e proponga al bambino
libri a lui adatti, in rapporto a molteplici fattori.
Quello dello scrittore risulta così un compito difficile: si richiede di scrivere libri che per
materia, eleganza del linguaggio, pulizia di stile, intreccio agile, riescano a incantare e
coinvolgere emotivamente il giovane pubblico. Si richiede allo scrittore di essere colto,
informato e di possedere una viva sensibilità pedagogica e psicologica, tenendo
sempre presente che i libri possono concorrere a definire carattere e personalità.
La fiaba è certamente patrimonio dell’infanzia grazie alla sua dimensione del
meraviglioso, al trionfo del bene e della giustizia e al suo lieto fine. Non sorprende che
il bambino non si stanchi di ascoltarla, mai sazio nonostante il richiamo di Tv e altri
mezzi di comunicazione mediatici.
Questa è ricca di insegnamenti e si accredita come una vera e propria introduzione
alla vita, divenendo essenziale per lo sviluppo emotivo e psicologico del bambino,
permettendogli di sognare, di guardare con ottimistica fiducia alla vita e di evadere al
tempo stesso dalla grigia quotidianità, trasmettendogli inoltre norme di
comportamento e valori universali sempre validi nel corso del tempo.
Ricordiamo che per alcune fiabe occorre sempre la mediazione di una figura adulta
che possa filtrare la lezione conclusiva e instaurare una conversazione con il bambino,
riflettendo sui concetti esposti, di giusto e sbagliato, oltre a mediare eventuali motivi
negativi che possano influire sulla sfera emotiva e psicologica di esso, in quanto
quest’ultimo riflette quanto letto o ascoltato nel proprio vissuto. Sono da proporre con
cautela soprattutto quel genere di fiabe imperniate del motivo della matrigna cattiva,
specie in presenza di bambini che vivono in una situazione famigliare con più figure
materne o paterne; è opportuno intervallare tali racconti con altri in cui vi è un legame
affettivo tra fratelli non biologici e tra matrigna/patrigno e figliastri.
Da sempre la fiaba è oggetto di manipolazioni, stravolgimenti e rielaborazioni a cura di
molti scrittori che si cimentano in riscritture creative del testo originario, spesso
rifacendosi alla lezione rodariana del rovesciamento dei ruoli dei personaggi, così
come molti illustratori si sono cimentati nella rivisitazione iconografica di fiabe
classiche, non ottenendo un risultato ottimale adatto per l’infanzia; molti illustratori
moderni, infatti, rappresentano la fiaba come un mondo cupo ed angosciante, ricco di
insidie e pericoli, alterando così nel bambino la percezione di un mondo già
minaccioso.
Anche il movimento femminista ha dato vita da tempo a una riscrittura della fiaba in
cui la figura femminile gioca un ruolo attivo e dominante, dichiarando di voler
combattere gli stereotipi sessisti: troviamo adesso principesse che non vogliono né
innamorarsi e spostarsi, né sottostare all’autorità genitoriale, incarnando quel ruolo
che tradizionalmente è assegnato alla figura maschile, rischiando però, con gli eccessi,
di creare un nuovo rischio e danno nei confronti della figura maschile.
Classico è sinonimo di eccellente, sublime, e rimanda ad una dimensione di lunga
durata e di intramontabilità; il libro classico è a tutti gli effetti un libro contemporaneo
a tutte le epoche che “non ha mai finito di dire quel che ha da dire” (Calvino),
soprattutto in virtù della sua capacità di parlare un linguaggio universale e sempre
attuale a tutti gli uomini.
Per poter far sì che i giovani continuino ad apprezzare e leggere ancora libri classici, è
opportuno adeguare il linguaggio e talvolta può anche rendersi necessario un
inquadramento storico della vicenda, per migliorare la comprensione. I libri classici
certamente più amati dai giovani sono quelli dove vi è avventura e identificazione nel
personaggio.
I maggiori autori di libri classici per ragazzi sono:
- CHARLES DICKENS (1812 – 1870), scrittore dal lieve umorismo e dalla profonda
sensibilità, sempre dalla parte degli “ultimi”, come si evince dai suoi scritti. Nelle sue
opere riproduce in maniera realistica circostanze e situazioni dal contenuto forte in cui
i lettori riescono ad immedesimarsi, e contesta ogni forma di vessazione e tirannia,
agendo contro tutto ciò che ritiene dannoso per il benessere dell’uomo e traendo dalla
sua esperienza personale, facendone tesoro per gli altri.
Molti dei suoi scritti richiedono la mediazione di un adulto, che talvolta comprendono
pagine troppo deprimenti e messaggi troppo complessi per l’infanzia, infatti gran parte
della sua produzione presuppone un pubblico di lettori relativamente maturo, in grado
di riflettere sulle condizioni umane e della società.
Dickens nelle sue opere condanna i comportamenti sbagliati, non le persone, invitando
a rincorrere sempre il valore dell’onestà, non solo come valore morale, ma anche
come condizione che può garantire il successo del mondo.
- LOUISA MAY ALCOTT (1832 – 1888), grandissimi scrittrice per ragazzi compresi tra i
13 e i 15 anni, ricordata e amata sicuramente per uno dei suoi più grandi romanzi,
Piccole Donne (1868). La produzione alcottiana è sicuramente legata all’esperienza
personale e familiare della scrittrice, rendendo i suoi scritti delle vere e proprie opere
educative: i contenuti esprimono infatti questo elemento educativo diretto al
conseguimento e al rispetto della libertà, sempre guidata dall’amore e
dall’autorevolezza genitoriale. Ella contribuisce così a formare piccole donne e piccoli
uomini, condividendo con essi i valori di generosità, esperienza e laboriosità,
comprendendo così l’uomo e la sua importanza.
- EMILIO SALGARI (1862 – 1911), è stato uno dei più popolari scrittori italiani del
Sandokan Corsaro Nero.
Novecento, autore di molteplici romanzi d’avventura come e il
La letteratura di Salgari è una letteratura di evasione, ricca di colpi di scena, che
accompagnano il lettore in un mondo di fantasia, avventuroso e lontano,
permettendogli così di sognare e immedesimarsi in un personaggio, lottando insieme a
lui per un nobile ideale. La sua scrittura si fonda sul meccanismo dell’attesa, capace
di tenere il lettore con il fiato sospeso, anche sul finale, che si presenta spesso aperto
e provvisorio, fungendo così da pretesto e giustificazione per la scrittura di successive
narrazioni. Anche nelle opere salgariane troviamo personaggi positivi che combattono
per una giusta causa, anche se spinti da sentimenti primordiali: uccidono per
necessita, senza odio e si schierano sempre dalla parte dei più deboli; vi è inoltre la
presenza di figure femminili stereotipate, in quanto sono un mero coronamento delle
imprese maschili, presentate come creature bellissime, dalle folte chiome e con un
“vitino da vespa” .
- JOSEPH RUDYARD KIPLING (1865 – 1936), premio Nobel per la Letteratura nel 1907,
Il libro della giungla.
scrittore e poeta britannico, la cui opera più nota è senza dubbio
Egli attua una rivoluzione all’interno della letteratura per ragazzi, riguardo gli animali:
non più animali antropomorfi, con il fine di divulgare messaggi moralistici, ma animali
autentici dalla quale osservare il mondo e il rapporto con l’essere umano.
- LUIGI BERTELLI, pseudonimo VAMBA (1858 – 1920), scrittore e giornalista italiano,
Il Giornalino di Gian Burrasca,
autore della famosissima opera per ragazzi in forma di
diario, scritto dal protagonista Giannino Stoppani. Il tema è quello del “piccolo
monello” che, a differenza di altri piccoli personaggi (es. Pierino) che si divertono a
fare dispetti solo per il gusto di farli, agisce in base a un suo preciso codice morale e
comportamentale, animato da buone intenzioni. La genialità di Vamba consiste nel
farci vedere la realtà proprio attraverso gli occhi di Giannino, con uno sguardo ingenuo
e sagace al tempo stesso, che senza volerlo si burla di tutti e smaschera tutti,
beffandosi dell'ipocrita "buona educazione" e delle convenzioni sociali.
- ASTRID LINDGREN (1907 – 2002), è una scrittrice dalla vasta e variegata produzione,
Pippi Calzelunghe
colei che