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CIPRO E IL FASCINO DEI SUOI PERCORSI NARRATIVI
1. Presentazione generale
La letteratura giovanile greco-cipriota si può annoverare, in un periodo antecedente al
Novecento, tra le “minoranze linguistiche” della letteratura ellenica, questo a causa di
tre principali fattori:
- analfabetismo, causato dalla scarsità di strutture scolastiche fino alla fine
dell’Ottocento;
- colonialismo britannico (1878-1960), che comportò l’imposizione della lingua inglese
e della cultura anglosassone;
- invasione turca (1974-1980), causa di una spaccatura di tipo geografico, politico e
culturale.
Solo a partire dal 1980 la letteratura greco-cipriota si distacca da quella greca,
potendo così affermare la propria indipendenza culturale.
Le tre varianti del greco in uso fino al 1974 erano:
- greco dei puristi;
- greco moderno;
- dialetto greco-cipriota, limitato alla sola parlata quotidiana e rappresentante la
chiave di comprensione di alcune usanze folkloristiche e personaggi fantastici
tramandati.
L’influenza della letteratura ellenica è riscontrabile nel campo del mercato editoriale,
rappresentando una sfida per l’editoria cipriota, il quale è costretta a competere con
esperti e noti editori greci, oltre a case editrici straniere.
Ma qual è il ruolo assunto dalla letteratura giovanile nella formazione scolastica?
Il ruolo del bambino lettore, in particolare nella scuola primaria, è per lo più passivo;
gli insegnanti adoperano la lettura di brani tratti dalla letteratura classica come mezzo
utile per insegnare la lingua e dare informazioni genericamente culturali, senza dar
spazio ad alcuna funzione creativa e liberatoria. La letteratura diventa così uno
strumento gestito dagli insegnanti per apprendere la grammatica, la sintassi e il
lessico, inculcando le competenze linguistiche di base.
L’insegnante ha il compito di decodificare il significato che egli ha individuato nel
testo, migliorando poi in seconda fase le conoscenze linguistiche; le letture proposte ai
bambini sono scelte dai docenti in base alla fascia d’età, alla loro ricchezza linguistica,
all’assenza di forti emozioni non appropriate, oltre a rispondere ad un adeguato livello
di sviluppo mentale del bambino.
Gli stessi insegnanti hanno dichiarato che il dialetto è in genere usato per poesie e
testi teatrali ma non per la lettura, in quanto i bambini hanno già difficoltà con la
lingua greca e il dialetto causerebbe ulteriore confusione.
Il dibattito culturale moderno a Cipro tra due associazioni culturali delle due comunità
presenti sul territorio (turca e cipriota) verte sull’opportunità di inserire alcuni testi di
letteratura turco-cipriota nel programma scolastico delle scuole liceali greco-cipriote,
favorendo la conoscenza reciproca delle due maggiori culture presenti a Cipro. Il
provvedimento ha suscitato qualche critica, specie nel corpo docenti, il quale
richiedono che la qualità dei testi sia di ottimo livello perché la lettura deve essere
innanzitutto occasione di miglioramento linguistico, augurandosi inoltre che i testi non
contengano opinioni politiche: i testi devono proporre temi e ideali che aiutino a
sviluppare il senso critico e civico, stimolando i giovani nell’assumere il ruolo di
cittadini attivi per la società del futuro.
Il docente incarna così il ruolo di educatore e formatore, possedendo la capacità di
trasformare la materia insegnata in materia pedagogica. Egli si presenta come un
cittadino attivo e responsabile, che vuole contribuire all’educazione delle nuove
generazioni insegnando e difendendo il Benessere e la Giustizia.
2. Editoria e Istituzioni politico-culturali a Cipro
In una nazione che desidera affermare la propria cultura, due fattori ne influenzano la
riuscita:
- analfabetismo;
- disponibilità di risorse finanziarie.
Ciò favorisce l’importazione di libri dall’esterno, rappresentando un fattore negativo
per la cultura e la produzione locale: i libri importati veicolano storie e ambientazioni
spesso lontane da quelle del lettore, sviluppando una minor fiducia e poco rispetto nel
bambino nei confronti della propria cultura d’origine.
Le case editrici cipriote aspirano così l’autonomia nazionale, specialmente per quanto
concerne la letteratura dei giovani.
Parga Publications rappresenta uno degli editori più importanti, situato a Nicosia e
fondato nel 1987; ha ricevuto importanti riconoscimenti e premi dal CYBBY
(International Board on Books for Young People).
L’IBBY di Cipro (CYBBY) è stata fondata il 28 aprile 1974 a Nicosia ed è sostenuta dal
Ministero della Pubblica Istruzione e Cultura di Cipro e dalla Fondazione Culturale
Banca di Cipro. Tra i numerosi scopi che lo statuto promuove, troviamo:
- accrescimento dell’interesse dei bambini per il buon libro e le buone traduzioni;
- promozione e agevolazione della ricerca scientifica su temi relativi alla formazione
giovanile.
Il CYBBY ha organizzato numerosi eventi in onore di autori, laboratori, seminari, premi
e pubblicazioni, coltivando sempre relazioni con altre sedi IBBY del mondo; numerosi i
concorsi sostenuti durante l’anno: ricordiamo il primo concorso nato nel 1977.
3. Letteratura giovanile a Cipro
Con la caduta di Costantinopoli nel 1453 inizia per la Grecia e per Cipro un periodo di
decadenza culturale: le scuole chiudono e le istituzioni religiose tentano di assicurare
l’istruzione di base all’interno delle loro strutture. La tradizione popolare viene
tramandata oralmente e il principale canale della sua conservazione sono le canzoni
popolari, mantenendo viva la memoria storia e alimentando i racconti famigliari per
l’infanzia.
Solo nel XVI secolo le presse tipografiche arrivano a Cipro e due importanti traduzioni
Favole
segnano una linea di demarcazione con il passato: le di Esopo, tradotte nel
Trattato pedagogico
1543 in lingua popolare e il di Plutarco, tradotto nel 1544.
Il secolo XVI porta così grandi cambiamenti che influiscono sull’editoria: la stampa
compie progressi tecnici ed estetici, si strutturano diverse biblioteche e si divulga il
libro a scopo di istruzione e intrattenimento; aumenta così il pluralismo culturale ed
una maggiore liberazione delle idea dalla dipendenza dei valori religiosi.
Con l’avvento della colonizzazione britannica (1878-1960), l’editoria subisce un
ulteriore cambiamento: si incentiva la conoscenza degli autori inglesi e diminuisce la
produzione di libri (in 66 anni furono pubblicati solo 20 libri e alcune riviste, distribuiti
nelle scuole dove si doveva formare il futuro lettore).
Gli editori ciprioti, a causa dei costi di produzione, inizialmente preferiscono pubblicare
La Gioia dei bambini,
riviste per bambini (es. un giornalino storico di contenuto
pedagogico), per poi indirizzare le proprie energie e i propri capitali nella stampa di
libri, grazie al progressivo miglioramento della situazione economica a favore
dell’editoria locale.
Segue il periodo dell’Indipendenza (1960-1974), causando un cambiamento
economico, sociale e politico che si ripercuote sulla vita culturale: alla promozione e
produzione di letteratura giovanile non furono destinate risorse umane e finanziarie
sufficienti, perché si riteneva un genere letterario minore, tale che furono pubblicati
solo 4 romanzi ed alcune fiabe e novelle, attingenti al repertorio storico.
Gli autori furono costretti a pubblicare a proprie spese i libri, scarni di illustrazioni sia a
causa dei costi, sia per l’assenza di illustratori. La lingua preferita restava il greco
standard e la cultura greco-cipriota stentava a trovare uno sbocco.
Il periodo successivo dell’Invasione turca (1974-2004), definito “periodo della
formazione”, influenzò la produzione della letteratura giovanile che ebbe
un’improvvisa espansione: gli autori seppero riprodurre gli stati d’animo della
popolazione (rabbia, paura, ansia, nostalgia, speranza..), attraverso romanzi e racconti
intensi ed emozionanti.
L’avvento dell’invasione comportò lo spostamento delle comunità da una zona
all’altra, scaturendo nell’individuo un disagio psicologico che si è riflesso nella
collettività e nella produzione culturale: si percepiva la visione del Turco come il
nemico carico di sentimenti negativi, ozioso e dedito al gioco, malvagio e terribile.
Solo negli anni più recenti si assiste ad un cambio di prospettiva ad opera di alcuni
scrittori che rappresentano nelle loro opere dei personaggi turco-ciprioti senza le
precedenti accezioni negative, ma visti in modo più benevolo; alcune opere
ripropongono nei turco-ciprioti le stesse amarezze e aspettative dei greco-ciprioti, così
da far riflettere i ciprioti sul destino che li accomunano.
L’anno 2004 (entrata nella UE) segna una linea di demarcazione tra il passato e il
futuro: è aumentato in modo esponenziale il numero di libri stampati, nasce una nuova
imprenditoria editoriale.
La letteratura dal 2004 si esprime principalmente attraverso il romanzo o il racconto
breve, con narratore in terza persona, i cui temi sono per la maggioranza quelli
dell’invasione/occupazione; la speranza che trapela dalle trame è quella di poter un
giorno assistere alla coesistenza delle due comunità, greco-cipriota e turco-cipriota.
Non mancano, però, romanzi con tematiche sociali, familiari, tecnologiche ed
ecologiche.
Nonostante questa evoluzione nel complesso positiva, risultano insufficienti le
strategie di divulgazione ed esportazione dei libri prodotti a Cipro. La maggior parte
degli autori è costituita ancora da amatori.
Tra i più grandi autori della storia culturale di Cipro si annoverano:
- GLAKFOS ALITHERSI (1897 – 1965), uno dei capisaldi della letteratura cipriota, autore
Il paese del Nilo
tra i tanti del romanzo (1937). La sua lingua chiara e il suo stile
lineare e ricco di dialoghi meglio si adattava alla divulgazione;
- TEUKROS ANTHIAS (1903 – 1968), autore di ben 52 opere, tra cui Il nostro coccolo
(1936), considerata la prima opera teatrale per bambini pubblicata a Cipro. La sua
significativa produzione teatrale gli valse la qualifica di primo drammaturgo per la
gioventù; Stella
- MARIA ABRAAMIDOU (1939), drammaturga e sceneggiatrice, autrice dell’opera
Violanti non abita più qui ha conseguito il Premio dell’Organismo Teatrale Cipriota
(THOK);
- EUGENIA PALEOLOGOU-PETRONDA (1911 – 1977), insegnante e dirigente,
pluripremiata durante il corso della sua formazione artistica, tale da ricevere nel 1997
il massimo riconoscimento come Cittadina Onoraria per le Lettere e le Arti;
4. Poesia giovanile
Secondo le parole di E. P. Petronda, “la poesia aumenta il piacere di imitazione”,
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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