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LE RIME
- Non è un'opera d'autore, è la raccolta di tutti i componimenti
senza testo d'appartenenza
- Argomenti vari, appartengono a fasi dantesche diverse e lontane
- Le più antiche risalgono al 1283 e le più tarde al 1307
- Ricerca sperimentale e una tendenza alla definizione realistica
della materia trattata
- tradizione siciliana e stilnovistica e trovatori
Modelli della
provenzali nella seconda parte
1. Rime stilnovistiche
2. Tenzone con Forese Donati (tre sonetti di Dante e tre di Donati)
3. Rime allegoriche dottrinali
4. Rime petrose
5. Rime dell'esilio
Le rime stilnovistiche
- gruppo più numeroso, hanno tema amoroso su modello
cavalcantiano e guinizzelliano dell'ammirazione disinteressata
13 LETTERATURA ITALIANA
della donna, stile aristocratico e menzione delle pene d'amore.
senhals.
Utilizzo di
Le rime petrose
- riferimento a Petra in 4 componimenti, donna sensuale
indifferente all'amore del poeta, vuole solo sedurlo. Petra
potrebbe essere un senhal che allude alla sua durezza o potrebbe
essere il vero nome
- modello: trovatore provenzale Arnaut Daniel, che introduce temi
simili a quelli delle rime petrose
- corrisp. tra materia e modo della rapp. crudezza dell'amata,
violenza passione, rimandi crudi e brutali anche in senso stilistico
1. Così nel mio parlar voglio esser aspro
- Raffigurazione oggettiva della donna e sfogo alla soggettività del
poeta. Rovesciamento delle posizioni dei personaggi a partire
dalla 4 strofa non è più lui a soffrire ma Petra. Metafore legate al
mordere e mangiare.
- Carattere sadico, la pulsione sessuale è stravolta ed esercitata
nella forma della violenza e del dominio, il sogno del poeta non è
soddisfare i desideri ma veder soffrire Petra
- Estremo rovesciamento della tipologia stilnovistica dell'amore
- Dante padroneggia sia il linguaggio dolce che quello aspro:
nasce così il plurilinguismo e il pluristilismo che è uno dei tratti
caratteristici e fondanti della Commedia
Le rime dell'esilio
- Sono dominate da temi civili, affidati però al repertorio della
tradizione amorosa
- Si presenta come poeta della rettitudine (cioè della giustizia,
liberalità e pace)
IL CONVIVIO
- Datazione 1304-1308 Rimasto incompiuto
- Enciclopedia incompiuta del sapere medievale: strutturata in
trattati con temi affini, organizzati come commento a testi poetici
introduttivo. Convivio = banchetto, è infatti un banchetto del
sapere, al posto delle vivande vengono serviti gli argomenti del
sapere. Afferma di essere ai piedi della mensa dei veri sapienti e
di raccoglierne le briciole.
- dovevano essere 15 trattati per 14 canzoni
- Temi, difesa del volgare, esaltazione della filosofia, la discussione
sull'essenza della nobiltà e la monarchia universale (Impero a
tradizione romana)
- Ruolo dell'intellettuale secondo il modello classico, comunale e
religioso: sapiente, funzionario, guida etica
- Stile: la prosa latina ne è il modello, con ricerca di simmetria e
armonia strutturale, impiego frequente di similitudini e metafore
I trattato,
1. formato da 13 capitoli ha funzione proemiale,
introduttivo. Metafora del cibo è sottintesa. Il pubblico sono
quelli con sicuro desiderio di conoscere, adotta il volgare in un
opera di taglio dottrinario per la prima volta
14 LETTERATURA ITALIANA
2. trattato II, Voi ch'ntendendo il terzo ciel
commenta la canzone
movete spiega l'interpretazione delle sue canzoni, informa del
fatto che dopo la morte di Beatrice cerca di consolarsi con la
filosofia. Donna gentile che consola Dante dopo la morte di
Beatrice
3. trattato III, commenta la canzone Amore che ne la mente mi
ragiona, tema donna gentile, divagazione su temi di carattere
scientifico e teologico
Amor che ne la mente mi ragiona
Oggetto della lode è una donna nella quale il commento che segue
identifica la personificazione allegorica della filosofia
- Canzone illustre, verso endecasillabo, un unico settenario per
ogni strofa di 18 versi ciascuna
- Stile: lessico e stile si rifanno al repertorio cortese e stilnovistico
e a quello tecnico delle dimostrazioni filosofiche. La conclusione
umile, umiltate,
nella 4 strofa è rafforzata dal gioco etimologico di
umilia, raffinata tessitura fonetica
- Rete di rimandi intertestuali: ricorso a passaggi di Guinizzelli del
voglio del ver la mia donna laudare".
testo "Io Nel congedo vi è
precedente
riferimento esplicito alla contraddizione con una
ballata. ch'avete intelletto d'amore".
Rapporto con "Donne
canto II del Purgatorio,
Collegamento con il dove questa canzone
è intonata dal musicista Casella.
4. trattato IV, commenta un'altra canzone, suddiviso in 30 capitoli,
definizione della nobiltà
De vulgari eloquentia
- Datato tra 1303 e 1304
- Il titolo è tramandato da Boccaccio e altri antichi dantisti ed è
nominato anche nel Convivio dove Dante ne preannuncia la
scrittura
- Incompiuto, due libri solo su 4, è una difesa della lingua volgare ,
capace di affiancare le lingue classiche
Primo libro:
1. dimostrazione della nobiltà del volgare illustre,
superiore persino al latino, il volgare naturale invece è una lingua
meramente naturale appresa alla nascita. Ricostruzione della
lingua a partire da Adamo ed Eva, che ricevettero da Dio la
lingua sacra ebraica (prima dell'episodio della torre di Babele.
lingua d'oc, d'oil e del sì.
Divisione tre le lingue in Europa, Dante
analizza le 14 varietà del volgare, scartando le meno illustri e da
la definizione del volgare illustre: illustre perché è luminoso in sé,
regale perché adatto alla corte, e curiale perché risponde alle
norme dai rappresentati italiani della curia più prestigiosi,
cardinale perché a lui fanno riferimento tutti i volgari.
Secondo libro:
2. definisce gli usi del volgare illustre, solo i poeti
colti e degni possono usarlo, e solo per temi elevati, la canzone
forma più elevata, endecasillabo e settenario approvati.
15 LETTERATURA ITALIANA
LA MONARCHIA
- Datazione 1310 o 1315
- Latino, unica opera teorica completata
- 3 libri, tema centrale politico, definizione di un sistema politico
adeguato al tempo e alla definizione dei poteri
Libro primo:
1. argomenta la necessità della monarchia
universale. L'uomo è affetto da cupidigia quindi se tutti i beni
sono del sovrano, gli uomini sono liberi dalla cupidigia
Secondo libro:
2. considerazioni di carattere storico, dove parla
dell'impero romano, modello per eccellenza della monarchia
universale (che è stato il teatro della diffusione del cristianesimo
- origine voluta da Dio stesso)
Terzo libro:
3. dedicato ai rapporti tra Impero e Chiesa. Entrambi i
poteri sono voluti da Dio e dunque legittimati
ALTRE OPERE
Il Fiore e il Detto d'Amore
- Il Fiore Roman de la rose
è una parafrasi con aggiunte del di
Bramante, filosofo fiammingo. L’attribuzione a Dante non è sicura
stile comico, 232 sonetti. Narra della ricerca di Fiore da parte di
Amante che vuole dichiarare il suo amore, ma Fiore è custodita
da guardiani in un giardino per colpa di Gelosia e dopo varie
avventure lui si dichiara e vi è il ricongiungimento (questa parte
finale è esplicita)
- Detto d'Amore, rielaborazione della stesso romanzo, poemetto
in settenari a rima baciata
Le Epistolae
- 13 lettere in latino
- V-VI-VII parlano della scesa in Italia di Arrigo VII, argomento
politico
- XVIII-IX-X omaggi per la moglie di Arrigo
- XI invita a scegliere un papa italiano per riportare Roma al suo
splendore
- XII rifiuta l'amnistia, ciò lo condannerà a morte
- XIII invia parte del Paradiso a Cangrande della Scala (signore di
Verona) dedica a lui il Paradiso
Le Egloghe
Due componimenti
- latino, componimenti poetici in esametri latini sul modello delle
Bucoliche di Virgilio
- Egloghe: componimento poetico del mondo pastorale,
rappresentato in modo allegorico (pastorale e campestre) dietro a
personaggi e situazioni si nascondono allegorie
- Tra 1219 1320
16 LETTERATURA ITALIANA
La Questio de aqua et terra
Testo di una lezione che Dante tiene a Verona nel gennaio 1320, nel
quale riprende una discussione alla quale lui aveva partecipato,
dibattito di tipo scientifico e la questione è di cosmologia (rapporto
tra la sfera di acqua e quella della terra)
LA FORTUNA
Tre fasi:
1. Prima fase 1321-1325 Espansione costante della fortuna
dantesca, diffusione Commedia, influenza di Boccaccio e
Petrarca (ciò segna la diffusione) Tradizione del commentare il
poema per spiegare i passaggi oscuri. Nel ‘400 si espande
anche nel resto d'Europa. Negli ultimi anni del secolo a Firenze il
modello petrarchesco inizia però ad essere preferito.
2. Seconda fase 1525 - 1745 Crisi della fortuna dantesca, però
non vi è una dimenticanza completa. Metà settecento, Voltaire
scaglia parole di disprezzo, maggiore ostilità per Dante in
questo periodo ma anche ripresa
3. Terza fase (1750 fino a noi) Riscoperta arte Dantesca, dibattito
sul suo significato, rinnovato per interesse dato dal fatto che la
figura è simbolica per l'identità culturale risorgimentale e
nazionale e la cultura romantica riprende il Medioevo e ne
valorizza le forme di poesia. ’800 Foscolo fonda la tradizione di
Dante come profeta della sua patria. Francesco de Sanctis,
1888 Società Dantesca
critico dantesco più grande e influente.
italiana, produce le prime edizioni filologicamente attendibili
dell'opera dantesca
Benedetto Croce segna un momento di allontanamento
dall'opera dantesca perché ne nega ogni valore poetico al
mondo intellettuale e dottrinario di Dante
Auerbach invece nel '900 dimostra l'importanza della struttura
per la corretta comprensione e valutazione del mondo dantesco.
Negli ultimi decenni la critica si concentra anche sulle opere
minori che sono state tralasciate nel corso del tempo
La Commedia
• Non ha mai ricevuto un vero titolo, però nella XIII epistola a
Cangrande della Scala, riceve il nome di Commedia.
Trattatello in
L'aggettivo di Divina è dato da Boccaccio nel
laude di Dante
• il genere è definito "misto", Dante aspira ad un'opera
capace di totalità e di universalità nella materia e nello stile.
Dunque ogni definizione non è adeguata, Dante cerca di
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