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Nevina era la figlia di Gennaio. Era triste e decide di andare via dal suo regno per
vedere il resto del mondo. Esce e arriva nella valle di Fiordaprile, che gli fa vedere il
suo regno. Nevina non abituata al caldo soffre, ma ha una fiaschetta con della neve
per raffreddarsi. Camminando raffredda tutto ciò che si lascia dietro. Fiordaprile le
chiede di sposarlo, ma lei ha finito la sua neve. Fiordaprile cerca di riaccompagnarla al
confine, ma prima che arrivassero ella scomparve sciolta dal sole, per ricomparire nel
regno di Gennaio, dove fa più freddo. È un addio tra i due.
La fiaccola dei desideri
Fortunato a 18 anni parte all’avventura, un giorno incontra una vecchietta maga, che
gli dice di andare in un castello a prendere un cero magico che avvera ogni desiderio.
Però non deve mai voltarsi indietro e arrivare nel castello tra mezzogiorno e il tocco,
quando tutti i guardiani dormono. Egli va, però per 3 volte si volta indietro nel
cammino, e viene trasportato al punto di partenza. Riesce poi a prenderlo, e si fa
costruire un castello vicino ad una città. Il re è geloso, Fortunato si innamora della
figlia, e con il cero se la fa tele trasportare tutte le notti. Un giorno il re se ne accorge e
fa arrestare Fortunato. Lo condanna a morte, ma lui chiede come ultimo desiderio il
suo cero e fa sprofondare tutti nella terra tranne la principessa. Il re, riconosciuta la
superiorità di Fortunato gli concede la mano della figlia e i due si sposano.
La lepre d’argento
Un principe decide di fare un bando per scegliere la sua sposa. Si fa mandare molti
ritratti e sceglie la ragazza più bella.
Il giorno del matrimonio arriva però una cessa, lui allora decide di posticipare le nozze
e va a caccia. Li vede una lepre d’argento. Prova a spararle, ma non la colpisce. La
lepre lo porta verso un albero, dal quale escono delle voci, il principe bussa e il tronco
si apre mostrando una scala. All’interno c’è un grosso castello abitato da mani volanti.
Mangia la cena e poi va a dormire. Nella notte le mani per svegliarlo fanno con lui il
gioco della palla, ma lui finge di dormire.
Il giorno dopo la lepre d’argento con mani e piedi di donna gli dice che è lei la vera
principessa e che quella che aveva visto era una nana di un mago che aveva voluto
imprigionare la vera principessa, e che il mago le aveva fatto un maleficio
trasformandola in lepre. Per scioglierlo il principe avrebbe dovuto resistere per 3 notti
al gioco fatto dalle mani volanti.
Il principe lo fa, finito la lepre si trasforma in principessa, il principe torna nel suo
regno e condanna al rogo il mago e la nana.
La camicia della trisavola
Prataiolo decide di partire per l’avventura, va dalla sorella che gli regala una camicia di
una sua trisavola.
Questa camicia ha la capacità di imbandire banchetti dal nulla.
Per strada lui lo fa, e un vagabondo vedendolo gli chiede se vuole fare lo scambio con
il suo bastone (che con un ordine fa comparire mille soldati)
Dopo lo scambio, essendosi pentito manda il suo esercito a riprendere la camicia.
Nella strada arriva ad un mulino dove un mugnaio con un flauto magico fa ballare
tutte le persone che sentono la sua musica anche se queste non vogliono. Il mugnaio
gli chiede di fare scambio camicia per flauto, e Prataiolo accetta, poi fa di nuovo lo
stesso trucco con i soldati.
Arriva poi in una città dove un re da in sposa sua figlia a chi trovasse il modo di farla
guarire dalla sua infinita tristezza. Prataiolo ad una cena le fa legare le gambe ad un
tavolo ed inizia a suonare il flauto facendo ballare tutti tranne la principessa. La
principessa guarita decide di sposare Prataiolo.
Prataiolo chiede di far venire sua sorella di cui si innamora un ambasciatore del re.
La principessa si sposa
Piumadoro e Piombofino
Piumadoro era una ragazza che viveva con il nonno. Un giorno:
vede una farfalla, la prende e poi al lascia andare -> la farfalla le promette aiuto
vede un soffione, lo prende e poi lo lascia andare -> il soffione le promette aiuto
vede uno scarabeo, lo prende e poi lo lascia andare -> lo scarabeo le promette aiuto
ogni giorno Piumadoro perde peso sempre di più, fin quando è costretta a non poter
più uscire di casa, ma sente nella sua testa una canzoncina che dice “oh Piumadoro
bella bambina sarai regina”.
Un giorno il nonno muore e Piumadoro esce di casa per dare la notizia ma vola via. Il
soffione, la farfalla e lo scarabeo la soccorrono e la portano da una fata che le fa
vedere che in un posto lontano c’è Piombofino, figlio di un re che ha il maleficio
opposto, deve raggiungerlo evitando 3 castelli fatati
Nel tragitto trova tre fate e tre castelli che provano a indurla a deviare:
Fata Variopinta : Castello della menzogna dove tutti fingono di essere felici ma sono
demoni -> getta il chicco della Prudenza
Fata Verde: Castello della rabbia dove sono tutti arrabbiati -> getta il chicco della
bontà
Fata Azzurra: Castello della Menzogna dove tutti fingono di vivere in un mondo che
non esiste -> getta il chicco della Saggezza
Raggiunte le isole Fortunate, dove Piombofino pesava sempre di più lo bacia ed
entrambi guariscono e si sposano
Il re Porcaro
Un re ha tre figlie, ma la matrigna è gelosa dell’amore che il re ha per le figlie, così
fatatura dello scambio
una negromante gli dà una per far sì che il Re scambi le tre
figlie per tre maiali. Il re beve la pozione e fa portare le tre figlie nel porcile, facendole
sostituire con 3 maiali.
Le tre scappano e iniziano a lavorare, un giorno incontrano un mendicante che gli dice
l’acqua che balla, che suona, che canta.
che per risolvere il problema serve Le prime
due vanno ma non tornano. La terza allora decide dopo un anno di andare
all’avventura:
una notte le si incastra una lucertola tra i capelli, che le dice che in cambio della
liberazione le farà un dono.
Chiaretta la libera e la lucertola le da in dono una coda che come un magnete indica
dove si trovi cosa si cerca.
Grazie a questa coda Chiaretta raggiunge l’acqua, e mentre sta per prenderla viene
avvertita dalla coda che toccandola si rimane di marmo (infatti le due sorelle si sono
pietrificate). Chiaretta prende l’acqua, libera le sorelle e va dal re. Li l’acqua inizia a
cantare e a muoversi sciogliendo l’incantesimo; la matrigna che aveva tentato di
opporsi a quell’acqua rimane pietrificata per sempre
La cavallina del negromante
Un ragazzo di nome Candido convince il padre ad andare a scuole per imparare a
leggere e a scrivere, una volta fatto parte per l’avventura, dove incontra un cavaliere
che gli chiede se cerca lavoro e se sa leggere; visto che lui gli risponde di si il cavaliere
non lo prende. Candido allora mette il suo vestito al contrario e torna davanti al
cavaliere che gli chiede di nuovo le stesse cose, lui risponde di no e quindi il cavaliere
lo porta con se.
Arrivano in un castello dove non c’è nessuno e Candido ha il compito di guardare i
cavalli del cavaliere per un anno e un giorno in sua assenza. Candido lo fa, ma scopre
anche che il cavaliere è un negromante, studia i suoi libri e apprende quell’arte. Un
giorno vede una ragazza correre nella scuderia, la ferma e lei gli dice che è stata
trasformata in cavallo per un maleficio del negromante, e che quando tornerà e gli
darà come premio la possibilità di scegliere un cavallo lui dovrà scegliere lei.
Così avviene, la principessa si trasforma e gli dice di andare nel suo paese tra un anno
e un giorno.
Candido torna al proprio paese dove attende per un anno godendosi la ricchezza
datagli dal cavaliere. Quando la finisce decide però di farsi vendere dal padre come
cavallo, solo che il negromante travestito ruba il cavallo (Candido) al padre e se lo
porta via da un maniscalco, dove dei ragazzi lo liberano e lui scappa sotto forma di
lepre.
Candido scappa fino a raggiungere la principessa dove si trasforma in un anello. Il
negromante si propone come guaritore del re e vuole in cambio solo l’anello della
principessa (Candido). La principessa gli da l’anello facendolo cadere, allora lui
(Candido) si trasforma in fava e il negromante in pollo, ma la fava si trasforma in
volpe e divora il pollo. La principessa e Candido si sposano
Reuccio Gamberino
Reuccio Sansonetto stava per compiere 18 anni e quindi prendere moglie. La prescelta
era Biancabella, regina di Pameria, con il quale era fidanzato fin dall’infanzia. Nel
tempo d’attesa mangiava ciliegie e scagliava noccioli con una piccola fionda sui
passanti. Un giorno colpisce una vecchietta che prende il nocciolo e glielo rispedisce
addosso.
Al tocco cominciò a ridere, perché sentiva che il tempo stava andando indietro, infatti
riusciva solo più a camminare all’indietro (da li il nome Gamberino).
Biancabella pur volendolo, non poteva più sposarlo, e le nozze furono annullate.
Biancabella dona a Sansonetto un anello nel quale c’è racchiusa la fede di lei per lui.
Nel momento in cui questo anello si restringerà, la fede per lui vacillerà
Persino il suo cavallo, quando lo montava andava all’indietro, un giorno vede la
vecchietta e le chiede di sciogliere il maleficio, lei acconsente al patto che Sansonetto
le porti il nocciolo originale. Sansonetto prova a portargliene uno finto ma lei non ci
casca.
Sansonetto inizia a cercare il nocciolo, che è andato verso il mare, poi l’ha mangiato
un fenicottero che l’ha cacato nel giardino di un gigante non molto amichevole.
Sansonetto arriva al castello del gigante Marsilio, per sconfiggerlo gli avrebbe dovuto
tagliare un capello verde tra tutti i capelli rossi. Gli taglia la testa e poi gli taglia il
capello, trova il nocciolo, che ormai era diventato un albero, ne mangia una ciliegia e
vede che sul nocciolo c’è un’incisione: grano dell’irriverenza. Lo porta alla fata Nasuta
che riporta il tempo com’era e la sua camminata naturale. Biancabella però sta
finendo la fede nei suoi confronti (si sta stringendo l’anello), quindi Nasuta lo aiuta a
riconquistarla: a Pameria stanno facendo un torneo per contendersi la mano della
regina, ma Nasuta manda uno spirito a combattere tutti i cavalieri pretendenti.
Quando arriva Sansonetto lo spirito se ne va e Gamberino vince il torneo sposando
Biancabella.
Nonsò
Un principe girando per strada trova un bambino, che non sa niente di se stesso (da
dove viene, chi fossero i suoi genitori); lo prende con se e lo chiama Nonsò. Un giorno
il principe vuole regalargli un cavallo, e Nonsò sceglie una vecchia giumenta che ha la
capacità di tele trasportarsi. Un giorno il principe va dal re, li una sera Nonsò vede una
collana molto bella e luminosa, nonostante la cavalla gli cons