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Cap 6: Roma

Personaggi:

Mario Maria Capannelli: professore, e personaggio inventato da Arpino,

 rappresenta la “tendenza della sociologia all’astrattezza” Elogio alla follia

Erasmo da Rotterdam: giudica male Roma (infatti ha scritto

 dopo aver visto come era messo San Pietro)

Benito Mussolini: viene rappresentato come persona gasata

Storia:

Riccio viene tirato sul treno da una persona che lo afferra e lo fa entrare dalla finestra

mentre il treno stava partendo, e si ritrova in uno scompartimento con altri 8 operai e

un professore che parla da solo. Dopo qualche fermata tutti gli operai scendono e

Riccio rimane solo con il professore che attacca discorso dicendo che “vuole misurare

la distanza tra il fumo e l’arrosto”, dice che ha trovato una spiegazione che da a Riccio

(solo fuffa intortata da altra fuffa). Poi l’uomo scende, anche Riccio scende. Incontra

Erasmo da Rotterdam che insulta Roma e poi poco dopo viene fermato da Benito

Mussolini che gli chiede di entrare a Roma insieme. Ad un certo punto Benito urla

“Roma! Arriva chi sarà il tuo padrone!” e Riccio si lamenta della sfortuna nella

compagnia

Cap 7: Roma 2

Personaggi:

Benito Mussolini: Scrocca alle spalle di Riccio che cerca di guadagnare qualche

 soldo, poi quando scappa si porta via tutte le provviste

Papa Giulio II: ha molta fiducia in Michelangelo

 Michelangelo Buonarroti: si lamenta dicendo che non gli verrà bene dipingere la

 Sistina

Giuliano di Sangallo: architetto famoso sotto Giulio II

 Pasquino: (statua famosa a Roma perché le si appendono cartelli anonimi con

 insulti) era un bravo oste, poi morto in paradiso si chiede se può fare un’osteria

migliore, la crea all’entrata del paradiso, ma li arriva sollo gente che ha fame

ma non ha soldi (i poveri che hanno patito tutta la vita e che ora hanno fame).

La situazione non migliora nel tempo, lui si lamenta e viene mandato sulla terra

sotto forma di statua

Storia:

Riccio e Benito trovano rifugio nel Colosseo, Riccio lavorava e Benito scroccava, Riccio

dopo un po’ si secca. Benito girando per Roma dice “io un giorno sarò grande, avrò un

impero, sarete tutti al mio comando” e Riccio lo prende in giro facendogli il verso

dicendo che non farà niente. Benito tutto il giorno si arrabbia e promette, ma Riccio lo

smentisce con tante frasi. Un giorno Riccio finito di lavorare entra in una chiesa, e

incontra Giulio II e Michelangelo, che si lamenta con il papa per il fatto che gli aveva

fatto fare un lavoro non suo (dipingere la Sistina, visto che lui era scultore). Si lamenta

anche con Sangallo che è li con il papa, che lo rassicura del buon lavoro che sta

facendo. Michelangelo si lamenta che Leonardo da Vinci ha più successo ed è più

bravo di lui. Il papa e Sangallo escono e lasciano Michelangelo da solo. Riccio torna al

Colosseo, dove Benito non c’è più. Riccio va a farsi un giro e incontra Pasquino che gli

racconta la sua storia. Dopodiché Riccio decide di lasciare Roma. Incontra per strada

Benito e si vuole vendicare, lo insegue e Benito scappa finché non cade nelle ortiche.

Riccio soddisfatto si allontana e se ne va per la sua strada

Cap 8: Verso sud

Personaggi:

Antonio Gasparoni: (è ricordato nel Lazio come il brigante più romantico, vive a cavallo

tra ‘700 e ‘800, è idolo delle masse popolari, anche se sommerso di merda dallo stato

pontificio) vuole assaltare una diligenza

Storia:

Riccio esce da Roma ma va erroneamente verso sud. Due persone gli compaiono

davanti alla strada mentre cammina, sono briganti. Decidono di prenderselo e lo

portano vicino ad un fuoco con altre persone e lo legano ad un albero. Li un vecchio gli

da una costola d’agnello da mangiare. Poi li attaccato all’albero si addormenta. Alla

mattina vede tutti i briganti svegli a prendere ordini da un uomo barbuto, che dopo

poco gli va incontro, è Antonio Gasparoni, che gli dice che la sera sarebbe stato

liberato. Gasparoni assale una diligenza, ma subito dopo c’è la scorta che li insegue.

C’è uno scontro tra scorta e briganti. Poi la scorta si accampa e i briganti decidono

cosa fare: lasciano cappelli e un fucile alla scorta e si mettono di guardia. La sera

Riccio abbandona il campo e in un villaggio dove erano andati i soldati della scorta

sente dei commenti:” gli sbirri pensano alla famiglia e ai soldi, non hanno coraggio

come i briganti” “teste ci vorrebbero e non cappelli”.

Abbandona poi quel paese.

Cap 9: Animali

Personaggi:

Caramella: leopardo sognato da Riccio che racconta la sua storia alla scimmia

Ciu Cian Ciò: scimmia sognata da Riccio

Artiglio: aquila amica di Caramella

Sonaglio: serpente amico di Artiglio

Lupo di Gubbio: lupo vero che incontra Riccio che ha imparato a parlare la lingua degli

uomini (il lupo di Gubbio è un lupo che perseguitava la città, un giorno San Francesco

riesce a fare un patto tra i cittadini e il lupo, obbligandoli a dargli da mangiare finché

non sarebbe morto)

Storia:

Riccio vede gli Appennini. Dopo 3 giorni di cammino si ferma in un capanno di pastori

a dormire. Sogna un leopardo di nome Caramella e una scimmia Ciu Cian Ciò.

Caramella racconta la sua storia alla scimmia: un giorno ha visto due uomini fidanzati

che gli si sono avvicinati, non avevano paura di lui. Caramella, visto che gli animali

possono leggere il pensiero degli uomini scruta nella mente dei due ragazzi. Lei pensa

che Caramella abbia una bella pelliccia, e lui pensa che lei voglia la sua pelliccia e che

ha paura di Caramella. Una volta che i due fidanzati si allontanarono Caramella va sul

Gran Sasso a cercare l’aquila Artiglio. Lei lo aiuta a privarsi della pelliccia. Poi

Caramella torna a dare ai ragazzi la pelliccia per una serata. Loro sono felici ma

scappano con la pelliccia, Caramella prova ad inseguirli ma non li raggiunge.

Finisce così la storia di Caramella, Ciu prova a consolarlo dicendogli che lo aiuterà

facendo dipingere il lenzuolo che ha addosso Caramella.

Qui Riccio si sveglia e riprende la strada, si chiede se gli animali possono parlare con

gli uomini e se sono gli uomini che non riescono a capirle.

Riccio incontra poi il Lupo di Gubbio incatenato che lo saluta e gli racconta la sua

storia: San Francesco lo addomestica, il lupo aiuta i cittadini, ma quando Francesco

muore tutti si dimenticano di lui, ora è da solo tenuto in catene da un pastore.

Riccio gli da un po di pane e poi si dirige verso Siena.

Cap 10: Siena

Personaggi:

Domenico di Giovanni detto Burchiello: (poeta italiano del ‘400, famoso per il suo

linguaggio paradossale) è in prigione per aver tentato di rubare due cuffie dal valore di

10 soldi

Storia:

Riccio mangia vicino alla piazza del Palio. Aveva lavorato per 3 giorni ad un’osteria in

cambio di vitto e alloggio. Deve portare quel giorno del cibo e del vino ad un barbiere

nelle prigioni. Lui va e da il cibo al barbiere che però gli chiede carta e penna. Poi si

presenta come Burchiello (Domenico di Giovanni) e spiega a Riccio perché è in

prigione. Poi Burchiello gli consiglia di non sposarsi (perché a lui il matrimonio l’ha

rovinato) tutto cantando in rima. Dopo poco è ubriaco e ruba a Riccio la mancia che

aveva guadagnato lavorando all’osteria. Riccio torna all’osteria e lavora li ancora la

sera e dorme su un materasso scrocchioso di granturco. Il giorno dopo riparte per

Firenze

Cap 11: Firenze

Personaggi:

Due ragazzi: mandati da Padre Savonarola a raccogliere i peccati per la città

Padre Girolamo da Savonarola: un predicatore domenicano, istituì i “bruciamenti delle

vanità”

Storia:

A vedere Firenze da fuori il paesaggio sembra stupendo, poi avvicinandosi Riccio vede

tutto silenzioso, incontra due ragazzi vestiti di bianco, che “raccolgono peccati”. Riccio

li segue andare in una casa, e raccogliere un libro ed una collana (che rappresentano

gli oggetti peccaminosi). Loro gli spiegano che si fa così per carnevale (1497). Lui gli

chiede dove può mangiare ma loro dicono che è tutto chiuso e che mangerà il giorno

dopo. Arrivano ad una piazza dove c’è tanta gente e ci sono tanti oggetti vicini ad un

palo. Tutti iniziano a pregare finché un mercante non offre 20 000 scudi per tutta la

roba. Padre Savonarola fa allora fare velocemente da un ragazzo un ritratto del

mercante che viene appeso in cima al palo. Il mercante allora se ne va sdegnato.

Viene dato fuoco alla pila, tutto brucia, Riccio si allontana sperando di trovare qualche

lavoro per qualche giorno per sfamarsi.

Cap 12: Firenze 2

Personaggi:

Cennino Cennini: (pittore influenzato da Giotto famoso per aver scritto il primo

manuale sulla pittura)

Storia:

camminando per la strada Riccio trova una bottega di un maestro d’arte, dove

Cennino Cennini gli chiede di lavorare per lui. Riccio acconsente. Cennino gli spiega

che 7 sono i colori naturali, Riccio si immagina i colori come dei giganti dalle particolari

caratteristiche (Rosso violento e armato, giallo addormentato al sole… etc.). Riccio

finisce di lavorare e va a dormire in bottega. Riccio rimane in quella bottega per una

settimana, poi avendo guadagnato 14 soldi riparte per il suo viaggio.

Cap 13: In viaggio a Firenze

Personaggi: Il Principe

Niccolò Machiavelli: (è andato in esilio, nel quale scrive con l’intenzione di

rientrare nella vita politica di Firenze)

Storia:

Riccio abbandona Firenze e si ferma poco dopo in un’osteria per del pane. Li trova 4

persone che giocano a dadi. Uno è molto pensieroso su cosa buttare, e si fa tutte le

strategie per sconfiggere gli altri tre. Si vede che è più intelligente degli altri 3- prova

una strategia ma perde la partita e paga le bottiglie per tutti. Poi esce e viene salutato

come Machiavelli. Riccio scambiato per garzone viene obbligato ad accompagnare

Machiavelli reggendogli la lampada. Machiavelli arriva a casa e da la buonanotte a

Il Principe.

Riccio che si mette a spiare da una finestra. Machiavelli stava scrivendo

Riccio si addormenta li vicino a casa di Machiavelli e poi la mattina dopo riprende la

strada.

Cap 14: Il convento

Personaggi:

Padre Pietro: frate contadino: racconta che c’era un principe che ha fatto un patto con

il diavolo: poteva commettere ogni peccato in cambio dopo un po’ sarebbe andato

all’inferno: ogni peccato gli trasforma un pezzo di carne in argento, quando l’argento

avrebbe superato la carne in % sarebbe andato all’inferno. Commette peccati e

diventa piano piano più d’argento, poi preso dalla paura va nel convento di Pietro, che

lo protegge in cambio della promessa che non avrebbe più fatto pec

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
9 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher broccolazzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Masoero Mariarosa.