Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 64
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 1 Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Istituzioni di economia, docente Pancotto, libro consigliato Macroeconomia, Pancotto Pag. 61
1 su 64
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

G​

gli introiti fiscali aumentano di un importo pari a tⲁ​ ΔG. Riscrivendo il

G​

ⲁ​

moltiplicatore si ottiene la variazione dell’avanzo di bilancio, che è senza dubbio

G​

negativa.

Volendo fare un esempio numerico, se c=0,8 e t=0,25 1 euro aggiuntivo di spesa

pubblica provocherà una riduzione dell’avanzo di bilancio pari a 0,375 euro.

Analogamente possiamo valutare gli effetti di un innalzamento dell’aliquota

d’imposta . L’aumento di quest’ultima farà scendere il reddito, dunque sembrerebbe

che a parità di spesa pubblica il bilancio scenderà. In realtà si verificherà invece un

avanzo di bilancio, per effetto del​ moltiplicatore del bilancio in pareggio​ .

Supponendo che la spesa pubblica e le imposte aumentino in misura uguale,

lasciando l’avanzo di bilancio invariato, il prodotto aumenta precisamente dello

stesso ammontare dell’incremento della spesa pubblica, in quanto il moltiplicatore è

uguale a 1. ​

A dimostrare ciò è il teorema di Haavelmo​ , che suppone, però, che le imposte non

siano proporzionali al reddito, ma fissate con diverso criterio così che il

ⲁ=

moltiplicatore del reddito possa tornare ad essere 1/ (1-c).

Di conseguenza fissata la condizione ΔG=ΔTA, l’aumento della spesa pubblica avrà

ⲁΔG,

un effetto sul reddito pari a mentre l’aumento delle tasse farà diminuire il

reddito di un importo pari a ΔTA, quindi la domanda di beni di consumo per un

ⲁcΔTA: ⲁcΔTA​

importo pari a cΔTA e il reddito di un valore dato da ΔY=ⲁΔG - ,

tenendo conto della condizione ΔG=ΔTA otteniamo

1

ΔY=ⲁ(1-c)ΔG= ΔG=ΔG

⎻⎻⎻⎻⎻⎻(1-c) 42

Parte I: Introduzione e contabilità nazionele (Cap da I a III)

Parte II: Modelli di base: la macroeconomia a prezzi fissi (Cap da IV a VI)

“Macroeconomia​ ”-Francesca Pancotto

1-c

Facciamo un esempio pratico più intuitivo. Lo Stato affida ad un’impresa la

costruzione di un ponte il cui costo è 100 euro; l’aumento della spesa pubblica sarà

ΔG=100 e quello delle imposte sarà ΔTA=100. Supponendo una propensione

marginale al consumo c=0,8 si determinerà una caduta dei consumi ΔC=0,8x100=80

ⲁ=

euro. Essendo il moltiplicatore 1/(1-0,8)=5 la variazione sul reddito sarà ΔY=

(100-80) x 5=100. Come previsto i consumi iniziali saranno perfettamente

neutralizzati dall’aumento delle imposte, ma alla fine di tutto rimarrà l’opera

pubblica realizzata che farà crescere il prodotto esattamente del suo valore, ossia 100

euro.

Il teorema dimostra quindi che un aumento dell’intervento dello Stato nell’economia

è comunque benefico, anche se a seguito di esso il bilancio dovesse essere in

pareggio, in quanto nel Paese c’è un nuovo ponte. Ma questa tesi si contrappone la

cosiddetta supply-side economics​ (economia dell’offerta) secondo la quale un

eccessivo aumento della pressione fiscale può portare un disincentivo per gli

imprenditori a investire e per i lavoratori a offrire ore di lavoro. L’economista

statunitense Laffer illustra questa tesi usando un paradosso noto come curva di

Laffer​ , che ipotizza che se lo Stato dovesse tassare il reddito di famiglie e imprese

del 100% nessuno sarebbe disposto a lavorare e investire, provocando un crollo del

prodotto e delle entrate fiscali. Sarebbe dunque necessario incentivare l’offerta

riducendo la tassazione. Volendo continuare sulla strada del paradosso, Laffer

ipotizza che ora lo Stato faccia scendere l’aliquota fiscale a 0; in questo caso lo Stato

non avrebbe entrate per finanziare la spesa pubblica. La conclusione che si trae è che

deve esistere un’aliquota ottimale compresa tra 0 e 1.

L’avanzo di bilancio di piena occupazione

Considerando che le variazioni sul reddito non sono del tutto imputabili a decisioni

del governo, per capire se è in atto una politica espansiva o restrittiva si utilizza un

indicatore che prescinde dalla fase del ciclo economico: l’​ avanzo di bilancio di

piena occupazione o avanzo strutturale (BS*)​ , il quale misura il saldo di bilancio

che si avrebbe se il reddito fosse ipoteticamente a livello di piena occupazione

BS*= tY* -|G|-|TR|

Per analizzare poi la differenza tra il bilancio effettivo e quello di piena occupazione

​ ​

sottraiamo il primo dal secondo BS*-BS= t(Y*-Y)​ . La differenza tra il saldo del

bilancio effettivo e quello strutturale costituisce la componente ciclica del bilancio

pubblico.

In realtà nemmeno l’avanzo strutturale fornisce una misura precisa

dell’orientamento della politica fiscale per alcune ragioni:

- un incremento della spesa pubblica unito a un equivalente aumento delle

imposte lascerà il deficit invariato ma farà salire il reddito

- le aspettative relative a future modifiche della politica fiscale possono influire

sul livello corrente del reddito

- poiché la politica fiscale comprende la determinazione di numerose variabili

(l’aliquota di imposta, i trasferimenti e la spesa pubblica per beni e servizi)

risulta difficile descriverne l’orientamento mediante un unico dato numerico

43

Parte I: Introduzione e contabilità nazionele (Cap da I a III)

Parte II: Modelli di base: la macroeconomia a prezzi fissi (Cap da IV a VI)

“Macroeconomia​ ”-Francesca Pancotto

Nonostante ciò, questo strumento rimane un utile indicatore della direzione della

politica fiscale.

⚜ ⚜

Risparmio e investimento in presenza dello Stato

L’inserimento del settore pubblico ha prodotto due conseguenze:

il reddito/prodotto Y non coincide più con YD, che ora è modificato da tasse

★ e trasferimenti Y= YD+TA-TR

la domanda aggregata comprende anche la spesa pubblica, quindi

★ AD=C+I+G Fatte queste premesse, ci chiediamo se l’eguaglianza

risparmio-investimento rimane invariata anche con l’inserimento dello Stato.

Fatte queste premesse ci chiediamo se l’eguaglianza risparmio-investimento rimane

uguale.Come si ricorderà il reddito disponibile YD è destinato in parte al consumo e

in parte al risparmio: YD=C+S, dunque abbiamo Y=C+S+TA-TR.

L’equilibrio ora è C+S+TA-TR= C+I+G e, riordinando i termini, I=S+(TA-TR-G)​ .

Ciò significa che l’investimento è uguale al risparmio privato S, più l’avanzo di

bilancio pubblico BS=TA-TR-G. Se intendiamo la variabile G come spesa pubblica

per i soli consumi, essa non comprende gli investimenti pubblici (I​ ), che possiamo

pu​

includere nella variabile I e l’avanzo di BS costituisce invece risparmio pubblico.

In conclusione l’investimento totale privato e pubblico, deve essere uguale in

equilibrio al risparmio nazionale, il quale è inteso come somma del risparmio privato

e pubblico.

Possiamo riscrivere così l’equazione: I= I​ +I​ = S+BS

PR​ PU​ 44

Parte I: Introduzione e contabilità nazionele (Cap da I a III)

Parte II: Modelli di base: la macroeconomia a prezzi fissi (Cap da IV a VI)

“Macroeconomia​ ”-Francesca Pancotto

Capitolo 5- Moneta, interesse e reddito

Nel modello reddito-spesa esaminato nel capitolo 4 abbiamo ipotizzato che gli

investimenti fossero una variabile esogenamente determinata.

In realtà​ l’investimento è influenzato da diverse variabili. Una di esse è il tasso di

interesse​ , una variabile il cui valore dipende dalla domanda e dall’offerta di moneta,

ossia dai mercati finanziari. Teniamo conto del fatto che di norma le imprese, per

acquistare beni di investimento, prendono a prestito denaro da restituirsi maggiorato

di un certo tassi di interesse e che, quindi, maggiore sarà quest’ultimo, minore sarà la

disponibilità a prendere a prestito fondi, dunque a effettuare l’investimento. Tuttavia

dobbiamo tenere presente che un maggiore tasso di interesse costituisce un guadagno

per chi il denaro lo presta, acquistando titoli come forma di investimento dei propri

risparmi.

In questo capitolo aggiungeremo un nuovo soggetto economico, cioè la Banca

​ ​

Centrale e ci troveremo di fronte a due mercati: il mercato dei beni​ e il mercato

monetario​ a cui corrispondono due differenti modelli, ossia il modello I-S e il

modello L-M.

Il mercato dei beni è descritto da modello I-S perchè in equilibrio è caratterizzato da:

Y=AD ≡ I=S.

Il mercato delle attività finanziarie, invece, è costituito da moneta e titoli ed è

caratterizzato in equilibrio dall’uguaglianza tra domanda di moneta o di liquidità (L)

e offerta di moneta (M).

Vedremo successivamente come i due mercati raggiungano congiuntamente

l’equilibrio con il modello IS-LM.

⚜ ⚜

La funzione di investimento

Con l’aggiunta del tasso di interesse la spesa per gli investimenti diventa una

variabile endogena.

La quantità di investimenti programmata diminuisce all’aumentare del tasso di

interesse​ . Infatti

maggiore è il tasso

d’interesse, minori

sono i profitti che le

imprese si aspettano di

realizzare contraendo

debiti per l’acquisto di

nuovi macchinari e

fabbricati, quindi

inferiore sarà la loro 45

Parte I: Introduzione e contabilità nazionele (Cap da I a III)

Parte II: Modelli di base: la macroeconomia a prezzi fissi (Cap da IV a VI)

“Macroeconomia​ ”-Francesca Pancotto

disponibilità a prendere a prestito fondi e a fare investimenti.

eq​ eq​

i↑ I↓ AD ↓ Y​ ↓ i↓ I↑ AD↑ Y​ ↑

In particolare la funzione della spesa per investimenti è di questo tipo:

I= |I|- bi con b>0

​ ​

dove |I| descrive la spesa per investimenti che sarebbe effettuata anche se il tasso di

interesse fosse pari a zero, i rappresenta il tasso di interesse e b la sensibilità degli

investimenti al tasso di interesse. Se il coefficiente b è grande, quindi se I è molto

sensibile al tasso di interesse, un aumento relativamente modesto del tasso di

interesse provoca una riduzione notevole della spesa per investimenti.​ Inoltre la

sottrazione presente nell’equazione ci indica che​ tanto più l’interesse è elevato e

tanto più bassa è la spesa per investimenti (e viceversa)​ per le ragioni che abbiamo

già spiegato.​ Ciò è confermato dalla pendenza negativa della retta nel grafico, dove

si vede che al diminu

Dettagli
A.A. 2016-2017
64 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher VanessaContini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Pancotto Francesca.