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L'ITALIA E L'UNIONE EUROPEA
l'italia fa parte del sistema delle comunità europee insieme ad altri 26 stati:
• Belgio, Francia, Germania, lussemburgo, Paesi Bassi (che come l'italia sono i
fondatori della comunità)
• Danimarca, irlanda, gran Bretagna ( dal 1 gennaio 1973)
• grecia, (dal 1 gennaio 1981)
• spagna, portogallo (dal 1 gennaio 1986)
• austria, finlandia, svezia (dal 1 gennaio 1995)
• cipro, estonia, lettonia, lituania, malta, polonia, rep. Ceca,
slovacchia,slovenia,ungheria (dal 1 maggio 2004)
• romania e bulgaria (dal 1 gennaio 2007)
il progetto di creare un unione tra stati europei affonda le radici gia nel XVIII-XIX sec, al
fine di evitare conflitti tra stati interni ma anche per difendersi da attacchi esterni, al fine di
stabilire una pace duratura e avviare a livello economico di ripresa. Avviene concretamente
a seguito delle guerre mondiali che avevano destabilizzato politica ed economia.
L'eleaborazione del progetto che intendeva istituire una comunità europea del carbone e
dell'acciaio (preparato da monnet e proposto il 9 maggio 50 dal ministro degli esteri
francese robert Schuman) fu il primo passo che delineava le orgini e gli obiettivi del
cammino europeo.
Il carbone e l'acciaio si trovavano al confine tra francia e germania e la condivisione di
questi era una scelta strategica che voleva evitare conflitti tra e potenze, inoltre era stata
consentita la partecipazione di tutti i paesi che volevano prendervene parte. Il sistema
europeo quindi nasce con la creazione di diverse comunità quali:
1. CECA (comunità europea del carbone e dell'acciaio, firmata a parigi il 18 aprile 51,
durata 50 anni fino al 2002)
2. CEE
3. CEEA (entrambe istituite col trattato di Roma il 25 marzo 57)
il programma di questi trattari era quello di creare un erea economica unica tra gli stati
membri, in cui potessero circolare le merci liberamente, creare tariffe doganali estere
comuni, favorire la libera circolazione delle persone e dei capitali.
È stato dunque istituito un ente sovranazionale con propri organi, ai quali gli stati membri
attribuiscono poteri decisionali, rinunciando alla propria sovranità nazionale. La rinuncia
alla sovranità nazionale ha portato quindi in superamento del metodo della cooperazione
intergovernativa, favorendo un metodo comunitario con una forma di integrazione forte,
dove gli stati rinunciando ad una parte della loro sovranità favoriscono istituzioni portatori
di loro opinioni e proprie scelte. Il metodo della comunità porta anche il superamento del
principio dell'unanimità ( gli stati membri in minoranza sono vincolati dalle deliberazioni
dell istituzione anche se hanno votato contro).
La corte giudiziaria europea ha ruolo fondamentale in questa ottica in quanto ha il
compito di assicurare il rispetto del diritto interpretazione e nell applicazione dei trattati:
svolge quindi un ruolo determinante nel fornire intepretazione del diritto dell unione
europea prevenendo possibili divergenze interpretative tra le diverse giurisdizioni degli stati
membri.
Con il passare degli anni gli stati membri hanno sentito il bisogno di estendere la loro
cooperazione in settori, mediante l'adozioni di altri trattati e in particolare:
− con l'atto unico europeo (1986)
− il trattato sull unione europea ( maastricht, 7 feb 1992) : è stata creata l'unione
europea affiancandola alle preesistenti comunità senza sostituirle. Questo trattato ha
portato altre due modifiche: è stata creata la cittadinanza comunitaria (con valore
complementare rispetto a quella statale), e si è modificato il nome da CEE a Ce
togliendo l aggettivo economica e facendola diventare una cooperazione piu ampia e
generale.
− trattato di amsterdam (2 ottobre 1998)
− trattato di nizza (26 febbraio 2001)
− trattato di lisbona (3 dicembre2007) : nel 2000 a nizza viene emanata la Carta dei
diritti fondamentali dell unione europea, è un catalogo dei diritti che sancisce l
interesse del sistema dell unione europea verso la tutela dei diritti dell uomo.
Inizialmente la carta era priva di efficacia giuridica in quanto vi era la presenza di
coloro che le davano solo valore declaratorio e simbolico, ma con il trattato di
lisbona la carta viene incorporata nel diritto primario.
La carta dei diritti dell UE ha costituito il primo passo verso l'elaborazione di una
costituzione europea. Con il consiglio di LAEKEN nel dicembre 2001 si è avviato un vero
e proprio processo costituente europeo per la creazione di una costituzione europea ,
presieduto da Giscard D Estainding ha riunito 105 personalità in rappresentanza degli stati
membri. In meno di 2 anni è stato redatto un progetto di trattato che istituisce una
costituzione per le europa, firmato ufficialmente a roma il 29 ottobre 2004.
L'art. IV-447 prevedeva che ogni stato doveva retificare il trattato costituzionale e solo
allora il testo sarebbe entrato in vigore: 15 stati membri hanno subito provveduto (in viq
palramentare,o tramite referendum popolare) ma alcuni non hanno concluso l iter, nel 2005
infatti francia e paesi bassi hanno bocciato l approvazione con referendum e quindi hanno
bloccato il processo. Vi è seguito quindi un periodo di “riflessione” di due anni, dove si
sono proposte soluzioni per la situazione su descritta: una delle soluzione è sembrata la piu
ragionevole ovvero quella di sostituire il testo costituzionale con un trattato di riforma, piu
semplice e soggetto ad approvazione parlamentare. Il 23 giugno 2007 viene quindi istituito
un nuovo trattato di riforma ovvero il trattato sull unione europea (TUE), il 19 ottobre viene
raggiunto l accordo tra i 27 stati membri e il 13 dicembre 2007 a lisbona viene firmato il
trattato di LISBONA, entrato poi in vigore l 1 dicembre 2009.
Il trattato di lisbona prevede 70 articoli ( a differenza dei 448 articoli della costituzione
europea),, ha introdotto nuovi strumenti per garantire maggiore democrazia, efficienza,
tutela dei diritti e poteri sul piano internazionale:
− vengono incrementati i poteri del parlamento europeo
− riconosce agli stati membri la possibilità di recedere dall unione
− vengono accellerati i metodi di lavoro e semplificate le norme di voto, introducendo
il metodo della maggioranza qualificata per l adozione degli atti
− viene istituita una nuova figura permanente, ovvero il presidente del consiglio
europeo
− dal 2014 viene ridotto il numero dei commissari e il parlamento europeo non avrà piu
di 751 membri
− viene introdottala figura dell alto rappresentante dell UE per gli affari esteri e la
politica di sicurezza comune
il 2 marzo 2012 gli stati dell UE (tranne regno unito e reb ceca) firmano il FISCAL
COMPACT ovvero il trattato sulla stabilità, coordinamento e governance dell unione
economica e monetaria, noto anche come PATTO DI BILANCIO= il fine era quello di
realizzare un unione fiscale oltre che economica e monetaria.
L'adesione dell'italia al sistema dell'unione europea
I trattati istituiti dalle comunità sono stati resi esecutivi dall'italia con leggi ordinarie (CECA
con legge n766/5; CEE con legge n1203/57). Aver recepito i trattati con legge ordinaria di
esecuzione ha comportato che gli stessi trattati siano entrati a far parte del nostro ordinamento
con fonti legislative. La dottrina però ha sottolineato che aver dato esecuzione a tali accordi
senza ricorrere ad una legge costituzionale fosse stato inopportuno, specialmente riguardo la
mancata percezione di esse da parte del Parlamento dal punto di vista normativo e
organizzativo. Al Parlamento dunque rimanevano 2 opportunità:
− ritenere incostituzionali le leggi di esecuzione dei trattati
− trovare in costituzione un “appiglio” che consentisse di ammettere gli effetti di ordine
costituzionale che discendono dai trattati stessi.
La prima opzione è risultata essere impossibile, si è quindi cercato in costituzione una norma
che potesse “coprire” le leggi di esecuzioni dei trattati. È stata quind individuata la norma di
cui l art. 11 Cost: l'italia acconsente, in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni
necessarie ad un orientamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni, promuove e
favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. (essendo questa una legge non
riferita specificatamente alle organizzazioni europee maa organizzaizioni mondiali, è sembrata
adatta per supportare le limitazionie introdotte dai trattati).
La corte costituzionale ha approvato la norma, già dalla sent. N 14/1964, e in seguito con la
sent n 183/1973. Questa norma ha leggittimato le ampie limitazioni di sovranità che comporta
la partecipazione dell italia al sistema europeo.
Gli organi dell'Unione e le procedure
Le istituzioni che fanno parte dell'unione sono:
1. il Parlamento:
2. il Consiglio europeo
3. il Consiglio dell'unione europea
4. la Commissione europea
5. la Corte di giustizia dell'unione europea
6. la banca centrale europea
7. la Corte dei conti
Il parlamento europeo: il parlamento europeo è un organo composto da diversi membri
eletti a suffragio universale diretto in ciascuno stato.
Ha il compito di esprimere la volontà dei cittadini dell unione rappresentandone gli interessi
interagendo con le altre istituzioni dell unione europea. Il parlamento europeo è commposto
da organi interni:
− il presidente (che dirige i lavori del parlamento e lo rappresenta nelle relazioni
internazionali)
− l'ufficio di presidenza (che assiste il presidente)
− i membri del parlamento (organizzati in Gruppi politici, i presidenti dei gruppi con il
presidente costituiscono la Conferenza dei presidenti dei gruppi)
il parlamento lavora in aula (sessione plenaria) o in commissione. Le commissioni sono di 2
tipi:
− le commissioni permanenti (previste dal regolamento interno del parlamento)
− le commissioni temporanee d'inchiesta ( che si occupano di esaminare le denuncie di
infrazione o di cattiva amministrazione nell applicazione del diritto dell'UE)
Le funzioni principali del Parlamento sono 3:
1. funzioni di partecipazione all'adozione degli atti legislativi dell'Unione (con il trattato di
lisbona si è stabilita la regola di codecisione per l adozione degli atti normativi,
precedentemente effettuati tramite triplice procedura di consultazione, cooperazione,
codecisione. Gli attti quindi adottati con codecisione sono qualificati come atti
legislativi)
2. funzioni di controllo democratico sulle altre istituzioni dell'Unione europea (il
parlamento puo effettuare questo controllo tramite diversi canali. Il primo controllo è
quello del momento di entrata in