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ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO

VII. Le persone Giuridiche

VIII. Le Associazioni

IX. Fondazioni e Comitati

NOZIONE PRELIMINARI SUI BENI E SUI DIRITTI PATRIMONIALI

IX. I Beni

Uno dei più importanti concetti giuridici complessi, all'interno del diritto privato, è il Diritto Soggettivo, il quale è l'insieme di pretese, facoltà, immunità e poteri riconosciuti al singolo per la soddisfazione di un suo interesse, secondo il suo libero apprezzamento. Questa definizione ha portato però alcuni dubbi, infatti così inteso il diritto soggettivo può aspettare anche a soggetti incapaci, per questo motivo si è proposto di definire il diritto soggettivo come un interesse giuridicamente tutelato. Ma questo avrebbe fatto perdere da vista il significato, sia storico che politico, che il diritto soggettivo ha, ovvero la concessione di una zona di libertà per quanto riguarda le decisioni private.

In conclusione, si è deciso di mantenere nella definizione il riferimento alla volontà privata. Il Diritto Soggettivo può essere classificato in Diritto soggettivo della Personalità e Diritto soggettivo Patrimoniale, e qui ci occuperemo di analizzare solo quest'ultimo. Per Diritto soggettivo Patrimoniale s'intende, diregola, tutti quei diritti che riguardano gli interessi economici di una persona, e che, quindi, incidono sul suo Patrimonio. Sono di regola trasmissibili e si distinguono in d.s.p. assoluti (i cosiddetti d.reali), i quali comprendono ad esempio la proprietà, e in d.s.p. relativi (i cosiddetti d. di credito), dai quali derivano i rapporti obbligatori. L'oggetto del diritto Patrimoniale può essere sia un bene immateriale che materiale, i primi sono le opere d'ingegno, come ad esempio i brevetti per le invenzioni, mentre per beni materiale s'intende tutto ciò che può essere suscettibile d'appropriazione.

I beni materiali sono molteplici ed è per questo che per essere riconosciuti vengono stilate varie distinzioni:

  • Cose mobili e immobili
  • Cose fungibili e infungibili
  • Cose consumabili e non consumabili
  • Pertinenze
  • Universalità di mobili
  • Frutti naturali e Frutti civili

XI. Diritti Reali e Diritti di Credito

Come abbiamo affermato i Diritti Patrimoniali si suddividono in:

  • Diritti Reali (o Assoluti)

Il diritto Reale è il diritto di un soggetto di trarre da una cosa le sue utilità economiche legalmente garantite o alcune di esse, ad esempio l'usufrutto è il diritto di un soggetto di poter utilizzare una cosa altrui e di farne propri i frutti. Di conseguenza, si può ben intuire, che al diritto reale di una persona corrisponde il dovere giuridico di chiunque a non impedirne il suo esercizio. È importante, inoltre, sottolineare il carattere tipico dei diritti reali, questo significa che si possono costruire solo

diritti reali espressi dalla legge e non altri, questo avviene sia per ridurre la possibilità che avvenga una modificazione della destinazione economica della cosa stessa che per non ostacolare la circolazione dei beni. Tra i più importanti la proprietà e significativi diritti reali abbiamo, dopo di che la legge riconosce i cosiddetti diritti reali minori che si dividono in due gruppi: - Diritti Reali di Godimento - Diritti Reali di Garanzia. Analizzeremo nel dettaglio questi diversi diritti reali nella decima sezione. • Diritti di Credito (o Relativi, o Personali) I diritti di Credito attribuiscono ad un soggetto, il cosiddetto creditore, la pretesa di esigere una prestazione da uno o più debitori. Il rapporto che si viene quindi a creare tra creditore e debitore prende il nome di rapporto obbligatorio, o anche detto obbligazione. La prestazione pretesa dal creditore diviene, quindi, l'oggetto dell'obbligazione e deve avere un carattere patrimoniale, in

Quanto la prestazione deve poter essere oggetto di scambio economico, quindi le manifestazioni d'affetto o stima personale non possono essere oggetto di obbligazioni. Le prestazioni possono avere un carattere sia positivo che negativo, le prime consistono nella realizzazione di una determinata azione, come ad esempio pagare una somma di denaro, mentre le prestazioni negative consistono in un'astensione, come quella di non rivelare un segreto o di non fare concorrenza. È importante sottolineare che non vi è una sola prestazione da dover effettuare all'interno di un rapporto obbligatorio, infatti entrambe le parti sono tenute ad effettuare delle prestazioni cosiddette strumentali o accessorie, ad esempio il venditore di un bene deve informare l'acquirente degli eventuali pericoli di questo. L'obbligazione in sé diviene quindi la causa che giustifica la realizzazione della prestazione, se

L'obbligazione non esiste colui che ha ricevuto comunque la prestazione la dovrà restituire. Inoltre, il creditore ha il potere di provocare un provvedimento giudiziale contro il debitore inadempiente, tale potere prende il nome di azione. Vi sono però anche delle obbligazioni, cosiddette imperfette, che presentano solo una giusta causa e non un'azione di difesa per il creditore, un esempio sono i debiti di gioco. Anche quando, però, il creditore può rifarsi sul patrimonio del debitore inadempiente vi sono diversi rischi, in primis il creditore non può rifarsi dei beni usciti dal patrimonio del debitore dopo la nascita del bene, e in secondo luogo vi è il rischio di non trovare di che soddisfarsi perché altri creditori lo hanno preceduto. All'interno dell'art.1173 del Codice Civile vengono disciplinate le fonti delle obbligazioni, le quali sono il contratto/il fatto illecito/e ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in

conformità dell'ordinamento giuridico. Con questa ultima espressione si indica generalmente le promesse unilaterali, la gestione d'affari, la ripartizione dell'indebito e l'arricchimento senza causa. XII. Acquisto e tutela dei Diritti Patrimoniali I diritti Patrimoniali, quindi sia Reali che di Credito, possono essere acquistati sia a titolo originario che a titolo derivativo. - Titolo Originario: L'acquisto a titolo originario di un diritto avviene quando non vi è precedentemente una persona titolare di tale diritto. Come, ad esempio, l'acquisto della proprietà di una cosa mobile mediante l'occupazione quando questa non appartiene a nessuno, come il pescatore che si impossessa del pesce, o ancora l'acquisto del diritto d'autore mediante la creazione di un'opera. - Titolo Derivativo: L'acquisto a titolo derivativo di un diritto avviene nella situazione contraria del caso precedente, ovvero quando il nuovo titolare di un diritto lo acquisisce da un precedente titolare attraverso un atto di trasferimento, come ad esempio la compravendita di un bene o la cessione di un credito.

Tale diritto, detto avente causa, succede ad un precedente titolare, il dante causa. Un esempio di acquisto a titolo derivativo vi è quando si ha il trasferimento del diritto di proprietà su una cosa mediante un contratto di compravendita, in questo caso il diritto soggettivo rimane invariato ma cambia solo il suo titolare.

GLI ATTI ILLECITI

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Nancy Di Rollo

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO

XIII. Gli atti illeciti

Nella vita associata non ogni atto dannoso è da considerarsi vietato, infatti vi sono:

  • Atti dannosi leciti

Come, ad esempio, gli atti compiuti dal commerciante per sottrarre clienti ai concorrenti, i quali sono considerati dannosi ma incoraggiati e quindi leciti.

  • Atti dannosi illeciti

Tali atti danno luogo ad una responsabilità per danni, il quale compito è sia quello di scoraggiare la realizzazione degli atti dannosi illeciti, tramite una sanzione che colpisce chi si è comportato in modo vietato, che quello di risarcire il

come fatto colposo. Il fatto colposo, invece, si verifica quando l'agente non ha la volontà di causare un danno, ma agisce in modo negligente o imprudente, causando comunque danni ad altri. Il concetto di danno ingiusto si riferisce al fatto che il danneggiato subisce un pregiudizio che non è giustificato o legittimo. In altre parole, il danno è considerato ingiusto quando non vi è una valida ragione per causarlo. In conclusione, è importante comprendere la differenza tra atti dannosi leciti e illeciti, in quanto solo questi ultimi possono essere considerati come base per richiedere un risarcimento o intraprendere azioni legali.come colposo. Di conseguenza, un illecito colposo è un evento dannoso non voluto dall'agente ma che si verifica a causa della sua negligenza o imprudenza. Non è però così semplice comprendere quando si può imputare a colpa dell'agente un fatto dannoso, infatti questo può avvenire solo nelle ipotesi in cui egli avrebbe potuto o dovuto tenere una diversa condotta, tale da non creare, eliminare o ridurre il pericolo. Infine, è importante anche saper individuare quando ci si trova dinanzi ad un danno ingiusto, e per fare ciò l'interprete deve effettuare una valutazione comparativa dei due interessi contrapposti, ovvero l'interesse minacciato e l'interesse di colui che ha posto in essere la condotta illecita. Tale valutazione comparativa avviene secondo il criterio di pubblica utilità, ed un esempio di applicazione di tale criterio si ha nel sacrificio dell'interesse privato a non sentir diffuse notizie sul.proprio nome, decoro e riservatezza, a favore dell'interesse pubblico della diffusione di notizie vere. Si deve, però, sottolineare come sia un presupposto, a finché l'atto illecito possa venire imputato all'agente, la capacità naturale di quest'ultimo al momento in cui ha commesso l'atto, ovvero la sua capacità d'intendere e di volere. Tale capacità può, comunque, essere esclusa a causa della giovane età, di malattie mentali, ubriacatezza e uso di stupefacenti, naturalmente se lo stato d'incapacità deriva da colpa dell'agente questi resta responsabile, ma se così non fosse il risarcimento è dovuto da chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che egli non provi di non aver potuto impedire il fatto. Ma, vi sono anche casi in cui il legislatore si è
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A.A. 2016-2017
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nancydr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Cenini Marta.