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TASSO OGGETTIVO DI SCAMBIO
Il vincolo di bilancio è una curva di livello sulla spesa, determina i panieri accessibili (area rossa) e no in base
alla spesa rapportata al reddito.
Esercizi di statica comparata
1. Variazioni del reddito
Se il reddito aumenta, il vincolo di bilancio si sposta verso l’esterno, cioè l’insieme delle
o possibilità di consumo aumenta
Se il reddito diminuisce, il vincolo di bilancio si sposta verso l’interno, cioè l’insieme delle
o possibilità di consumo si riduce
2. Variazione del prezzo
Fa ruotare la retta di bilancio facendo perno sull’intercetta relativa al bene con il prezzo invariato.
Diminuisce il prezzo di un bene: il vincolo di bilancio ruota verso l’esterno
o Aumenta il prezzo di un bene: il vincolo di bilancio ruota verso l’interno
o
Il reddito (da lavoro) aumenta in misura pari all’inflazione: SCALA MOBILE
Se i prezzi dei due beni, variano della stessa percentuale, la pendenza del vincolo di bilancio non cambia.
- Se il reddito aumenta in misura pari alla variazione dei prezzi, le possibilità di consumo rimangono
le stesse.
- Se invece il reddito non viene compensato, il vincolo di bilancio si sposta parallelamente verso
l’interno. L’inflazione ha quindi effetti negativi in quanto riduce le possibilità di consumo.
Quando la domanda di un bene, supera l’offerta al prezzo prevalente e lo stato o un fornitore limita la quantità
che ogni consumatore può acquistare, si dice che il bene è soggetto a RAZIONAMENTO
SCELTA DEL CONSUMATORE
Secondo il PRINCIPIO DELLA SCELTA, il consumatore seleziona il paniere (identificato come le quantità dei
beni 1 e 2 inclusi) che soddisfa al meglio le sue preferenze (ovvero che si posiziona sulla curva di indifferenza
più lontana possibile) e che sia economicamente accessibile (il paniere deve appartenere al vincolo di bilancio)
Un paniere accessibile è una scelta interna se, per ogni bene, esistono panieri accessibili contenenti un po’ più
di quel bene e panieri accessibili contenenti un po’ meno di quel bene. Quando la scelta accessibile migliore è
una scelta interna, essa prende il nome di SOLUZIONE INTERNA.
Rappresentazione grafica
Per soddisfare al meglio le preferenze del consumatore nel rispetto del vincolo di bilancio, il consumatore deve
scegliere un paniere che:
- Sta sulla retta di bilancio (che costa tutto il reddito R) per il principio di non-sazietà
- Sta sulla curva di indifferenza più lontana dall’origine degli assi, che equivale a dire che sta sulla
curva di indifferenza che tocca in un solo punto la retta di bilancio.
Geometricamente significa che non esistono aree di sovrapposizione tra la curva di indifferenza e il
vincolo di bilancio, REGOLA DI NON SOVRAPPOSIZIONE.
La condizione di SCELTA OTTIMA del consumatore si traduce quindi nella condizione di tangenza tra curva di
indifferenza e vincolo di bilancio.
La condizione di tangenza equivale a dire che la pendenza della curva di indifferenza deve essere uguale alla
pendenza del vincolo di bilancio.
Interpretazione economica
Il saggio marginale di sostituzione SMS, ovvero la pendenza della curva di indifferenza è una misura del prezzo
relativo “soggettivo”, ovvero ha un tasso di scambio che dipende dalle preferenze del consumatore.
Consumatori diversi hanno preferenze diverse e quindi diverso SMS.
Il rapporto tra i prezzi, ovvero la pendenza del vincolo di bilancio, è una misura del prezzo relativo “oggettivo”,
ovvero deciso dal mercato e uguale per tutti i consumatore.
Sono in una condizione di ottimo, di equilibrio, quando le preferenze sono in linea con il tasso di scambio
offerto dal mercato.
CASI PARTICOLARI
- Curve di indifferenza lineari, con una pendenza costante, cioè SMS costante
Non posso calcolare la tangenza, le due pendenze si equivalgono solo quando la curva di
indifferenza si sovrappone al vincolo di bilancio.
In corrispondenza di una scelta di frontiera, non esistono panieri accessibili che contengono un po’ più o un po’
meno di un certo bene. Quando la migliore scelta del consumatore è una scelta di frontiera, essa prende il nome
di soluzione di frontiera.
Rappresentazione analitica
La scelta ottimale del consumatore può essere illustrata matematicamente come un problema di
MASSIMIZZAZIONE VINCOLATA.
L’obiettivo del consumatore è quello di scegliere il paniere (X1, X2) che rende massima la sua funzione di utilità
U (X1, X2) sotto il vincolo di bilancio.
- MAX {X1, X2}
- s.v. P1X1 + P2X2 < o = R
La teoria della scelta del consumatore, non è diversa dalla massimizzazione dell’utilità.
Infatti il miglior paniere accessibile da un consumatore, è anche il paniere che massimizza la sua utilità, e
viceversa.
CURVA PREZZO-CONSUMO e CURVA REDDITO-CONSUMO
1. Come varia la scelta ottimale del consumatore al variare del prezzo?
La curva prezzo-consumo
La curva prezzo consumo mostra come varia il paniere di consumo accessibile migliore, al variare di un prezzo
di un bene, ceteris paribus, cioè a parità di tutte le altre condizioni, compresi il reddito, le preferenze del
consumatore, e tutti gli altri prezzi.
La curva prezzo-consumo individua tutti i panieri ottimali scelti dal consumatore al variare del prezzo di un
bene (nell’esempio illustrato al variare di P1).
PENDENZA:
- Beni complementari: la curva prezzo consumo ha pendenza positiva perché i consumi dei due beni
tendono a variare nella stessa direzione
- Beni sostituti: la curva prezzo consumo ha pendenza negativa perché i consumi dei due beni
tendono a variare in direzioni opposte
Per trovare la curva prezzo-consumo, userò la condizione di tangenza tra curva di indifferenza e vincolo di
bilancio (regola di non sovrapposizione). Il saggio marginale di sostituzione è uguale al rapporto relativo tra i
prezzi.
A partire dalla curva prezzo-consumo è possibile ricavare la funzione domanda di un bene.
In ascissa rappresento la quantità del bene, e in ordinata il prezzo.
La funzione di domanda ci indica la QUANTITÀ OTTIMALE DOMANDATA del bene (nell’esempio del bene 1) al
variare del prezzo.
Ogni punto della funzione di domanda è calcolato come tangenza tra curva di indifferenza e vincolo di bilancio
(massimizzando l’utilità del consumatore).
- Un aumento del prezzo, sposta la curva di domanda verso sinistra, e diminuisce il consumo del bene
- Una diminuzione del prezzo, sposta la curva di domanda verso destra, e aumenta il consumo del
bene
La pendenza della funzione di domanda è negativa, cioè vale la legge della domanda (la quantità domandata
cala all’aumentare del prezzo)
2. Come varia la scelta ottimale del consumatore al variare del reddito?
La curva reddito-consumo
La curva reddito consumo mostra come varia il paniere di consumo accessibile migliore al variare del reddito,
ceteris paribus, cioè a parità di tutte le altre condizioni, compresi il reddito, le preferenze del consumatore, e
tutti gli altri prezzi.
CLASSIFICAZIONE DEI BENI:
1. Normali, se X1 = f (R)
La domanda del bene aumenta all’aumentare del reddito (spostamento verso destra)
La curva di Engel è positivamente inclinata
La curva reddito-consumo è positivamente inclinata
L’elasticità della domanda al reddito è positiva
2. Inferiori, se X1 = f (R)
La domanda del bene si riduce all’aumentare del reddito (spostamento verso sinistra)
La curva di Engel è negativamente inclinata
La curva reddito-consumo è negativamente inclinata
L’elasticità della domanda al reddito è negativa
In generale, i beni sono normali o inferiori in base alla fascia del reddito. Sotto un certo livello di reddito, i beni
sono normali, al di sopra, la domanda di questi beni si abbassa e quindi il bene diventa inferiore.
Possono tutti i beni essere inferiori? NO, almeno un bene deve essere normale
Può un bene essere inferiore a tutti i livelli di reddito? NO, ogni bene deve essere normale in un certo intervallo di
reddito.
La curva di Engel, sul piano (X1, R), studia la relazione tra la quantità domandata di un bene e il reddito:
X1 = f (R)
Per costruire la curva di Engel, misuriamo il reddito sull’asse verticale e la quantità consumata sull’asse
orizzontale.
Significato economico della condizione di tangenza
Pendenza della curva di indifferenza SMS (prezzo soggettivo definito dalle preferenze) =
1,2
Pendenza del vincolo di bilancio P1/P2 (prezzo oggettivo definito dal mercato)
Supponiamo di riallocare 1 € dal consumo del bene 1 al consumo del bene 2, il consumatore:
1. Può comprare 1/P2 unità addizionali del bene 2.
2. La sua utilità aumenta: UMA * 1/P2 (ovvero il numero di unità aggiuntive)
2
Allo stesso tempo, il consumatore:
3. Deve rinunciare a 1/P1 unità del bene 1.
4. La sua utilità si riduce: UMA * 1/P1 (ovvero il numero di unità a cui rinuncia)
1
Nel punto di ottimo l’aumento di utilità perché consumo più bene 2 è uguale alla riduzione di utilità perché
consumo meno bene 1: UMA * 1/P2 = UMA *1/P1
2 1
Questa condizione è equivalente a: UMA / UMA = P1 / P2
1 2
Quindi l’utilità marginale derivante dall’ultimo euro speso è eguale per entrambi i beni.
Capitolo 5
1. Scomposizione dell’effetto prezzo in effetto sostituzione e effetto reddito
Pendenza negativa della domanda
Caso particolare: beni di Giffen, eccezione alla legge di domanda
2. Misurazione del benessere del consumatore: SURPLUS del consumatore
3. Applicazioni:
Scelta tra consumo e tempo libero, caratterizzare l’OFFERTA DI LAVORO
o Scelta intertemporale di consumo
o
Scomposizione dell’effetto prezzo EP in effetto sostituzione ES e effetto reddito ER
Il passaggio da E1 a E2 misura l’EFFETTO PREZZO (non compensato, cioè include anche la variazione del
reddito reale).
Ogni variazione del prezzo di un bene, comporta una variazione nel paniere di consumo ottimale, a parità di
reddito nominale, causato da due effetti:
1. EFFETTO SOSTITUZIONE, chiamato anche effetto prezzo compensato, cioè compensato della variazione
reddituale reale.
Varia il rapporto relativo dei prezzi P1/P2
Cambia la convenienza relativa del bene 1 VS bene 2, a parità di reddito reale, ovvero di possibilità reali
di acquisto.
Sempre negativo, prezzo e quantità vanno in direzione opposta:
Aumenta il consumo del bene relativamente meno caro
o Si riduce il consumo del bene relativamente più costoso
o
2. EFFETTO REDDITO
Misura la variazione del consumo a seguit