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SUSSIDI PUBBLICI E I LORO EFFETTI
Un sussidio è l'opposto di una tassa: è un pagamento da parte dello Stato che riduce l'importo pagato dai compratori (sussidio ai compratori) o aumenta l'importo ricevuto dai venditori (sussidio ai venditori). I sussidi possono essere sia sulla quantità sia ad valorem. I sussidi vengono utilizzati per ripristinare l'efficienza del mercato: a differenza delle tasse, essi accrescono le vendite del bene sussidiato, causando, comunque, delle perdite secche di benessere in quanto vengono prodotte e consumate alcune unità del bene alle quali i consumatori attribuiscono un valore minore del costo di produzione. Sia consumatori che imprese traggono beneficio dal sussidio: la somma della riduzione dell'importo pagato dai consumatori e dell'aumento dell'importo incassato dalle imprese è uguale a T; di quanto vari, dipende dalla forma delle curve di domanda e offerta. In generale, il lato del
mercato è meno elastico e presenta una maggiore variazione di prezzo. Nonostante il surplus totale diminuisce e la condizione di imprese e acquirenti migliora, quella dello Stato peggiora. 143EFFETTO DI UN SUSSIDIO SUL BENESSEREPOLITICHE A FAVORE DELL'AUMENTO DEI PREZZISpesso gli Stati cercano di interferire nei mercati in modo da avvantaggiare determinati gruppi di individui o soggetti economici. Quando vogliono aiutare i venditori operanti in un mercato, i regolatori possono attuare diverse politiche, il cui obiettivo finale è quello di innalzare i prezzi in quel mercato. Tali politiche sono particolarmente diffuse nei mercati agricoli, in cui spesso si cerca di aumentare i redditi degli agricoltori. Esamineremo tre di queste politiche:1. Prezzi minimi - 2. Sostegno dei prezzi - 3. Quote di produzionePREZZI MINIMIUn prezzo minimo stabilisce il livello minimo del prezzo a cui un prodotto può essere venduto sul mercato. Per esempio, il governo degli Stati UnitiLo Stato stabilisce un prezzo minimo per il latte. Il prezzo minimo, per essere efficace, deve essere maggiore del prezzo di equilibrio. In altri termini, in un mercato in cui il prezzo di equilibrio in CP è molto basso, lo Stato può decidere di intervenire stabilendo un prezzo minimo più alto, allo scopo di sostenere i redditi dei venditori.
Il massimo profitto viene realizzato quando il ricavo marginale è uguale al costo marginale. Il governo, però, può fissare un prezzo minimo superiore o inferiore al livello di prezzo che massimizza il profitto.
Se il prezzo minimo è troppo alto, esso può determinare profitti inferiori a quelli che si ottengono nell'equilibrio di mercato iniziale. In alcuni casi, tali effetti sono anche peggiori: la quantità venduta con un prezzo minimo potrebbe non essere prodotta dalle imprese che hanno costi di produzione più bassi. Ciò determinerebbe un aumento dei costi di produzione, diminuendo
- Ulteriormente il surplus totale. Inoltre, con l'imposizione di un prezzo minimo, i produttori non sono in grado di vendere quanto vorrebbero. Talvolta, ricorrono allora ad azioni inefficienti per aumentare le possibilità di vendita.
- SOSTEGNO DEI PREZZI
- L'area C è passaggio da consumatore a produttore a cui si aggiunge l'esborso dello stato; l'area E è del produttore più esborso stato; poi c'è l'area F e insieme formano la perdita secca. Questa scelta è penalizzante per la società.
- QUOTE DI PRODUZIONE
Un programma di sostegno dei prezzi fa salire il prezzo di mercato di un bene tramite acquisti del bene effettuati dallo Stato. Per esempio, lo Stato può comprare il latte, aumentandone così la domanda e alzandone il prezzo.
Una quota di produzione impone limiti alla quantità che le singole imprese possono produrre. Esempio: quote latte. Le quote latte limitano la produzione di latte di ogni
impresa agricola ad uncerto numero di litri all'anno. In questo caso, anziché far crescere la domanda, lo Stato limita l'offerta.
I benefici derivanti dall'aumento dei prezzi, solitamente, sono concentrati in un piccolo insieme di individui o imprese, facilmente identificabile. Di contro, i costi sono di solito ampiamente dispersi e solo una piccola frazione di essi ricade su ciascuna delle singole parti interessate. Di conseguenza, coloro che subiscono gli effetti negativi di tali politiche hanno un incentivo economico minimo a contrastarne l'attuazione, mentre coloro che ne sono beneficiati hanno un forte incentivo a esercitare pressioni lobbistiche per la loro attuazione.
Finché le quote individuali vengono assegnate ai produttori che hanno i costi di produzione più bassi, il surplus totale sarà pari a quello ottenuto imponendo un prezzo minimo P. Se la quota non è assegnata ai produttori con i costi di produzione più bassi, i
costi di produzione sarebbero piùalti e il surplus totale sarebbe ancora più basso.
Politiche che mirano all’abbassamento dei prezzi
L’equo canone consentiva il controllo degli affitti attraverso la fissazione diun tetto massimo dei prezzi. Se lo stato impone un prezzo massimo agliaffitti degli appartamenti, quindi il numero di affitti scende. La conseguenteperdita secca è pari all’area in grigio. 146
RIEPILOGO: POLITICHE A FAVORE DELL’AUMENTO DEI PREZZI ED EFFICIENZA
DAZI ALL’IMPORTAZIONE E QUOTE SULLE IMPORTAZIONI
Molti Paesi scoraggiano l’importazione di beni e servizi mediante l’applicazione di daziall'importazione o quote sulle importazioni. Un dazio all'importazione è una tassa applicata subeni e servizi importati. Una quota sulle importazioni limita in modo diretto la quantità totale diun bene o servizio che può essere importata.
DAZI
Un dazio è una tassa imposta ai venditori che
operano in un dato mercato. Diversamente dalle tasse già considerate, un dazio all'importazione viene applicato solo ad alcuni venditori, cioè a quelli stranieri. Si consideri la curva di offerta senza dazio:
L'imposizione di dazi viene fatta per proteggere i produttori locali.
SURPLUS TOTALE NAZIONALE
Allo Stato interessa solamente il surplus totale nazionale (o interno) che è dato dalla somma del surplus dei compratori nazionali, del surplus dei produttori nazionali e delle entrate dello Stato derivanti dal dazio.
Diversamente dalle quote già considerate, una quota all'importazione viene applicata solo ad alcuni venditori, cioè a quelli stranieri. La quota corrisponde all'ammontare massimo che può essere importato.
EQUILIBRIO GENERALE, EFFICIENZA ED EQUITÀ
I mercati sono interdipendenti. Lo studio dell'equilibrio su tutti i mercati contemporaneamente è l'oggetto della teoria.
dell'equilibrio economico generale (EEG). In contrapposizione all'EEG, lo studio dell'equilibrio su ciascun mercato preso singolarmente (ciò che abbiamo visto finora) viene indicato come analisi dell'equilibrio (economico) parziale. Consideriamo un modello di EEG estremamente semplificato: 2 beni, 2 mercati, 2 individui, 1 scambio: no produzione, né imprese. Questo modello di EEG semplificato può essere considerato anche come il modello di un'economia di puro scambio, ossia di un'economia in cui gli individui possiedono e scambiano beni, che non vengono prodotti, ma sono disponibili in quantità fissa. In questo modello di EEG semplificato lo scambio si configura come un baratto (scambio diretto di beni contro beni, senza l'uso di moneta). SCAMBIO Si consideri un'economia con due soli individui, Anna (A) e Bruno (B). Ciascuno dispone di una certa quantità di due beni, x e y: la dotazione è il paniere dibeni prima che avvenga lo scambio. Anna ha 20 unità di x e 50 unità di y, cioè possiede il paniere (20,50); Bruno ha 80 unità di x e 30unità di y, cioè possiede il paniere (80,30). In questa economia, complessivamente sono disponibili(20+80) = 100 unità di x e (50+30) = 80 unità di y. Ferme restando le quantità complessive di x e y,Anna e Bruno sono liberi di scambiare i due beni. Ad esempio, Anna può cedere 10 unità di y aBruno, in cambio di 20 unità di x (ogni unità di y è scambiata con 2 unità di x). Dopo lo scambio:Anna ha 40 unità di x e 40 unità di y; Anna possiede il paniere (40,40); Bruno ha 60 unità di x e 40unità di y; Bruno possiede il paniere (60,40).
PREFERENZESia Anna che Bruno hanno preferenze su x e y espresse da funzioni di utilità:Per semplicità ipotizzeremo che le preferenze (di Anna e Bruno) siano «regolari»,
ovvero convessee caratterizzate da una scelta interna (es. Cobb-Douglas).LA SCATOLA DI EDGEWORTH
Tutti questi elementi possono essere rappresentati in un diagramma, la scatola di Edgeworth: esso mostra le opportunità e le scelte di due consumatori in un unico grafico.
Il grafico blu si analizza da sinistra verso destra; il grafico rosso si analizza da destra verso sinistra.
Gli assi di questi grafici sono speculari.
SCAMBIO NELLA SCATOLA DI EDGEWORTH 151
LE PREFERENZE NELLA SCATOLA DI EDGEWORTH
Le preferenze di A sono indicate in blu.
Le preferenze di B sono indicate in rosso.
Le frecce indicano la direzione di utilità crescente.
PREFERENZE, DOTAZIONE, SCAMBIO
Consideriamo le curve di indifferenza di A e B passanti per la dotazione iniziale d: A e B sono liberi di scambiare e lo scambio è volontario. Un individuo accetta lo scambio proposto dall’altro se lo scambio lo farà stare meglio, o comunque non peggio:
- A accetta gli scambi che lo portano in alto e a
destra rispetto alla curva di indifferenza su cui si trova;• B accetta gli scambi che lo portano in basso e a sinistra rispetto alla curva di indifferenza su cui si trova.
SCAMBI FATTIBILI
Li scambi fattibili sono quelli che sia A che B sono disposti ad accettare. Partendo dalla dotazione iniziale d, gli scambi fattibili sono quelli che portano in una allocazione all'interno dell'area compresa tra le due curve di indifferenza passanti per d (bordi compresi). Le allocazioni in quest'area rappresentano, per almeno uno dei due individui, se non per entrambi, un miglioramento della loro situazione iniziale.
MIGLIORAMENTO PARETIANO
Si ha un miglioramento paretiano ogni qualvolta, nel passaggio tra allocazioni fattibili, l'utilità di almeno un individuo aumenta e l'utilità di nessuno degli altri individui diminuisce. Gli scambi che comportano un miglioramento paretiano sono scambi fattibili. Se comportasse un miglioramento paretiano, uno scambio volontario
Potrebbe avere luogo.