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GLOTTOLOGIA
Origio Storico e Origini delle Lingue
Gli Indiani
Furono motivi religiosi che indussero gli Indiani a studiare la loro lingua.
Nacquero così 3 tipi di studi:
Śikṣā ovvero lo studio della fonetica;
Vyākaraṇa la grammatica;
Nirukta l'etimologia, quindi l'origine e la formazione dei letti.
Queste tre branche vennero usate per lo studio dei testi sacri, chiamati "Veda".
I grammatici Indiani si concentravano sulla fonetica, sull'uso delle parole che riguardavano il sanscrito.
Il più celebre tra questi fu Pāṇini, autore dell'“Ashtādhyāyī”, in 8 capitoli scritto in versi con lo scopo di usare meno parole possibili.
Quest'opera tratta tutte le regole della morfossintassi del sanscrito e la classificazione dei suoni in base al luogo di articolazione.
I Greci
Nel periodo di Socrate ci furono dei filosofi presocratici che si occuparono della grammatica, mentre i Sofisti del campo stilistico.
La prima vera grammatica viene ricondotta a Dionisio Trace, chiamata "Tēg grammatica".
Dionisio individuò per primo le parti del discorso e i tipi di accento.
Un altro grande personaggio fu Aristotele che si occupò della distinzione tra nome e verbo, rapporto tra lingua e pensiero, il linguaggio degli animali e quello umano, il triangolo semiotico e del rapporto arbitrario.
Altri autori occupandosi di musica e non linguistica.
I latini
Varrone fu importante per il latino sabino un dialetto del latino, si concentrò sulle varianti e creò l'etimologia varroniana (es. Vulpes quae vocat perirus = colei che corre veloce).
Il periodo
Dante e l'unità della lingua italiana
L'Italia deve l'unità della sua lingua, discussioni su concetti di dialetto, lingua letteraria e lingua volgare a Dante Alighieri che nel suo "De vulgari eloquentia" considerava le lingue dei "sì" "jac" e "diotc" come appartenenti ad uno stesso gruppo mentre distingueva 14 forme di dialetti italiani.
La legge di Grimm è una legge universale e sistematica per il germanico.
I tre trattini si sono verificati in tempi diversi, comunque il
dare schema fosse contemporaneamente proposto, avverando oggi solo
tolerance.
Perciò non è più accettabile definire la legge di Grimm come
rotazione consonantica.
Varie eccezioni alla legge di Grimm, solo:
- onomatopee;
- parole che hanno una consonante preceduta da [s];
- in Sanscrito brother, pitar;
- in Latino frater, pater;
- in Inglese brother, father.
Neogrammatici
Un gruppo di studiosi, chiamati neogrammatici, opponendosi alla concezione di Schleicher del linguaggio come organismo naturale, consideravano la lingua come prodotto collettivo dei gruppi umani.
Il metodo che applicarono e' testato dalle leggi fonetiche mentre le eccezioni erano spiegate come effetti di analogia.
Le conclusioni delle ricerche furono raggruppate in Storia del grundriss della grammatica comparata delle lingue indoeuropee, che Brugmann e Osthoff pubblicarono.
La legge di Grimm diede spunto ai neogrammatici (Brugmann, Delbruck, Osthoff) e alla possibilita' di spiegare ogni mutamento linguistico per mezzo di leggi universali.
Questa convinzione fu contrastata da Hugo Schuchardt, uno studioso di romanistica e di dialettologia che riteneva che ogni parola avesse una propria storia.
Mutamento Lessicale
Il mutamento lessicale è un cambiamento linguistico che ha a che fare con l'apparizione di nuove parole. Il mutamento lessicale avviene attraverso dei prestiti, calchi e neo-formazioni o conii.
Prestiti
Le lingue interagiscono tra di loro, soprattutto quelle vicine geograficamente. Ognuno può imparare parole usate dai vicini e così accade che vengano inserite nel loro linguaggio. Questo processo è chiamato "prendere in prestito" e le parole vengono così definite "prestiti".
Nel vocabolario inglese oltre la metà delle parole sono dei prestiti, i quali provengono soprattutto dal francese che ora la conquista normanna si è imposto come lingua del potere e di prestigio. L'italiano invece conta molti prestiti dal germanico.
I lessicografi distinguevano tra prestiti adattati e non adattati, quindi parole straniere.
- I prestiti adattati sono quelli che si adeguano al sistema linguistico in cui si inseriscono.
- I prestiti non adattati sono le parole straniere, ad esempio in italiano "computer".
Mutamento Fonologico Sintagmatico
Il mutamento fonologico sintagmatico è un cambiamento nella sequenza dei suoni del parlato rappresentante la pronuncia di una particolare parola o di un gruppo di parole simili.
Tipi di mutamento sintagmatico:
Assimilazione
L'assimilazione è un processo attraverso il quale due suoni che si trovano vicini diventano più simili influenzandosi a vicenda.
Es. "noctem" → "notte" per luogo = impossibilis → impossibile
Differenziazione
La differenziazione o dissimilazione è il processo opposto alla assimilazione, tende a diminuire la continuità del movimento articolatorio nel corso dell'articolazione sia di un fonema sia di due fonemi consecutivi.
Es. In spagnolo "anima" e "alma" si presume sia caduta la "i" e poi dissimilata.
Oppure "albero" viene dal latino "arborem", si dissimila la "o" di arborem in "e" di albero, più lunga.
Opposizione quantità vocalica
In posizione finale di parola le vocali in generale tendono ad abbrevarsi, questo non avviene nelle lingue dove è presente l'opposizione di qualità vocalica.
Essa si riconosce dalla presenza della possibilità di differenze lunga e breve in posizione finale.
Per esempio in latino "rosa" con la "a" breve e motivato, mentre il caso della "u" lunga è arbitrario.
L'opposizione di quantità in italiano non può esserci nel caso della parola "città" in quanto si tratta di una vocale accettata, anche se si trova in posizione finale.
Rafforzamento consonantico
Il rafforzamento consonantico riguarda quasi esclusivamente le approssimanti.
Ad esempio, nell'italiano "vendere" in sardo diventa "berrere" un'approssimante "v" tende a diventare "v" rafforzandosi oppure "b" o "g".
Fonologizzazione
(split)
Il processo di fonologizzazione è quando due varianti costituative definano due fonemi diversi. Ciò avviene attraverso la talvolta del contesto, ad esempio in inglese "kw" = parete e "kw" = re.
Perdita o confluenza dei fonemi
La perdita associata si chiama così, mentre la confluenza invece …
Entrambi i fenomeni producono l'esito di diminuzione del numero totale dei fonemi.
Nel caso della perdita nel corso del tempo un certo fonema è sparito, per esempio /h/ nei dialetti del greco e in latino.
La confluenza è quando due fonemi o più confluiscono in uno solo. Un esempio è il vocalismo latino.
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Analogia
L'analogia è un meccanismo in base al quale si creano forme nuove sul modello di forme esistenti. Si tratta di un fenomeno morfologico i cui effetti producono apparenti eccezioni alle leggi fonetiche.In italiano, l'aggiunta di un suffisso -tore a un tema verbale X dà come risultato un nome con il significato "colui che compie l'azione descritta da X".Così da "parla(re)" abbiamo "parlatore".
Livellamento Analogico
Il livellamento analogico consiste nell'eliminazione parziale o completa di alternanze morfo-fonetiche che ricorrono nei paradigmi.
- Un caso di livellamento fa riferimento ad una legge di Kruplytok: "La forma portata analogicamente assume funzione primaria (non marcata) mentre la forma arcaica rimane con funzione secondaria."Es. "Brother" - plurale "Brothers" (aggiunta della "s") richiama la forma analogica.
- Contaminazione è un cambiamento irregolare nella forma di una parola sotto l'influenza di un'altra parola con la quale è associata.Ad esempio i numeri perché sono usati in sequenza l'uno con l'altro.Oppure in inglese c'era "male/femele" ma per contaminazione si è avuto poi "male/female".