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Linguaggio verbale: Homo neanderthalensis (100-50000 anni fa) e Homo
o sapiens sapiens
• Canale fonico-acustico e uso parlato della lingua vantaggi biologici e
funzionali rispetto al canale visivo e all’uso scritto:
Purché vi sia presenza di aria (ovunque sul nostro pianeta), possono
o essere utilizzati in qualunque circostanza ambientale e consentono la
trasmissione anche in presenza di ostacoli fra emittente e ricevente e a
distanza
Non ostacolano altre attività, possono essere utilizzati in concomitanza
o con molte altre prestazioni fisiche ed intellettive
Permettono la localizzazione della fonte di emittenza del messaggio
o La ricezione è contemporanea alla produzione del messaggio
o L’esecuzione parlata è più rapida di quella scritta
o Il messaggio può essere trasmesso simultaneamente ad un gruppo di
o destinatari diversi e può essere colto da ogni direzione
Il messaggio è evanescente, ha rapida dissolvenza, non permane ad
o ingombrare il canale ma lascia subito libero il passaggio ad altri messaggi
in certi casi può essere uno svantaggio: unico vantaggio evidente del
canale visivo è la permanenza del messaggio nel tempo e nello spazio
L’energia specifica richiesta è molto ridotta, perché il parlare è
o concomitante con la respirazione e ne può essere considerato, entro certi
termini, un sottoprodotto specializzato
• Priorità sociale dello scritto:
Società moderne: scritto ha una priorità sociale forma scritta: requisito
o
indispensabile per una lingua evoluta
Maggiore importanza, prestigio ed utilità sociale e culturale
o Strumento di fissazione e trasmissione del corpo legale, della tradizione
o culturale e letteraria e del sapere scientifico
Veicolo fondamentale dell’istruzione scolastica (importanza alfabetismo)
o Validità giuridica
o
• Scritto: nato come trascrizione del parlato poi si è sviluppato con aspetti e
caratteri propri:
Non tutto ciò che fa parte del parlato (tratti paralinguistici) può essere
o reso e avere un corrispondente nello scritto
Non tutto ciò che fa parte dello scritto può essere reso ed avere una
o corrispondente nel parlato
La linearità e la discretezza
• Linearità = il significante viene prodotto, si realizza e si sviluppa in successione
nel tempo e/o nello spazio ≠ segni globali: percepiti come un tutto
simultaneamente (es. segnali stradali)
• Linearità: implica monodimensionalità del segno il significante si sviluppa in
una sola direzione (precondizione che rende possibile la doppia articolazione)
• Discretezza = differenza tra gli elementi della lingua è assoluta, non
quantitativa o relativa c’è un confine preciso tra un elemento e l’altro, che
sono distinti e ben separabili
• Conseguenza della discretezza: nella lingua non possiamo intensificare il
significante per intensificare corrispondentemente il significato il significato
non varia in proporzione al variare del significante, né viceversa
L’onnipotenza semantica, la plurifunzionalità e la riflessività
• Onnipotenza semantica = con la lingua è possibile dare un’espressione a
qualsiasi contenuto un messaggio formulato in qualunque altro codice o
sistema di segni è sempre traducibile in lingua, ma non viceversa
• Con la lingua si può parlare di tutto (difficilmente provabile) è più prudente
parlare di plurifunzionalità = la lingua permette di adempiere ad una lista molto
ampia (teoricamente illimitata) di funzioni diverse più evidenti e rilevanti:
Esprimere il pensiero
o Trasmettere informazioni
o Instaurare, mantenere, regolare attività cooperative e rapporti sociali
o Manifestare, esternare i propri sentimenti e stati d’animo
o Risolvere problemi (es. impiego scientifico)
o Creare mondi possibili (es. impiego letterario)
o
• Schema proposto da R. Jakobson 6 (classi di) funzioni:
Emotiva o espressiva: esprimere sensazioni del parlante
o Metalinguistica: specificare aspetti del codice o calibrare il messaggio sul
o codice
Referenziale o denotativa: fornire informazioni sulla realtà esterna
o Conativa: far agire in qualche modo il ricevente, ottenendo da lui un certo
o comportamento
Fatica: verificare e sottolineare il canale di comunicazione e/o il contatto
o fisico o psicologico fra i parlanti
Poetica: esplicitare, mettere in rilievo e sfruttare le potenzialità insite nel
o messaggio e i caratteri interni del significante e del significato
• È necessario parlare di “funzione prevalente”, perché i 6 fattori citati sono, in
genere, sempre presenti in ogni atto di comunicazione linguistica ogni
messaggio realizza, in linea di principio, tutte e 6 le funzioni
contemporaneamente
• Funzione metalinguistica importante corollario dell’onnipotenza o
plurifunzionalità della lingua: con la lingua si può parlare della lingua stessa
(lingua-oggetto) proprietà della riflessività = la lingua si può usare come
metalingua
La produttività e la ricorsività
• Produttività = con la lingua è sempre possibile creare nuovi messaggi, mai
prodotti prima, e parlare di cose nuove e nuove esperienze, mai sperimentate
prima, o anche di cose inesistenti è possibile produrre messaggi sempre
nuovi, che combinano in una nuova maniera significanti e significati, ma anche
associare messaggi già usati a situazioni nuove
• Produttività: resa possibile dalla doppia articolazione permette una
combinatorietà illimitata di unità più piccole, formanti un sistema chiuso, in
unità via via più grandi e in numero teoricamente infinito
• Creatività regolare = produttività infinita basata su un numero limitato di
principi e regole, in genere dalla forma semplice, applicabili ricorsivamente
• Ricorsività = uno stesso procedimento è riapplicabile un numero teoricamente
illimitato di volte, se sono date le condizioni in cui questo si applica
• Es. da una parola posso ricavarne un’altra mediante l’aggiunta di un suffisso
(regola di suffissazione ricorsiva) atto > attuale > attualizzare >
attualizzabile > attualizzabilità
• Applicazione della ricorsività in teoria illimitata limite: oltre un certo grado di
lunghezza e complessità, il segno non sarebbe più economicamente
maneggiabile, provocherebbe grossi problemi nella memorizzazione,
elaborazione e processazione del messaggio
Il distanziamento e la libertà da stimoli
• Distanziamento (ulteriore corollario dell’onnipotenza semantica) = possibilità di
poter formulare messaggi relativi a cose lontane, distanti nel tempo, nello
spazio o in entrambi dal momento e dal luogo in cui si svolge l’interazione
comunicativa o viene prodotto il messaggio possibilità di parlare di
un’esperienza in assenza di tale esperienza, o dello stimolo che ha provocato
tale esperienza
• Libertà da stimoli = segni linguistici rimandano e presuppongono
un’elaborazione concettuale della realtà esterna, e non semplicemente stati
dell’emittente lingua indipendente dalla situazione immediata e dalle sue
costrizioni, dai suoi stimoli
La trasmissibilità culturale
• Punto di vista antropologico: ogni lingua è trasmessa per tradizione all’interno di
una società, come uno dei fatti costitutivi della cultura no fatto unicamente
culturale
• Linguaggio verbale presenta:
Componente culturale-ambientale: specifica quale lingua impariamo e
o parliamo
Componente innata: fornisce la predisposizione a comunicare mediante
o una lingua e le strutture portanti del linguaggio verbale
• Interazione tra componente naturale e culturale ruolo importante nel
processo di acquisizione ed apprendimento della lingua:
Prima infanzia
o Prepubertà linguistica: se entro l’età di 11-12 anni un essere umano non è
o stato esposto a stimoli linguistici provenienti dall’ambiente culturale in
cui vive, lo sviluppo della lingua è in pratica bloccato
La complessità sintattica
• Complessità sintattica = messaggi linguistici possono presentare un alto grado
di elaborazione strutturale, con una ricca gerarchia di rapporti di
concatenazione e funzionali fra gli elementi disposti linearmente rapporti fra
gli elementi o parti del segno danno luogo ad una fitta trama, percepibile nella
sintassi del messaggio
• Aspetti rilevanti nella trama sintattica:
Ordine degli elementi contigui, posizioni lineari in cui essi si combinano
o (es. Gianni picchia Giorgio; Giorgio picchia Gianni)
Relazioni strutturali e dipendenze che vigono tra elementi non contigui
o (es. il libro di Chomsky sulle strutture sintattiche l’elemento sulle
strutture sintattiche non dipende da ciò che lo precede immediatamente,
Chomsky, ma da il libro)
Incassature (es. il cavallo che corre senza fantino sta vincendo il palio
o
la parte che corre senza fantino è incassata dentro il cavallo sta vincendo
il palio)
Ricorsività (insieme alla discontinuità), che conferisce alle strutture
o linguistiche un particolare carattere di complessità interna
Presenza di parti del messaggio che danno informazioni sulla sua
o strutturazione sintattica (es. congiunzioni coordinanti e subordinanti)
Possibilità di discontinuità nella strutturazione sintattica costruzioni
o
ammesse dalla lingua possono ammettere, o richiedere, che elementi o
parti strettamente unite dal punto di vista semantico o sintattico non
siano linearmente adiacenti (es. verbi separabili in tedesco aufmachen
> Paul macht das Fenster auf)
L’equivocità
• Lingua: codice tipicamente equivoco = corrispondenze plurivoche tra gli
elementi di una lista e quelli della lista a questa associata:
Ad un unico significante possono corrispondere più significati
o Ad un unico significato possono corrispondere più significanti
o
• Vantaggio: consente l’eccezionale flessibilità dello strumento linguistico e la sua
adattabilità ad esprimere contenuti ed esperienze nuove
Definizione di lingua
• Lingua = codice che organizza un sistema di segni dal significante
primariamente fonico-acustico, fondamentalmente arbitrari ad ogni loro livello e
doppiamente articolati, capaci