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SETTORI:

• Cronaca nera episodi criminali: furti, rapine, delitti

• Cronaca bianca organizzazione urbana, società

• Cronaca rosa gossip

• Cronaca politica

• Cronaca internazionale o estera

• Cronaca degli spettacoli o delle arti.

• Cronaca scientifica

• Cronaca sportiva

• Cronaca economica e finanziaria

Cap. 4 Com’è strutturato un quotidiano

Dopo la tv e la radio, il quotidiano è il più importante mezzo d’informazione.

:

PRIMA PAGINA O VETRINA DEL GIORNALE

• Testata: nome del giornale

• Pubblicità: subito sotto la testata

• Data del quotidiano: importantissima, il quotidiano di pomeriggio è già vecchio

• Titolo d’apertura: dà l’impronta a cosa si leggerà nell’articolo e rende visibile l’identità di un

giornale. E’ una forma comunicativa complessa poiché formata da un contenuto linguistico e uno

visivo. Il titolo in grande non può mai mancare. Si distingue in (ad effetto o emotivi) e

titoli caldi

(informativi, descrittivi). Lo stile è spesso (senza verbi per sintetizzare al

titoli freddi nominale

massimo la notizia e risultare più incisiva) e sono usati anche modi di dire, giochi di parole, titoli di

film, discorsi diretti, domande-risposte per suscitare curiosità nel lettore

Es. occhiello: E’ uno dei patrimoni dell’umanità. Ma continua a perdere visitatori

Es. titolo: Crolli, incuria e pochi fondi, il declino di Villa Adriana

Es. catenaccio: Servono 2.5 milioni per i restauri. Stanziati 370 mila euro

• Occhiello: componete del titolo, si trova sopra il titolo: contestualizza

• Testatina: introduce l’argomento

• Catenaccio o sottotitolo: altro elemento della titolazione, usato spesso per le citazioni

(virgolettato), entra nel merito della notizia

• Articolo d’apertura: segnalato dal titolo più evidente, presenta il fatto ritenuto più importante

• Articolo di spalla: in alto a destra, fatto importante ma di minor rilievo

• Articolo di fondo o sulla sinistra della pagina di apertura, si tratta di un commento della

editoriale:

notizia, può essere scritto dal Direttore o da un Editorialista.

• Filo: taglia gli articoli in modo da non farci confondere

• Immagini e foto: oggi sono diventati indispensabili per avere appeal, L’impatto fotografico mette

curiosità nel leggere l’articolo

• Vignetta: importante e quasi sempre presente, ha sostituito il contro editoriale di una volta (detto

anche Corsivo) es. Forattini

• Articoli di taglio alto, medio, basso: articolo importante ma gerarchicamente meno importante

dell’articolo d’apertura

• Sommari, civette e contornati: sono i riquadri che annunciano le notizie più importanti

• Dorso: è il supplemento del giornale come ad esempio quello di Economia del martedì del Corriere

della Sera. Si può ritenere un’estensione del giornale stesso. Diverso dal magazine che tratta

argomenti non presenti nel giornale

Le sezioni che compongono un quotidiano sono:

• La politica

• La cronaca italiana

• Gli esteri

• Lo sport

• Gli spettacoli

• La cronaca locale

Cap. 5 Le fonti giornalistiche

La segretezza delle fonti del giornalista è un diritto essenziale.

1. Agenzia di stampa: ente giornalistico che fornisce notizie ad altri organi di informazione come

giornali, riviste, radio.. Si avrà solo un’infarinatura generale della notizia. Operano come agenzie

private o statali su scala regionale, nazionale, internazionale, mondiale. (Flash 1 riga) il take

d’agenzia segue le regole della piramide rovesciata

2. Ufficio Stampa: si occupa della diffusione delle informazioni all’interno e all’esterno dell’azienda;

veicola notizie attraverso i mass-media per raggiungere gruppi di spettatori o consumatori. Si

occupa di diffondere una buona immagine aziendale. Capo ufficio stampa e i redattori. Bisogna

progettare un piano di comunicazione, redigere i comunicati, organizzare conferenze stampa

(intervista collettiva), aggiornare il blog/sito, fare la rassegna stampa (newsletter interna ed

esterna), tenere buoni rapporti coi media.

3. Comunicazione istituzionale: gli organi dello Stato informano i cittadini sulle attività e sulle norme.

4. Comunicazione sociale: No profit, si occupa di sensibilizzare i cittadini (tutela ambientale,

istituzionale, previdenza…)

Il modello anglossassone delle 5W:

• Who Chi, il soggetto della notizia

• Where Dove

• When Quando, spazio temporale

• What Cosa, l’oggetto

• Why Perché, utile al fine dell’inchiesta

Cap. 6 “La terza pagina”

Alla fine dell’800 quasi tutti i quotidiani avevano quattro pagine: la prima ospitava la cronaca dei fatti più

rilevanti, la seconda era dedicata alla cronaca politica, la terza ospitava il romanzo d’appendice e la quarta

era dedicata alla pubblicità e alle notizie secondarie.

La terza pagina dedicata al mondo letterario e artistico fu un’idea tutta italiana: 1901 “Giornale d’Italia” con

una pagina intera dedicata alla Prima teatrale di “Francesca da Rimini” scritta da D’annunzio.

Ma è con il Corriere della Sera che si arriva ad un vero e proprio sviluppo della Terza Pagina, che collaborò

con D’Annunzio, Verga, Pirandello.

Cap. 7 L’inchiesta giornalistica

L’inchiesta nasce da qualcosa che vogliamo capire, da interessi e curiosità del giornalista oppure dalle

suggestioni e dalle segnalazioni del pubblico.

Un’inchiesta è diversa da una notizia, ma molto spesso parte da una notizia. Fare inchiesta significa

raccogliere dei fatti, approfondirli, incrociarli e verificarli; questi fatti vengono sempre raccontati attraverso

un punto di vista che non è mai obiettivo.

Accade lo stesso anche nella foto notizia: i valori della notizia sono dati dalla soggettività e dallo stile del

fotografo e non dall’evento stesso. Viene accompagnata da una didascalia (testo breve) che contiene le

informazioni principali in base alle cinque W.

L’inchiesta nel passare attraverso i mass-media deve modellarsi sulla specifiche del mezzo di comunicazione

stessa:

• I giornali: importantissimo l’attacco dell’articolo che deve fare presa sul lettore, la costruzione di

un buon filo logico e la presenza di immagini, tabelle e grafici

• La radio: coinvolge l’udito con suoni, rumori, interviste e musica. Deve usare un lessico

comprensivo e frasi principali e mai subordinate (per la memoria)

• La televisione: immagini, concetti brevi e interviste da spezzettare per reggere l’interesse breve del

pubblico

• Internet: le inchieste possono includere il video, l’audio e il testo scritto. E’ il mezzo ideale per lo

scambio e l’accessibilità di informazioni, grazie alla sua velocità produce feed back in tempo reale,

nuovi spunti di discussione e nuovi articoli

Cap. 8 Il caso Cogne

Ci sono delitti (gossip nero), soprattutto quelli maturati in ambito familiare e avvolti da un alone di mistero,

che ricoprono un vero e proprio posto d’onore in campo mediatico. Gli studi televisivi si trasformano in aule

di tribunale con tanto di sentenze degli opinionisti più azzardati. Gli imputati vengono prima sbattuti in

prima pagina come mostri e poi ci vengono proposti come delle star.

Sono centinaia le ore dedicate allo show dei processi mediatici (sciacallaggio mediatico), tra questi

ricordiamo Matrix, Buona Domenica, Porta a Porta.

Il caso più appassionante che mantiene alto l’interesse del pubblico in Italia è il caso Cogne, con tanto di

plastico della villetta di Montroz e Anna Maria Franzoni presente a svariati salottini televisivi.

Il delitto diventa mercato e può influenzare negativamente il corretto sviluppo delle indagini o influenzare il

pubblico.

Cap. 10 Etica e professione giornalistica

L’etica ruota attorno al perché del giornalismo, sul senso e sul significato del suo ruolo in una società, la

deontologia è centrata su come tale ruolo va conseguito e salvaguardato; quindi la deontologia è la ragion

pratica dell’etica giornalistica.

Libertà d’informazione è una precondizione necessaria per il formarsi di un’opinione pubblica. La garanzia

di una informazione pluralista è fondamentale (art. 21 della Costituzione: libertà di manifestazione del

pensiero e diritto di divulgare opinioni e notizie).

L’ordine dei Giornalisti

Fu istituito nel 1925 sotto il regime fascista, l'iscrizione era obbligatoria per l'esercizio della professione

di giornalista.

Ogni giornale o periodico doveva avere un direttore responsabile. Il giornale stesso doveva essere

sottoposto, prima della sua pubblicazione, all'autorizzazione della procura generale della Corte d'appello

nella cui giurisdizione era stampato.

L'Albo si componeva di tre elenchi: professionisti, praticanti, pubblicisti.

Nel 1944 la gestione dell'albo passò, dal comitato, a una commissione (con sede a Roma), sempre di

nomina ministeriale. L'albo restò in vigore fino a quando venne istituito nel1963 l'Ordine ufficiale dei

giornalisti (legge Gonella).

L'articolo 2 della legge precisa che “E’ diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di

critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro

obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà

e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori.

Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia

richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la

cooperazione fra giornalisti e editori e la fiducia tra la stampa e i lettori”.

- coloro che almeno da 18 mesi esercitavano in modo esclusivo la professione giornalistica

Professionisti:

come unica retribuita.

- coloro che non avevano ancora terminato i 18 mesi in modo esclusivo la professione o non

Praticanti:

avevano ancora compiuto i 21 anni di età.

- coloro che esercitavano anche altre professioni, oltre all’attività giornalistica.

Pubblicisti:

Oggi invece l’albo è suddiviso in due elenchi: quello dei e quello dei I

professionisti pubblicisti.

professionisti esercitano l’attività giornalistica in modo esclusivo e continuativo; i pubblicisti invece possono

anche svolgere altre professioni o impie

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
9 pagine
4 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marty267 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Castiglia Paolo.