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IL SAPERE GEOGRAFICO
La GEOGRAFIA studia i rapporti delle società umane fra loro e con il pianeta che le ospita. È
per questo motivo che la geografia può essere considerata una “disciplina di sintesi”, dato
che sa collegare conoscenze elaborate da altre discipline per sviluppare fatti e fenomeni
che avvengono nello spazio geografico. 14
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Come disciplina scientifica possiede un proprio linguaggio e un proprio nucleo di concetti di
base, comprende approcci, metodi, strumenti, modi specifici di organizzare le conoscenze.
Una delle più famose definizioni, vede la geografia come studio delle relazioni tra uomo,
ambiente e società. Una definizione ricca di valore perché distingue tra la persona come
individuo con i suoi vissuti spaziali e i suoi luoghi, la natura come alterità (=diversa) in
relazione alla specie umana e la società come organizzazione complessa. Al senso
etimologico di geo-grafia come “scrittura della Terra” si aggiunge il significato di scrittura
del mondo, inteso come l’insieme delle relazioni tra società e spazio.
Il concetto di SPAZIALITA’ è fondamentale per capire cosa studia la geografia. Spazio=
risultato della costruzione sociale che può essere differente in base alle comunità che lo
organizzano e lo vivono. Questo spazio di relazioni, che si chiama anche TERRITORIO, è
l’unità di misura sulla quale localizziamo luoghi, misuriamo distanze, tracciamo confini,
definiamo regioni, nomi, significati, valori.
IL METODO GEOGRAFICO:
la geografia spazializza: ogni descrizione o analisi geografica parte dalla localizzazione dei
fenomeni nello spazio, nella ricerca della loro distribuzione, dei loro confini e delle relazioni
che avvengono tra le diverse regioni o territori indagati. Secondo PETER HAGGETT tre sono
le caratteristiche essenziali della geografia: la distribuzione spaziale, l’importanza delle
relazioni tra l’uomo e l’ambiente, la sintesi regionale. In tutte e tre ritroviamo la
caratteristica della spazializzazione.
la geografia connette, mette in relazione: è un sapere di tipo connettivo, collega
conoscenze e studi settoriali anche di discipline diverse.
la geografia regionalizza: nel tentare di dare un ordine allo spazio geografico, i geografi
hanno elaborato il concetto di regione, che serve a segmentare la superficie del pianeta in
tante tessere diverse, che ci permette di capire le varietà fisico-antropiche, ma anche quali
sono i soggetti fisici e antropici più rilevanti in una data area. 15
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la geografia opera confronti a scale diverse: una delle sue caratteristiche è la
TRANSCALARITA’, cioè il passaggio di scala nell’analisi e nella comparazione degli spazi
geografici.
GLI STRUMENTI E LE FONTI DELLA GEOGRAFIA:
Gli strumenti più utilizzati dalla geografia sono:
➢ l’osservazione diretta, forse il primo metodo di indagine della geografia. Andare sul
terreno e osservare, rilevare dati e confrontare informazioni è ancora oggi la via di
accesso più ricca allo studio del paesaggio, dell’ambiente e delle relazioni tra sistemi
umani e ambientali.
➢ L’intervista è uno degli strumenti più antichi della geografia
➢ Le carte geografiche indispensabili per localizzare e orientarsi in senso geometrico
nello spazio.
➢ I dati statistici
➢ I documenti visuali, oggi uno dei campi di ricerca più attivi in geografia. Le immagini,
che hanno un ruolo sempre più fondamentale, sono strumenti tecnologici con cui
lavorare, accessibili e facilmente utilizzabili.
I CONCETTI DELLA GEOGRAFIA:
●SPAZIO GEOGRAFICO: si aggiunge l’aggettivo “geografico” perché il termine spazio ha
valore in fisica, astronomia, geometria. Lo spazio geografico è la superficie terrestre, o
meglio l’area del pianeta che comprende una parte aerea e un sottosuolo, sul quale si
svolge la vita umana e che fa quindi da base alle relazioni tra sistemi ambientali e umani. Si
distingue spazio relativo (spazio come rete di relazioni) e spazio vissuto (relazioni e legami
emozionali che i singoli individui hanno con i luoghi della loro vita). Quando parliamo di
spazialità si intendono le conoscenze, le abilità, le competenze umane in relazione allo
spazio geografico. La spazialità umana comprende l’orientamento, la capacità di spostarsi
volontariamente nello spazio. 16
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●TERRITORIO: porzione di spazio geografico trasformata, controllata e governata da parte
della comunità umana, ed è inteso anche come area a cui fanno riferimento date culture ed
etnie, uno spazio con valore simbolico ed identitario. Può avere un connotato politico (il
territorio dello Stato italiano), oppure sfumato, con confini meno netti e variabili (il
territorio delle comunità locali, per esempio).
In geografia si parla di territorialità in riferimento alla specie umana, alla sua capacità di
organizzare, trasformare e controllare attraverso costruzioni lo spazio geografico. Il
concetto di territorio si lega al processo appropriazione dello spazio naturale da parte
dell’uomo chiamato territorializzazione. Turco definisce atti di territorializzazione: la
denominazione (l’assegnazione agli oggetti dello spazio geografico di nomi e valori, confini
e identità), la reificazione (trasformazione materiale degli spazi) e la strutturazione
(organizzare lo spazio secondo funzioni, regole, ecc).
●REGIONE: ordinatore logico, classificatore spaziale che ci permette di raggruppare i luoghi
in base a caratteristiche comuni. La presenza di una o più regolarità diffuse nello spazio è
l’elemento che ci permette di definire una regione e i suoi confini. Si può parlare di regione
formale, per indicare le regioni definite da caratteristiche fisiche, politiche o culturali
omogenee; regione funzionale per definire regioni definite in base al sistema di relazioni
interne; regione percettiva per indicare regioni in cui è riconoscibile un elemento culturale
locale (es. il dialetto).
●CONFINE: il concetto più noto è quello di linea che segna la divisione tra il territorio su cui
uno Stato esercita la propria sovranità e quello degli stati confinanti. Non va confuso con il
concetto di frontiera, che indica tutte le regioni che si sviluppano accanto alla linea di
confine. Il concetto di confine serve a delimitare gli spazi geografici dei diversi gruppi umani
e può essere usato anche in senso politico (confini regionali, provinciali, comunali) o in
senso culturale e/o sociale.
●SCALA E TRANSCALARITA’: nella cartografia si fa riferimento al concetto di scala per
indicare la proporzione di riduzione della grandezza reale a quella della rappresentazione
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cartografica, per indicare l’ampiezza del luogo o territorio studiato. Transcalarità = analisi e
confronto a scale spaziali diverse.
Le scale più utilizzate sono quella locale con cui si intendono sia territori e regioni molto
piccoli, sia aree più estese la cui influenza è comunque limitata ad una certa area del
pianeta; e quella globale, con la quale si ha una visione mondiale. [glocale = questioni e
conflitti che contrappongono le due scale].
●LUOGO: porzioni di spazio geografico uniche, contraddistinte da specifiche caratteristiche
fisiche, culturali e sociali. I luoghi hanno un nome, un sito, un’ubicazione, una dimensione e
una struttura fisica.
Senso del luogo valore simbolico e affettivo che le persone stabiliscono con i luoghi.
●SITO: questo concetto viene utilizzato per descrivere le caratteristiche fisiche di un luogo.
La forma del terreno, l’altitudine, l’idrografia, il clima, la vegetazione.
●PAESAGGIO: una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni,
il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e delle loro interrelazioni.
●LOCALIZZAZIONE E UBICAZIONE: indicano la porzione geografica dei luoghi. Tale posizione
è identificabile in modo oggettivo mediante il reticolato geografico, la latitudine e
longitudine. La localizzazione con le coordinate geografiche fornisce l’ubicazione assoluta
del luogo (un punto esatto della sup. terrestre). Quando invece si fa riferimento alla
posizione geografica di un luogo rispetto a un altro luogo si parla di ubicazione relativa (per
es. Milano è a est di Torino e a ovest di Venezia). Localizzazione assoluta, serve ad orientarsi
con le carte; loc. relativa serve per comprendere le interrelazioni sociali e culturali dei
luoghi.
●DISTANZA: concetto che può essere utilizzato in tre modi: come misura assoluta,
geometrica (distanza tra due luoghi), per indicare una distanza relativa a un particolare
sistema di misurazione, distanza culturale e psicologica, del tutto soggettiva, che dipende
dalla percezione che ogni individuo ha del luogo di cui stiamo parlando.
●DIFFUSIONE: indica il movimento nello spazio e nel tempo di un fenomeno. 18
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●DISTRIBUZIONE SPAZIALE: indica la disposizione dei fenomeni nello spazio geografico, il
modo in cui sono ripartiti. Insieme a tale concetto possiamo trovare anche quello di
densità. Per quanto riguarda invece la correlazione spaziale, si intende il modo e la quantità
con cui due o più fenomeni hanno una distribuzione spaziale simile.
●MOVIMENTO: riguarda le persone, ma anche tutti gli spostamenti e i flussi di risorse,
materiali, energie, merci. Il movimento riguarda le vie di comunicazione e i mezzi di
trasporto. Il mondo globalizzato è sempre più basato sul movimento e sui cambiamenti
causati dai flussi di persone, di capitali, energie, materie prime. Riguarda quindi sia
piattaforme fisiche, come strade, ferrovie, aeroporti, sia piattaforme immateriali (flussi di
dati e informazioni digitali).
INTERAZIONE-INFLUENZA-TRASFORMAZIONE: la relazione fra duo o più soggetti influenza
reciprocamente le loro condizioni: questo processo è anche chiamato interazione.
L’interazione spaziale è un aspetto del movimento tra luoghi diversi di individui, merci,
informazioni, un segno dell’interdipendenza fra spazi geografici vicini e lontani.
GEOGRAFIE REGIONALI: lo studio regionale è uno dei punti di riferimento del metodo
geografico. Sistema che suddividere lo spazio terrestre in aree simili, in modo da farvi
riferimento per orientarci, distinguerle e operare confronti. La geografia regionale
contribuisce nella scuola ad una prima alfabetizzazione geografica
La geografia va affrontata per temi e problemi. Questo ci porta ad un superamento della
geografia come materia elencativa e mnemonica. Inoltre permette lo sviluppo delle
competenze geografiche e dei processi di trasformazione. Inoltre, l’approccio per problemi
è connesso a situazioni reali e permette di comprendere