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Estratto del documento

L’accostamento della geografia e storia è antico, viene proposto da John Locke, che prevedeva due facce

della stessa medaglia.

CAPITOLO 5

Dati statistici ed elaborazioni grafiche

I pregi dei dati statistici sono così rilevanti che non si può prescindere dal loro impiego. De Vecchis e

Staluppi riflettendo sui principali punti di forza, osservano che le informazioni numeriche permettono di

evitare approssimazioni e di giungere a valutazione oggettive. Al tempo stesso bisogna conoscere il

modo più opportuno di rappresentarle. Gli alunni devono pertanto diventare padroni di solide basi

metodologiche, che consentono loro di sapere come elaborare i dati e perché scegliere un certo tipo di

grafico. Tra i compiti della geografia moderna vi è quello di esaltare il valore aggiunto del linguaggio

della numerosità in modo da poter ottenere enorme giovamento in termini di creatività. Grafici prodotti

andranno ampiamente commentati e contestualizzati all'interno della ricerca, così da divenire materiali

di supporto. Sono due i punti su cui occorre focalizzare l'attenzione:

dove reperire le informazioni> Per gli aspetti demografici sociali economici c'è il sito Internet

dell'Istat, una miniera di dati di grande interesse geografico. Sul sito dell'Istat è possibile accedere a una

grande quantità di dati recentissimi raccolti in collane e volumi. Ci sono indicatori socio sanitari,

esercizi ricettivi a livello nazionale, regionale e provinciale, reddito e condizioni di vita, consumi delle

famiglie. Semplice da consultare è la pagina demografia in cifre dove si possono ottenere dati sulla

popolazione. Per ottenere informazioni sul contesto internazionale è fondamentale il calendario Atlante

DeAgostini, facilmente reperibile, con numerose opportunità di consultazione anche on-line. Ci sono

indicatori demografici, economici sociali, di povertà di energia elettrica, di telecomunicazioni. Un'altra

fonte è l'Unicef che riporta annualmente la condizione dell'infanzia nel mondo e controlla la nutrizione,

la salute, l’istruzione, i diritti per le donne la protezione l'infanzia e l'equità sociale.

Quali grafici costruire? il tipo di grafico più adatto per elaborazione dei dati deve presentare il

fenomeno in oggetto in modo semplice da interpretare e commentare. La costruzione di simili

rappresentazioni può avvenire in tempi rapidi effettuando varie sperimentazioni, con numerosi software

dedicati, Statistics, o programmi diffusi quali Excel. Tra le varie tipologie di grafici quelli più espressivi

sono:

-i diagrammi cartesiani con cui si evidenziano i fenomeni quantitativi continui nel tempo e senza

interruzioni, dove il tempo indicato sull'asse x;

-gli istogrammi a barre verticali o orizzontali con i quali si tende a rappresentare un fenomeno in base a

diversi contesti territoriali messi a confronto;

-i diagrammi a settori circolari adatti a mostrare la ripartizione di un fenomeno nelle sue diverse parti.

-I diagrammi radiali tramite i quali si ritraggono i fenomeni che vengono studiati in funzione di una

variabile temporale espresso ciclicamente

-I grafici a dispersione che consentono di restituire visivamente il rapporto di interdipendenza tra due

fenomeni in una relazione diretta con correlazione positiva e in una relazione inversa con correlazione

negativa. Una correlazione nulla indica che non vi è una notevole dispersione.

Cartografia tradizionale e computerizzata

La geografia si avvale di numerosi strumenti, e un ruolo di primissimo piano è rivestito dalla

cartografia. De Vecchis e Staluppi hanno effettuato una distinzione in cinque grandi categorie:

Carte mentali: sono rappresentazioni mentali dello spazio che vanno progressivamente alimentate con

precise informazioni coordinate. Variano da persona a persona, a seconda della cultura, della classe

sociale e dall'età.

Carte geografiche classiche: comprendono una vastissima produzione, fisiche, politiche e tematiche.

Dipendono dalla scala di riduzione utilizzata: a grande scala, carte topografiche, corografiche e generali.

Le carte topografiche sono utilissime per le ricerche geografiche e gli studi sul campo ma non di

semplice reperibilità se non nei punti vendita specializzati. Un aiuto prezioso può giungere dal Web sul

sito dell'Istituto geografico militare.

Le carte speciali: identificano una gamma sofisticata di rappresentazioni molto settoriali. Sono carte di

tipo operativo e di supporto allo studio e alla progettazione, esse sono le geologiche metereologiche e

sismiche.

Le metacarte: sono rappresentazioni della realtà che non rispecchiano le effettive dimensioni del

territorio, ma sono proporzionali alla consistenza del fenomeno in oggetto.

Le carte tematiche: riproducono uno o più fenomeni secondo diversi gradi di complessità. È necessario

distinguere tra carte tematiche, dove si usano colori e tratteggi per raffigurare i fenomeni e cartogrammi,

dove si utilizzano colori e campiture in gradazione, oppure simboli di varia dimensione, o grafici

all'interno di ogni area amministrativa. Per la costruzione di una carta tematica va riprodotta l’esatta

distribuzione e ubicazione spaziale di un fenomeno, ha una maggiore complessità rispetto a un

cartogramma, che più altro richiede conoscenze essenziali per definire il numero e l'ampiezza delle

classi con cui rappresentare un fenomeno.

La cartografia computerizzata può essere prodotta per mezzo dei GIS. Si tratta di strumenti informatici

dotati di numerose potenzialità, che consentono di organizzare e gestire un enorme mole di dati

quantitativi, al fine di realizzare cartografia digitale, produrre simulazioni e scenari. Sono software che

permettono di svolgere analisi spaziali, temporali e predittive. In termini di applicazione di base si

dimostrano di grande utilità tramite l'automatizzazione dei processi. Le banche dati possono essere

riviste, ampliate a seconda delle occorrenze e anche la cartografia ha una fervida dinamicità. Tali

strumenti sono caratterizzati dalla possibilità di caricare nel sistema numerosi strati informativi layers,

sovrapponibili tramite overlay, purché realizzati secondo i giusti criteri. I sistemi informativi geografici

consentono dunque di soddisfare due requisiti: permettono di rispondere all'esigenza di trasformare

l’alunno dal lettore in costruttore e danno modo di sviluppare la tecnica della correlazione cartografica,

base di ogni ricerca geografica.

Le carte tematiche possono essere di tre tipi:

-Parlanti e capaci di colloquiare tra loro

-parlanti ma incapace di colloquiare

-Mute e incapaci di colloquiare, nel caso in cui siano stati utilizzati criteri sbagliati

E’ bene incentivare l'uso dei GIS a scuola, ma non devono essere sostituti della cartografia tradizionale,

infatti prima di utilizzare i sistemi digitali è necessario prendere le nozioni di cartografia tradizionale,

che molto insegnano su proiezioni e rappresentazione di dati.

Visualizzatore di immagini dall'alto

La letteratura tradizionale si è soffermata sull'importanza di alcune opere letterarie, come Il giro del

mondo in 80 giorni, opera presa come spunto per la geografia fisica, ambientale, la geografia umana, la

cartografia. I visualizzatori di immagini aeree, da satellite come Google earth, Google Maps, Bing,

possono dimostrarsi supporti per ripercorrere le tappe descritte da Verne e permettono di organizzare un

viaggio virtuale di perlustrazione molto rapido. I visualizzatori di immagini dall'alto producono un

supporto durante lo studio degli aspetti fisici, la tettonica delle placche, i fenomeni di vulcanismo, con

un grado di dettaglio molto elevato. Ci si può fare un'idea di insieme del contesto che si ha davanti con

la pianta di una città, operando a un livello ridotto di Zoom per poi scendere nei dettagli. Questi

strumenti sono adatti alla scuola dell'infanzia così come anche alla scuola primaria per poi estendersi

alla scuola secondaria. Sono accattivanti perché consentono di vedere immagini che non sarebbe

possibile esaminare de visu. Favaretto ritiene che i visualizzatori dall'alto possono rappresentare una

concreta possibilità per far riscoprire la geografia a livello di massa e per favorire una sua decisa

rivalutazione purché siano usati per svolgere ragionamenti di tipo spaziale, sviluppando lo spatial

thinking, valutando l'influenza che certi elementi possono avere sugli altri dell'ambiente, identificare

regioni geografiche comunale da specifiche caratteristiche, considerare in maniera bruni scalare gli

spazi e le ore di studio. I visualizzatori rimangono dispositivi di supporto e per poter esplicare appieno

le potenzialità, devono essere utilizzati dopo aver acquisito competenze teoriche sul paesaggio, essi non

devono essere assolutamente considerati sostitutivi dei libri di testo.

CAPITOLO 6

Geografia? Nulla da comprendere, pasta la memoria

Il lungo percorso della geografia è costellato da molte attribuzioni contrastanti tra loro, c’è una

concezione classica, la quale espone gli aspetti di un paesaggio ma non entra nel merito della qualità

delle questioni. Questa scienza può essere ritenuta proficua e stimolante. La geografia quindi è una

materia molto semplice perché come noto in geografia non c'è niente da capire, basta studiare a

memoria. Un'impostazione simile è ricordata in un libro di Lacoste, “La geografia serve innanzitutto per

fare la guerra”, che parte dalla convinzione diffusa di una disciplina fastidiosa, ma sicuramente bonaria

perché non vi è nulla da comprendere, è necessaria solo la memoria. E la memoria riporta al

nozionismo. Il geografo francese associa la geografia al concetto di guerra facendo notare come la

geografia venne ampiamente utilizzata sui campi di battaglia. La disfatta di Napoleone nel 1871 come

ricordato da Emile Zola era stata dovuta all'ignoranza del territorio e dalla mancanza di formazione

geografica degli ufficiali. L'abate Dufresné nel suo avvertimento al lettore fa esplicito riferimento alle

capacità di apprendimento dei bambini, che devono essere forniti più di memoria che di discernimento.

La memoria dei fanciulli si obbliga all'attenzione facendo loro delle domande chiare e succinte e

sovente suggerire loro le risposte. Una ricerca effettuata anni fa da geografi dell'università di Bari ha

messo in luce la generale avversità degli alunni delle scuole medie verso la geografia.

I valori da interiorizzare e condividere

Valori e disvalori

Per una geografia proposta da Dufresnè il problema dei valori non sussiste. L'apparente contraddizione

rende la geografia adatta a perseguire obiettivi contrastanti tra loro rinforzando il nazionalismo oppure il

cosmopolitismo. Dopo l'unità d

Dettagli
A.A. 2016-2017
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saradigiovannantonio94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof De Vecchis Gino.