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Differenze e analogie tra Humboldt e Ritter

Visione:

  • Humboldt - razionalista
  • Ritter - teleologica

Idea:

  • Humboldt - sperimentatore di fenomeni fisici e descrittore di culture partendo dal principio di causa-effetto.
  • Ritter - nella sua visione del mondo è convinto che esista un ordine superiore che plasma la realtà e quindi non è sempre necessario per la descrizione di un paesaggio/realtà ricorrere al principio di causa-effetto.

Determinismo:

  • Humboldt - il Cosmos è pervaso dalla fede della scienza, ossia la capacità della scienza di conoscere quelle leggi che regolano l'armonia dell'universo. La visione dell'ordine cosmico è per lui il punto di arrivo del processo della conoscenza e si arriva a capire e conoscere l'armonia dell'universo attraverso un procedimento/processo scientifico, attraverso delle le misurazioni oggettive, precise.
  • Ritter - determinismo ambientale legato alla
finalità umana. Per Ritter invece l'ordine cosmico non è il punto finale ma il punto di partenza: bisogna partire da quest'ordine, da un'unità (che è una volontà divina che tende a dare al cosmo/alla terra quell'unità). Per lui tutto parte da un'intuizione di qualcosa che è esterno al soggetto, è prodotto dal "retroterra ideale" (tutto è prodotto da qualcosa che sta fuori di noi e che viene dal retroterra ideale). Per Ritter l'uomo non può conoscere niente, ma può solo riconoscere: la conoscenza geografica non si costruisce conoscendo la realtà, ma semplicemente riconoscendola. Per lui il punto di partenza della ricerca geografica è una rappresentazione personale, una visione del mondo soggettiva e non scientifica come invece avveniva per Humboldt. La materia per essere appresa ha bisogno di un punto di partenza esterno che è questo retroterra ideale.

questa volontà divina.ENTRAMBI: tengono in considerazione quel rapporto tra l'ambiente naturale e l'attività umane utilizzando principi diversi.

PRINCIPI E METODI UTILIZZATI

  • Humboldt: principio di interdipendenza: attraverso il quale vengono analizzati i rapporti di causa-effetto.
  • Ritter: principio di comparazione.

Tuttavia entrambi i principi diventano elementi basilari per la geografia.

Per ENTRAMBI è certa la correlazione spaziale: tutti i fenomeni della superficie terrestre sono correlati tra loro e tutti insieme influenzano e condizionano il divenire umano.

MERITI

  • Humboldt: merito di aver scoperto la moderna geografia viaggiando e indagando con una mentalità scientifica.
  • Ritter: merito di aver approfondito le relazioni uomo-ambiente e ambiente-uomo. Relazioni che non sono studiate in maniera atemporale ma seguite attraverso il loro divenire storico. In Humboldt quando si parla di materialismo meccanicistico si esclude
l'elemento/il processo storico e l'evoluzione temporale. In Ritter queste relazioni uomo-ambiente e ambiente-uomo sono studiate attraverso il divenire storico. Ciò apre nella geografia tedesca un elemento nuovo (l'elemento storico e l'evoluzione temporale) che viene recepito da Ritter ma non sarà lui a far entrare nella geografia questo elemento di novità (benché già presente nella cultura tedesca ma non in modo così chiaro), ma sarà Kant. - SPIRITO CON CUI HANNO INTESO LA SCIENZA GEOGRAFICA - Humboldt crede nella ragione attraverso cui osservare un fenomeno terrestre e un paesaggio (Su "voci sul paesaggio" c'è, in particolare nella geografia tedesca, la novità proposta da Humboldt riguardante il paesaggio) e che deve essere utilizzata poiché può condurre all'enunciazione di una legge che serve per capire e interpretare. - Ritter non contesta questi principi mache ogni cosa per lui soggiace, sottostà a una volontà divina che plasma la storia, che ha l'unico obiettivo di dare all'uomo la posizione di vertice.

DIVERSI SCOPI CON CUI HANNO AFFRONTATO LA SCIENZA GEOGRAFICA

  • Humboldt arriva alla conoscenza con un procedimento da scienziato: parte dalle osservazioni, attraverso diesse formula delle ipotesi basate sul principio di causa-effetto, verifica delle ipotesi e costruzione della conoscenza.
  • Ritter è convinto e persuaso che la verità sia contenuta nello spirito che plasma la realtà stessa e quindi non condivide le tesi secondo il quale la realtà deve essere rappresentata mediante procedimenti di razionalizzazione. Per lui, la conoscenza geografica non si costruisce scoprendo la realtà, ma riconoscendola perché Dio ha già costruito tutto per noi e all'uomo di scienza è dato solo di riconoscere i doni del creato.

Per garantire

l'oggettività della conoscenza geografica, un'oggettività che non fa difetto ad Humboldt perché il periodo storico in cui quest'ultimo opera richiedeva questa oggettività. Quando Humboldt affronta il concetto di paesaggio infatti, fa gran fatica perché deve scardinare una mentalità comune che vede nel paesaggio una semplice connotazione estetica. Egli cerca invece di riportarlo con vigore scientifico proprio perché il periodo storico in cui viveva chiedeva agli studi questa adesione alla scientificità. Per garantire l'oggettività della conoscenza geografica Humboldt era costretto e indotto a produrre descrizioni di territori e di genti: egli doveva creare rappresentazioni geografiche. I lavori di Humboldt dovevano limitarsi alla realtà materiale, che si dava applicando rigorosamente i precetti cartesiani (per essere scienza era necessario il rigore di Cartesio). Per Ritter la realtà.territoriale non poteva essere spiegata in se per se, ma solo intuita (da qui l'influenza del pedagogista Pestalozzi).

PAESAGGIO:

  • HUMBOLDT realtà oggettiva, esterna al soggetto, analizzata e studiata con logica analitica.
  • RITTER realtà soggettiva, che nasce all'interno del soggetto, conseguenza e risultato delle sue capacità di vedere nel paesaggio quello che non è materialmente manifesto, di individuare i segni e i valori, per una comprensione di ciò che ci circonda.

NOVITÀ APPORTATE NELLA GEOGRAFIA TEDESCA DA KANT (1724-1804)

In Kant ci sono due anime: l'anima da Geografo e l'anima da Filosofo.

La storia entra nella geografia non esclusivamente grazie ai geografi, ma grazia alla cultura tedesca, sensibile alle sollecitazioni storiche e in particolar modo grazie a Kant.

Kant, nonostante sia conosciuto da tutti come filosofo,

Geografia fisica di Kant

Kant ha insegnato senza interruzioni geografia fisica dal semestre estivo del 1756 fino al suo collocamento a riposo nel 1797. I volumi di "Geografia fisica" di Kant contribuiscono nella geografia al superamento dell'idea dell'ordine immutabile del mondo e della sua origine sovrannaturale. Nel primo dei tre volumi di "Geografia Fisica" scrive: "I corpi viventi soffrono dei cambiamenti nella loro evoluzione e forma; i cambiamenti procedono lentamente; la geografia ci mostra i cambiamenti delle costituzioni religiose e civili". Nella geografia fisica di Kant tutto è in evoluzione, tutto sottostà a una trasformazione, non solo la realtà fisica ma anche le costituzioni religiose e civili. Il valore della geografia doveva essere importante per Kant poiché nei suoi anni di insegnamento, dedica 46 corsi alla geografia (numero ben maggiore rispetto a quelli dedicati all'etica, all'antropologia, alla fisica teorica.

alla matematica, al diritto, ma minore rispetto a quelli dedicati alla logica e alla metafisica). Per Kant la geografia ha un valore formativo. Egli scrive: "Non vi è cosa che coltivi e formi di più il buon senso degli uomini quanto la geografia. Il buon senso si estende sull'esperienza e si nutre per mezzo di essa". "La geografia supplisce ai viaggi, estende considerabilmente le nostre convinzioni. Essa ci rende cittadini del mondo e ci mette in correlazione con le nazioni più remote. Senza di essa siamo confinati alla città, alla provincia, al regno nel quale viviamo. Con lei, malgrado tutti i legami, nulla altro siamo che figli di natura. Ella ci mostra le vicende delle organizzazioni e dei regolamenti umani, dei cambiamenti delle costituzioni religiose e civili". Per Kant la geografia compie un'azione di civilizzazione; per Kant più cognizioni geografiche un popolo ha, maggiore è la sua istruzione, anche lasuo compito principale era quello di acquisire conoscenze geografiche per poter ampliare la propria esperienza e non limitarsi al luogo di nascita. Secondo lui, chi non possiede queste conoscenze sarà indifferente alle notizie dei giornali, poiché non ha un contesto a cui applicarle. Inoltre, Kant afferma che non esiste una nazione in cui l'intelletto si manifesti così visibilmente nella classe comune come in Inghilterra, dove anche il popolo meno istruito è in grado di parlare di argomenti colti. Questo è dovuto alla diffusione di conoscenze geografiche tra la popolazione grazie ai numerosi navigatori che hanno circumnavigato il mondo. Questo a sua volta crea una predilezione per la lettura dei giornali, con l'operaio inglese che legge sicuramente cinque fogli a settimana. Secondo Kant, la lettura delle gazzette è quindi un modo per il popolo di rimanere informato e coltivare la propria mente.viaggiare è visto come capacità di istruirsi, rende cittadini del mondo. Le informazioni geografiche sono derivate da quella straordinaria capacità di viaggiare: "navigatori intorno al mondo". Da qui Kant poi passa a parlare dell'importanza del viaggiare come capacità di istruirsi. Il viaggiare ci rende cittadini del mondo. La geografia è una disciplina capace di formare un'idea d'insieme, forma un sistema che unisce il tutto con arte e logica. È la geografia che forma questo sistema, questo tutto. In effetti Kant sostiene, sempre nel volume di geografia fisica: "La geografia fisica dà piuttosto l'idea dell'insieme, secondo lo spazio ovvero secondo il globo e segue nella descrizione delle parti le leggi e l'ordine della natura. Essa ci rappresenta le cose naturali secondo la loro specie e le loro famiglie, secondo il luogo della loro nascita o i luoghi sui quali la natura li ha

Il testo fornito descrive lo stato e la qualità delle cose naturali in un certo tempo, quindi temporale. Prosegue poi dicendo: "Considera lo stato passato solamente come un mezzo che contiene alcun"

Dettagli
A.A. 2019-2020
263 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.arcangeletti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e didattica della geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Ugolini Monica.