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RIASSUNTI PER ESAME DI GEOGRAFIA E

DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA

(libro adottato: UNA CARTOGRAFIA PER IL TERRITORIO –

PERSI)

PREMESSA

1.

La cartografia è sempre più considerata una SCIENZA AUTONOMA. Essa ha come

compito primario la PRODUZIONE DI CARTE e comprende tutte le fasi di lavoro che

seguono la “levata” sul terreno, nonché tutte le operazioni tecnico-scientifiche e grafico-

artistiche necessarie ad elaborare e riprodurre una parte dello spazio terrestre.

FEDELTA’ AL REALE, COMPLETEZZA INFORMATIVA e INTELEGGIBILITA’ sono i

principali requisiti di una carta. Facilitare il riconoscimento dei numerosi oggetti e dei vari

fenomeni rappresentati, nonché la scoperta delle correlazioni fra loro esistenti e

l’individuazione delle dinamiche in sviluppo dovrebbe essere la principale prerogativa di

una carta.

La realizzazione di una carta è una successione di complesse operazioni che richiedono il

contributo di DIVERSE SCIENZE. Infatti al lavoro sul terreno (geodesia e topografia)

seguono quello in laboratorio (fotogrammetria e foto interpretazione) e quello tecnico-

esecutivo (disegno, stampa).

CARTA GEOGRAFICA : CARATTERI E LIMITI

2.

La carta geografia è la RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI UNA PORZIONE O DI

TUTTA LA SUPERFICIE TERRESTRE effettuata secondo un rapporto di SIMILITUDINE e

distinta da quattro caratteristiche:

Essere PIANA: il nostro mondo è sferico, quindi bisogna rappresentare sul

1. piano un oggetto sferico e questo è un passaggio piuttosto difficile. Le terra non

si può appiattire, quindi si deve trovare il modo di trasferirla giustamente sul

piano  RAPPORTO DI SIMILITUDINE.

Essere RIDOTTA: quando si parla di carta geografica, è obbligatorio usare un

2. rapporto di riduzione a scala. La scala consente di avere l’intera superficie della

terra su un foglio. Utilizzando la scala abbiamo una RIDUZIONE

PROPORZIONALE.

Essere SEMPLIFICATA: è semplificata per l’impossibilità di rappresentare su un

3. piano una superficie curva senza incorrere in deformazioni obbligatorie più o

meno grandi. Per portare una superficie sferica a una piana si utilizza la

PROIEZIONE.

Essere CONVENZIONALE (simbolica): i simboli cartografici sono convenzionali,

4. cioè derivano da accordi internazionali. Riconoscere questi simboli sulla carta

significa saper leggere una carta geografica. I simboli più comuni sono quelli

che indicano l’OROGRAFIA E L’IDROGRAFIA. Esistono, a questo proposito,

dei colori che possiamo sempre ritrovare nelle carte (vedi sotto).

Il passaggio da una superficie sferoidica ad una piana, pur mediata da sempre più precise

tecniche (le proiezioni), produce inevitabili DEFORMAZIONI. Infatti c’è la difficoltà di una

perfetta aderenza della rappresentazione cartografica alla realtà, non solo della terra, ma

anche del GEOIDE e persino dell’ELISSOIDE DI ROTAZIONE, cui fanno ricordo le carte

geografiche: dal che deriva la loro APPROSSIMAZIONE. Abbiamo due definizioni che

vengono date alla forma terrestre:

• GEOIDE : è la forma che il globo assumerebbe se il livello medio dei mari-oceani

venisse prolungato sotto i continenti. E’ formato da una superficie teorica i cui punti

possiedono la stessa forza di gravità e questa è ovunque perpendicolare alla

superficie.

• ELISSOIDE DI ROTAZIONE : è il solido geometrico più vicino al geoide ed è

prodotto dalla rotazione completa di un ellisse intorno al suo asse minore.

Una carta ideale dovrebbe rispettare una condizione difficilmente realizzabile: di essere

contemporaneamente ISOGONICA, EQUIDISTANTE E EQUIVALENTE. Tale

contemporaneità di requisiti si verifica solamente nei globi: qui infatti gli angoli rispetto al

nord di qualsiasi direzione sono identici a quelli della superficie terrestre (isogonia); nei

globi tutti i punti che sulla superficie terrestre si trovano alla stessa distanza da un altro,

scelto come centro, sono disposti secondo un circolo il cui raggio è stato ridotto con lo

stesso rapporto (equidistanza); nei globi le aree, opportunamente ridotte, mantengono lo

stesso valore che hanno nella realtà (equivalenza).

Le carte invece NON possono soddisfare le tre condizioni. Di qui il ricorso a sistemi di

rappresentazione, o PROIEZIONI GEOGRAFICHE, intesi a ridurre le deformazioni e

comunque non in grado di garantire contemporaneamente l’isogonia, l’equidistanza e

l’equivalenza.

COORDINATE GEOGRAFICHE

3.

Le coordinate geografiche servono ad INDIVIDUARE UN PUNTO PRECISO SULLA

CROSTA TERRESTRE. La disciplina che studia la FORMA e la DIMENSIONE reale della

terra è la GEOLESIA. L’esigenza di trovare un punto esatto nella terra esiste da sempre,

ma solo da pochi secoli si è creato un sistema preciso, quello delle coordinate

geografiche. Tali coordinate si basano su due assi principali: L’EQUATORE E L’ASSE DI

ROTAZIONE. Da queste due linee si è creato un reticolo geografico. L’equatore viene

chiamato anche PARALLELO FONDAMENTALE, in quanto è il circolo parallelo massimo.

La superficie terrestre può essere divisa in una scacchiera (RETICOLATO

GEOGRAFICO) formata dall’INTRECCIO DI MERIDIANI E PARALLELI.

• Meridiani : sono CIRCOLI MASSIMI prodotti dall’INTERSEZIONE DELLA

SUPERFICIE TERRESTRE CON I PIANI che passano per l’ASSE TERRESTRE.

Sono dei circoli uguali fra loro e sono posti in corrispondenza di ogni grado. E’ stato

individuato un meridiano fondamentale come punti di partenza: il MERIDIANO DI

GREENWICH: si ottengono 179 meridiani a dx e altri 179 a sx. Il meridiano è una

semicirconferenza, e non una circonferenza come nel caso dei paralleli.

• Paralleli : sono circoli che nascono dall’intersezione della superficie della terra con

PIANI PERPENDICOLARI DELLO STESSO ASSE. I cartografi non hanno

individuato solo l’equatore, ma anche piani equidistanti e paralleli all’equatore. I

paralleli sono linee immaginarie che vengono create parallelamente all’equatore e

perpendicolarmente all’asse. Allontanandosi dall’equatore, la circonferenza di questi

piani diminuisce, fino a raggiungere i poli che sono un solo punto.

Solo l’equatore è un CIRCOLO MASSIMO E PASSA PER IL CENTRO DELLA TERRA.

Paralleli e meridiani vengono tracciati a distanza di 1° uno dall’altro; pertanto sia a nord

che a sud dell’equatore vi sono 90 PARALLELI per ciascun emisfero (180 in totale) e i

MERIDIANI SONO 360 semicirconferenze, uno per ogni grado della circonferenza

equatoriale. I meridiani e i paralleli si intersecano con ANGOLI DI 90°.

Alcune carte del nostro paese non si riferiscono al meridiano di Greenwich, ma al

meridiano fondamentale italiano chiamato MERIDIANO DI MONTE MARIO.

Quando si parla di coordinate geografiche non si parla mai di metri o di kilometri, ma

sempre di GRADI.

L’insieme dei meridiani e paralleli crea il RETICOLO GEOGRAFICO. Il reticolo così

ottenuto permette la localizzazione di un punto in base alla sua DISTANZA ANGOLARE

da un meridiano concordemente scelto (quello di Greenwich) e dall’equatore. La distanza

dal meridiano verrà misurata in grado e in frazioni di grado sull’arco di parallelo passante

per il luogo considerato  LONGITUDINE ; mentre la distanza dall’equatore sarà calcolata

in gradi e sue frazioni sull’arco di meridiano locale  LATITUDINE

Latitudine e longitudine sono quindi COORDINATE GEOGRAFICHE:

− Latitudine: la distanza angolare da un punto all’equatore (ordinata)

− Longitudine: la distanza angolare da un punto al meridiano di Greenwich

(ascissa)

LONGITUDINE E LATITUDINE DI UN PUNTO CONSENTONO DI COLLOCARLO CON

PRECISIONE E RAPPRESENTANO LE SUE COORDINATE GEOGRAFICHE.

RAPPRESENTAZIONI GEOGRAFICHE (o proiezioni

4. cartografiche)

L’oggetto da proiettare è il RETICOLATO GEOGRAFICO e lo scopo è quello di conseguire

la MASSIMA ESATTEZZA delle aree da cartografare. Pertanto, i problemi da risolvere

sono tre:

• Mantenere anche nella carta l’ORTOGONALITA’ tra meridiani e paralleli  carte

ISOGONE O CONFORMI

• Assicurare l’EQUIVALENZA DELLE SUPERFICI, cioè la proporzionalità tra le aree

rappresentate e quelle corrispondenti sulla terra  carte EQUIVALENTI O

AUTALICHE

• Garantire, lungo determinate linee (meridiani e paralleli) la PROPORZIONALITA’

tra distanza cartografate e quelle reali  carte EQUIDISTANTI

Nessuna rappresentazione soddisfa contemporaneamente le tre condizioni ma solamente

una o, limitatamente a piccole superfici, due. Vista l’inconciliabilità dei tre requisiti, la

FINALITA’ DELLA CARTA DA REALIZZARE CONDIZIONE LA SCELTA DELLA

RAPPRESENTAZIONE. La scelta della proiezioni, quindi, dipende dalle finalità della carta,

ma anche dalle CARATTERISTICHE DEL PAESE che si vuole rappresentare e in

particolare dalla sua POSIZIONE GEOGRAFICA.

TIPI DI RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE

5.

E’ tradizione distinguere le PROIEZIONI VERE o PURE da quelle CONVENZIONALI:

• Proiezioni vere: applicano la PROIEZIONE GEOMETRICA del reticolo geografico

su una superficie piana posta idealmente a contatto con la sfera

• Proiezioni convenzionali: realizzano il reticolato geografico ricorrendo

all’ELABORAZIONE MATEMATICA.

Semplificando, potremmo raccogliere le principali proiezioni in:

PROSPETTICHE: sono dette anche azimutali, perché tutti i punti del globo a

1. uguale distanza dal centro di proiezione, non solo sono EQUIDISTANTI dal

centro della carta, ma mantengono anche il medesimo VALORE ANGOLARE

rispetto al meridiano di riferimento.

PER SVILUPPO: si ottengono proiettando il reticolato geografico sulla

2. superficie laterale di un cilindro o di un cono considerati tangenti o secanti la

sfera terrestre.

CONVENZIONALI: il reticolato si ottiene analiticamente per mezzo di formule di

3. corrispondenza, pertanto è più opportuno parlare di rappresentazioni

convenzionali. Sono numerose e distinte in: pseudo cilindriche, pseudo coniche,

polifoniche, policentriche, discontinue.

RIDUZIONE CARTOGRAFICA

6.

La riduzione è conseguenza inevitabile della difficoltà di rappresentare superfici che, per

quanto piccole, risultano sempre enormi rispetto al piano su cui avverrà la raffigurazione.

Tale riduzione avviene secondo un rapporto preciso, cioè la SCALA. Nelle carte è perlopiù

presente una frazione numerica che al numeratore reca l’unità e al denominatore un

numero di varia grandezza. Il primo rappresenta la LUNGHEZZA MISURATA SULLA

CARTA e il secondo la LUNGHEZZA CORRISPONENTE NELLA REALTA’. Ad esempio 

1:25.000 significa che ad un centimetro sulla carta corrispondono 25.000 cm sul te

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
13 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher EllyGiova92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e didattica della geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Ugolini Monica.