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DENSITÀ

• mette a riparo dalle consuete mitologie dell'alienazione;

• contribuisce a superare il romanticismo della contiguità con il quale i filosofi moderni volevano

universalizzare l'apertura del soggetto verso gli altri.

Si può dire che le “terre vergini”, ovunque esse siano, hanno trovato i loro rispettivi coloni. Dal punto di vista teoretico-

processuale un'alta densità significa che la fase dei successi della prassi unilaterale è terminata, senza per questo

escludere un'eventuale forte scossa di assestamento.

La telecomunicazione rappresenta il compimento pratico dell'addensamento.

Si può definire comunicativo il modo di agire della densità ma solo nel senso in cui possono essere definite come

comunicazione le restrizioni dei reciproci spazi di manovra.

“L'inclusione dell'altro” → secondo Jürgen Habermas, è un procedimento di allargamento del raggio di azione di

meccanismi che si inibiscono reciprocamente; non è l'ampliamento della sfera di azione verso la comunanza ma al

contrario una traccia della tendenza alla completa esclusione dall'azione.

Si può chiarire perché la globalizzazione della criminalità risulti istruttiva per comprendere la situazione post-storica.

La criminalità organizzata si basa su ritocchi da professionisti della disinibizione, cui vengono testardamente indicati

come “colpevoli”. È una traccia di una lacuna del mercato e del diritto. I criminali sono testimoni della libertà di azione

a dispetto dell'universale situazione di inibizione.

Questo risultato di adatta al fenomeno del “terrorismo operante a livello globale”.

I terroristi hanno capito che i signori dell'etere non possono creare tutti i contenuti in studio e continuano a dipendere da

rifornimenti esterni di eventi.

I terroristi mettono le loro esplosioni in luoghi e punti strategici che catturino l'attenzione dei media e quindi il carattere

iper-comunicativo dell'infosfera occidentale.

Possono fare affidamento sul fatto che il loro successo è garantito dall'obbligo d'informazione, che non permette un

silenzio compatto.

Il terrorismo ha ottenuto “l'attenzione”: penetra i cervelli delle masse e si assicura l'eccitazione da una parte del

mercato.

L'11 settembre è l'indizio di una compiuta post-storicità, nonostante molti l'abbiano considerato l'inizio di una nuova

storia. [la storia è finita, quelli che tentano di scriverla attraverso le loro azioni, non riescono ad accettare che essa sia

finita].

Ciò che si chiama terrorismo fa parte del mutamento strutturale della sfera pubblica nell'epoca della mediatizzazione

totale. Per evitare la continua

Il diritto di esistenza di uno Stato non pesa più sulla sua funzione hobbesiana, sopraffazione e la morte, gli

ma si fonda sulle sue prestazioni come distributore di chance di vita e di accesso individui rinunciano ai loro diritti

al comfort. naturali e all’uso della forza,

delegandoli incondizionatamente

allo Stato. H. non prevede la

divisione dei poteri. Lo Stato ha

poteri assoluti e irrevocabili, e

lascia al singolo solo il diritto di

sopravvivenza.

Cap. 35 – Il crepuscolo dell'agente e l'etica della responsabilità. Erinni cibernetiche

L'irresistibile ascesa dell'etica della responsabilità nel XX secolo testimonia la situazione post-storica nel palazzo di

cristallo.

Sono in gioco lo slancio dell'Io verso l'esterno per mezzo del Tu che gli sta difronte, quanto l'inibizione dell'azione in

generale per mezzo delle retroazioni tanto sul futuro quanto sul passato.

L'etica della responsabilità che si è sviluppata nel corso degli ultimi cento anni su basi teologiche surriscaldate, non

funge solo da auto-elevazione e auto-vincolo di potenziali agenti ma piuttosto da sgravio degli agenti reali dalle

conseguenze impreviste e dagli effetti collaterali delle loro azioni.

Il crepuscolo degli agenti è iniziato nei giorni della maturità di Goethe. Il mondo ferito obbligava i soggetti agenti al

regresso; l'eroe era respinto entro quei limiti che vengono definiti umani.

Se la storia ha ottenuto il suo momentum con il lampo dell'unilateralità (che parla ai suoi contemporanei con la dialettica

del colpire per primi, della violenza e dei soprusi); la post-storia → II fase della presa del mondo sotto forma di ritorno

a se stessi, dominata dalle neo-Erinni (=> retroazioni, multilateralità e responsabilità).

Fino a quando la storia poteva agire secondo le sue condizioni d'origine, faceva agire ovunque l'offensiva.

In mondo che si presenta ancora come un foglio bianco, le energie scorrono libere, prive di effetto retroattivo (le azioni

non tornano all'autore e se lo fanno sono occasioni eccezionali che si concludono con un giubileo o come una tragedia).

Da un punto di vista post-storico ciascuno impulso viene intercettato spesso prima che si sia sviluppato. Questo implica

che ci sia un gruppo di persone elette per assumere dei ruoli, che analizzano gli impulsi.

Governo → gruppo di persone specializzate nel comportarsi come se nel paese si potessero portare avanti le cose

energicamente.

Cap. 36 – Lo spazio mondano interno del capitale. Rainer Maria Rilke e Adam Smith quasi si incontrano

Il palazzo mondiale capitalistico, che Negri e Hardt hanno soprannominato Empire, non costituisce una struttura

architettonica coerente, non è una grandezza abitabile.

La sua complessità si sviluppa quasi esclusivamente in orizzontale, poiché è un costrutto senza altezze e/o profondità.

La grande struttura del comfort continuerà per molto tempo a integrare nuovi cittadini. Le sue barriere più efficaci

saranno erette secondo la discriminazione.

Lo spazio artisticamente elaborato, presente in molte città, non costituisce altro che corridoi di comfort nel palazzo.

Il turismo entro la Grande Installazione rappresenta una way of life; chi si spinge oltre i confini viene considerato un

turista del rischio.

L'espressione “mondo globalizzato” riguarda solo l'installazione dinamica che funge da involucro per il “mondo della

vita” di quella frazione di umanità costituita dai detentori del potere d'acquisto.

Sotto il firmamento della tecnica Adam Smith e Rainer Maria Rilke si ritrovano. Il poeta dei Grandi Interni incontra il

pensatore del mercato mondiale.

Adam Smith – Discorso dell'ago (o Glasgow toast), tenuto Rainer Maria Rilke – lettera a una nobile sconosciuta,

probabilmente nel 1778. 1922.

→ in un paese nel quale la grande maggioranza degli → “Stare sempre sotto i tetti da noi costruiti significa

uomini ha disconosciuto l'antica arte di bastare a se stessi; divenire prigionieri di una libertà passata. […] ora ci sono

→ è un'avventura potente quella in cui gli imprenditori e i travature audaci di ferro […] come se l'universo dovese

commercianti di una nazione scelgono di dedicarsi finire dove l'opera degli uomini pone i suoi confini. Ora

esclusivamente a quei prodotto che vedono la luce a un anche per gli uomini non vi sono altro che sbarre. […] la

unico scopo; macchina minaccia ciò che è in nostro possesso […]

→ per la produzione specializzata di merci è necessaria l'interno è divenuto uguale all'esterno. […]

una società che abbia sviluppato tutti i suoi bisogni; ora tutto porta scritto un prezzo […] essere commerciali

→ la libertà delle cose indica la loro possibilità di significa disimparare l'appartenenza a ciò che vive, e

cambiare padrone, la libertà delle persona indica invece comprare significa portare a sé senza riflettere”.

che esse si affranchino della servitù della signoria feudale,

per diventare padrone di se stesse. Il grande riscatto

avviene nel servire i bisogni di altri di pari grado che per

lo più non conosciamo.

In primo luogo bisogna vivere una crescita smisurata di oggetti raggiungibili, alla fine sarà probabile la coincidenza di

spazio interno mondano e spazio di azione del potere d'acquisto, con le conseguenze sullo status dei dispositivi che ci

circondano quotidianamente.

Il tema belonging → emerge quando i singoli o gruppi si vedono esclusi da qualche vantaggio dal punto di vista del

benessere e così tentano di recuperare con l'identità.

Il detentore ideale di potere d'acquisto di domani sarebbe l'essere umano che nel training avesse imparato a rispondere

“perché no?” alla maggior parte delle proposte. Egli potrebbe dichiarare: il mercato mondiale è stata la mia Yale e la

mia Harvard.

Cap. 37 – Mutazioni nello spazio del vizio

→ passaggio dal pensiero tradizionale che opera con concetti di necessità e scarsità, a quello che opera con opzioni

ancora ampiamente considerate insolite.

Il significato di questo passaggio va oltre all'espressione “trasformazione della mentalità”: il regno della necessità ha

ceduto il posto a quello della libertà.

Il cambiamento teoretico è facilitato dal fatto che con la post-modernizzazione della coscienza l'idolatria del lavoro

viene demolita per consentire una visione chiara delle condizioni di vita entro la società divisa in settori.

La teoria del vizio antropologicamente orientata vuole ottimizzare le capacità culturali di navigazione del soggetto del

vizio nel suo milieu (mezzo) rischioso e ampiamente incompreso, offrendo metodi di orientamento per l'esistenza in

situazioni fortemente caratterizzate da sgravi.

Gli sgravi, all'interno del palazzo di cristallo, prendono la forma di misure per ridurre lo stress; se si accetta questo si

può dimostrare che anche lo stress entra negli sgravi.per rappresentare questa tendenza negli Interni del palazzo post-

moderno si costruisce un'ascensore in grado di trasportare gli inquilini in cinque piani ampiamente sviluppati.

Col tempo gli inquilini passano per tutti i piani anche se per esperienze diverse.

1º piano → entrano ed escono coloro che sono riuscita a realizzare in tutto o in parte il sogno di un reddito che non

contempli prestazioni d'opera.

Ci si occupa del valore del denaro; si chiamerà valore del vizio, indicando con ciò due fenomeni

dipendenti tra loro e allo stesso tempo distinti. Il primo aspetto compare sotto forma del fatto che il

mondo degli oggetti acquistabili è diventato accessibile a tutti; comprare significa fare magie con

strumenti monetari, che significa mirare al surplus di effetti in relazione alla causa. A ciò corrisponde lo

stupore del pubblico che quando viene a mancare è indice che la produzione del surplus è diventata

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
17 pagine
16 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher toni.jacopo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bonazzi Alessandra.