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L'importanza della percezione della città

Linch dice che la città ci fornisce informazioni e messaggi e noi, in base ai nostri filtri percettivi ed esigenze, filtriamo queste informazioni e ci creiamo la nostra immagine della città formando delle carte mentali che, con il passare degli anni, si arricchiscono sempre di più. Quanto più noi, in maniera inconsapevole, costruiamo la nostra carta avendo ben chiaro quali sono gli elementi e facendoli interagire tra di loro, tanto più lo spazio urbano sarà dotato di leggibilità o imma-gibilità o avrà un'immagine rigorosa. Quanto più questa immagine è vigorosa, tanto più all'interno di quello spazio ci muoveremo con facilità e sicurezza e questo determinerà il miglioramento della qualità della nostra vita. I quartieri possono essere introversi ed estroversi. Bari Vecchia era un quartiere introverso, adesso è estroverso. Secondo Linch, è importante il modo in cui questi.

Elementi sono orchestrati, si sistemano all'interno della nostra carta mentale. C'è una distinzione fondamentale tra immagine privata e immagine pubblica. L'immagine privata è l'immagine che ognuno di noi ha dello spazio urbano a cui può essere interessato uno psicologo. Il geografo ragiona in funzione delle cosiddette immagini pubbliche, per cercare degli elementi che ritornino con una certa frequenza e cercherà di capire il perché o individuerà le zone definite zone d'ombra, quartieri che risultano introversi, aree considerate pericolose o malfamate. Per studiare questo pone un questionario e individua gli elementi dati di figurabilità e le zone d'ombra.

Carte centripete sono quelle in cui comincio a disegnare dei margini e mi sposto via via verso l'interno. Le carte centrifughe funzionano nel modo contrario, si parte da elementi presenti all'interno dello spazio che si sta analizzando e

via via si arriva ad individuare i margini. Chidisegna carte centripete ha un’immagine chiara del posto, a differenza di chi disegna cartecentrifughe che parte solo da un punto di riferimento. Forse l’unico?

Capitolo 1

La geografia del turismo ha come obiettivo principale indagare, conoscere e comprendere imotivi per i quali una porzione di spazio diventa turistica. Uno spazio diventa turistico a se-guito di una seria di processi e assumendo forme diverse nello stesso tempo o in spazi diversio nello stesso spazio e in tempi diversi. Il turismo di massa in passato non esisteva, è arrivatocon l’età moderna. Quando il turismo non è ben governato e tutto si concentra sull’attrattivitàdei turisti, si rischia di ridurre le opportunità di vita equilibrata, di sviluppo per la popolazioneresidente, restano poche risorse per la popolazione che vive nel territorio. È necessario valu-tare le trasformazioni che i processi di sviluppo

Il turismo è un'attività che porta un flusso di visitatori in un territorio. Negli anni si sono viste le ricadute negative che possono avere sulla popolazione locale. L'attività e gestione del turismo richiede un'attenta programmazione, pianificazione e gestione e non sempre questo succede. Per parlare di turismo e di tempo dedicato al turismo, bisogna considerare la dimensione temporale, infatti si fa la distinzione tra turista e visitatore. Per turista si intende un visitatore temporaneo che soggiorna almeno 24 ore nel luogo che visita per motivi ricreativi o di affari. Per visitatore si intende un soggetto che soggiorna meno di 24 ore e percorre una distanza compresa fra un limite minimo inferiore o uguale a 20 km e massimo o maggiore di 150 km. Il turismo coinvolge soprattutto persone anziane, con un buon livello culturale e di reddito e che possono dedicare, avendo più tempo libero a disposizione, molto più tempo a viaggi, escursioni e così via. Per vacanza si intende un

di almeno <4giorno> e quattro notti consecutivi sempre trascorsi fuori dal proprio domicilio per motivi di-versi da quelli professionali, di studio o di salute. Gli spostamenti che vengono effettuati per e attività ricreative e l’organizzazione dello spazio turistico sono interpretabili o leggi-bili per mezzo del modello centro-periferia in cui è l’entità che ha il potere di governare e la è l’entità parziale che è debole e subisce le scelte prese altrove e per altri ragio-namenti (Multinazionali). Nell’ambito del fenomeno turistico centro-periferia c’è una differenza enorme tra il pubblico e il privato. Per si intende l’insieme organizzato (frutto di un sistema ordinato) delle entità sensibili di un luogo che osserviamo da un punto qualsiasi della superficie terrestre, perché ci consente di avere uno sguardo più am-pio. Il

geografico è il complesso delle caratteristiche, soprattutto naturali/fisiche, che vanno a descrivere sinteticamente un luogo. Quindi se noi in riferimento ad un luogo, ci riferimento quindi alle caratteristiche fisiche dovremmo utilizzare il termine sito e non luogo.

L'heritage non è un dato assoluto, è relativo alla storia, popolazione, cambiamenti storici, ecc. è considerato l'interpretazione del passato per mezzo di manufatti, edifici sopravvissuti, memorie individuali e collettive, che comprendono l'identificazione degli individui con entità sociali, etniche e territoriali. Lo stesso patrimonio culturale dipende da come lo interpretiamo, da come lo viviamo, dalla componente emotiva.

Fino a che il turismo è stato un'attività di élite più che di turisti si parlava di viaggiatori. Sarebbe stato impensabile collegare un sito archeologico al sentimento e alle emozioni. Oggi, con il nascere di questo

Nuovo concetto di heritage, viene riconosciuta anche questa componente. Storia e heritage vengono spesso associati erroneamente. Cassia nel 1999 definì la storia come attività atta alla produzione di conoscenze che riguardano il passato mentre l'heritage è il mezzo per fruire di queste conoscenze. L'heritage è ciò che la società contemporanea sceglie di ereditare e tramandare; non è solo il passato ma è l'uso attuale degli elementi del passato, che siano tangibili, intangibili, culturali o naturali. L'heritage comprende diversi elementi: edifici e monumenti storici, siti di importanti avvenimenti passati come le battaglie, paesaggi naturali, lingua, letteratura, musica e arte, eventi popolari, ecc. Le definizioni turismo culturale, turismo dello heritage sono quasi intercambiabili nell'uso. Il turismo culturale è un turismo esperienziale basato sull'essere coinvolti e stimolati da arti visive,

spettacolo e festival. Il turismo dell'heritage è la ricerca di un incontro con la natura o la sensazione di essere parte della storia di un luogo. È un fenomeno basato sulle motivazioni e le impressioni dei turisti. Il rapido incremento dell'heritage tourism è legato a un più alto livello d'istruzione del turista, redditi maggiori, crescente consapevolezza del mondo, processi di globalizzazione, tecnologie, effetti dei media, delle comunicazioni i nuovi tipi di attrazioni connesse all'heritage. L'heritage può avere valori e significati di carattere: economico, preservato per il valore che offre e di ciò che i visitatori sono disposti a spendere per un sito. Sociale (discorso identificazione), politico, perché può mettere in conflitto gli interessi privati e quelli pubblici. Inoltre, oltre ad essere riconosciuto a livello mondiale da numerose masse di turisti, esiste anche a livello nazionale, locale e

individuale (richiamando persone dotate di legami emozionali nei confronti di un luogo particolare).

Capitolo 2

Il secondo capitolo è incentrato sull'offerta. Viene posta l'attenzione in riferimento al patrimonio culturale ponendo il patrimonio naturale in secondo piano o meglio considerandolo in connessione.

L'offerta di heritage si può modificare mediante: ampliamento, cioè è possibile che vengano scoperti nuovi siti in passato non considerati significativi. Approfondimento, cioè rifacendosi alla valorizzazione di attrazioni esistenti. Le attrazioni dell'heritage tourism possono comprendere: musei, il cui scopo originario era diverso rispetto ad oggi. Furono istituiti al fine di ospitare reperti per studiosi, ricercatori e addetti ai lavori e non necessariamente per essere aperti al pubblico. Con il tempo, si trasformarono in luoghi nei quali manufatti ed edifici venivano conservati e mostrati ai visitatori. Heritage bellico,

cioè città e centri abitati. Tuttavia, esistono anche siti di patrimonio culturale che si trovano in aree rurali, come ad esempio castelli, chiese, abbazie, cascine storiche, ecc. Inoltre, il patrimonio culturale può includere anche paesaggi culturali, come ad esempio parchi storici, giardini storici, vie storiche, ecc. Infine, il patrimonio culturale può essere rappresentato anche da opere d'arte, come dipinti, sculture, installazioni, ecc.

aree rurali. Aree protette, ovvero luoghi in cui si può osservare il patrimonio naturale. I parchi nazionali di molti paesi si classificano come attrazioni turistiche di fama internazionale e spesso attrazioni di heritage tra le più visitate. Negozi e ristorazione, trasporti e alloggi, tutti luoghi necessari per un accesso agevole e uno sviluppo riuscito del turismo. Viene anche messa in evidenza la possibilità di ampliare l'offerta valorizzando siti o edifici storici spesso abbandonati che se ripristinati e destinati ad un uso pubblico possono diventare un fattore culturale di attrazione.

Capitolo 3

La domanda turistica è cresciuta notevolmente negli ultimi due decenni, stesso dicasi per le esperienze legate allo heritage. Nel contesto dell'heritage tourism è possibile considerare diversi tipi di domanda: use demand, ovvero il numero di persone che visitano siti storici. Optional demand, cioè il numero dei potenziali turisti che

desiderano avere la possibilità di visitare un sito in futuro. Existence demand, che si basa sull'idea che esista un valore intrinseco dell'heritage che non ha direttamente a che fare con una fruizione effettiva o potenziale.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Saxbrina97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Fiori Anna Maria.