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PARTE VII TEORIE POLITICHE A CONFRONTO

1. La teoria della giustizia di Rawls si deve la rinascita della teoria del

contratto e lo stimolo a teorie alternative ( Nozick e teorie comunitarie).

Società: la paragona a una associazione/sistema di cooperazione più o meno

autosufficiente c riconoscono norme vincolanti di comportamento = identità

di interessi. Così il conflitto di interessi e interesse del singolo non risalta

(comune punto di vita giudica – conformismo sociale).

Oggetto della giustizia: la struttura di base della società e in che modo le

istituzioni sociali distribuiscano diritti e doveri e la suddivisione dei benefici.

Tutto però dipende dalla nascita essendoci alla base differenti posizioni sociali

( bisogna risolvere queste inuguaglianze).

Libro: Una teoria della giustizia del 1971 = un esperimento mentale (non

bisogna conoscere così da essere in una posizione originaria). Riprende il

contratto sociale ( condizione pre-sociale – contraenti imparziali). Non è lo

stato di natura = condizione normativa. Serve dunque ignoranza e

promozione bene senza invidia o altruismo. Deriva ognuno più libertà e

disuguaglianze solo a beneficio dei meno avvantaggiati. Inuguaglianza che

produce vantaggi per tutti = principio di differenza ( meritocratico). Allora

uguaglianza delle opportunità? Serve a poco perché non tiene conto ei fattori

naturali. Serve IMPERSONALITA’ (utilitarismo si sbaglia: imparzialità).

Regola di scelta MAXIMIN le parti scelgono il massimo dei minimi ( vantaggio

dei deboli con maggior distribuzione di beni primari).

Utilitarismo vuole massimizzare la felicità comune (somma di quelle

individuali). Più benessere per più persone (principio di utilità), ma è una

visione ingannevole. NO MASSIFICAZIONE.

2. Il liberalismo di Robert Nozick testo Anarchia, stato, utopia del 1974 visione

giustizia alternativa a Rawls (liberalismo liberista e antieguaglitario – radici

economista Hayek). Punto di partenza individui lockianamente, contratto non

è l’unica via d’uscita = di MERCATO (assicurazioni di mutua assicurazione).

Meccanismo della mano invisibile, si raggiunge la genesi dello stato minimo

legittimo. Passo ultimo: la proprietà (no tasse).

3. La critica comunitaria del liberalismo linea polemica nei confronti di Rawls

e del liberalismo in generale. Obiettivo polemico è la tesi della priorità del

giusto sul bene (Sandel, Taylor): vi sono molte visioni di bene; non ci sono

ragioni per sceglierne una compito della società è garantire che ciascuna

;

ricerca individuale della vita buona possa svilupparsi al meglio.

La tesi rawlsiana viene rovesciata: la scelta di norme giuste non può

permettere di restare neutrale, non può nemmeno schierarsi ( non sono

neutrali e astratti) vs bene sostanziale come consapevolezza del carattere

sociale. No male se politica e società guidano.

4. Amartya Sen e la teoria delle capacità beni primari strumenti necessari

(scopi umani), nascono da una determinata concezione politica della giustizia

(deriva dalla visione di cosa sia il bene per gli uomini; due modi per essere

svantaggiato – ricerca di vita diversa e acquisizioni inferiori come handicap).

In primo piano non i beni ma la vita reale (libertà sostanziale). Due concetti:

funzionamento – fare ed essere; capacitazione – combinazioni di vita. Bisogna

massimizzare non i beni ma la libertà sostanziale.

5. Habermas e la teoria della democrazia libro Fatti e norme. Ambito filosofia

pratica due norme: morali e giuridiche (norma valida: discussa

razionalmente). Principio alla base: del discorso dove derivano principio

morale di universalizzazione ( discorsivamente accettate); principio

democratico al fondamento delle norme giuridiche. Norme risultato di discorsi

istituzionalizzati (no contrapposizione). Diritti: inalienabili; difesa diritti; difesa

status sociale; diritti di partecipazione; diritti di opportunità eguali.

Tutti devono partecipare ( per il bene o uso arbitrario) = ruolo opinione

pubblica e dibattito informale della stessa.

Diritti condizione del processo democratico m anche il risultato.

6. La critica del normativismo: la teoria del potere di Foucault potere vive in

un insieme di pratiche che attraversano la società in ogni suo aspetto ( no

solo istituzione statale o luoghi della sovranità). Tra potere e sapere cioè

potere e forme del discorso rapporto forte e non è repressivo ma produttivo.

Paradosso: volontà di potenza, ma non si prende partito per la potenza, bensì

per le forme di resistenza.

7. Femminismo e teoria politica critica del potere maschile. Irigaray nel 1974

libro Speculum, l’altra donna. Teorie freudiane, donna vista come non

maschio (mancanza).

Adriana Cavero logica di omologazione rinunciare alla loro differenza).

Carol Gilligan (In a different voice del 1982) secondo la psicologa evolutiva

Kohlberg sviluppo coscienza morale: stadio preconvenzionale, convenzionale,

postconvenzionale ( es medicine, no universalizzazione).

CONSTANT

Due tipi di libertà diverse tra loro

 Riv. Fece confusione tra le due

 Oggi c’è un governo rappresentativa, sconosciuto nell’antichità

 (spartani, galli, romani).

Non sentivano la necessità di uno stato sociale, la loro libertà era la

 partecipazione collettiva, la loro organizzazione sociale non lo

permetteva, limitazione del diritto ( a parte ad Atene e Roma). Non

c’era tolleranza religiosa; schiavi degli affari privati, sovrani in quelli

pubblici. La giurisdizione sociale era illimitata e non conoscevano

diritti individuali. Erano anche guerrieri e non si occupavano di

commercio. Territori limitati. Schiavi della collettività.

Moderni hanno una tutela dell’individuo da parte dello Stato, non

 hanno schiavitù, più diritto, governo rappresentativo. I moderni hanno

una classificazione del lavoro, più attività private, niente guerre

(quelle coloniali ?). Hanno più commercio che è una guerra dolce –

mezzo competitivo con amico-nemico ( ingenuità del liberalismo).

Il risultato è: estensione del paese porta ha meno importanza politica

 (paradosso dell’elettore razionale); tolta la schiavitù bisogna lavorare;

il commercio è una guerra senza interruzioni; la vita politica è

stressante ( bisogno di interessi provati- quiete). Si riesce a soddisfare

i propri bisogni senza l’autorità, più indipendenza individuale. Lo stato

è meno costoso e più efficiente.

Rivaluta un poco la libertà degli antichi ( cedono il meno per ottenere

 il più).

Critica R. e abate Mably che sostiene vuole assoggettare gli individui

 perché la nazione sia sovrana e che l’individuo sia schiavo perché il

popolo sia libero.

Bisogna invece seguire Montesquieu, serve un governo

 rappresentativo.

Tratto cinico: bisogna controllarli, non sfregarsene completamente se

 no si diventa schiavi. SORVEGLIANZA ATTIVA. DA UNA PARTE APATICI

DALL’ALTRA SORVEGLIARE. Tra i due estremi la soluzione è nel mezzo.

Se no si è degli animali. Riprende Aristotele: non si è umani al di fuori

dell’agorà.

TOCQUEVILLE

No massificazione; il liberale deve allontanarsi dal conformismo ( centralismo

 politico e amministrativo devono essere separati così che sia valore

democratico e liberale assieme – giacobini sbagliarono).

Assetto sociale: democratico fin dalla nascita, uguaglianza senza aristocrazia.

 Grazie alla legge di successione ( no diritto di primogenitura). Passaggio una

rivoluzione e egoismo individuale. Corsa verso l’Ovest. Lì non sono ignoranti

né sapienti ( non c’è l’aristocrazia).

Conseguenze politiche: invidia dei poveri, eguaglianza nella schiavitù. No

 potere assoluto ma sovranità del popolo (tirannia anche quello).

Popolo governa: controlla tutti i poteri; onnipotenza: minoranza non

 preoccupa, non ci si può ribellare, cerchio intorno al pensiero, pochi scrittori,

rinuncia diritto di uomo e cittadino, avverrà la violenza materiale (stato di

natura).

Libertà di stampa: potere su tutte le opinioni oltre alla politica (totale

 asserimento e sovranità libertà di stampa stessa cosa, nessun nemico in

Francia si). Giornali pieni di annunci, non centralizzanti, molti (servono pochi

soldi e pochi lettori). Unica forza è il controllo delle cariche pubbliche; principi

più stabili e duraturi.

Governo in America: suffragio universale. Troppo preoccupati al commercio:

 classe dirigente non all’altezza. Solo nei momenti di difficoltà. Tregua con il

Senato. La legislazione varia di continuo; governo male necessario.

Servizi vengono pagati così c’è l’obbligo morale; magistrati controllati (come

nell’assolutismo, non hanno paura).

Spese pubbliche: entrante in base al ceto; welfare state; stipendi bassi; no

 spese militari; imposte in favore dei poveri; difficile fare un paragone di

spese. Corruzione: sono corrotti e non corrompono (vs aristocrazia).

Sforzi della democrazia: fatta per vivere in tempi di pace ecco perché non

 esiste in Europa.

Potere che esercita su se stessa: leggi fatte per il popolo.

 Politica estera: in mano al presidente del Senato e non al popolo. Si fanno gli

 affari loro.

Modello filosofico: non lo hanno; Cartesio (scientifico); dentro di sé, legati non

 ha idee ma interessi.

L’amore per il benessere materiale: ceto medio (non conosce povertà e

 ricchezza).

HUMBOLT

PRIMA PARTE DELL’OPERA fine e limiti dello Stato – stato solo un mezzo;

 

servono più situazioni e libertà (sviluppo dell’uomo).

Differenze tra stati antichi e moderni. Oggi alcune fanno come gli antichi

(assicurare costituzione e morale della nazione).

Lo stato solo sicurezza o anche benessere positivo? Solo ente amministrativo

o anche etico? SOLO SICUREZZA e impedimento del male ( teoria

organicistica, originalità, sviluppo del sé). No benessere positivo.

Se ciò non avviene: meno varietà di situazioni; si indebolisce la forza della

nazione (problemi moralità); uomo diventa una macchina; troppa burocrazia;

non imparano da altri e si uniformano; uomini trascurati in nome delle cose e

le energie in nome dei risultati.

NO TUTTO CIO’ CHE NON ATTIENE ALLA SICUREZZA INTERNO ED ESTERNO.

Mezzi su come lo Stato diventa così ( diretto con leggi, premi, incitazioni o

indiretti con diritti speciali o monopoli; stato diventat

Dettagli
A.A. 2018-2019
12 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/01 Filosofia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Simonepederzolli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Scuola Normale Superiore di Pisa o del prof Cesarale Giorgio.