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Introduzione alla filologia
La sigla ms esistente - A sigla ms fittizio - a sigla ms perduti di cui si ipotizza l'esistenza per ricostruire una tradizione (nodo della tradizione)
[ ] delimitano integrazioni o correzioni al testo - < > delimitano caratteri o testo da espugnare; integrazioni marginali o interlineari nei ms - > < delimitano caratteri o testo scritti su rasura
Ecdotica: critica del testo, arte dell'edizione critica; è l'aspetto più tecnico della filologia
Filologia: studio dei testi (non necessariamente, non solo letterari), da un p.d.v. rispetto ad altre discipline (letteratura, linguistica). La filologia infatti predilige:
- la storia della tradizione, ovvero il problema delle fonti, della tradizione e della trasmissione dei testi
- la scrittura del testo, ovvero lingua, stile, forme del verso e della prosa
- l'interpretazione e perciò la storia, ovvero il rapporto del testo con il suo contesto storico e culturale.
Vocazione
forma di copista (es. di Dante)Codice: manoscritto prodotto da un copista, non dall’autore (es. di Boccaccio)Tradizione indiretta: testo trasmesso attraverso copie successive, senza che sia possibile risalireal testo originaleTradizione diretta: testo trasmesso attraverso una catena di copie che permette di risalire altesto originale (es. manoscritti autografi)La critica testualeLa critica testuale è la disciplina che si occupa di ricostruire il testo originale di un'opera letterariaa partire dai manoscritti e dalle altre fonti disponibili. Il suo obiettivo è eliminare gli errori e lecorruzioni che si sono accumulati nel corso della tradizione dei testi, restituendo così il testo piùvicino possibile a quello pensato dall'autore. Per fare ciò, la critica testuale utilizza diversi metodi edi varianti, confrontando le diverse versioni del testo e valutando la loro affidabilità. La filologia,infatti, non si limita a ricostruire il testo originale, ma cerca anche di comprendere il contesto storico,culturale e linguistico in cui è stato prodotto, analizzando le fonti e le influenze che hannocontribuito alla sua formazione. In questo modo, la filologia contribuisce alla comprensione eall'interpretazione delle opere letterarie, offrendo una prospettiva critica e approfondita.La sua sorveglianza
Lezione: ciò che si legge in un ms o in una stampa (di solito in riferimento a un luogo preciso del testo)
L'integrità di un testo può essere compromessa da incidenti meccanici (macchia di inchiostro), da usura del tempo o da errori del copista (anche quello più scrupoloso lascerà traccia del suo lavoro) che trasmette un errore perché non lo riconosce come tale oppure che commette un errore cambiando la lezione del testo ritenendola erronea o perché non la capisce; in questo modo il testo si allontana sempre di più dal primo esemplare da cui si è iniziato a copiarlo.
Testimoni: nessun ms il testo, ma tutti lo rappresentano e ognuno informazioni più o meno attendibili sul testo; ogni testimone è, a suo modo, anche un'edizione (perché nessun copista o stampatore ha mai rinunciato a lavorare sul testo per renderlo leggibile).
Edizione critica: edizione del testo che si pone
regolarizzasse lingua e metricaChanson de Guillaume).(per qualche ragione mancata nel caso della Diverso è il caso dellatradizione manoscritta della poesia dei trovatori provenzali (o trovieri francesi o trovatorigalego-portoghesi), che si rivolgevano al pubblico in forma cantata e si avvalevano di testicanzonieri,composti in forma scritta, che a noi sono giunti in antologie chiamate compilate apartire dal Duecento. Ipotesi di una tradizione orale anche per questo genere sono stateavanzate e respinte più volte, ma è ovvio che non si può escludere che un testo composto periscritto sia stato poi memorizzato nel repertorio di un cantore e tramandato oralmente e poitrascritto, e che la tradizione manoscritta pervenuta a noi derivi da tale trascrizione (ne è unaprova il “dis-ordine” con cui spesso sono trascritte le varie strofe fenomeno che si può spiegare sia con la tradizione orale sia con errori del copista).Contini afferma che la
tradizione orale cambierebbe il testo più della tradizione scritta, ma in modi non diversi. Piuttosto, la tradizione orale può avere incidenza sulla tr. scritta (es. copista corregge 'a memoria' testo che conosce). Tradizione attiva e variabilità linguistica. Gerarchia di valore tra le lingue (latino l. autorevole VS volgare l. del parlato) fa sì che la fedeltà al testo che si copia, per i copisti di testi romanzi, sia minore rispetto a quella di chi copia i testi latini. Interventi dei copisti modificano soprattutto l'aspetto linguistico del testo: l'uso grafico e in primis la fonetica, ma anche la morfologia (desinenze variabili). Per questo è importante distinguere tra forma (essenzialmente quella grafica e fonetica) e sostanza (variazione sinonimica o morfologica), un'opposizione caratteristica della critica del testo: si parla di patina linguistica quando la forma di un manoscritto appare in modo almeno relativamente.coerente all'azione di un copista che l'ha adatta alla propria varietà linguistica. La variazione sinonimica è tipica della tradizione orale ed è notevole nella tradizione della poesia dei trovatori. Per i romanzi in versi (cfr. Chrétien de Troyes) si arriva a parlare di libera riscrittura, in cui i copisti sostituiscono parole con sinonimi (purché non in rima): per questo la tradizione dei testi romanzi è detta tradizione attiva. L'edizione critica mira più precisamente alla ricostruzione della sostanza (quando lo scopo è ricostruire un testo e non un preciso stadio del testo). Errori, innovazioni, varianti Innovazioni: termine neutro con cui si indicano le modifiche tra un manoscritto e il suo esemplare. Tecnicamente ogni innovazione costituisce un errore (è vano parlare di innovazioni se lo scopo è ricostruire il testo da cui inizia la tradizione). Usare questo termine ha senso per evidenziare che nontutte le modifiche sono accidentali: alcune sono frutto della volontà consapevole del copista o dell'editore.
Errore: lezione che non può essere attribuita all'autore (ciò si può stabilire con diversi gradi di certezza in base ai casi):
- lacuna: errore certo rappresentato dalla mancanza di un elemento; nei testi in versi è molto evidente per via della struttura metrica. Spesso causato dal
- anomalia metrica (come l'anisosillabismo): rappresenta un errore solo nel caso in cui si può presupporre da parte dell'autore il rispetto delle norme metriche (vi è una certa opinabilità in merito). Sono riconosciute tendenzialmente anisosillabiche la versificazione castigliana (non lirica, es. parte della versificazione italiana e di quella anglonormanna.
- mancato rispetto della rima: salvo eccezioni d'autore
- cattiva trascrizione che toglie senso al testo: è un
Errore molto significativo quando si trova uguale in più manoscritti e indica che i ms derivano tutti da una copia che li conteneva, o l'uno dall'altro.
Molto più complicato è individuare errori di morfologia e di sintassi, perché la lingua dei testi romanzimedievali non è ancora codificata, o non sufficientemente nota in tutti i particolari.
Genesi (eziologia) dell'errore: se si individua un errore è buona prassi indicare anche la causa che l'ha provocato. Le cause più tipiche sono:
- Ambiguità di certe lettere nei diversi tipi di scrittura (es. sequenze di più aste, titulus)
- Possibilità che sia stato trascurato o male interpretato un (cun cunsillo)
- Aplografia: quando due stringhe identiche di caratteri si riducono a una
- Salto da una parola/sintagma a un'altra identica poco più avanti, con caduta di ciò che vi è in mezzo
interferenza della memoria, interna o esterna al testo: quando ciò che si sta copiando assomiglia a qualcosa che si è letto prima nello stesso testo, oppure a ciò che si ricorda da un'altra fonte- errore d'anticipo: interferenza della memoria che si ha quando il copista legge un segmento prima di copiarlo e sostituisce un elemento con un altro che si trova dopo, creando così a ritroso una ripetizionelectio difficilior,- banalizzazione: errata interpretazione di ovvero di parole o costrutti di difficile interpretazione per il copista
Errori d'autore
Anche l'autore commette errori; in una tradizione generalmente attiva e al di fuori dei ms autografi, però, è difficile far risalire all'autore un errore, anche qualora fosse testimoniato dall'insieme dei ms. Non sono da considerarsi errori quelli che dipendono dalla volontà dell'autore (errori che dipendono dallo stato delle conoscenze sue e del suo tempo),
I quali vanno semmai segnalati in nota. Sono invece considerati errori quelli di cui si può presumere che l'autore li avrebbe corretti se se ne fosse accorto (ripetizioni, lacune, sostituzione di una lettera con un'altra).
Varianti: lezioni del testo che differiscono una dall'altra e che non sono errori, nel senso che, varia lectio in base all'esame del testo, di nessuna si può escludere che risalga all'autore; si può presupporre una tradizione di almeno due ms, non è possibile trovare varianti negli "Più preciso (ma non è un uso consolidato) è però chiamare lezioni alternative/divergenti quelle che semplicemente differiscono tra loro nella tradizione, e varianti [v. adiafore: varianti "indifferenti"] quelle tra le quali l'esame della tradizione non permette di decidere".
Varianti d'autore. "Degli autori moderni possediamo, a volte, le brutte copie, gli