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>TAVOLETTE ROMANE CERATE (DELTOI-DELTOS)
2 tipi:
A) legno rettangolo scavato al centro per mettere la cera, tavolette cerate; con punta metallica scrivere (stilo: punta da
una parte per scrivere, dall'altra forma di spatola per raschiare via)
→ scrittura come su materiale rigido, incisione,
-tavolette in gruppo di quattro (due a due: dittico); assumendo forma di codice: difatti codex fu un termine latino per
indicare la pluralità di tavolette,(tabulae); legate come un foglio con fermagli metallici; piegate uno sopra l'altro;
scritto sulle prime 3, sulla quarta era copertina (indirizzo del destinatario) bloccato con cera lacca dove si imprime
sigillo con anello che era come firma; uso classico per la lettera;
→ nel mondo germanico furono utilizzati tavolette da fonti storiche, anche Carlomagno si esercitava a scrivere su
cera; non vuol dire che era analfabeta: abilità di lettura e scrittura nel mondo antico medievale non andava assieme;
scrivere era un cosa artigianale;
→ testo è destinato a durare per poco, per annotazioni, lettere, esercizi
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B) adoperato senza mettere la cera; con calamo e inchiostro dipinto come se si scrivesse sul rotolo o codice: testo
rimane più stabile; non si può utilizzare più volte: tavolette di legno; destinati a durare nel tempo: documenti,
contratti; così utilizzato anche dai Germani, nella Britannia romana
→ tavolette Albertini; gruppo di tavolette trovate nell'Africa vandalica (odierno Magreb, Algeria); I vandali –
germanico orientale- vanno in Spagna, Francia e finiscono in Magreb nel V°secolo; essendo romanizzati scrivono in
latino e non in germanico, tavolette Albertini riguarda un contratto scritto con l'inchiostro senza cera;
(→ altre tavolette: in Inghilterra del 100 d.C. → non ci sono ancora i Germani, solo romani; quindi non centra con la
filologia germanica; soldati che scrivono a casa; )
→ tavolette sono contemporaneamente a pergamena e rotoli con altri funzioni, solo nell'occidente del mediterraneo
-nell'oriente il papiro
>STRUMENTI SCRITTORI -nel libro ci sono tavoli pg 14-15,
a)lo stilo: punta di metallo (ferro, bronzo, avorio) e dall’altra parte spatola triangolare,
→ per la scrittura “a sgraffio”, cioè a secco, senza inchiostro, fu utilizzato nel mondo germanico per le glosse
(griffelglossen) nei centri monastici continentali e insulari
→ utilizzato sia per scrivere che per raschiare soprattutto per tavolette cerate e su materiale morbido;
→ dall’antichità fino Alto Medioevo
→ in epoca più tarda utilizzato per la foratura e la rigatura dei fogli, anche con inchiostro, e per disegnare a secco le
illustrazione che successivamente furono miniate; (esempio: Hexateuco anglosassone conservato nel ms Cotton
Claudius B.IV nella British Library, Londra)
b) per scrivere su pergamena (o su papiro), sul materiale morbido si utilizzò
-dapprima il calamo (calamus): pezzo di canna tagliata in due modi (obliquo, dritto) che producono due scritture
diverse,
-poi anche le piume (penna di volatile: cigno o oca)→ il taglio della penna importante per scritture diverse:
→ penna vergata (straight pen-dritto), pennino ampio, da formare angoli acuti con base dell’asta formando tratti di
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attacco delle lettere sempre dritti per le scritture formali: le grandi scrittura maiuscole (come la capitale rustica
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o maiuscola onciale o semionciale insulare (Lindisfarne Gospels)
→ penna a taglio obliquo (slanted pen, inclinato a dx o sx) per scritture minuscole insulari cursiva della fase
pre-alfrediana e per le minuscole anglosassone successiva → innovazione condivisa dagli scriptoria continentali
di origine insulare; scrittura forma angoli retti per scritture meno formali, tratti di attacco delle lettere sempre
obliquo
-L’inchiostro: tipi differenti in varie epoche confermano la datazione, preparato da nerofumo, gomma arabica,
seppia. I vari origini differenziano dal colore da marrone scuro, olivastro, verdastro,
→ inglesi e anglosassoni preferivano inchiostro nero -grigio, rosso per evidenziare;
→ inchiostro argento o oro sin dagli inizi cristiani per codici pregiati (codice Argento della Bibbia Wulfila)
-altri strumenti: Negli scriptoria medievali: gesso, pietre pomici, corni per l’inchiostro, rasoi per reschiare la
pergamena, punteruolo per rigatura, righello, compasso;
5Capitale rustica o capitale attuaria (in latino capitalis rustica) è una scrittura calligrafica maiuscola dell'antica
Roma. Il termine ha una connotazione negativa probabilmente in opposizione alle forme più "eleganti" della capitale
quadrata, libraria ed epigrafica, pertanto Bernhard Bischoff preferisce denominare la scrittura come capitale canonica.
La capitale rustica è simile alla capitale quadrata e monumentale ma con forme meno rigide, avendo più influenza sulla
scrittura con penna e inchiostro su papiro e pergamena che sulla scrittura usate nelle iscrizioni. Le lettere sono sottili e
strette, usano molte più linee curve delle capitali lapidarie e hanno i tratti discendenti che si estendono al disotto della
linea di base. Questa scrittura fu usata tra il I e il IX secolo, in maniera maggiore tra il IV e il VI secolo.Dopo il V secolo la
capitale rustica incomincia ad non essere più di uso comune ma continua ad essere usata per i titoli e le iniziali mentre
l'onciale veniva usato per il resto del testo.
6L'onciale è un'antica scrittura maiuscola. Fu usata dal III all'VIII secolo nei manoscritti dagli amanuensi latini e
bizantini, e successivamente dall'VIII al XIII secolo soprattutto nelle intestazioni e nei titoli. La parola onciale descrive un
tipo preciso di grafia che si sviluppò tra il III e il IV secolo dell'era cristiana, a partire dalla capitale corsiva; il termine
viene soprattutto utilizzato relativamente all'alfabeto latino.
7La semionciale è un tipo di grafia minuscola derivata dalla minuscola corsiva. È stata usata a partire dal III secolo fino
alla fine dell'VIII secolo, inizialmente da autori pagani e scrittori romani di giurisprudenza e a partire dal VI secolo venne
utilizzata, in Africa e in Europa con l'esclusione delle isole britanniche, anche per trascrivere testi cristiani. Raggiunse
l'Irlanda nel V secolo e da questa la Gran Bretagna, qui fu usata anche dopo l'VIII secolo e si trasformò nella scrittura
insulare.
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>IV sec CAMBIA LA STORIA DEL LIBRO
-durante impero romano un vero libro era il rotolo; invece si utilizzava il codice come libro non ufficiale in ambiente
marginale, da classi subalterne- cristianesimo, perché più economico
cambiamenti per il libro manoscritto causa 2 avvenimenti
a) 313 d.C. l’editto di Costantino o editto di Milano- impero romano occidente e oriente accettano il cristianesimo;
Si intende per editto di Milano (noto anche come editto di Costantino, editto di tolleranza o rescritto di tolleranza)
l'accordo sottoscritto nel febbraio 313 dai due Augusti dell'impero romano, Costantino per l'Occidente e Licinio per
l'Oriente, in vista di una politica religiosa comune alle due parti dell'impero. Il patto fu stretto in Occidente in quanto
il senior Augustus era Costantino. Le conseguenze dell'editto per la vita religiosa nell'impero romano sono tali da
farne una data fondamentale nella storia dell'Occidente.
b) 380 d.C. l’editto di Teodosio: impone cristianesimo come religione di stato
→ il cristianesimo passa da religione consentita a religione obbligatoria portando il libro al potere
→ tipo di libro cristiano era il codice di pergamena che era economico; rotolo ancora utilizzato per testi non
importanti;
→ dal IV in poi i codici delle Sacre scritture prevedevano il formato e il materiale ; ornamento con pietre preziose;
-cambia il formato: da rotolo a codice (che è forma del libro cristiano)
- cambia materiale da vegetale (papiro) a animale (pergamena)
-cambia lo strumento scrittorio: penna vegetale (calamo) alla penna di cigno
-IV stesso periodo la Bibbia di Vulfila:
-dal greco in gotico, non testimonianze dirette, pergamena (papiro ancora utilizzato per libro non importanti),
-Bibbia gotica con messaggio ariano, circolava in ambienti eruditi per catechismo, er pubblico di scarse possibilità
→ codici delle opere ariani che sono ritenuti eretici non venivano più utilizzati e quindi si riscrive sopra la pergamena
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attraverso il palinsesto
VI: alfabetizzazione dei germani doveva ancora iniziare,
produzione del libro non avveniva più in botteghe laiche ma in scriptoria ecclesiastici che furono gli unici depositari
fino alla rinascita carolingia conservando la forma del codice
8Un palinsestoGli antichi romani scrivevano su tavolette ricoperte di cera che potevano essere riutilizzate, e un uso
passeggero del termine abbastanza ricercato "palinsesto", da parte di Cicerone, sembra riferirsi a questa pratica. →
gran parte delle opere in gotico si riesce leggere solo con palinsesto → codice Argentus realizzato in Italia di Wulfila; Der
Codex enthält Teile der vier Evangelien als Abschrift der gotischen Bibelübersetzung (Wulfilabibel) des Bischofs Wulfila
(lat. Ulfilas) (311–383) und zählt zu den ältesten schriftlichen Zeugnissen einer germanischen Sprache. Der Codex
wurde zwischen 500 und 510 in Norditalien geschrieben, vermutlich für Theoderich den Großen.
Palinsesto (dal greco :rischiato di nuovo) testo primitivo veniva sostituito con un altro (anche chiamato codex
rescriptus) : testo immerso nel latte per eliminare inchiostro, con farina pressato e poi levigato con pietra pomice. Bibbia
di Wulfila è scrittura inferiore del Iv e palinsesto, dopo Carlomagno palinsesti rari, ultimo IX in area altotedesca da
Weissenau con glossario Abrogans); Palinsesti sono difficile decifrare: una volta con chimici avendo esiti disastrosi, oggi
con raggi ultravioletti;
8/15 Lezione 3 18/10/18
>FUþARK: alfabeto runico: primi segni → inizia f u th (thorn)
-Il Fuþark antico (ca. 150–800) era composto da 24 lettere:
ᚠ᛫ᚢ᛫ᚦ᛫ᚫ᛫ᚱ ᚲ᛫ᚷ᛫ᚹ᛫ᚺ᛫ᚾ ᛁ ᛫ ᛃ ᛫ ᛇ ᛫ᛈ ᛫ ᛉ
ᛋ᛫ᛏ᛫ᛒ᛫ᛖ᛫ᛗ ᛚ᛫ᛜ᛫ᛞ᛫ᛟ
= u; = þ (th), ð; = a; = r; = k; = g; = w, v; = h; = n;
ᚢ ᚦ ᚫ ᚱ ᚲ ᚷ ᚹ ᚺ ᚾ
= f;
ᚠ = i; = j, y(?); = æ, œ = p; = R,z; = s; = t; = b; = e; = m;
ᛁ ᛃ ᛇ ᛈ ᛉ ᛋ ᛏ ᛒ ᛖ ᛗ
= l; = ng; = d; = o.
ᛚ ᛜ ᛞ ᛟ
-Il futhark nuovo è composto da 16 lettere:
>DEFINIZIONE: sono sistema di scrittura alfabetico di uso prevalentemente epigrafico adoperato dalle popolazione
germaniche almeno dal 2°d. C -14°sec e oltre; (celti utilizzano ogam, diverso)
→ sistema di scrittura: lingua e scrittura sono due cose differenti; stesso sistema di scrittura può esprimere più lingue;
rune non sono una lingua, m