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Per Hume la simpatia per le passioni altrui nasce nella mente del soggetto che
si riconosce in quella dell’altro e le passioni sorgono in base alle immagini che
formiamo= la compassione per Burke e Du Bos è più forte del piacere (teatro:
passionalità trasmessa da un animo all’altro aggiungendo diletto alla
disgrazia)= l’arte si fonda sulla trasmissione simpatetica la propria di tipo
sentimentale + la passione è motore di aiuto che lega gli uomini giustificando il
vivere sociale/amore di generazione/sublime il sublime di Burke è passione in
senso esistenziale come categoria dell’esperienza (porta all’interpretazione del
mondo non come derivante dalla primitiva extraposizione dal sé ma come
sconvolto dal terrore/caos e in comunicazione con l’uomo tramite i monumenti
kantiani)
Nell’arte-vita le passioni hanno corrispondenza a meccanismi automatici: si ha
un linguaggio condiviso che permette la lettura nel volto di un extraposizione
dell’anima e delle sue passioni attraverso determinati tratti= Le Brun ne
L’Espressione delle passioni dell’anima cerca di decodificare le passioni
dell’animo attraverso i volti e rappresentarli sulla tela facendo comprendere tal
passione dagli osservatori ( cementa le passioni in tratti leggibili) si ispira alla
precettistica delle passioni di Cartesio e alla fisiologia degli effetti del sublime di
Burke= la sua precettistica figurativa contrasta con la fenomenologia delle
passioni di Burke poiché non è ostile in modo pregiudicato al gusto come
Wincklemann (Geschicte der kunst)+ in Burke si hanno tracce del meccanicismo
psicofisico di Shaftesbury ( natura organica del senso interno con passioni
egoistiche-sociali)
La precettistica di Le Brun fa nascere la Teste de Darius come cardine della
diffusione della precettistica delle passioni in Inghilterra: Garrik legge la sua
Espressione delle passioni dell’anima per interpretare il Riccardo III
( rappresentato da Hogart con occhi rossi, capelli irti, occhi spalancati =
sconvolto dal dolore) per Hill nel Saggio sull’arte della recitazione saranno di
base Le Passioni della mente di Wright del 1601 ( connessione tra il
meccanicismo delle passioni con le teorie degli influssi/spiriti organici) e le
Passioni dell’anima di Cartesio (teoria fisiologica delle passioni)= elabora le
tecniche di espressione delle passioni poiché ognuna ha una modalità
espressiva unica sempre riconoscibile in un linguaggio universale ( ne individua
10 e vede nella rabbia le narici dilatate, occhi spalancati, denti digrignati…):
percezione immediata e rappresentazione solo attraverso la conoscenza della
natura
I diversi modi di espressione delle passioni vedono una traduzione automatica
tra gli individui: le passioni altrui non sono intense come le nostre e lo
spettatore giunge all’emozione con l’attore come ponte/mediazione rispetto a
quella prevista dalla trama (mantenimento dell’autoconservazione=
trasposizione artistica della simpatia che aggiunge diletto alla disgrazia)=
contro il prevalere del Pericolo Burke pone quello del sentimento sminuendo il
ruolo della ragione e vedendo come il dolore sia attrattivo senza adesione
razionale
La conoscenza di Du Bos da Lessing e Mendelssohn avviene tramite la
corruzione di De Poully attraverso Sulzer: nel 1751 attua a Berlino la lettura del
suo Sentimenti gradevoli e sgradevoli: si ha una commistione con la
gnoseologia e teorie metafisiche li Leibnitz= con l’esercizio delle facoltà
intellettuali-uso del cuore-conoscenze dell’uomo egli tende alla felicità + i
piaceri possono essere assaporati solo condividendo la facoltà di pensiero
( piaceri della tavola apprezzati in qualità grazie alla compagnia) considera i
sentimenti gradevoli in grado di congiungere le idee connesse in un solo
soggetto con semplicità e quelli sgradevoli non in grado di farlo
Il soddisfacimento dell’anima deriva dalla comprensione dell’unità nella varietà
e rendere un’idea indistinta distinta comprendendone i particolari= usa quindi
sempre la fisica/matematica elementari contro quella di Newton e paradigma
organico di Santoro di Le Poully+ le impressioni momentanee sono colpi
sull’anima che diventano piacevoli o meno in base alla loro vivacità e dal
contesto nel I Momenti delle sensazioni dimostra come una serie lineare di
impressioni deboli è preferita ad una disordinata+ chi è abituato ad essa non si
compiace delle impressioni forti
Leibnitz sostiene che saremmo felici se i nostri sentimenti si svelassero nello
stesso momento e non si avessero movimenti degli organi/nervosismi (così gioia
e piacere sarebbe edificanti) e la riflessione= il diletto per Baumgarten deriva
dalla chiarezza estensiva che ci permette di comprendere le particolarità in
un’idea+ la chiarezza non è sola fonte del godimento poiché esso deriva nei
piaceri sensibili dalla rappresentazione oscura della perfezione del corpo
( piaceri che nascono da dispiacere sono lontani dalla perfezione)
I piaceri dei sensi sono più forti di quelli immaginativi ed intellettuali (rimangono
nella memoria non illanguidendo e quindi sono recuperabili contro gli altri):
possono essere eccitati fino alle passioni dolorose e pericolose: non si deve
oltrepassare il limite attraverso la prudenza (non come De Sade che conduce
con i piaceri del corpo alla corruzione morale)
Nel caso della sofferenza altrui si ha la compassione e si può avere il piacere del
godimento altrui ma si perde quando va a nostro discapito causa l’egoismo: si
elimina dalla casista morale l’insieme dei piaceri altruistici ( i piaceri maligni
sono eliminati dalla giurisdizione morale poiché fondati sull’odio= per Burke
indugiando in tal stato aumenta il piacere)+ per giungere alla felicità bisogna
evitare i dolori fisici/morali e esercitare intelletto e cuore ( dio dovrebbe aprire
agli arcani misteri per avere speranza di un ordine migliore delle cose)
Nella recensione sull’Enquiry di Burke afferma come il semplice gradevole stufa
se non combinato con lo sgradevole (attira l’attenzione): l’anima è in
movimento verso le rappresentazioni spiacevoli ( piacere nella vita nella
perfezione e a teatro nelle passioni dolorose)= nel Saggio sui sentimenti
distingue tra quelli derivanti dalla compassione, attraverso la simpatia
compassionevole, che vedono un piacere direttamente proporzionale ad essa+
quelli dell’apatia, derivanti dall’astensione compassionevole, che derivano da
un’educazione corrotta come nella fruizione degli spettacoli di Gladiatori (non
possibili in una società civile per Du Bos) derivano da un gusto corrotto dei
romani con Habitus/Fertigkeit acquisito con l’esercizio: si apprezzano elementi
della morte e dell’atletismo (nell’imperfezione si trovano elementi buoni che
portano alla perfezione) in cui il cuore si allontana dai sentimenti naturali
Nella Rapsodia attua una distinzione tra l’oggetto della rappresentazione,
considerato negativo e deprecato desiderando che non esista (il male), e la
rappresentazione stessa che è sempre positiva poiché porta nella sua fruizione (
Aristotele: fruizione piacevole dell’aberrante nella vita) ad un innalzamento
dell’anima potenziandola= si desidera combattere il male ma quando siano di
fronte ad esso e non abbiamo implicazioni economiche/affettive o possiamo
risolverlo ci comportiamo solo da spettatori paradosso del Terremoto di
Mendelssohn che vede quello di Lisbona che porta il saggio a soffermarsi a
vedere il sangue, ma per quello in Cina, in cui non si hanno interessi economici,
solo dispiacere e una considerazione maggiore alla propria unghia incarnita
Lo spettatore deve sempre essere in grado di separare oggettivo e soggettivo e
appassionarsi al dolore a patto che vi sia una distanza che permetta
l’autoconservazione (fonte del godimento)= nei Pensieri sulla felicità Leibnitz
vede come la gioia duratura derivi dalla conoscenza e abbia fine nel bene
(l’intelletto raccoglie la perfezione ma il suo ordine impercettibile è nell’animo=
con esso l’uomo si rivolge al necessario) a contrario di questa teoria di
matrice tedesca Du Bos vede la base della passione e giudizio di gusto
nell’emozione: il sentimento congiunge le sensazioni correlate nell’emozione e
giudica attraverso la stessa= rivalutazione dell’istinto nell’emozionalismo che
concilia in esso le passioni sociali e simpatetiche ( espressione della natura
sociale-intersoggettiva dell’uomo)+ l’uomo fonda il suo giudizio sul gusto poiché
comune a tutti gli uomini contro la vana ricerca del vero dell’intelletto
(sentimenti assertori di conoscenze)
Burke aveva parlato di passioni mistiche che avevano rotto il legame
perfezione-elementi positivi-bellezza= anche la visione dell’imperfezione porta
all’elogio poiché l’etica tedesca vede in essa elementi positivi che conducono
alla perfezione ( portano al piacere come quelli gradevoli) a generare la
congiunzione perfezione piacere in Mendelssohn e Leibnitz con la mediazione
semplificazione di Wolff= vede il piacere come attività rappresentativa che si
presenta riflettendo sull’io pensate/sulla natura del pensiero/qualità sensibili
pure o si percepisce un piacere sensibile non conoscendone la causa+ crea una
relazione istinto-gusto che conduce le scelte + apre alla riflessione sul tema
della legalità della conoscenza sensibile e legame conoscenza-sentire nei Lumi
In ambito tedesco si trovano infatti gli elementi inconsci e la relazione
perfezione-imperfezione che non appartenevano ai cartesiani Du Bos, Lamy,
Rapin che possedevano l’idea dell’origine intellettuale del piacere estetico,
accrescersi dell’autocoscienza con l’aumentare dell’attività psichica con fonte
nel piacere e la teoria del piacere puro (in area francese la psicofisiologia
cartesiana passa dall’empirica osservazione all’analisi)
Nella Rapsodia Mendelssohn ritratta la critica a Du Bos ( congiunge le sue teorie
a quelle di Wolff e Leibnitz= congiunzione con l’emozionalismo che porta ad uno
studio ulteriore che di istinto e pietà per attuare il giudizio del piacere misto) ed
esplicita quella a Burke (considera i sentimenti misti che aumentano la
sensazione di autocoscienza rivolgendosi ad un oggetto imperfetto): ogni
attività emotiva portando all’aumento della nostra autocoscienza del reale=
l’autocoscienza si accompagna al piacere ed ogni passione piacevole è inferiore
a quelle spiacevoli i piaceri del corpo sono autonomi da quelli dell’anima: non
s