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Riassunto esame Educazione degli Adulti, prof. Loro, libro consigliato La Fragilità che è in noi, Torino, ed. Einaudi, 2014 Pag. 1 Riassunto esame Educazione degli Adulti, prof. Loro, libro consigliato La Fragilità che è in noi, Torino, ed. Einaudi, 2014 Pag. 2
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La malattia porta alla luce ogni fragilità e ne crea altre (→ come

Ogni uomo vive la malattia in modo diverso; ma se si vuole realmente essere

ascoltare le sue parole inespresse

d’aiuto a quest’ultimo è necessario del

dolore e della solitudine, del silenzio e della fatica di vivere

Che accompagnano ogni esperienza di fragilità.

La fragilità fa parte di ogni condizione umana, ma riemerge soprattutto quando

follia.

si instaura nell’uomo una malattia psichica: la

La fragilità del corpo malato

Monique Selz, in un suo libro sul pudore, si confronta con la fragilità del

corpo malato e con le ferite causate da chi cura; egli sostiene che <<la

mancanza di rispetto per il pudore dei malati a volte rasenta lo scandalo>> e

che <<oggi, più che mai, il corpo umano è strumentalizzato, sezionato,

manipolato da tecniche esplorative e di cura sempre più “competitive”. I

medici non hanno più tempo per parlare con i malati e le loro famiglie. Questo

significa dimenticare un po’ troppo frettolosamente che dietro quel “caso”

medico c’è una persona che, per quanto soddisfatta di suscitare l’interesse di

chi la deve curare, desidererebbe soprattutto non essere esibita di fronte a

tanti sguardi curiosi>>.

La malattia rende fragili nell’anima e nel corpo → questa fragilità è legata alla

presenza di comportamenti non contrassegnati da gentilezza e da

comprensione, da accoglienza e da rispetto del dolore e dell’angoscia; tanto

sorriso

che basterebbe solamente un a lenirne la sofferenza.

La fragilità nella follia

 un’esperienza storia e sociale possibilità

La follia rappresenta = è una

dell’uomo , presente con le sue ombre dolorose e col le sue inquietudini del

cuore.

La follia si accompagna sempre a fragilità, vulnerabilità, sensibilità, dolore

dell’anima e nostalgia di vicinanza e di amore → essa è segnata dalle ferite

della noncuranza e dell’indifferenza. realtà,

La follia è fragile quando fa uscire dall’uomo le sue profonde che

resterebbero nascoste.

La cura della follia avviene con la somministrazione farmacologica,

accompagnata da un ascolto e da un dialogo senza fine/continuo.

Forme di vita dolorose e sconvolgenti che nascono dalla follia:

La colpa e la malattia

 L’angoscia e la tristezza

 Il cambiamento di senso vissuto nel tempo e nello spazio

 La libertà ferita

 La nostalgia di incontri pieni di speranza

 La fragilità e la vulnerabilità dell’esistenza

Queste sono tutte esperienze che un uomo/paziente può cogliere dentro di sé e

immedesimazione

che riesce ad esprimere solo se avviene una capacità di e di

partecipazione emozionale. Se questo non avviene poiché non avviene dialogo

e colloquio; ogni paziente si immerge sempre di più nel suo mondo interiore,

solitudine

ovvero nella priva di speranza.

La storia di ogni uomo si articola con il passaggio da un’età all’altra e ogni

passaggio può far emergere una possibile crisi psicotica → es. tale crisi è più

frequente nel passaggio dall’adolescenza alla post-adolescenza poiché avviene

il cambiamento degli orizzonti di senso e dei valori. Alla crisi psicotica sono

esposti maggiormente coloro che risultano più sensibili e più fragili davanti alle

nuove problematiche della vita.

La morte volontaria

La fragilità, la stanchezza di vivere, il dolore e la nostalgia della morte

Antonia Pozzi

accompagnano la vita e la poesia di e alla sua scelta di morire

suicida a 26 anni nel 1938. Le sue poesie/lettere e diaria mostrano una vita

segnata da una grande fragilità psicologica che si fa più vera con la possibile

soglia di una morte volontaria. Sono poesie che consentono di cogliere i

diversi modi di esprimere i turbamenti dell’anima che attraversano

l’adolescenza e la giovinezza. La malinconia dell’anima di Antonia non ha mai

assunto la dimensione patologica; era solo una tristezza d’animo. Nell’ultima

lettera si legge l’accettazione della sua morte e nessun segno di risentimento.

6) Le adolescenze

Adolescenza = età nella quale la crescita e il tumulto delle emozioni

assumono forme originali, contrassegnate da immediatezza e spontaneità delle

esperienze; tuttavia in questa età il distacco dall’infanzia non sempre riesce e

non sempre avviene senza lasciare ferite che non risanano.

Il salto tra l’infanzia e l’adolescenza è rappresentato dal fatto che rinascono le

domande sul senso del vivere e del mondo ideali

grandi e nascono grandi

che danno senso alla vita → queste domande/ideali si confrontano con il mondo

degli adulti, dal quale gli adolescenti vogliono distaccarsi, facendo sorgere la

solitudine che fa maturare un’interiorità ferita e fragile.

La solitudine corrode, così, l’anima che si lascia affascinare dalla tecnologia e

dai social network, i quali rivelano la propria precarietà → nell’adolescenza ogni

esperienza di vita nasconde il desiderio di un contatto interpersonale e di

relazione, che spesso va a confrontarsi con l’indifferenza e la noncuranza.

In ogni adolescenza si sfiora l’angoscia, la disperazione, la dissociazione e lo

smarrimento. Le famiglie, infatti, non hanno sempre la capacità di mantenere

un dialogo e un ascolto, comprendendo le emozioni degli adolescenti; inoltre i

modelli di educazione e formazione (scuola) tendono ad essere formalmente

rigidi e rinunciano all’interpretazione e alla lettura emozionale dei

comportamenti degli adolescenti; ne conseguono infatti sbagliate

interpretazioni scolastiche che non vanno incontro alla psicologia degli alunni,

che vengono considerati negligenti e disinteressati.

Si assiste, inoltre, in questa età anche all’insorgenza di una ambivalenza nei

confronti della vita sessuale e alla mancata accettazione del cambiamento

psichico e biologico del proprio corpo.

7) La condizione anziana disprezzo per la debolezza

Esiste un pregiudizio che nasconde il che si

manifesta nella vita contrassegnata dalla malattia, dagli handicap e dalla

condizione anziana. Tale pregiudizio sostiene che la vita, quando si giunge

all’anzianità, non sia più degna di essere vissuta, poiché contrassegnata da

fragilità.

Il contesto culturale e storico in cui vivono gli anziani è influenzato dalle tesi

sulla perdita di senso della vita anziana; legata alla solitudine, alla fragilità, alla

perdita di persone care e alla vicinanza della morte. Vita emozionale

dell’anziano e che importanza ha in essa la fragilità (2 risposte):

1. La prima risposta guarda alla condizione anziana come ad una vita nella

quale le emozioni e gli stati d’animo si inaridiscono e si svuotano di ogni

trascendenza.

2. La seconda considera la condizione anziana come l’età nella quale le

emozioni e gli stati d’animo sono vissuti con una incandescenza tale da

sfuggire ad ogni controllo e da non consentire una razionale presa di

coscienza delle cose.

Non è affatto così, perché la vita emozionale permane autentica e dotata di

senso anche nella condizione anziana → la dissolvenza emozionale avviene

quando è presente una depressione.

Si muore vivendo nella malattia di Alzheimer

Ci sono comportamenti che medici/infermieri/educatori/psicologi dovrebbero

sempre essere capaci a mettere in atto quando incontrano pazienti malati di

Alzheimer: dovrebbero saperli guardare negli occhi ascoltandoli e non

somministrare solo test, sondare la loro memoria cronologica dei fatti che

risulta ovviamente compromessa, considerandoli come oggetti. Dovrebbero

sondare la memoria vissuta della quale ancora ricordano.

Non è facile immedesimarsi in questi soggetti caratterizzati da pensieri

fluttuanti.

Diviene perciò necessario anche salvaguardare il loro diritto a non sapere della

propria condizione clinica, poiché non è sempre facile valutarne la soglia della

tolleranza al dolore che provoca questa particolare condizione.

8) La fragilità si nasconde

Non esistono solo fragilità che si rivelano nella malattia fisica e psichica o nelle

condizioni di indigenza e isolamento/abbandono ed emarginazione/esilio ed

emigrazione; ci sono anche fragilità che si nascondono nelle sensibilità ferite

dalla timidezza e dallo smarrimento, dal silenzio e dalla sventura → queste

fragilità dell’anima possono essere udite solo quando l’uomo riconosce

sensibilità e attenzione.

Riconoscere queste particolari fragilità, che vivono nascoste nei cuori delle

persone, è ancora più importante che riconoscere la fragilità presente in noi

stessi.

9) Le parole di San Paolo

“Seconda lettera ai Corinti”

Le parole di San paolo nella ci dicono qualcosa di

più profondo ed essenziale sulla fragilità dell’uomo che si fa grazia.

Esistono tre tipi di fragilità:

- Fragilità di chi si ammala

- Fragilità di chi cura → che giunge ad una profonda comprensione del

senso del dolore e della sofferenza

- Fragilità che è insita nel nostro destino

Ma la fragilità che appare come insicurezza o come ricerca di un infinito

irraggiungibile è il riflesso della luce della speranza che rinasce dall’angoscia e

dalla disperazione.

In ogni caso la fragilità, considerata come una struttura portante della vita, è

comune sia alla donna che all’uomo = la fragilità risulta una condizione di vita

che oltrepassa le differenze di genere.

10)Le esperienze mistiche

Le esperienze mistiche ci fanno riflettere sugli abissi dell’anima, sulle sue

sofferenze e lacerazioni.

Le esperienza di forme di vita mistiche rappresentano la metafora della fragilità

umana colma di dolore e di fatica di vivere che ha nostalgia di un altrove

inconoscibile.

L’esperienza mistica e l’esperienza della fragilità sono intrecciate l’una all’altra

in una ininterrotta interscambiabilità di esperienze e di attese.

(Guarda Teresa di Lisieux p.75 e Teresa di Calcutta p.79).

11)La nostra carne è fragile

Secondo Simone Weil << la nostra carne è fragile… la nostra anima è

vulnerabile, soggetta a depressioni immotivate, penosamente in balia di ogni

genere di cose e di esseri altrettanto fragili e capricciosi>>.

12)Forme di fragilità femminile

Le forme di fragilità femminili si distinguono da quelle maschili

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Publisher
A.A. 2018-2019
10 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Barons98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Educazione degli adulti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Loro Daniele.