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RAPPORTI ORGANIZZATIVI
Che tipo di rapporto si può instaurare tra soggetti che si trovano in "diverse posizioni" (diversi livelli gerarchici) all'interno dell'impresa?- 1. RAPPORTI GERARCHICI
- 2. RAPPORTI FUNZIONALI
- 3. RAPPORTI DI ASSISTENZA
RAPPORTI FUNZIONALI
Si hanno quando l'ordinamento organizzativo conferisce il diritto di influenzare la condotta di un membro aziendale ad un organo che non sia il suo diretto superiore gerarchico.LINE E STAFF
All'interno dell'azienda possono esistere due principali tipi di organi e di funzioni:- hanno l'autorità e la priorità nelle decisioni di line = organi di comando
- di staff = organi di assistenza, a supporto degli organi di line, che non hanno potere di influenza autoritaria e si trovano in posizione subordinata
The human side of the enterprise)
L'uomo medio dell'organizzazione:
- non ama il lavoro
- non ama i cambiamenti
- non è ambizioso
- è egocentrico
- non è creativo, ha poca fantasia (intelligenza e immaginazione poco diffuse)
- Il lavoro non è gratificante
Il buon dirigente è quello che fa fare ai dipendenti quello che vuole lui (programmando il comportamento, accentuando le decisioni, controllando, rendendo docile il dipendente attraverso sanzioni e ricompense). Tale dirigente reputa indispensabile:
- programmare il comportamento dei dipendenti (accentramento delle decisioni);
- controllare il dipendente (verificare se il comando è stato eseguito);
- rendere docile il dipendente (mediante sanzioni o ricompense).
Tutto ciò può essere da lui realizzato seguendo vari modelli di direzione estremi. La teoria X viene sostituita dalla teoria Y - La teoria delle motivazioni. L'uomo medio:
- ama il lavoro
- è ambizioso
- è creativo, ha molta fantasia (intelligenza e immaginazione diffuse)
Il buon dirigente:
- tende ad assumere responsabilità
- è creativo (intelligenza e immaginazione diffuse)
Il buon dirigente è quello capace di disegnare per il dipendente un ruolo in grado di attribuirgli successo, fiducia in sé, competenza, indipendenza, prestigio, autorealizzazione.
6EA - SOGGETTO GIURIDICO SOGGETTO ECONOMICO
All'interno dell'azienda e, nello specifico, dell'IMPRESA, è sempre possibile individuare 2 SOGGETTI:
- Il soggetto giudico che è il responsabile giuridico dell'attività svolta, soggetto nel cui nome viene svolta l'attività d'impresa e a cui fanno capo tutti i diritti e i doveri derivanti dall'attività.
- Il soggetto economico che è invece il responsabile delle scelte economiche che muovono l'attività dell'impresa, soggetto che detiene il supremo potere volitivo (definisce gli indirizzi di fondo), prende decisioni strategiche e determina gli obiettivi generali.
Realizzare una adeguata potenza finanziaria. Quali condizioni sono necessarie per l'economicità? È necessario perseguire e monitorare l'EFFICIENZA attraverso il controllo di:
- Rendimenti fisico-tecnici (analisi di produttività) dei fattori produttivi/dei processi
- Costi (analisi a livello di intero sistema aziendale; a livello di "oggetti di costo" intermedi e particolari (prodotto, funzione, reparto, ecc.)
- Modelli di analisi delle relazioni esistenti tra Costi, Ricavi, Volumi (Break Even Point)
L'ECONOMICITÀ AZIENDALE: L'EQUILIBRIO ECONOMICO
L'impresa si trova in equilibrio economico nel momento in cui, alle condizioni di mercato o alle condizioni cui deve ritenersi vincolata, riesce ad ottenere entrate capaci di remunerare, sia i fattori di produzione in posizione contrattuale (ad es. manodopera) sia i fattori di produzione in posizione residuale (ad es. il capitale di rischio).
RICAVI = REMUNERAZIONE FATTORI IN
POSIZIONE CONTRATTUALE +REMUNERAZIONE FATTORI IN POSIZIONE RESIDUALEoppureRICAVI = COSTI + RISULTATO D’ESERCIZIO CONGRUO La remunerazione congrua dei fattori : A. identificazione dei fattori produttivi riguardo alla natura dei fattori produttivi l’azienda deve riuscire ad ottenere dei ricavi di entità tale da coprire due tipi di costi cioè i costi dei fattori produttivi che sono costi certi, fissi e prioritari cioè costi fattori contrattuali e deve coprire costi per remunerazione dei fattori produttivi residuali che sono oneri figurativi sono incerti, subordinati e variabili. LA REMUNERAZIONE (indicata con i%) è CONGRUA QUANDO, TENUTO CONTO DEL RISCHIO E DELL’EVENTUALE LAVORO IMPRENDITORIALE, È SUPERIORE A QUELLA RICAVABILE DAI MIGLIORI INVESTIMENTI ALTERNATIVI Il tasso "i" quantifica questa remunerazione ed è scomponibile in tre parti fondamentali: - i : il compenso per il puro investimento di capitale; è il migliorinvestimento alternativo privo di rischi 1. Il compenso per il rischio sopportato: tiene conto della perdita media delle aziende dello stesso settore. 2. Il lavoro imprenditoriale eventualmente prestato: rapporto tra compenso medio di carica dirigente e la somma investita (capitale sociale). i >= i1 + i2 + i3 Da cosa dipende l'equilibrio economico? La variabile tempo. Nell'introduzione dei prodotti non si hanno ricavi, queste fasi caratterizzano il ciclo di vita di un prodotto e variano in dipendenza delle caratteristiche di ciascun prodotto. Dopo la fase 4, l'assestamento è dove inizio a guadagnare. Graficamente è possibile individuare due punti: - Break even point (punto di rottura): punto in cui i ricavi sono uguali ai costi. - Punto di equilibrio economico: momento in cui, pagati i fattori produttivi in posizione contrattuale (costi totali), i ricavi producono remunerazione congrua anche per i fattori in posizione residuale. B) Quantificazione del livello diQuale livello di reddito soddisfa la condizione di equilibrio economico? Si considera in modo oggettivo cioè minima al di sotto della quale l'azienda può perdere l'autonomia economica e identifica nella quantità equilibrio economico soggettivo. Si ottiene quando l'azienda riesce a soddisfare le attese/ambizioni del soggetto economico (es: guadagni elevati).
L'economicità aziendale: la potenza finanziaria. Si ha adeguata potenza finanziaria quando l'azienda riesce a reperire capitale (di rischio o di credito) sufficiente per coprire continuamente, pienamente e convenientemente il fabbisogno finanziario derivante dall'eccedenza delle uscite per costi rispetto alle entrate finanziarie per ricavi legati alla gestione.
Il fabbisogno finanziario. Il fabbisogno finanziario ad un certo tempo "Tx" è calcolabile come: F.F. (Tx) = Uscite tot in liquidaz. Entate tot. in riscossione.
Perché si ha
FABBISOGNO FINANZIARIO QUANDO LE USCITE IN FASE DI LIQUIDAZIONE SONO SUPERIORI ALLE ENTRATE IN FASE DI RISCOSSIONE:La potenza finanziaria è quindi adeguata se è superiore al fabbisogno finanziario.
Il fabbisogno finanziario è determinato anche nella redazione di uno stato patrimoniale relativo al periodo che si vuole prendere in esame, con il gruppo di voci K rappresenta gli investimenti in attesa di realizzazione, il fabbisogno al tempo Tx è dato dal totale di investimenti K al netto cioè fondi di rettifica, delle riserve e degli utili non distribuiti. – FF(x) = Totale di K ( inv.in attesa di realizzo ) fondi di rettifica, riserve, utili
LE FONTI DI FINANZIAMENTO
Una volta determinato il valore del fabbisogno, occorre reperire i capitali necessari alla sua copertura → CONSISTE
- IL CAPITALE PROPRIO NEI MEZZI CHE IL SINGOLO IMPRENDITORE (impresa)