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INPUT

Risorse in entrata

Fattori produttivi acquisiti

Costi/consumi

Combinazione produttiva: risorse consumate

Assetto controllo e organizzativo controllo OUTPUT

Risorse in uscita

Svolgimento dell’attività istituzionale con la produzione di servizi

Ricavi/proventi  Avanzo/disavanzo

Per gli ENP la misurazione dei costi e delle uscite è sostanzialmente simile a quella delle imprese ( con rif.

), mentre i ricavi non sempre si verificano e non sarebbero in grado di misurare la

alla produzione di servizi

“qualità del servizio reso”. Nelle imprese produttrici di servizi di interesse collettivo, le tariffe sono

determinabili in funzione dei costi ( ), mentre nelle imprese devono adeguarsi ai prezzi di mercato.

consumi

L’assetto organizzativo e di controllo è simile a quello delle imprese, con l’individuazione di centri di

responsabilità per misurare l’efficienza aziendale, tuttavia manca un elemento oggettivo finale ( ) che

ricavo

misuri i risultati raggiunti. In conclusione:

- L’efficienza degli ENP, che si misura tramite il rapporto output/input ovvero la quantità prodotta per unità

di input (

unità A è efficiente se usa meno risorse dell’unità B, ma ottiene gli stessi risultati; oppure, utilizza le

), è misurabile suddividendo l’azienda in centri di

stesse risorse di B ma ottiene risultati maggiori

responsabilità;

- L’efficacia è il rapporto tra l’output di un centro di responsabilità e i suoi obiettivi.

In un’impresa privata le decisioni sono finalizzate ad accrescere il risultato economico; invece, negli ENP le

decisioni sono finalizzate all’ottimizzazione del servizio offerto, date le risorse disponibili, e il grado di

raggiungimento delle finalità aziendali viene misurato in termini di quantità e qualità dei servizi erogati.

In sintesi, possiamo riassumere le tipicità della gestione degli ENP come:

1) Assenza del reddito come indicatore di economicità, di efficienza e di efficacia;

2) Rapporto di natura fiduciaria con la collettività di riferimento, sia per i servizi prestati ( ),

“mercato di sbocco”

sia per i fondi o i servizi ( ) ricevuti ( ). La relazione

volontari “mercato di input”, nella forma di contributi liberale

fiduciaria viene a crearsi oltre il “ben agire”, anche per gli strumenti della comunicazione sociale, della

trasparenza, della responsabilizzazione nei confronti della comunità;

3) Organizzazione gerarchica e mancanza di una gestione manageriale;

4) Assenza di una direzione generale

5) Sistemi di controllo direzionale tradizionalmente inadeguati

Nella gestione degli ENP sono sempre presenti tre problematiche specifiche:

a) Scarsità di risorse a disposizione degli enti e del reperimento e della gestione delle fonti di

approvvigionamento;

b) Necessità di realizzare un coordinamento e un riequilibrio duraturo fra le funzioni di reperimento dei

fondi, la gestione patrimoniale e la gestione caratteristica;

c) Raccordo tra il sistema di mercato e la cultura della solidarietà.

Al fine di ottimizzare l’attività svolta, sorge la necessità di individuare strumenti di controllo ad hoc –

similitudine fra enti locali e ENP – con la necessità di un sistema di valori riconducibile agli obiettivi di:

- Economicità della gestione: risente dell’utilità che consegue dal produrre efficientemente servizi e beni

che sono in grado, efficacemente, di soddisfare il bisogno degli individui cui si rivolge. 8

- Pianificazione, controllo e sistema informativo: consentono di individuare indicatori che misurino

l’economicità delle attività esercitate favorendone il perseguimento attraverso la misurazione preventiva

e consultiva;

- Valorizzazione delle risorse umane.

Pianificazione, programmazione e controllo nell’ENP

Con il termine pianificazione si intende il processo di determinazione degli obiettivi dell’ente ( di tipo

), orientato al futuro al fine di definire in quale direzione vada orientato l’impiego delle risorse

strategico

disponibili, mirando a stabilire obiettivi, politiche e strategie con cui provvedere all’allocazione delle risorse

necessarie al raggiungimento degli obiettivi stessi. I piani sono generalmente a lungo-medio termine. La

pianificazione riguarda l’ente nella sua globalità, differenziandosi dalla programmazione che riguarda settori

o aree di intervento specifiche, articolandosi su un orizzonte temporale meno esteso. Programmare

significa delineare in anticipo una linea di azione per il raggiungimento di determinate finalità ( stabilite nella

) entro limiti di tempo stabiliti e con l’utilizzo di mezzi prefissati. Una volta approvati i piani e i

pianificazione

programmi diventano la base delle attività da svolgere e necessitano della successiva azione di

coordinamento e controllo continuo. Per gli ENP non solo è importante conoscere i risultati dell’esercizio,

ma anche prevedere i futuri andamenti della gestione per operare tutte quelle scelte che permettono il

raggiungimento degli obiettivi generali. Se durante l’esercizio emerge che l’andamento della gestione non è

conforme a quello previsto ( ), è importante che si provveda

individuazione degli scostamenti e analisi delle cause

a modificare tempestivamente il programma, per adattarlo alle esigenze operative. La programmazione si

attua mediante le seguenti fasi:

- Determinazione degli obiettivi;

- Individuazione delle strategie più opportune per raggiungerli;

- Scelta degli interventi più idonei;

- Elaborazione dei piani e dei programmi settoriali;

- Coordinamento degli stessi;

- Attuazione delle operazioni programmate;

- Verifica dell’attuazione rispetto ai dati previsionali ed eventuale modifica di quelli programmati, qualora lo

spostamento sia rilevante.

La fase del controllo deve effettuarsi in modo costante: solo così è possibile apportare tempestivamente le

correzioni necessarie e gli adattamenti opportuni, in modo da perseguire continuamente l’economicità della

gestione.

La predisposizione di programmi attraverso la registrazione ordinata e sistematica di dati quantitativi e

monetari in rendiconti è chiamata contabilità budgetaria. Il budget è un bilancio preventivo in cui vengono

fissati e quantificati gli aspetti economici e finanziari della gestione prevista, redatto dopo aver individuato

le strategie da seguire nell’arco di un periodo predeterminato. Con il budget le risorse disponibili sono

affidate ai preposti ai vari centri di responsabilità cui vengono attribuiti gli obiettivi da perseguire.

Per permettere il controllo della gestione in sede consuntiva o a scadenza periodica, si effettua il

monitoraggio tra i dati previsionali e quelli consultivi ( valutazione delle attività svolte mediante verifiche; rapporto

tra risultati ottenuti e obiettivi assegnati; grado di avanzamento verso l’obiettivo; scostamenti tra risultati attesi e

). Lo

conseguiti; qualità delle prestazioni; tempestività dell’azione amministrativa; accessibilità ai servizi…

scostamento dovrà essere analizzato nelle sue cause, per individuare le responsabilità, effettuare i

necessari interventi correttivi e procedere poi a eventuali rettifiche del budget successivo.

IL FINANZIAMENTO DEGLI ENP

IMPIEGHI FINANZIAMENTI

Immobilizzazioni: Materiali; Immateriali; Patrimonio netto

Finanziarie Debito a medio e lungo termine

Attivo circolante: Scorte; Crediti; Titoli;

liquidità Debiti a breve termine

La gestione finanziaria ha un’importante strategica nell’azienda, dove si ha un equilibrio finanziario quando

l’azienda è sempre in grado di far fronte con le proprie entrate agli obblighi di pagamento assunti e alle

esigenze di investimento che via via si manifestano: i flussi finanziari in entrata ( somme ottenute a fronte

) sono maggiori/uguali

dell’accensione di finanziamenti sommate a quelle derivanti da operazioni di disinvestimento

ai flussi finanziari in uscita ( somme in uscita derivanti da operazioni di investimento e di rimborso dei

). Anche negli ENP possiamo identificare le due classi di finanziamento come ( ) capitale di terzi

finanziamenti i

e ( ) mezzi propri ( ). La variabile

ii anche se manca la figura del proprietario, troviamo fondi di dotazione o associativi

chiave nella scelta delle fonti di finanziamento è costituita dalla grandezza del fabbisogno finanziario. Il

fabbisogno finanziario guida la scelta delle fonti di finanziamento, anche se poi intervengono altre variabili

9

come la forma giuridica dell’ENP ( ), il sistema delle relazioni

associazione, fondazione, cooperativa sociale…

che essa ha con i potenziali finanziatori ( ), la struttura del mercato

banche, enti pubblici, collettività, utenti…

finanziario di riferimento ( ).

variabile esogena

I finanziamenti – capitale di terzi – possono essere suddivisi in:

DEBITI DI FINANZIAMENTO A BREVE DEBITI DI FINANZIAMENTO A M-LUNGO

TERMINE TERMINE

Aperture di credito in conto corrente Mutui ipotecari

Anticipazioni su titoli e su merci e il Sovvenzioni garantite

factoring Finanziamenti agevolati erogati dagli enti

Anticipi su fatture e su ricevute bancarie pubblici

– operazioni di smobilizzo dei crediti Finanziamenti agevolati erogati dagli Istituti di

Incasso degli effetti salvo buon fine credito – c.d. operazioni di finanza etica

Sconto di effetti Finanziamenti erogati sulla base di un

Cambiali finanziarie progetto istituzionale o collaterale promosso

Leasing dall’ENP

- Finanziano l’attivo circolante - Finanziano l’attivo immobilizzato

- Debiti di regolamento ( ), sorgono nei confronti dei fornitori dai quali si ottengono delle

o di fornitura

dilazioni di pagamento – hanno natura commerciale;

- Debiti di finanziamento, veri e propri prestiti che possono assumere svariate forme contrattuali ( tipiche o

)

atipiche

A fronte dei debiti di finanziamento l’ENP ha un obbligo sia di rimborso del capitale che di rimunerazione

nella forma del pagamento di un interesse che può essere, o meno, a livello di mercato. In generale, i

finanziamenti possono essere ottenuti da fornitori ( ), clienti (

per acquisti con pagamento dilazionato versamenti

), collettività ( ), istituti di credito, Stato ed enti pubblici, altri ENP. Il

di anticipi su forniture per particolari progetti

fondo di dotazione, il fondo associativo…costituiscono – insieme agli avanzi della gestione istituzionale e

di supporto e ai contributi in conto capitale – i mezzi propri dell’ENP ( presenti nell’apposita voce “riserve per

), dove l’ENP non ha alcun obbligo né

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Publisher
A.A. 2016-2017
45 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elaisa1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle aziende non profit e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Propersi Adriano.